felicity
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venerdì 10 gennaio 2025
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operazione radicale e intellettuale
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Joker: Folie à Deux è senz’altro un film più coraggioso, interessante e simpatico del suo predecessore, tutto pulitino e misurato nonostante l’aria da ribelle; ciononostante si fa prendere dalle manie di protagonismo e dalla logorrea comunicativa, finendo per incasinarsi e perdersi dietro ai vari codici senza riuscire a padroneggiarne davvero nessuno.
Spiace, perché a tratti pare davvero puntuale nella sua critica alle problematiche generate dai social media, mostrandoci due protagonisti prigionieri delle proprie maschere nonché perennemente divisi - al di là delle sbarre - dalla recitazione dei rispettivi interpreti.
Joker: Folie à Deux è uno scherzo beffardo, una barzelletta squallida come quelle raccontate dal protagonista, un'operazione radicale e intellettuale che mina le solide basi costruite dal capostipite mettendo in scena un secondo capitolo che della logica produttiva del sequel non rispetta alcuna regola.
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Joker: Folie à Deux è senz’altro un film più coraggioso, interessante e simpatico del suo predecessore, tutto pulitino e misurato nonostante l’aria da ribelle; ciononostante si fa prendere dalle manie di protagonismo e dalla logorrea comunicativa, finendo per incasinarsi e perdersi dietro ai vari codici senza riuscire a padroneggiarne davvero nessuno.
Spiace, perché a tratti pare davvero puntuale nella sua critica alle problematiche generate dai social media, mostrandoci due protagonisti prigionieri delle proprie maschere nonché perennemente divisi - al di là delle sbarre - dalla recitazione dei rispettivi interpreti.
Joker: Folie à Deux è uno scherzo beffardo, una barzelletta squallida come quelle raccontate dal protagonista, un'operazione radicale e intellettuale che mina le solide basi costruite dal capostipite mettendo in scena un secondo capitolo che della logica produttiva del sequel non rispetta alcuna regola. E' anche il pubblico ad essere attaccato frontalmente e chiamato a processo in questa scoperta satira del mondo dello spettacolo, della celebrazione degli idoli e della violenza delle immagini.
Nel coraggio e nell'ambizione, però, i limiti: quello di Todd Phillips è un film più interessante da pensare che da vedere e che nel suo sterile schematismo di fondo ha forse spalle troppo fragili per sostenere il peso di una costruzione teorica così articolata.
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giacomo marzioni
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martedì 31 dicembre 2024
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joker 2
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luca percival
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domenica 8 dicembre 2024
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inutilmente accettabile
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Al netto di decine di incongruenze e svariati espedienti di sceneggiatura deboli e davvero sciocchi, il sequel di "Joker" partiva con un idea narrativa mica male: Harley Quinn fan del primo film, del personaggio e non della persona, osanna e insegue il protagonista fino a quando non scopre che lui è solo Arthur Fleck. Da qui il parallelismo con il pubblico fidelizzato del primo capitolo, che rimarrà deluso dalla mancata carneficina di Joker, in favore di un ridimensionamento di quest'ultimo da parte del Fleck stesso. Egli stesso infatti, tuonerà: "non vi importa di me, a nessuno è mai importato". Era un ottimo materiale dal quale partire per costruire un secondo capitolo interessante ma qui iniziano i veri problemi che affossano il film.
