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Adriano De Grandis
Film TV
L'occhio che non possiamo avere. L'occhio clandestino che supera il controllo, che si insinua nelle stanze recluse, nel buio dell'esistenza prigioniera. L'occhio che si fa immagine, che la deforma e la consegna a un esterno lontano, al desiderio di comunicazione e al ricordo, al senso stesso della vita, ontologicamente racchiusa in quelle riprese illegali, segrete, preziose, uniche che sgretolano il muro del penitenziario, aprendosi al mondo, al ricordo, alla Storia. [...]
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