paolorol
|
sabato 19 marzo 2022
|
imbarazzante
|
|
|
|
Argento da sempre sopravvalutato ed osannato maestro del cinema horror. I suoi antichi "capolavori" rivisti coi nostri occhi disincantati e non protetti da ingannevoli occhiali neri appaiono ben poca cosa. La cosa migliore di Profondo Rosso ? I Goblin, senza dubbio. Il motivo del suo successo è stata in primis la colonna sonora. Qui neppure la colonna sonora riesce a rendere meno imbarazzante un film inesistente, scontato, prevedibile e soprattutto, mi ripeto, imbarazzante. Argento non è mai stato un genio e ora che è invecchiato lo è meno che mai. Intervistato dal sempre osannante Fazio a Che tempo che fa ha fornito uno spettacolo desolante, col suo eloquio monosillabico e balbettante.
[+]
Argento da sempre sopravvalutato ed osannato maestro del cinema horror. I suoi antichi "capolavori" rivisti coi nostri occhi disincantati e non protetti da ingannevoli occhiali neri appaiono ben poca cosa. La cosa migliore di Profondo Rosso ? I Goblin, senza dubbio. Il motivo del suo successo è stata in primis la colonna sonora. Qui neppure la colonna sonora riesce a rendere meno imbarazzante un film inesistente, scontato, prevedibile e soprattutto, mi ripeto, imbarazzante. Argento non è mai stato un genio e ora che è invecchiato lo è meno che mai. Intervistato dal sempre osannante Fazio a Che tempo che fa ha fornito uno spettacolo desolante, col suo eloquio monosillabico e balbettante. Non è stato in grado di formulare un solo pensiero, ancorché banale ed elementare, mettendo insieme un soggetto, un predicato verbale ed un complemento oggetto. Esattamente quanto accade nel filmetto, senza capo né coda. Non ci resta che sperare che, dopo questo penoso flop, decida di mettere in vendita su Subito.it quei barattoli di vernice rossa che deve aver comprato in qualche discount.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paolorol »
[ - ] lascia un commento a paolorol »
|
|
d'accordo? |
|
dandy
|
lunedì 21 marzo 2022
|
non pessimo ma neanche riuscito.
|
|
|
|
Dopo 11 anni di assenza Argento ritorna alla regia grazie anche ai soldi di sua figlia Asia,con un progetto risalente a parecchi anni prima,e che per certi versi sembra una rivisitazione di "Il gatto a nove code".C'era chi sperava con tutto se stesso in un grande ritorno.Chi da adoratore incondizionato del regista lo dava già per scontato.E chi invece non aveva alcuna aspettativa,e sui social le liti e il chiasso a riguardo sono stati prevedibilmente abbondanti in ogni senso.Per quel che mi riguarda,siamo dalle parti di un "Nonohosonno" leggermente migliore(per me questo film è pessimo anche se non come certi lavori successivi del regista).I pregi sono in primis la durata esigua,senza tempi morti o sequenze a caso.
[+]
Dopo 11 anni di assenza Argento ritorna alla regia grazie anche ai soldi di sua figlia Asia,con un progetto risalente a parecchi anni prima,e che per certi versi sembra una rivisitazione di "Il gatto a nove code".C'era chi sperava con tutto se stesso in un grande ritorno.Chi da adoratore incondizionato del regista lo dava già per scontato.E chi invece non aveva alcuna aspettativa,e sui social le liti e il chiasso a riguardo sono stati prevedibilmente abbondanti in ogni senso.Per quel che mi riguarda,siamo dalle parti di un "Nonohosonno" leggermente migliore(per me questo film è pessimo anche se non come certi lavori successivi del regista).I pregi sono in primis la durata esigua,senza tempi morti o sequenze a caso.Poi regia e colonna sonora sono professionali,il primo omicidio è bello truculento e a dispetto delle numerose critiche negative il cast,Pastorelli inclusa,e i dialoghi sono,in massima parte,decenti(con menzione per una misurata Asia Argento).E la sequenza con i serpenti,che paventavo più di ogni altra cosa,GRAZIE AL CIELO fa più uso di animatroni e serpi vere che digitale da Asylum come per l'oscena mantide di "Dracula 3d"...Purtroppo però tutto il resto non funziona:la trama è eccessivamente sbrigativa e frettolosa nel passare da un evento all'altro,con un assassino ubiquo e i poliziotti che o stanno sullo sfondo o intervengono solo per farsi fregare come polli.Sebbene non imperante come in "Giallo",il ridicolo involontario fa comunque capolino(il bambino che passa dall'odio alla simpatia per Diana in mezzo secondo,la caratterizzazione insulsa del killer e la già citata sequenza dei serpenti che non ci azzecca nulla,la scena con i due cacciatori,Diana che rivela a Chin la verità sulla madre nel momento più inopportuno possibile,le considerazioni del poliziotto sul killer).Ed è un peccato che dopo il primo omicidio gli altri siano incruenti e mostrati appena.Forzato anche il finale,con autocitazione da "Suspiria".Non è sicuramente un disastro imbarazzante,diciamo che al 5 su 10 ci arriva,ma come al solito poteva essere assai meglio,e senza particolari sforzi.I fan di Argento apprezzeranno di certo.Gli altri,lo guardino giusto per completezza.Curiosità:in una scena appare brevemente in tv il remake di "Maniac" del 2012.
