jeanclaude17
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mercoledì 16 luglio 2025
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delusione spiazzante
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Ho amato moltissimo il primo JOKER che a mio giudizio era un capolavoro, ho quindi guardato questo sequel con grandi aspettative e invece... mi sono ritrovato a guardare un... musical? ma che cavolo ci azzecca? Alla fine salvo soltanto la prova attoriale di Joaquin Phoenix che è un attore immenso ed anche qui lo ha dimostrato, ma per il resto sono rimasto tanto basito, quanto deluso, in definitiva film che forse potrà piacere agli amanti dei musical, ma nemmeno di questo sarei tanto sicuro, per me è bocciato, assolutamente! [+]
Ho amato moltissimo il primo JOKER che a mio giudizio era un capolavoro, ho quindi guardato questo sequel con grandi aspettative e invece... mi sono ritrovato a guardare un... musical? ma che cavolo ci azzecca? Alla fine salvo soltanto la prova attoriale di Joaquin Phoenix che è un attore immenso ed anche qui lo ha dimostrato, ma per il resto sono rimasto tanto basito, quanto deluso, in definitiva film che forse potrà piacere agli amanti dei musical, ma nemmeno di questo sarei tanto sicuro, per me è bocciato, assolutamente!
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paolp78
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sabato 5 luglio 2025
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miscuglio inedito
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Seguito del film di successo di cinque anni prima che valse l’Oscar a Joaquin Phoenix; alla regia c’è sempre Todd Phillips che intelligentemente evita di fare un doppione della prima opera e propone delle variazioni, la più importante delle quali è l’introduzione di parti cantate e ballate, sicché la pellicola si presenta come un’insolita commistione tra un film su un fumetto, un dramma e un musical.
L’aspetto fumettistico è ben poco marcato, come nel primo capitolo, ed è collegato solo al personaggio del protagonista, il Joker acerrimo nemico di Batman.
La parte drammatica della storia si fa apprezzare, dividendosi in una parte processuale, tutt’altro che indimenticabile, ed in una dedicata ad un’indagine intimistica e psicologica del protagonista, molto ben riuscita grazie soprattutto all’interpretazione di Phoenix, che è anche stavolta il vero valore aggiunto: davvero impressionante il dimagrimento a cui si è sottoposto anche stavolta l’acclamato interprete.
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Seguito del film di successo di cinque anni prima che valse l’Oscar a Joaquin Phoenix; alla regia c’è sempre Todd Phillips che intelligentemente evita di fare un doppione della prima opera e propone delle variazioni, la più importante delle quali è l’introduzione di parti cantate e ballate, sicché la pellicola si presenta come un’insolita commistione tra un film su un fumetto, un dramma e un musical.
L’aspetto fumettistico è ben poco marcato, come nel primo capitolo, ed è collegato solo al personaggio del protagonista, il Joker acerrimo nemico di Batman.
La parte drammatica della storia si fa apprezzare, dividendosi in una parte processuale, tutt’altro che indimenticabile, ed in una dedicata ad un’indagine intimistica e psicologica del protagonista, molto ben riuscita grazie soprattutto all’interpretazione di Phoenix, che è anche stavolta il vero valore aggiunto: davvero impressionante il dimagrimento a cui si è sottoposto anche stavolta l’acclamato interprete.
Le parti musicali sono composte per lo più da cover di canzoni preesistenti, tra cui si ricordano vecchi classici sempre orecchiabili come “(They Long to Be) Close to You” e “That's Life”. L’inserimento di queste sequenze ballate, coreografate e cantate, non è troppo invasivo, né appesantisce l’opera che mantiene scorrevolezza; infine la loro presenza valorizza e giustifica la partecipazione di Lady Gaga, che affianca Phoenix nella parte di Harley Quinn, la complice amante del Joker.
Nel resto del cast si devono menzionare il sempre bravo Brendan Gleeson, che lascia il segno seppur avendo a disposizione una parte alquanto modesta, Catherine Keener e Steve Coogan, quest’ultimo presente in un’unica sequenza.
Il finale a sorpresa stravolge e stupisce, operando un inatteso e insperato collegamento con il personaggio del Joker presente in “Il cavaliere oscuro” di Christopher Nolan.
