Enea |
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Un film di Pietro Castellitto.
Con Pietro Castellitto, Benedetta Porcaroli, Giorgio Quarzo Guarascio, Chiara Noschese.
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Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 115 min.
- Italia 2023.
- Vision Distribution
uscita giovedì 11 gennaio 2024.
MYMONETRO
Enea ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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La mitologia del nulla
di uppercutFeedback: 3314 | altri commenti e recensioni di uppercut |
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domenica 2 giugno 2024 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Oh, senti questa, m'è venuta in mente mentre stavo al cesso: "Hai una testa brillante", e l'altro je fa: "Eh eh, anche tu...", Be', Pietro, che ce sta de strano? Aspetto, ao', senti qua che me so' inventato: "Nel senso che c'hai una cosetta brillante tra i capelli...". Che? nun te fa ride'? Ecco, forse il backstage della genesi della sceneggiatura, ma anche del soggetto, di "Enea" potrebbe essere un gran film. La storia di un quindicenne (non di anagrafe, di maturazione personale) viziatissimo ma con la convinzione di beneficiare di un credito insanabile con il mondo, pieno di complessi (su tutti: un complessone di edipo irrisolto) ma sempre applaudito in casa, sin da bambino, perché definito "inevitabilmente-geniale-coi-genitori-che-c'ha", che si mette a scrivere un nuovo film, segnandosi le battute su un taccuino tra l'ammirazione stupefatta di amici persino più infantili di lui, cose del tipo "sembri un pandoro senza zucchero" e ride compiaciuto tra sé, sentendosi un po' Sorrentino, un po' Scorsese (quando però i film li facevano ancora belli) e gira per casa, le strade, le feste, gli studi che fanno gli effetti, alimentando dentro di sé una mitologia che gli pare in qualche modo epica. "Enea" dovrà intitolarsi il film, perché di un eroe del Nulla dovrà trattarsi, un personaggio che solo a vederlo col calice di vino alla bocca ti fa venire un brivido per non so che. Ecco, questa la premessa. Poi il film su "Enea", che potrebbe intitolarsi "La mitologia del nulla", andrebbe avanti con l'avanzare di uno specchio in scena. Un movimento implacabile, silenzioso ma alla fine deflagrante. Il quindicenne, coi suoi amici, che altro vuoi che faccia? all'inizio ci si specchia. E ne gode alla grande (ovviamente sempre fregandosene totalmente del pubblico che intanto lo attende in sala ma che comunque mai potrà arrivare a capirlo, figurati in Italia...). Poi, però, nell'immagine riflessa ecco spuntare un trentaduenne (con la voce registrata da un autodidatta) con uno specchio in mano. Anzi, a ben vedere anche questa è un'immagine riflessa da una vetrina con esposti suoi ritratti, tutti in uno specchio in cui vediamo un trentaduenne che... Crash! Ao', che è successo? Che è successo me chiedi? e c'ha sbattuto er naso! E che altro? ah, ah! te segni pure questa? che? nun te piace? E' autoironica, rarefatta... non senti quant'è geniale?
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