Un film sulla memoria, la passione e il pregiudizio che svela la saga degli immigrati libanesi nel nord del Brasile. Da giovedì 30 gennaio al cinema.
Un fratello e una sorella cattolici, Emilie ed Emir, intraprendono un viaggio verso il Brasile in cerca di giorni migliori. Durante il viaggio, Emilie si innamora di un mercante musulmano, Omar. Emir, preda di una gelosia incontrollabile, sfrutta le loro differenze religiose per separarli. Poco prima di raggiungere la destinazione finale, Emir, che intanto si lega in una profonda amicizia con il fotografo Dorner, rimane gravemente ferito in un incidente con un’arma da fuoco durante una lite con Omar. L’unica opzione di Emilie è scendere in un villaggio indigeno nel mezzo della giungla per trovare un guaritore che possa salvarlo. Quando il fratello si riprende, si dirigono verso Manaus, dove Emilie prende una decisione che porterà a conseguenze tragiche.
È un film sulla passione e il pregiudizio ambientato durante un viaggio in barca verso la foresta amazzonica brasiliana poco dopo la Seconda Guerra Mondiale. In questo film, come in altri che ho diretto, sono affascinato dall’idea di esplorare il concetto di “alterità”. Credo che l’unico modo per decostruire i pregiudizi sia vedere il mondo attraverso gli occhi degli altri. Mi spingerei persino a dire che forse è l’unico antidoto per combattere il fanatismo.
Ritratto di un certo oriente - di cui vediamo in esclusiva il trailer ufficiale su MYmovies - è tratto dal romanzo "Racconto di un certo oriente" di Milton Hatoum, edito in Italia da Il Saggiatore. Si tratta di un film sulla memoria, la passione e il pregiudizio che svela la saga degli immigrati libanesi nel nord del Brasile. Nel cast vediamo Wafa'a Celine Halawi, Zakaria Kaakour, Charbel Kamel e l’attore italiano Eros Galbiati.
Distribuito da Kavac Film in collaborazione con KIO Film, Ritratto di un certo oriente uscirà al cinema da giovedì 30 gennaio.