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davide
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giovedì 29 maggio 2025
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bravo vivaelleon. almeno uno ci ? arrivato!
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La capacità critica dei professionisti è deludente da tempo. Spesso ci vuole il giudizio del pubblico a "raddrizzare" il valore del cinema. Ma stavolta veramente è stata persa la bussola! Trascuriamo pure i giudizi a una o zero stelle, che non meritano più attenzione delle teorie terrapiattiste. Ma anche chi ha esaltato il cambio di rotta del regista, argomentendone la scelta originale con l'intento di schivare sequel al di sotto delle aspettative, ed evidenziando solamente la drammaticità dell'esistenza stessa di Arthur, debole e distrutta dalla brutale società,... ma come realisticamente pensare che potesse mai divenire il Joker di Batman? .
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La capacità critica dei professionisti è deludente da tempo. Spesso ci vuole il giudizio del pubblico a "raddrizzare" il valore del cinema. Ma stavolta veramente è stata persa la bussola! Trascuriamo pure i giudizi a una o zero stelle, che non meritano più attenzione delle teorie terrapiattiste. Ma anche chi ha esaltato il cambio di rotta del regista, argomentendone la scelta originale con l'intento di schivare sequel al di sotto delle aspettative, ed evidenziando solamente la drammaticità dell'esistenza stessa di Arthur, debole e distrutta dalla brutale società,... ma come realisticamente pensare che potesse mai divenire il Joker di Batman? ...una vita di sopprusi e violenze, bullizzazioni, ecc.. può portare Arthur ad uno sfogo di follia, ma mai al genio criminale di un Joker! Arthur Fleck muore perchè altro destino non poteva avere. E solo il clamore e l'esaltazione dei fan di un mito può portare alla emulazione del mito stesso, che un potenziale pazzo criminale potra poi indosarne le vesti incarnandosi nel vero JOKER!
Acuta la vista di Vivaelleon anche nell'accorgersi, nel finale, che mentre Arthur moriva, il suo giustiziere si tagliava le guancie.
Film eccezionale, con un Phoenix da Oscar.
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felicity
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venerdì 10 gennaio 2025
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operazione radicale e intellettuale
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Joker: Folie à Deux è senz’altro un film più coraggioso, interessante e simpatico del suo predecessore, tutto pulitino e misurato nonostante l’aria da ribelle; ciononostante si fa prendere dalle manie di protagonismo e dalla logorrea comunicativa, finendo per incasinarsi e perdersi dietro ai vari codici senza riuscire a padroneggiarne davvero nessuno.
Spiace, perché a tratti pare davvero puntuale nella sua critica alle problematiche generate dai social media, mostrandoci due protagonisti prigionieri delle proprie maschere nonché perennemente divisi - al di là delle sbarre - dalla recitazione dei rispettivi interpreti.
Joker: Folie à Deux è uno scherzo beffardo, una barzelletta squallida come quelle raccontate dal protagonista, un'operazione radicale e intellettuale che mina le solide basi costruite dal capostipite mettendo in scena un secondo capitolo che della logica produttiva del sequel non rispetta alcuna regola.
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Joker: Folie à Deux è senz’altro un film più coraggioso, interessante e simpatico del suo predecessore, tutto pulitino e misurato nonostante l’aria da ribelle; ciononostante si fa prendere dalle manie di protagonismo e dalla logorrea comunicativa, finendo per incasinarsi e perdersi dietro ai vari codici senza riuscire a padroneggiarne davvero nessuno.
Spiace, perché a tratti pare davvero puntuale nella sua critica alle problematiche generate dai social media, mostrandoci due protagonisti prigionieri delle proprie maschere nonché perennemente divisi - al di là delle sbarre - dalla recitazione dei rispettivi interpreti.
Joker: Folie à Deux è uno scherzo beffardo, una barzelletta squallida come quelle raccontate dal protagonista, un'operazione radicale e intellettuale che mina le solide basi costruite dal capostipite mettendo in scena un secondo capitolo che della logica produttiva del sequel non rispetta alcuna regola. E' anche il pubblico ad essere attaccato frontalmente e chiamato a processo in questa scoperta satira del mondo dello spettacolo, della celebrazione degli idoli e della violenza delle immagini.
