tommy
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mercoledì 5 febbraio 2020
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un bel polpettone!
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Con un cast superstellare in cui non ricordo di aver visto insieme tante celebrità il caro De Niro si cimenta in un film noiosissimo e di difficile comprensione. Cosa si può dire degli attori? Uno più bravo dell'altro, ma la sceneggiatura dove sta? L'amarezza di aver perso tempo a vedere questo polpettone è tanta. Intanto vedo tanti giudizi positivi magari solo per la presenza di tanti attori importanti. Ma non si fa così. Mymovies dovrebbe essere per prima a indicare la tediosità di un film. Peccato che spesso non lo fa.
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kondor17
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venerdì 19 giugno 2015
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lento da morire
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Ho rivisto ieri in tv questo film di De Niro e, nonostante la snervante lunghezza, non me ne sono affatto pentito. Dopo aver visto Citizenfour e letto Sotto Controllo di Glen Greenwald, che parlano del datagate di ed Snowden, è interessante sapere perchè e come nacque la Cia. I grandi attori e un intreccio ben curato, permettono di capire i meccanismi che dettero vita alla più grande intelligence del mondo, ai sistemi che utilizzava, sin dall'inizio, per intercettare, screditare o far sparire le persone. Le sinergie con gli alleati, l'interventismo, la creazione di nuovi nemici furono poi i metodi per creare conflitti al solo fine di aumentare il potere interno, per essere sempre i numeri 1 al mondo, per mantenere l'egemonia di leader.
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Ho rivisto ieri in tv questo film di De Niro e, nonostante la snervante lunghezza, non me ne sono affatto pentito. Dopo aver visto Citizenfour e letto Sotto Controllo di Glen Greenwald, che parlano del datagate di ed Snowden, è interessante sapere perchè e come nacque la Cia. I grandi attori e un intreccio ben curato, permettono di capire i meccanismi che dettero vita alla più grande intelligence del mondo, ai sistemi che utilizzava, sin dall'inizio, per intercettare, screditare o far sparire le persone. Le sinergie con gli alleati, l'interventismo, la creazione di nuovi nemici furono poi i metodi per creare conflitti al solo fine di aumentare il potere interno, per essere sempre i numeri 1 al mondo, per mantenere l'egemonia di leader.
Il film narra la storia di uno dei primi agenti, Matt Damon, che, durante una festa viene messo al corrente da un generale sull'intenzione del governo di formare la task force segreta dell'OSS. Siamo alle porte della guerra e l'atteggiamento fanatico della Germania di Hitler è sempre più preoccupante. I Ss inglesi, troppo vicini ai tedeschi, chiedono quindi l'intervento di Madre per risolvere la questione. Materiale per fare un ottimo thriller ce n'era a iosa. De Niro è un grandissimo attore, ma come regista scivola troppo spesso nella prolungata descrizione di dettagli marginali che rallentamento inevitabilmente il ritmo. Anche l'uso improvviso e frequente di irriconoscibili flashback alla lunga disorienta. Ottimo il cast. Voto 6
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renato c.
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venerdì 9 maggio 2014
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la storia della cia
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Ha fatto bene Hollywood a produrre questo film sulla storia della CIA, il Centre Intelligence Agency, cioè i servizi segreti americani. Soprattutto in tempo di guerra fredda ogni paese, ma soprattutto una grande potenza ha bisogno dei servizi segreti, però questi non debbono mai prevalere su presidenti, governi e congressi eletti direttamente dal popolo e che rappresentano la volontà popolare! Purtroppo la CIA ha messo nei guai il neoeletto presidente Kennedy con la vicenda della "baia dei porci", e c'è chi addirittura ha sospetti che fosse implicata nel suo assassinio! Ebbene, poteri come la CIA e l'FBI non debbono mai sopraffare un governo presieduto da un presidente liberamente eletto da tutto il popolo, che resta in carica solo quattro anni, e che può essere rieletto una sola volta! De
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Ha fatto bene Hollywood a produrre questo film sulla storia della CIA, il Centre Intelligence Agency, cioè i servizi segreti americani. Soprattutto in tempo di guerra fredda ogni paese, ma soprattutto una grande potenza ha bisogno dei servizi segreti, però questi non debbono mai prevalere su presidenti, governi e congressi eletti direttamente dal popolo e che rappresentano la volontà popolare! Purtroppo la CIA ha messo nei guai il neoeletto presidente Kennedy con la vicenda della "baia dei porci", e c'è chi addirittura ha sospetti che fosse implicata nel suo assassinio! Ebbene, poteri come la CIA e l'FBI non debbono mai sopraffare un governo presieduto da un presidente liberamente eletto da tutto il popolo, che resta in carica solo quattro anni, e che può essere rieletto una sola volta! Debbono essere semmai al servizio del presidente e del suo governo! Comunque fa anche piacere vedere persone come il protagonista del film, che sacrifica famiglia e affetti per tener fede al suo compito perchè crede di fare il bene del suo paese!
