Gigi Miracol, all'anagrafe Luigi Antonioli, è vignaiolo itinerante, poeta dialettale, saltimbanco e mangiafuoco originario di Fregona. Da più di vent'anni vive da nomade. Espandi ▽
Fuori dagli schemi, energico, spigoloso e dissacrante. Gigi Miracol vive da uomo libero. Vignaiolo itinerante, saltimbanco, mangiafuoco e poeta dialettale, ha abbandonato casa e lavoro per vivere, a bordo del suo camper, una vita nomade a contatto con la natura. Su di lui incombe però il peso del tempo che passa, e il suo sguardo sul mondo si fa ogni giorno più disilluso. Recensione ❯
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Il lavoro non è solo necessità, ma atto di creazione e partecipazione umana. Espandi ▽
Come può l'umanità avere ancora fiducia nel futuro, nel progresso, nel cambiamento in meglio e non in peggio? La risposta che questo film cerca e trova risiede nel lavoro, nell'attività intellettuale e artigianale come atto di ricerca e creazione. Solo il lavoro alimenta il progresso e crea comunità; solo il lavoro unisce mani, idee, progetti, sogni. Attraverso una serie di esempi virtuosi, il ruolo della scienza, della filosofia, del pensiero e della manualità sono analizzati in quattro capitoli.
Il tono del film è edulcorato, espositivo, educativo, tanto più quando nel terzo passaggio i protagonisti diventano gli studenti del Politecnico di Milano.
Ogni aspetto del film è guidato da uno spirito al tempo positivista e umanista, unendo gli opposti della pratica e della teoria, dell'artigianato e della filosofia, e provando a credere ancora, in tempi di distopie, nelle sorti umane e progressive. Basterà un film? Recensione ❯
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Una docu-serie che racconta i veri eventi della battaglia di Mogadiscio. Espandi ▽
La battaglia di Mogadiscio si svolge minuto per minuto in questa coinvolgente docuserie sugli eventi che hanno ispirato il film premiato agli Oscar di Ridley Scott. Recensione ❯
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Alessandro Piva gira un documentario per riflettere sul cambiamento dei ruoli femminili, parlando della storia dell'ex brefotrofio di Bari. Espandi ▽
Dal dopoguerra in poi, l'ex brefotrofio di Bari accolse bambini abbandonati alla nascita da madri lasciate sole o sottratti alle famiglie dai servizi sociali. Questi istituti pubblici, sparsi in tutta Italia, nell'arco di circa cinquant'anni ospitarono oltre un milione di bimbi non riconosciuti e furono chiusi negli anni '90 per il mutato clima socio-culturale, il costante calo di abbandoni minorili e l'avvio di un diverso modello di assistenza. Recensione ❯
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Un viaggio tra diversi mondi che si approcciano con molteplici punti di vista all'opera del Bardo. Espandi ▽
Un documentario sul processo ideativo, creativo e produttivo dello spettacolo teatrale "Othello Reverse", un adattamento dell'Otello ad opera della compagnia teatrale Swan - l'unica compagnia shakespeariana in Italia composta da sole donne - che prevede un ribaltamento di genere dei ruoli. Una rilettura che reinterpreta la poetica del Bardo alla luce delle istanze e del pubblico contemporaneo.
Un "work in project" in quattro atti come dialogo fra testi più interessante che audace. La ricchezza di intuizioni "intellettuali" non compensa la mancanza di apertura all'immaginazione.
