Il pregio del film sta tutto nell'ambiguità di questo Robin Hood , molto insicuro, rispetto all'autoritario e io, direi, in questo caso, più carismatico Kevin Costner ( cosa che non credevo possibile ) .
Ma questa idea del profilo basso, dell'incertezza, è tutta inventata dal coscientemente balbettante Crowe?
E' totalmente voluta, oppure ,il buon Russell era poco ispirato nell' interpretazione? Era, diciamo annoiato?
La luce, nel film , è sempre la luce di Scott, insuperabile, impareggiabile, L'anti-Caravaggio della cinematografia.
Perchè anti?
Perchè Caravaggio lavorava dagli scuri, Ridley dai chiari, lo stesso Cristopher Nolan paga il suo debito ai chiari-Scott, si vedano "Memento" e " Insomnia " su tutti.
Quello che mi è piaciuto meno del film , perfino parlarne adesso (tale è la banalità dell'argomento) è proprio quell'ideologia da "Avatar" che funziona male anche quì .... Il padre di Robin era un visionario, un filosofo ... Come ?
Qualcuno ha mai sentito o letto i pezzi di questo fantomatico sciamano?
La libertà a tutti !
Al povero, e al ricco, al nobile e all'uomo comune ! ...
Ancora, ancora dobbiamo sorbirci questa retorica dell' uguaglianza?
Nessun uomo è uguale all'altro; questo significa forse che i diritti e i doveri debbano essere differenti?
Nessuna cosa è simile , non esiste un solo frammento di universo che possieda un gemello.
Già quest'affermazione è sufficinte a far cadere tutto l'impianto filosofico del grande visionario di cui sopra.
Quanto al resto... bhè da un cineasta capace di pensare androidi attenti lettori della Bibbia mi aspettavo certamente di più.
E allora che cosa non funziona?
Ma è semplice : Robin Hood ! E' un personaggio assolutamente sopravvalutato !
Colui che divenne un fuorilegge per riportare la legge ... Una legge giusta, una giustizia.
Ora, che Robin Hood sia stato l'anticipatore della rivoluzione d' ottobre questo sì, farà sorridere !
Dispiace che ne abbia riso , forse troppo , anche Ridley Scott , capace di una finezza intellettuale che reputavo incapace d'inciampare fra queste sterpaglie non abbastanza intricate per uno sgambetto.
Socrate aveva capito tutti questi indovinelli del destino e vagabondava nobilmente ricco del suo sapere, senza rivoluzioni ... Tuttavia si può finire sulla forca per essersi fraintesi, si può perfino sorseggiare un pò di cicuta, ma non si può morire credendo a delle sciocchezze:
Si dovrebbe capire , a una certa età cosa si può dire e cosa non si può dire e soprattutto come, con il mezzo:
" cinema". A una certa età si deve capire il limite del proprio talento.
Ezra Pound disse che perfino Dante era caduto in questo trabocchetto nel Purgatorio
Come Bergman , Ridley Scott è caduto in un abisso retorico dove non s'impara a nuotare da grandi.
Bergman , è vero, nuotava già da piccolo, ma non era certo un delfino del dialogo
Questa volta il genio della luce s'è fermato troppo a lungo nell'oscurità delle idee.
Come " Genio della truffa " le idee non servivano il mondo intero, erano meno presuntuose !
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