William H. Macy non è il divo da tappeto rosso e blockbuster e non lo sono nemmeno i suoi personaggi.
In questo film è il protagonista, assoluto.
Edmond è lo stereotipo del cittadino medio dalla vita senza infamia e senza lode.
Impiegato di mezza età scialbo e apatico, un tranquillo matrimonio con una donna a lui affine per caratteristiche. Accetta a capo chino e con occhio spento le regole della vita ed i confini che la società ed il comune ben pensare impongono in termini di pudore e coscienza. C’è un buon motivo per fare una cosa e per non farne un’altra, per pensare in un modo piuttosto che in un altro. Tutto è ragionevolmente giustificato e pertanto i suoi dubbi interiori vengono repressi.
In una sera come le altre accade un episodio banale, viene a sapere che le ragazze delle pulizie hanno rotto una lampada. Qualcosa si è rotto anche nel suo equilibrio.
Lascia la moglie e si avventura nella notte. Non è la sua vita e non vi ritrova le regole che hanno sempre guidato il suo muoversi nel mondo. Scopre fra le opportunità del mondo notturno il sesso facile ed il gioco. Presto si rende conto che anche qui ci sono delle regole da rispettare, non sono corrette né di buon senso ma o le accetti o te ne vai. Edmond non accetta e non lascia, si scontra e perde. Messo davanti alla brutalità il suo equilibrio si spezza definitivamente, non c’è più nulla che giustifichi lo stato delle cose e ciò che era stato represso emerge incontrastato. Edmond detesta i neri e le persone che non gli danno retta ma ora è libero di agire secondo istinto e questo lo porta a commettere dei crimini. C’è ancora qualcosa della sua vecchia vita dentro di lui e forse desidera tornare indietro ma viene arrestato. Nonostante i soprusi di cui è vittima è felice di ritrovare nel carcere dei confini e delle regole a cui attenersi, il suo aspetto fisico si mette in sintonia con l’ambiente e le sue emozioni trovano in quel luogo improbabile la via per trasformarsi in meditazioni e speculazioni filosofiche sul senso della vita. Nel compagno di cella trova ben più che una insospettabile sponda.
Non è “Un giorno di ordinaria follia”, non ci sono eroi buoni o cattivi, ma c’è tanta vita.
Eccellente la prova di Macy che in questo film trova il modo di compendiare tutto il suo bagaglio di espressività. Regia limpida che trova il giusto equilibrio fra storia ed atmosfera.
[+] lascia un commento a marco glerean »
[ - ] lascia un commento a marco glerean »
|