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Al netto di decine di incongruenze e svariati espedienti di sceneggiatura deboli e davvero sciocchi, il sequel di "Joker" partiva con un idea narrativa mica male: Harley Quinn fan del primo film, del personaggio e non della persona, osanna e insegue il protagonista fino a quando non scopre che lui è solo Arthur Fleck. Da qui il parallelismo con il pubblico fidelizzato del primo capitolo, che rimarrà deluso dalla mancata carneficina di Joker, in favore di un ridimensionamento di quest'ultimo da parte del Fleck stesso. Egli stesso infatti, tuonerà: "non vi importa di me, a nessuno è mai importato". Era un ottimo materiale dal quale partire per costruire un secondo capitolo interessante ma qui iniziano i veri problemi che affossano il film. L'Harley Quinn di Lady Gaga è un charater debole e introdotto in mal modo, posizionata e manovrata con una facilità teatrale e a dirla tutta, pecca clamorosamente anche sotto l'aspetto canoro interpretando pezzi dimenticabili. Per finire il clou, discorso musical. L'incomprensibile scelta stilistica di Phillips non paga e anzi, crea confusione sotto l'aspetto de "ma è solo fantasia o cantano davvero? e soprattutto, non conferisce al film nessun plus particolare. Pellicola che non serviva, che non risulta putrescente certamente, ma che spreca un barlume interessante alla ricerca di qualcosa che non è e che non sarebbe potuto essere. Ottimo Phoenix, potrebbe recitare meravigliosamente anche un "Natale a.." a differenza della partner Lady Gaga, la prova che non si diventa attrici dall'oggi al domani.
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uteforum
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giovedì 21 novembre 2024
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sembra lo spettacolo bellezza, film.
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Difficile dire perchè qualcuno abbia
pensato che il cattivo di Batman dovesse essere piùttosto
che chiunque, il joker, come può capitare però per chiunque così
sembra sia stato nella storia fumettisitica, surreale però altrettanto è
cercare di sovvertire quel canovaccio, piùttosto che
cercare con più facilità e pluralismo attribuire a qualche altra
figura un ruolo così deprecabile. In effetti perchè il cattivo debba essere
il joker e non pinco palla, in quella storiella tanto quanto il perchè di un
non g6 a ghotam anzichè altre cose, o il perchè i servizi speciali di ghotam
guardacaso non siano il mi 7 ecc, e così si comincia a intuire il modo
di dedurre dell'uomo pipistrello sulla questione di ghotam
e della sospetta corruttela annessa nonchè scambi di situazioni esistenziali,
e sembra configurarsi da parte dell'uomo pipistrello il ritenere che il
modis pensandi e operandi di tal cose sia simile
tipo la gioventù hitleriana e ai traffici di capone per
attribuirsi qualcosa e denominazioni,
e tentare di attribuire con l'astuzia criminale a altre
situazioni il dispiacere di accollarsele, in sostanza
sbagliando come s'è visto un tipo di nazismo del genere
capone-hiltleriano forse che l'uomo
pipistrello scorge per ghotam con il solito scambietto
e nonostante come per modo di dire il cavaliere.
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Difficile dire perchè qualcuno abbia
pensato che il cattivo di Batman dovesse essere piùttosto
che chiunque, il joker, come può capitare però per chiunque così
sembra sia stato nella storia fumettisitica, surreale però altrettanto è
cercare di sovvertire quel canovaccio, piùttosto che
cercare con più facilità e pluralismo attribuire a qualche altra
figura un ruolo così deprecabile. In effetti perchè il cattivo debba essere
il joker e non pinco palla, in quella storiella tanto quanto il perchè di un
non g6 a ghotam anzichè altre cose, o il perchè i servizi speciali di ghotam
guardacaso non siano il mi 7 ecc, e così si comincia a intuire il modo
di dedurre dell'uomo pipistrello sulla questione di ghotam
e della sospetta corruttela annessa nonchè scambi di situazioni esistenziali,
e sembra configurarsi da parte dell'uomo pipistrello il ritenere che il
modis pensandi e operandi di tal cose sia simile
tipo la gioventù hitleriana e ai traffici di capone per
attribuirsi qualcosa e denominazioni,
e tentare di attribuire con l'astuzia criminale a altre
situazioni il dispiacere di accollarsele, in sostanza
sbagliando come s'è visto un tipo di nazismo del genere
capone-hiltleriano forse che l'uomo
pipistrello scorge per ghotam con il solito scambietto
e nonostante come per modo di dire il cavaliere... e milanello,
il pibe de legno di ghotam malcostruito, hanno vinto... lo scudetto
anche senza di loro, batman e ghotam
però il joker è come il brutto quadro leonardiano,
pasticciato più volte fatto e rifatto e invenduto, rappresentando
la sconfitta geniale... e migrato in un'altra nazione denominato
gioconda; la più grande truffa della storia, sembra essere
il joker e la fantascienza senza alcun problema se il genere piace così
buffi da dare quel solito spettacolo fantasy e divertimento del film.
