Iron Man 3

Scoppiettante cinecomics? Buddy film citazionista? Brillante action comedy? Tutto questo e anche di più perchè guardando oltre si può parlare anche di metacinema. Dopo la sorpresa del primo capitolo, la delusione cocente del secondo (Favreau! Non si spreca così un villain perfetto come Mickey Rourke!)arriva questa spiazzante fine trilogia del Vendicatore di ferro dove poco è come sembra. Sì, perchè i veri "buddy" non sono la multietnica coppia di eroi corazzati ma il nuovo re Mida di Hollywood Robert Downey Jr ed il fido regista/sceneggiatore Shane Black che, alla vigilia del miliardario rinnovo contratto multifilm della star, si impegnano per tutta la pirotecnica pellicola a ricordare ai dirigenti dei Marvel Studios quale sia la punta di diamante dei loro recenti super successi. Scommessa vinta alla grande a giudicare anche dagli stratosferici incassi e, certamente, non come scritto con una certa superficialità perchè questo terzo film sia stato percepito dal pubblico come un Avengers 2. Il percorso identificativo tra attore e personaggio è diventato così perfetto e indissolubile nel tempo che, mercanteggi sul prezzo a parte, in caso di mancato rinnovo contratto, ai responsabili della Disney dovrebbero tremare i polsi ancor più che agli accaniti fans della franchise. E a ricordarlo, se ancora ce ne fosse bisogno, la battuta finale del film, che metafilmicamente non sembra pronunciata da Tony Stark ma da Downey Jr stesso: " IO SONO IRON MAN ! "