Notti magiche

Sono francamente costernato. Virzì tutto sommato ha avuto qualche buon momento in passato ma qui mi sembra regredito. Film confuso, con una pletora di personaggi incomprensibili, in un tempo artefatto benché collocato immaginariamente nel 1990, Virzì si avventura in territori che non sono suoi, tra reminiscenze e macchiette, quali sono i tre personaggi. Virzì ha dimenticato l’unica chiara lezione che arriva dai registi del passato e ripetuta più volte nel film: “Affacciati alla finestra”, ovvero osserva il mondo e raccontalo. Virzì non riesce ne’ a raccontare il mondo presente ne’ quello del passato filtrato e alterato attraverso la memoria, come pur fece bene in Ovosodo. Purtroppo neanche il cinema di Virzì si sottrae alla generale decadenza economica e culturale di questo paese.