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pippo
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domenica 10 novembre 2024
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adesso dite che avete scherzato con questo film
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In questo seguito di Joker sembra che il regista avesse la necessità impellente di girare un musical. Avrebbe fatto bene ad andare su wiki e capire chi fosse il personaggio su cui stava girando questo film.Invece sembra come se Dovesse assolutamente prendere un film qualunque esso fosse e farne un musical, ed è capitato purtroppo a joker 2, per cui l'effetto che ne deriva è che durante la perfetta recitazione di Phoenix in scene anche serie intense eccolo mettersi a cantare e ballare con estrema bravura, ma distruggendo una bella occasione di seguito del primo Joker.Anche lady gaga contribuisce a distruggerlo questo povero film essendo assolutamente inadatta al suo ruolo, ma poi mi chiedo non era una cantante? .
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In questo seguito di Joker sembra che il regista avesse la necessità impellente di girare un musical. Avrebbe fatto bene ad andare su wiki e capire chi fosse il personaggio su cui stava girando questo film.Invece sembra come se Dovesse assolutamente prendere un film qualunque esso fosse e farne un musical, ed è capitato purtroppo a joker 2, per cui l'effetto che ne deriva è che durante la perfetta recitazione di Phoenix in scene anche serie intense eccolo mettersi a cantare e ballare con estrema bravura, ma distruggendo una bella occasione di seguito del primo Joker.Anche lady gaga contribuisce a distruggerlo questo povero film essendo assolutamente inadatta al suo ruolo, ma poi mi chiedo non era una cantante? .Anche nella stessa trama in cui chiunque avrebbe scritto qualcosa di decente proseguendo sulla linea del primo Joker sono riusciti a fallirla distruggendo il cattivo joker della dc comics .Un flop inatteso e che brucia tanto a chi nutriva aspettative sul seguito.Potremmo definirlo il più grande flop 2024.Dopo questo enorme flop e distruzione del personaggio Dc comics Spero di non vedere mai la stessa cosa per un eroe Marvel:gli avengers che iniziassero a ballare primo di uno scontro.
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vivaelleon
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venerdì 8 novembre 2024
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un film che dice il contrario di ciò che sembra
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Sulle qualità del film non mi dilungo: regia, attori, colonna sonora, tutto superlativo. Ma c'è un aspetto che salvo errore non è stato mai - o non ancora - evidenziato. Sono forse l'unico a essermi posto la seguente domanda: se Arthur Fleck è Joker, e se Arthur Fleck muore alla fine del secondo film, dove è andato a finire il "vero" Joker del bat-verso? Domanda solo apparentemente oziosa, ma in realtà fondamentale per non mettere in discussione la coerenza interna del film. In questo, secondo me, il regista si è superato. Per ben due film ci ha fatto credere di star parlando del Joker antagonista di Batman; ma avremmo dovuto capire già dal primo film che ciò non poteva essere.