Complessivamente il documentario di Rivi può leggersi come un dialogo con la creazione progettuale di un altro testo, producendo così un'operazione di meta-testualità, e appunto di "messa in progetto" più che di messa in scena. Con un afflato didattico, She, Othello è un oggetto interessante ma per la sua natura eccessivamente "intellettuale" sembra soffrire di audacia immaginifica, creativa e sperimentale. Il che suona da paradosso considerando l'oggetto trattato. Recensione ❯
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Un atto di resilienza e ribellione contro ogni genere narrativo: l'ultima coraggiosa dichiarazione di Marianne Faithfull, il suo ribelle canto del cigno. Espandi ▽
Un coraggioso ritratto documentaristico dell'inimitabile cantante, cantautrice e icona Marianne Faithfull. Indomita, provocatrice e autentica, Marianne ha trascorso più di sessant'anni sovvertendo le aspettative, pubblicando più di trentacinque album e reinventandosi continuamente. Realizzato con il suo pieno coinvolgimento, Broken English è un'esplorazione intima e implacabile di una vita fratturata ma indistruttibile, plasmata dalla fama, dalla creatività e dall'incessante giudizio del pubblico. Il film si svolge all'interno del Ministero della Nondimenticanza, un'istituzione cinematografica immaginaria nata dalla collisione di memoria e mitologia. Recensione ❯
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Per recuperare la vecchia alleanza e canalizzare la rabbia dell'una quando l'altra inizia a fare uso di crack, due sorelle intraprendono un cammino. Espandi ▽
Claudia ed Eleonora, sorelle coetanee, hanno trascorso da alleate il primo miglio della loro vita. Crescendo sono divenute sconosciute l'una agli occhi dell'altra. L'esigenza di accettare le colpe di Claudia, che ha iniziato a fare uso di crack, ed espiare le proprie, muove in Eleonora il bisogno di un nuovo percorso insieme. L'incipit del documentario è focalizzato su un disegno infantile di Claudia: Cara mamma e caro papà vi voglio tanto bene. Non so più dove sono aiutatemi. Da Claudia. Attraverso un cammino nel cuore ancestrale della Sicilia, lungo la Via Francigena, le due sorelle tentano di ritrovarsi. Recensione ❯
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Il documentario racconta l'audace femminilita` di cinque grandi donne del nostro tempo. Espandi ▽
Il terzo docu-film scritto e diretto dall'attrice e regista Yvonne Sciò, racconta l'audace femminilità di cinque grandi donne del nostro tempo. Dalla scrittrice italiana Dacia Maraini a Emma Bonino, politica e attivista per i diritti civili; Da Sussan Deyhim, compositrice e cantante iraniana, in esilio, a Tomaso Binga, artista verbo visiva che usa il proprio corpo per contestare il potere maschile, fino a Setsuko Klossowska de Rola, pittrice e scultrice giapponese, moglie del pittore Balthus. Recensione ❯
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Riepilogo competente del caso Julian Assange e Wikileaks: un salutare monito sullo stato globale dell'informazione. Documentario, USA2025. Durata 126 Minuti.
Un panoramica sul caso di Julian Assange. Espandi ▽
A novembre 2010, il giornalista australiano Julian Assange, fondatore dell'organizzazione Wikileaks, diffonde decine di migliaia di documenti coperti dal segreto di Stato statunitense, in particolare relativi alla presenza militare e ai crimini di guerra degli USA in Iraq e in Afghanistan. È l'inizio, per lui e il suo staff, di quindici anni di iper esposizione mediatica. E di un duro percorso di resistenza civile: accusato di spionaggio dagli Stati Uniti e quindi perseguibile per legge, richiede protezione nella neutra ambasciata ecuadoriana di Londra, dove rimane recluso per cinque anni, mettendo a grave rischio la propria salute, anche mentale.
Il riferimento a Prometeo, evocato da Varoufakis, è l'apice di un film saggio che incita ad armarsi di competenza per scongiurare il rischio collettivo di totalitarismi. Per farlo, basterebbe informarsi, seguendo il rimando, sui titoli di coda, al 2024 come anno nero per i giornalisti (fonte: Cpt, Committee to Protect Journalists). Se Assange dal 2024 è di nuovo libero, la categoria non sta benissimo Recensione ❯
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Tra performance teatrale e concerto, Bono racconta se stesso attraverso i momenti più critici di vita e carriera. Espandi ▽
Il tour di Bono, cantante degli U2, per promuovere la sua autobiografia è una rappresentazione teatrale, che ospita anche al suo interno performance musicali. Andrew Dominik traduce la serata al Beacon Theatre di New York in forma cinematografica, avvalendosi del suo ormai tipico bianco e nero. Lo scopo è molteplice: raccontare la fragilità di un grande artista, farlo apparire umano e creare empatia tra star e spettatore. Un’abilità in cui Bono Vox, nome d’arte di Paul Hewson, è sempre stato maestro, e il cantante degli U2 si affida ad Andrew Dominik, uno degli autori più celebrati in ambito di documentari musicali per questo ritratto in bianco e nero, che ha l’apparenza di un’autobiografia ma la sostanza di uno spettacolo. Bono, infatti, alterna una messa in scena teatrale, in cui ripercorre le tappe più critiche di vita e carriera, all’esecuzione di alcuni dei brani più celebri del repertorio U2, accompagnato solamente da violoncello, arpa e percussioni. Recensione ❯
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L'avventura di Giuseppe Bertuccio D'Angelo alla ricerca della formula della felicità attraverso i sei continenti e le loro culture. Espandi ▽
Nelle profondità della savana africana, esiste un mondo che sembra sfuggito al passare del tempo. Giuseppe Bertuccio D'Angelo ci conduce in un viaggio straordinario nel cuore della vita degli "Hadzabe", una delle ultime tribù di cacciatori-raccoglitori della Terra. Più di un reportage, questa è una poesia visiva sulla connessione ancestrale tra uomo e natura, sulla forza delle tradizioni e sul significato autentico della felicità. Attraverso cacce selvagge, rituali intorno al fuoco e momenti di pura umanità, scopriamo non solo un popolo, ma una parte di noi stessi che credevamo perduta. Un'opera unica, potente e intima, che ci invita a rallentare e ad ascoltare il battito del nostro legame più profondo con la terra e con il tempo, oltre che a riflettere sul significato della vera essenza dell'esistenza umana. Recensione ❯
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La straordinaria lucidità del pensiero di Orwell si adatta in maniera incredibilmente consola a decine e decine di materiali video di oggi. Documentario, USA2025. Durata 119 Minuti.