Kennedy, nel suo discorso inaugurale, aveva detto "Non chiedetevi cosa il vostro paese può fare per voi! Ma cosa voi potete fare per il vostro paese!" Parole nobilissime, che qui in Italia non so che accoglienza avrebbero avuto! Ma che comunque il protagonista del film e i suoi colleghi avevano preso alla lettera già molti anni prima che Kennedy diventasse presidente! Questa non è una vera e propria recensione del film, invito chi legge a guardarlo; è molto interessante nel bene come nel male!
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lore64
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martedì 8 maggio 2012
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realtà storica o inferno di maniera?
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Il problema di questo film è che ha poco o nulla a che vedere colla CIA o coi servizi di spionaggio. I quali sono per la stragrande maggioranza composti di normalissimi burocrati, funzionari di polizia specializzati in un settore particolare. Persone che in ufficio parlano fra loro normalmente e non in codici altamente segreti e allusivi, non vivono fra colleghi traditori e segretarie che escono dall’ufficio con biglietti nascosti nei polsini con su scribacchiati segreti di stato, non percepiscono il loro lavoro come una specie di incubo kafkiano o di inferno rococò dove tutto è diverso da come sembra, non si scambiano continuamente dialoghi ad effetto e non sentono alcun bisogno di ritirarsi in se stessi.
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Il problema di questo film è che ha poco o nulla a che vedere colla CIA o coi servizi di spionaggio. I quali sono per la stragrande maggioranza composti di normalissimi burocrati, funzionari di polizia specializzati in un settore particolare. Persone che in ufficio parlano fra loro normalmente e non in codici altamente segreti e allusivi, non vivono fra colleghi traditori e segretarie che escono dall’ufficio con biglietti nascosti nei polsini con su scribacchiati segreti di stato, non percepiscono il loro lavoro come una specie di incubo kafkiano o di inferno rococò dove tutto è diverso da come sembra, non si scambiano continuamente dialoghi ad effetto e non sentono alcun bisogno di ritirarsi in se stessi.
The good shepherd è un pastiche che sulla base dell’ambientazione ispirata alla nascita della CIA (ma priva di ogni serio intento di ricostruzione storica) sviluppa una spy-story che invece di spettacolarizzare il materiale storico a furia di sparatorie, inseguimenti e belle figliole, lo spettacolarizza in una specie di incubo manieristico, e ci piazza dentro il drammone dell’agente segreto che oppresso da questo mondo di fantasia si chiude progressivamente in se stesso.
In luogo di brividi e popcorn per teenagers De Niro ci offre una trasvalutazione in chiave claustrofobica della realtà che sembra implicare una condanna dell’astuzia e della ragion di stato e un’invocazione ai valori della semplicità e dei sentimenti genuini (come quello del protagonista per la ragazza muta). Quali abissi di profondità. Di valido c’è la denunzia del carattere elitario della gestione del potere nell’ambito delle sedicenti democrazie, sebbene immersa in tre pesanti ore di avvenimenti convoluti, improbabili tormenti psicologici e dialoghi sopra le righe.
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mr.duff
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mercoledì 25 gennaio 2012
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troppo lungo da digerire
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Sinceramente è un film che stanca. Ho fatto fatica a seguirlo, è quel classico film a cui va prestata tutta l'attenzione possibile, pieno di nomi e di contesti da ricordare. Va da un anno all'altro, torna indietro, i personaggi nel frattempo non cambiano quindi non noti la differenza...un casino insomma. Cast niente male però la trama è troppo pesante e impegnativa. Dovrei rivedermelo per dare una recensione, per chi volesse vederlo per una serata senza impegni...cambi genere!
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natadiluglio
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lunedì 23 gennaio 2012
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cult movie, cult cast
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Segue su Iris alla visione in sala del supervalutato Edward J Hoover, questo sempre apprezzabile film con un cast a dire poco strabiliante. Mentre Di Caprio è stato costretto a declamare per tutto il tempo un copione gonfiato di ideologia, Matt Demon riesce a rendere credibile, con grande tecnica, il personaggio di Wilson, talmente parco di parole e di gestualità, da giustificare sospetti di catatonia. Eppure tutto è autentico: uomini come il protagonista del recentissimo remake del superfamoso La talpa, molto simile al Wilson di Matt Demon, hanno strutturato nel mondo occidentale una rete di security che ha retto a prove forti, e che ha ceduto a vistose falle prima e durante la Presidenza Bush.