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Sulle qualità del film non mi dilungo: regia, attori, colonna sonora, tutto superlativo. Ma c'è un aspetto che salvo errore non è stato mai - o non ancora - evidenziato. Sono forse l'unico a essermi posto la seguente domanda: se Arthur Fleck è Joker, e se Arthur Fleck muore alla fine del secondo film, dove è andato a finire il "vero" Joker del bat-verso? Domanda solo apparentemente oziosa, ma in realtà fondamentale per non mettere in discussione la coerenza interna del film. In questo, secondo me, il regista si è superato. Per ben due film ci ha fatto credere di star parlando del Joker antagonista di Batman; ma avremmo dovuto capire già dal primo film che ciò non poteva essere. A questo proposito è eloquente quella scena del primo Joker in cui Arthur Fleck si reca al Wayne Manor, e incontra... chi? Bruce Wayne BAMBINO. Ciò che evidentemente non è possibile, se si dà per scontato che i due - ripetiamo, nella logica interna dell'intero bat-verso - abbiano più o meno la stessa età. A conferma di ciò, per tutto l'arco di vita di Arthur Fleck Batman non si fa mai vedere - per forza, deve ancora "nascere"; e inoltre, cosa forse ancora più significativa, durante il processo lo stesso Arthur Fleck dichiara apertis verbis che NON C'E' NESSUN JOKER. Più chiaro di così: lo stesso Fleck si spoglia delle false apparenze che più o meno volontariamente aveva indossato, rivelando il vero se stesso. A questo punto sorge subito spontanea una domanda: se Arthur Fleck NON è il Joker, CHI E' IL JOKER? Qui il regista ci dà in apparenza un nuovo falso segnale: molti penserebbero al figlio di Joker e di Lee, che crescendo potrebbe raccogliere l'eredità di disperazione, di rancore e di follia del padre. Ma la risposta alla domanda è secondo me un'altra, e il regista ci dà l'indizio-chiave per scoprirla proprio all'ultimo momento. Infatti, chi accoltella Arthur Fleck? un altro galeotto, di cui con eloquente e studiato dosaggio il regista sparge inquadrature lungo tutto il film. E cosa fa l'ignoto assassino, subito dopo aver ferito a morte Fleck? SI SFREGIA TAGLIANDOSI LE GUANCE CON LO STESSO COLTELLO RIDENDO ISTERICAMENTE. Lo si vede in secondo piano, nelle ultime sequenze. Cioè infliggendosi LE STESSE LACERAZIONI che - trionfo del citazionismo post-moderno - saranno poi il tratto caratteristico del Joker di Nolan. Mistero risolto: Arthur Fleck non è il Joker, è solo colui che ha scatenato la follia in colui che sarà il vero antagonista di Batman.
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venerdì 1 novembre 2024
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joker
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Avrebbe potuto sviluppare in modo più chiaro il senso del film. La doppia personalità del protagonista del primo film è generato dalla necessità di farsi accettare almeno nell'alter ego rappresentato da Joker. Nel sequel vorrebbe rinunciare a questo doppio io senza riuscirvi forse perché la gente e la stessa Lee non vuole rinunciare alla parte più interessante del personaggio.
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stefano73
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domenica 27 ottobre 2024
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joker al processo e innamorato sotto i riflettori
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“Joker, folie a deux”. Arthur Flek/Joker è in carcere e deve affrontare il processo per gli omicidi commessi. Stanco e ormai poco propenso alla sua natura comica fallimentare incontra “Lee”, ragazza internata per problemi psichici. Da lì la sua emotività riceve un nuovo slancio vitale. Rispetto al primo “Joker” , grande successo di pubblico e critica, era difficile ripetersi. Il regista azzarda la scelta più coraggiosa e rischiosa.
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“Joker, folie a deux”. Arthur Flek/Joker è in carcere e deve affrontare il processo per gli omicidi commessi. Stanco e ormai poco propenso alla sua natura comica fallimentare incontra “Lee”, ragazza internata per problemi psichici. Da lì la sua emotività riceve un nuovo slancio vitale. Rispetto al primo “Joker” , grande successo di pubblico e critica, era difficile ripetersi. Il regista azzarda la scelta più coraggiosa e rischiosa. Viene realizzato su sequel mescolando i generi anche con una forte componente musical poco riuscita. Sempre bravissimo Joaquin Phoenix e azzeccato l’inserimento di Lady Gaga. Purtroppo il coraggio e l’audacia non sempre paga e il film anche se riuscito non riesce a conquistare il pubblico. I messaggi ci sono e purtroppo sono tristi e deprimenti. Il popolo si appassiona all’immagine e al personaggio di Joker….e mai al povero Arthur abbandonato alle sue problematiche. Anche Lee è innamorata del personaggio e non di Arthur purtroppo…squallida visione dei nostri tempi ! Voto:6.