A partire dal romanzo "1984" e dal diario del suo autore George Orwell, una riflessione sulla deriva autoritaria della società contemporanea. Espandi ▽
Nel 1947, gravemente malato di tubercolosi, George Orwell si trasferisce con il figlio nell’isola scozzese di Jura e qui scrive il suo ultimo romanzo: “1984”. A partire dalle parole contenute nel diario dello scrittore e da passaggi dello stesso romanzo, il film collega la visione politica di Orwell, la sua naturale avversione per il dispotismo e la sua visione straordinariamente premonitrice sul rapporto fra potere e comunicazione, alla società contemporanea, tra gli scenari di guerra in Ucraina, Palestina e Myanmar, la disinformazione alla base del successo delle forze nazionaliste e la manipolazione della verità e della storia. Un viaggio dentro l’opera di uno dei massimi scrittori inglesi del ’900, la cui attualità diventa di giorno in giorno sempre più evidente. A sorreggere il discorso, decine e decine di materiali video. Se i riferimenti sono tanti, con il rischio di mettere troppa carne al fuoco – senza contare che parallela scorre la biografia dello stesso Orwell – è proprio la straordinaria lucidità del pensiero dello scrittore a tenere in piedi il film. Recensione ❯
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Stanley Tucci intraprende un indimenticabile viaggio culinario tra cinque regioni italiane, mostrando i loro sapori unici e le ricche tradizioni Espandi ▽
"La via migliore per comprendere ciò che rende unico un Paese è attraverso il suo cibo, che esprime la sua identità nel modo più diretto". A parlare è Stanley Tucci, l'attore italoamericano che negli ultimi anni si è costruito una reputazione, oltre che come ottimo interprete cinematografico, come esperto di cucina, cuoco, autore di libri di ricette e grandissimo estimatore del cibo in tutte le sue varietà.
E poiché, come dice lui stesso, in Italia "ogni regione si differenzia per il suo carattere e la sua storia", Stanley ha creato l'ennesimo programma dedicato all'Italia e al suo cibo, Tucci in Italy, dedicando le sue cinque puntate ognuna ad una regione: Lombardia, Toscana, Trentino-Alto Adige, Abruzzo e Lazio. La serie è prodotta dallo stesso Tucci insieme al National Geographic, cosa evidente per la qualità delle riprese della natura e dei luoghi dell'Italia più accattivante.
Vedere la serie è come ascoltare una bella favola che ci fa dimenticare le tante brutture dell'Italia di oggi, e ci rende orgogliosi di essere comunque un paradiso agroalimentare e paesaggistico che il mondo - giustamente, direbbe Stanley - ci invidia. Recensione ❯
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Un documentario sulla memoria e sul dramma dell'Alzheimer. Espandi ▽
Calenzano, provincia fiorentina. Ottobre del 2016. Andrea si trasferisce in Via Don Minzoni n.6 a casa dei nonni Anna e Rino Caciagli, per aiutarli nella loro vita quotidiana. Sono trascorsi alcuni mesi da quando sua nonna ha manifestato i primi sintomi dell'Alzheimer e la famiglia ha cominciato a prendersi cura di lei e di suo marito Rino, che non sembra accorgersi della gravità della situazione. Le vecchie fotografie, i video del cellulare, le interviste ai figli Marco e Matteo e le riprese in casa ci immergono nel mondo della famiglia di Andrea. Tutti i parenti si stringono attorno ad Anna, affrontando la situazione con un'ironia tutta toscana, ma resta difficile per la familiari riuscire ad occuparsi di ogni cosa che lei non è più in grado di fare: la spesa, i pasti, i vestiti, le medicine, le bollette. Andrea osserva tutto questo dall'interno: le perdite di memoria della nonna, la rabbia di Rino, che non comprende la malattia della moglie e rifiuta violentemente la presenza di Andrea in casa, e gli sfoghi di Marco, che porta sulle spalle il peso della situazione. La commistione di tempi, spazi e formati - foto, cinema, video, VHS, smartphone - restituisce la frammentazione della memoria di Anna, che lentamente va svanendo. Recensione ❯
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