Il signore delle formiche |
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Un film di Gianni Amelio.
Con Luigi Lo Cascio, Elio Germano, Sara Serraiocco, Leonardo Maltese.
continua»
Drammatico,
durata 130 min.
- Italia 2022.
- 01 Distribution
uscita giovedì 8 settembre 2022.
MYMONETRO
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Gianni Amelio meraviglioso!di Claudio RomeiFeedback: 205 | altri commenti e recensioni di Claudio Romei |
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domenica 11 settembre 2022 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Presentato all'ultima Mostra del cinema di Venezia Il Signore delle formiche di Gianni Amelio è un film complesso pur nella sua semplicità stilistica. Avrebbe meritato senz'altro qualche premio ma purtroppo viviamo un periodo storico in cui non è semplice esprimere un'idea fuori dal coro. Non è semplice parlare di questo meraviglioso film perché più discorsi narrativi si riproducono e sovrappongono contemporaneamente. Da un punto di vista prettamente narrativo il film racconta di Aldo Braibanti, poeta, scrittore, drammaturgo, filosofo e insegnante perseguito dal reato di plagio, siamo nel 1968 ed è l'unico caso portato in tribunale, solo perché scoperto ad amare, ricambiato, un suo allievo. Gianni Amelio è bravissimo a delineare le figure dei protagonisti interpretati da Luigi Lo Cascio e Leonardo Maltese al suo esordio. Mai fuori misura e inseriti in una provincia italiana ancora retrograda e discriminante nonostante la libertà tanto sbandierata. L'altro piano narrativo è proprio quello politico, siamo in un'Italia post guerra nel pieno del boom economico degli anni 60 ma ancora ancorati a concetti brutalizzanti e ignoranti. È sintomatico che la parola omosessuale compaia ne Il signore delle formiche solo dopo un'ora di racconto: un modo narrativamente appropriato per riprodurre il silenzio negazionista che ha circondato non solo il termine, ma l'esistenza stessa di una parte della popolazione italiana. Per poter meglio raccontare l'evolversi del processo non solo politico e sociale ma anche individuale e interiore dei due protagonisti Gianni Amelio si inventa la figura di Elio Germano nelle parti di un cronista che si prende a cuore la vicenda. Nella realtà non avvenne anzi la classe politica e intellettuale rimase lontano dalla vicenda del Braibanti. Altro grande tocco da maestro è la rappresentazione delle due madri, una libertaria e piena d'affetto, di orgoglio e d'amore e l'altra accecata dal pensiero comune da imporre le torture al figlio. Poi c'è l'arte, infatti si parla di poesia e teatro. Tanto per dirlo con le parole di Aldo:
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