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babynight
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venerdì 25 ottobre 2024
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interessantissimo
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Difficile spiegare perche' questo film da molti non venga gradito: il regista e' voluto andare oltre, rischiando. Non e' piu' un film di genere, scoperchia tante tematiche scabrose. Una tra tante: parla del desiderio di noi, aspiranti followers del nostro Joker di quartiere, di idolatrare, di toccare, invidiare il nostro coraggioso vendicatore che diventa famoso (beato lui ... ) per poi arrivare a sequestrarlo, a impossessarsene, a "mangiarselo". Ma anche Joker ha paura (scandalo) e schiva il rischio. Lui, la cui partner gli scoperchia la verita' in una sequenza onirica, ha ancora qualcosa da dare ai "followers": lo spettacolo della morte del proprio idolo.
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Difficile spiegare perche' questo film da molti non venga gradito: il regista e' voluto andare oltre, rischiando. Non e' piu' un film di genere, scoperchia tante tematiche scabrose. Una tra tante: parla del desiderio di noi, aspiranti followers del nostro Joker di quartiere, di idolatrare, di toccare, invidiare il nostro coraggioso vendicatore che diventa famoso (beato lui ... ) per poi arrivare a sequestrarlo, a impossessarsene, a "mangiarselo". Ma anche Joker ha paura (scandalo) e schiva il rischio. Lui, la cui partner gli scoperchia la verita' in una sequenza onirica, ha ancora qualcosa da dare ai "followers": lo spettacolo della morte del proprio idolo. Sì, proprio lui, cosi invidiato e quindi, insieme, deriso e compatito dalle guardie carcerarie, rischia la cannibalizzazione da parte del suo popolo.
Inevitabile quindi che i seguaci veri, gli spettatori adoranti del primo film, si scandalizzino e si contorcano. Joker e' uscito dagli schemi: ama, soffre, subisce, non e' piu' soltanto prigioniero della sua follia. In lui c'e' dell'altro. E se nel primo film qualcosa s'era gia' intuito, ora sembra (mi prendo questa licenza) che il regista intenda dire: - Guardate che non avete capito completamente il primo film. C'e' dell'altro ... roba pesante, ora ve lo alleggerisco con qualche canzone.
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babynight
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venerdì 25 ottobre 2024
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straordinario
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Difficile spiegare perche' questo film da molti non venga gradito: il regista e' voluto andare oltre, rischiando. Non e' piu' un film di genere, scoperchia tante tematiche scabrose. Una tra tante: parla del desiderio di noi, aspiranti followers del nostro Joker di quartiere, di idolatrare, di toccare, invidiare il nostro coraggioso vendicatore che diventa famoso (beato lui ... ) per poi arrivare a sequestrarlo, a impossessarsene, a "mangiarselolo". Ma anche Joker ha paura (scandalo) e schiva il rischio. Lui, la cui partner gli scoperchia la verita' in una sequenza onirica, ha ancora qualcosa da dare ai "followers": lo spettacolo della morte del proprio idolo.
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Difficile spiegare perche' questo film da molti non venga gradito: il regista e' voluto andare oltre, rischiando. Non e' piu' un film di genere, scoperchia tante tematiche scabrose. Una tra tante: parla del desiderio di noi, aspiranti followers del nostro Joker di quartiere, di idolatrare, di toccare, invidiare il nostro coraggioso vendicatore che diventa famoso (beato lui ... ) per poi arrivare a sequestrarlo, a impossessarsene, a "mangiarselolo". Ma anche Joker ha paura (scandalo) e schiva il rischio. Lui, la cui partner gli scoperchia la verita' in una sequenza onirica, ha ancora qualcosa da dare ai "followers": lo spettacolo della morte del proprio idolo. Sì, proprio lui, cosi invidiato e quindi, insieme, deriso e compatito dalle guardie carcerarie, rischia la cannibalizzazione da parte del suo popolo.
Inevitabile quindi che i seguaci veri, gli spettatori adoranti del primo film, si scandalizzino e si contorcano. Joker e' uscito dagli schemi: ama, soffre, subisce, non e' piu' soltanto prigioniero della sua follia. In lui c'e' dell'altro. E se nel primo film qualcosa s'era gia' intuito, ora sembra (mi prendo questa licenza) come che il regista intenda dire: - Guardate che non avete capito completamente il primo film. C'e' dell'altro ... roba pesante, ora ve lo alleggerisco con qualche canzone.
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