Virzì firma una commedia gialla tesa a osservare l'intreccio profondo tra esistenze individuali e storia collettiva. Recensione di Marzia Gandolfi, legge Roberta Azzarone.
di A cura della redazione
Mondiali '90, Italia - Argentina, gli azzurri buttati fuori ai rigori, un uomo buttato nel Tevere a bordo di una macchina. Produttore romano sull'orlo del fallimento, Leandro Saponaro è ripescato morto ma a ucciderlo non è stata l'acqua e nemmeno l'impatto. La sua amante giura che ad ammazzarlo sono stati tre aspiranti sceneggiatori che ai carabinieri dovranno raccontare la loro versione dei fatti.
La notte magica auspicata dal tifoso italiano volge nella notte degli errori e propone un rendez-vous con la memoria. Elegia del cinema, il film mostra con risultati variabili che tutto quello che ha contato per noi è destinato a sparire, condannato a farsi rovina.
La riflessione metalinguistica di Virzì offre la possibilità di un ragionamento sul mezzo stesso.
In occasione dell'uscita al cinema di Notti magiche, Roberta Azzarone interpreta la recensione di Marzia Gandolfi.