Nel coraggio e nell'ambizione, però, i limiti: quello di Todd Phillips è un film più interessante da pensare che da vedere e che nel suo sterile schematismo di fondo ha forse spalle troppo fragili per sostenere il peso di una costruzione teorica così articolata.
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giacomo marzioni
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martedì 31 dicembre 2024
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joker 2
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luca percival
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domenica 8 dicembre 2024
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inutilmente accettabile
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Al netto di decine di incongruenze e svariati espedienti di sceneggiatura deboli e davvero sciocchi, il sequel di "Joker" partiva con un idea narrativa mica male: Harley Quinn fan del primo film, del personaggio e non della persona, osanna e insegue il protagonista fino a quando non scopre che lui è solo Arthur Fleck. Da qui il parallelismo con il pubblico fidelizzato del primo capitolo, che rimarrà deluso dalla mancata carneficina di Joker, in favore di un ridimensionamento di quest'ultimo da parte del Fleck stesso. Egli stesso infatti, tuonerà: "non vi importa di me, a nessuno è mai importato". Era un ottimo materiale dal quale partire per costruire un secondo capitolo interessante ma qui iniziano i veri problemi che affossano il film.
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Al netto di decine di incongruenze e svariati espedienti di sceneggiatura deboli e davvero sciocchi, il sequel di "Joker" partiva con un idea narrativa mica male: Harley Quinn fan del primo film, del personaggio e non della persona, osanna e insegue il protagonista fino a quando non scopre che lui è solo Arthur Fleck. Da qui il parallelismo con il pubblico fidelizzato del primo capitolo, che rimarrà deluso dalla mancata carneficina di Joker, in favore di un ridimensionamento di quest'ultimo da parte del Fleck stesso. Egli stesso infatti, tuonerà: "non vi importa di me, a nessuno è mai importato". Era un ottimo materiale dal quale partire per costruire un secondo capitolo interessante ma qui iniziano i veri problemi che affossano il film. L'Harley Quinn di Lady Gaga è un charater debole e introdotto in mal modo, posizionata e manovrata con una facilità teatrale e a dirla tutta, pecca clamorosamente anche sotto l'aspetto canoro interpretando pezzi dimenticabili. Per finire il clou, discorso musical. L'incomprensibile scelta stilistica di Phillips non paga e anzi, crea confusione sotto l'aspetto de "ma è solo fantasia o cantano davvero? e soprattutto, non conferisce al film nessun plus particolare. Pellicola che non serviva, che non risulta putrescente certamente, ma che spreca un barlume interessante alla ricerca di qualcosa che non è e che non sarebbe potuto essere. Ottimo Phoenix, potrebbe recitare meravigliosamente anche un "Natale a.." a differenza della partner Lady Gaga, la prova che non si diventa attrici dall'oggi al domani.
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uteforum
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giovedì 21 novembre 2024
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sembra lo spettacolo bellezza, film.
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Difficile dire perchè qualcuno abbia
pensato che il cattivo di Batman dovesse essere piùttosto
che chiunque, il joker, come può capitare però per chiunque così
sembra sia stato nella storia fumettisitica, surreale però altrettanto è
cercare di sovvertire quel canovaccio, piùttosto che
cercare con più facilità e pluralismo attribuire a qualche altra
figura un ruolo così deprecabile. In effetti perchè il cattivo debba essere
il joker e non pinco palla, in quella storiella tanto quanto il perchè di un
non g6 a ghotam anzichè altre cose, o il perchè i servizi speciali di ghotam
guardacaso non siano il mi 7 ecc, e così si comincia a intuire il modo
di dedurre dell'uomo pipistrello sulla questione di ghotam
e della sospetta corruttela annessa nonchè scambi di situazioni esistenziali,
e sembra configurarsi da parte dell'uomo pipistrello il ritenere che il
modis pensandi e operandi di tal cose sia simile
tipo la gioventù hitleriana e ai traffici di capone per
attribuirsi qualcosa e denominazioni,
e tentare di attribuire con l'astuzia criminale a altre
situazioni il dispiacere di accollarsele, in sostanza
sbagliando come s'è visto un tipo di nazismo del genere
capone-hiltleriano forse che l'uomo
pipistrello scorge per ghotam con il solito scambietto
e nonostante come per modo di dire il cavaliere.