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Segue su Iris alla visione in sala del supervalutato Edward J Hoover, questo sempre apprezzabile film con un cast a dire poco strabiliante. Mentre Di Caprio è stato costretto a declamare per tutto il tempo un copione gonfiato di ideologia, Matt Demon riesce a rendere credibile, con grande tecnica, il personaggio di Wilson, talmente parco di parole e di gestualità, da giustificare sospetti di catatonia. Eppure tutto è autentico: uomini come il protagonista del recentissimo remake del superfamoso La talpa, molto simile al Wilson di Matt Demon, hanno strutturato nel mondo occidentale una rete di security che ha retto a prove forti, e che ha ceduto a vistose falle prima e durante la Presidenza Bush. I film di quell'epoca infatti non avevano l'atmosfera eroica e mitizzata del Good Shepherd o de La talpa,ma si consentivano umanizzazioni dei famosi G.Men con molti spruzzi satirici. Invece va preso molto sul serio questo film del 2007, perchè c'era poco da scherzare subito dopo la seconda guerra mondiale, quando l'ex alleato russo, in piena espansione al di là del Pacifico, faceva rabbrividire gli USA, frontalieri di un'isola che in nessun modo è stato possibile riacchiappare, con un allora giovane Fidel Castro sostenuto dal popolo e da un po' di missili con stella rossa in vista.
L'atmosfera ad alta tensione del film è dunque assolutamente giustificata e così ben condotta da contagiare lo spettatore, naturalmente di più quello che ha vissuto nei pressi dell'epoca, dagli anni 50 in poi e fino ai fatidici anni '80, alla fine dei quali il mondo ha fatto un giro di 360° e per sentirsi in pericolo vero, deve guardare ai vocianti freschi detentori di armamenti nucleari (con una certa smania di provarli), alle congreghe di indomiti fratelli terroristi, alle debacle dei mercati finanziari.. o ai remake o riproposte di film dal piglio drammatico come questo diretto proprio splendidamente da un De Niro in gran forma, piedi diabetici a parte.
L'effetto noia che qualcuno (ma nel 2007!)accusava, probabilmente è da attribuirsi ai silenzi del rigoroso e impenetrabile agente della CIA, che pare sia veramente esistito, dedito in toto ad un senso del dovere che lo disumanizza, e che solo il carisma di Demon può (forse) salvare da un senso di disprezzo per le imperdonabili carenze affettive.
Anna Solari
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ethan
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domenica 20 marzo 2011
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cia, kgb, ovra, stasi...
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I films sulle spie così sono e così devono essere: lenti ma coinvolgenti, (James Bond, lo 007 al servizio di Sua Maestà con lo spionaggio non c'entra nulla), ricordate, La talpa con Alec Guinnes, La spia venuta dal freddo con Richard Burton, Ipcress con Michael Caine, Operazione Cicero con James Mason ecc, tutti lenti ma bellissimi.
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ultimoboyscout
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domenica 22 agosto 2010
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pochissimi minuti per deniro.
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Film pesante. Questo va messo in chiaro subito. Lento, pesante e troppo troppo lungo. Certo poi le atmosfere sono eccezionali e ricreate ad hoc, sembra realmente di rivivere quegli anni. Sorprendente Turturro, notevolissimo lo scambio di battute nel momento in cui fa conoscenza con Damon, tra l'altro bravissimo e sempre più in grado in grado di spaziare su più ruoli e su diversi generi. Gli americani adorano queste cose e ci sguazzano: segreti (anche di pulcinella), bugie, tradimenti, sole, sotterfugi accordi sottobanco e lavori fatti nell'ombra(di chissacchì...) salvo poi pentirsi e sbattere tutto in prima pagina per il loro ben noto perbenismo, falso moralismo e bigottismo! Dimenticarsi azione e ritmo, prepararsi a chiacchiere, bisbigli e completa staticità.
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Film pesante. Questo va messo in chiaro subito. Lento, pesante e troppo troppo lungo. Certo poi le atmosfere sono eccezionali e ricreate ad hoc, sembra realmente di rivivere quegli anni. Sorprendente Turturro, notevolissimo lo scambio di battute nel momento in cui fa conoscenza con Damon, tra l'altro bravissimo e sempre più in grado in grado di spaziare su più ruoli e su diversi generi. Gli americani adorano queste cose e ci sguazzano: segreti (anche di pulcinella), bugie, tradimenti, sole, sotterfugi accordi sottobanco e lavori fatti nell'ombra(di chissacchì...) salvo poi pentirsi e sbattere tutto in prima pagina per il loro ben noto perbenismo, falso moralismo e bigottismo! Dimenticarsi azione e ritmo, prepararsi a chiacchiere, bisbigli e completa staticità. A me non ha convinto a pieno, due stelle di stima.
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oplos
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venerdì 27 novembre 2009
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bello, ma non per tutti
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Il film è ben scritto, ben girato, ma non è per un pubblico ampio visto che per la piena comprensione richiede di conoscere bene la storia e le sue evoluzioni negli anni prima e dopo la seconda guerra mondiale, inoltre la velocità della narrazione è diversa a quella delle solite spy story e questo dapprima forse spiazza un po', senza però impedire in seguito di entrare nel meccanismo narrativo e appassionarsi al racconto.
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