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Difficile dire perchè qualcuno abbia
pensato che il cattivo di Batman dovesse essere piùttosto
che chiunque, il joker, come può capitare però per chiunque così
sembra sia stato nella storia fumettisitica, surreale però altrettanto è
cercare di sovvertire quel canovaccio, piùttosto che
cercare con più facilità e pluralismo attribuire a qualche altra
figura un ruolo così deprecabile. In effetti perchè il cattivo debba essere
il joker e non pinco palla, in quella storiella tanto quanto il perchè di un
non g6 a ghotam anzichè altre cose, o il perchè i servizi speciali di ghotam
guardacaso non siano il mi 7 ecc, e così si comincia a intuire il modo
di dedurre dell'uomo pipistrello sulla questione di ghotam
e della sospetta corruttela annessa nonchè scambi di situazioni esistenziali,
e sembra configurarsi da parte dell'uomo pipistrello il ritenere che il
modis pensandi e operandi di tal cose sia simile
tipo la gioventù hitleriana e ai traffici di capone per
attribuirsi qualcosa e denominazioni,
e tentare di attribuire con l'astuzia criminale a altre
situazioni il dispiacere di accollarsele, in sostanza
sbagliando come s'è visto un tipo di nazismo del genere
capone-hiltleriano forse che l'uomo
pipistrello scorge per ghotam con il solito scambietto
e nonostante come per modo di dire il cavaliere... e milanello,
il pibe de legno di ghotam malcostruito, hanno vinto... lo scudetto
anche senza di loro, batman e ghotam
però il joker è come il brutto quadro leonardiano,
pasticciato più volte fatto e rifatto e invenduto, rappresentando
la sconfitta geniale... e migrato in un'altra nazione denominato
gioconda; la più grande truffa della storia, sembra essere
il joker e la fantascienza senza alcun problema se il genere piace così
buffi da dare quel solito spettacolo fantasy e divertimento del film.
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pippo
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domenica 10 novembre 2024
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adesso dite che avete scherzato con questo film
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In questo seguito di Joker sembra che il regista avesse la necessità impellente di girare un musical. Avrebbe fatto bene ad andare su wiki e capire chi fosse il personaggio su cui stava girando questo film.Invece sembra come se Dovesse assolutamente prendere un film qualunque esso fosse e farne un musical, ed è capitato purtroppo a joker 2, per cui l'effetto che ne deriva è che durante la perfetta recitazione di Phoenix in scene anche serie intense eccolo mettersi a cantare e ballare con estrema bravura, ma distruggendo una bella occasione di seguito del primo Joker.Anche lady gaga contribuisce a distruggerlo questo povero film essendo assolutamente inadatta al suo ruolo, ma poi mi chiedo non era una cantante? .
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In questo seguito di Joker sembra che il regista avesse la necessità impellente di girare un musical. Avrebbe fatto bene ad andare su wiki e capire chi fosse il personaggio su cui stava girando questo film.Invece sembra come se Dovesse assolutamente prendere un film qualunque esso fosse e farne un musical, ed è capitato purtroppo a joker 2, per cui l'effetto che ne deriva è che durante la perfetta recitazione di Phoenix in scene anche serie intense eccolo mettersi a cantare e ballare con estrema bravura, ma distruggendo una bella occasione di seguito del primo Joker.Anche lady gaga contribuisce a distruggerlo questo povero film essendo assolutamente inadatta al suo ruolo, ma poi mi chiedo non era una cantante? .Anche nella stessa trama in cui chiunque avrebbe scritto qualcosa di decente proseguendo sulla linea del primo Joker sono riusciti a fallirla distruggendo il cattivo joker della dc comics .Un flop inatteso e che brucia tanto a chi nutriva aspettative sul seguito.Potremmo definirlo il più grande flop 2024.Dopo questo enorme flop e distruzione del personaggio Dc comics Spero di non vedere mai la stessa cosa per un eroe Marvel:gli avengers che iniziassero a ballare primo di uno scontro.
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vivaelleon
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venerdì 8 novembre 2024
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un film che dice il contrario di ciò che sembra
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Sulle qualità del film non mi dilungo: regia, attori, colonna sonora, tutto superlativo. Ma c'è un aspetto che salvo errore non è stato mai - o non ancora - evidenziato. Sono forse l'unico a essermi posto la seguente domanda: se Arthur Fleck è Joker, e se Arthur Fleck muore alla fine del secondo film, dove è andato a finire il "vero" Joker del bat-verso? Domanda solo apparentemente oziosa, ma in realtà fondamentale per non mettere in discussione la coerenza interna del film. In questo, secondo me, il regista si è superato. Per ben due film ci ha fatto credere di star parlando del Joker antagonista di Batman; ma avremmo dovuto capire già dal primo film che ciò non poteva essere.
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Sulle qualità del film non mi dilungo: regia, attori, colonna sonora, tutto superlativo. Ma c'è un aspetto che salvo errore non è stato mai - o non ancora - evidenziato. Sono forse l'unico a essermi posto la seguente domanda: se Arthur Fleck è Joker, e se Arthur Fleck muore alla fine del secondo film, dove è andato a finire il "vero" Joker del bat-verso? Domanda solo apparentemente oziosa, ma in realtà fondamentale per non mettere in discussione la coerenza interna del film. In questo, secondo me, il regista si è superato. Per ben due film ci ha fatto credere di star parlando del Joker antagonista di Batman; ma avremmo dovuto capire già dal primo film che ciò non poteva essere. A questo proposito è eloquente quella scena del primo Joker in cui Arthur Fleck si reca al Wayne Manor, e incontra... chi? Bruce Wayne BAMBINO. Ciò che evidentemente non è possibile, se si dà per scontato che i due - ripetiamo, nella logica interna dell'intero bat-verso - abbiano più o meno la stessa età. A conferma di ciò, per tutto l'arco di vita di Arthur Fleck Batman non si fa mai vedere - per forza, deve ancora "nascere"; e inoltre, cosa forse ancora più significativa, durante il processo lo stesso Arthur Fleck dichiara apertis verbis che NON C'E' NESSUN JOKER. Più chiaro di così: lo stesso Fleck si spoglia delle false apparenze che più o meno volontariamente aveva indossato, rivelando il vero se stesso. A questo punto sorge subito spontanea una domanda: se Arthur Fleck NON è il Joker, CHI E' IL JOKER? Qui il regista ci dà in apparenza un nuovo falso segnale: molti penserebbero al figlio di Joker e di Lee, che crescendo potrebbe raccogliere l'eredità di disperazione, di rancore e di follia del padre. Ma la risposta alla domanda è secondo me un'altra, e il regista ci dà l'indizio-chiave per scoprirla proprio all'ultimo momento. Infatti, chi accoltella Arthur Fleck? un altro galeotto, di cui con eloquente e studiato dosaggio il regista sparge inquadrature lungo tutto il film. E cosa fa l'ignoto assassino, subito dopo aver ferito a morte Fleck? SI SFREGIA TAGLIANDOSI LE GUANCE CON LO STESSO COLTELLO RIDENDO ISTERICAMENTE. Lo si vede in secondo piano, nelle ultime sequenze. Cioè infliggendosi LE STESSE LACERAZIONI che - trionfo del citazionismo post-moderno - saranno poi il tratto caratteristico del Joker di Nolan. Mistero risolto: Arthur Fleck non è il Joker, è solo colui che ha scatenato la follia in colui che sarà il vero antagonista di Batman.
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venerdì 1 novembre 2024
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joker
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Avrebbe potuto sviluppare in modo più chiaro il senso del film. La doppia personalità del protagonista del primo film è generato dalla necessità di farsi accettare almeno nell'alter ego rappresentato da Joker. Nel sequel vorrebbe rinunciare a questo doppio io senza riuscirvi forse perché la gente e la stessa Lee non vuole rinunciare alla parte più interessante del personaggio.
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