[-]
[+] l''amarezza e la tenerezza nel ritorno di argento
(di antonio montefalcone)
[ - ] l''amarezza e la tenerezza nel ritorno di argento
[+] complimenti ad antonio montefalcone
(di nino pellino)
[ - ] complimenti ad antonio montefalcone
|
|
[+] lascia un commento a dandy »
[ - ] lascia un commento a dandy »
|
|
d'accordo? |
|
maramaldo
|
domenica 20 marzo 2022
|
nightmare, up to date. horror, per famiglie.
|
|
|
|
Aggiornato ed edificante. Gli ammennicoli tecnologici, attuali. La " Storia del Piccolo Chin" avrebbe potuta scriverla Dickens, Malot: comprensione, tolleranza, aperture, bontà e buon esempi. Niente eccessi, ancor meno paure, adatto alle creature. Ciò, paradossalmente, ha incattivito la critica. Nessun riguardo per l'anziano. Peggio, come in politica, due pesi e due misure. Esempio. Clint Eastwood, classe di sempre, la zampata del nonuagenario... Dario Argento, uno che lasciò nel cinema più segno di Fellini, sulle cui trovate tuttora campano fior di terrorizzatori, sommesso...
Ora, se non trovate il "Maestro del Brivido", contentatevi dei brividi che il maestro somministra, parcamente.
[+]
Aggiornato ed edificante. Gli ammennicoli tecnologici, attuali. La " Storia del Piccolo Chin" avrebbe potuta scriverla Dickens, Malot: comprensione, tolleranza, aperture, bontà e buon esempi. Niente eccessi, ancor meno paure, adatto alle creature. Ciò, paradossalmente, ha incattivito la critica. Nessun riguardo per l'anziano. Peggio, come in politica, due pesi e due misure. Esempio. Clint Eastwood, classe di sempre, la zampata del nonuagenario... Dario Argento, uno che lasciò nel cinema più segno di Fellini, sulle cui trovate tuttora campano fior di terrorizzatori, sommesso...
Ora, se non trovate il "Maestro del Brivido", contentatevi dei brividi che il maestro somministra, parcamente. All'inizio, quelle labbra tumide che vanno in giro, rosso sangue. Sembrano feticci di richiamo, invece sono presagio di sciagure. Quando, nell'acquitrino, quelle bisce vi si attorcigliano alle caviglie, certificate la firma di Dario.
L'età, certo. Stanco e sfiduciato, distoglie lo sguardo, e il pensiero, dal presente. Si attacca a questioni oziose, vittoriane, "pruderie" lessicali. Proprio come Eastwood che in The Mule solleva problema se come chiamare negri i negri. Qui affiora un'esitazione, una ritrosia a dire mignotte alle mignotte. Impiego il termine in purezza filologica data l'ambientazione romana. Ciò che, accentuata, probabilmente ha nociuto al film. Strada malandata in cui passate ogni giorno, porta vecchia a cui avete già bussato, interni che descrivono il vostro domicilio, "quelle signore" (vado meglio?) con cui vi siete intrattenuti (esempi, sono). Banalizzazioni che uccidono il mistero. L'incubo è un mentalismo. Viene prodotto là dove alcuni pensano stia anche il sesso ossia tra... le due orecchie.
Ma, allora, il cinesino? Non allarmatevi, sto facendo un altro discorso. Il piccolo Chin (la fantasia, a volte) osserva, prende le misure, decide, interviene, mette in moto la situazione. Volete negarlo? E' il più sveglio di tutti. Non c'è da stupirsi, mi direte, data la fauna che lo contorna. E' questo il punto. Qui nel "vegliardo" trapela un'apprensione malamentre nascosta, un assillo che chissà da quando gli "rode". Qualcosa che riecheggia un libro d'oltreoceano che molti, non tutti amici, lessero e che ora torna con qualche... brivido: The Closing of The Italian Mind.
P.S. Asia, ciao. Che piacere, che consolazione, ritrovarti. Ero fermo a Ballando: prese di posizione, posizioni di presa... Ora, attrice e manager. Complimenti.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a maramaldo »
[ - ] lascia un commento a maramaldo »
|
|
d'accordo? |
|
giovanni morandi
|
domenica 27 novembre 2022
|
un thriller avvolto nel buio del regista giovanni
|
|
|
|
Dario Argento dopo 10 anni dal suo ultimo film, Dracula 3D, ci propone questo thriller "classico", che ricalca lo stile narrativo che contraddistingue il regista, che anche qui si avvale della figlia Asia, come attrice co-protagonista.
Purtroppo, a mio avviso, la suspense, che contraddistingue il regista romano, è presente solo a tratti, in questa pellicola.
Un'eclissi di sole avvolge la città di Roma, in una giornata d'estate. La sera stessa, una prostituta lascia un hotel dove si è appena incontrata con un cliente e viene aggredita da un maniaco che la uccide con una corda metallica: è la terza vittima di un serial killer che, con lo stesso modus operandi, si accanisce contro le passeggiatrici notturne.
[+]
Dario Argento dopo 10 anni dal suo ultimo film, Dracula 3D, ci propone questo thriller "classico", che ricalca lo stile narrativo che contraddistingue il regista, che anche qui si avvale della figlia Asia, come attrice co-protagonista.
Purtroppo, a mio avviso, la suspense, che contraddistingue il regista romano, è presente solo a tratti, in questa pellicola.
Un'eclissi di sole avvolge la città di Roma, in una giornata d'estate. La sera stessa, una prostituta lascia un hotel dove si è appena incontrata con un cliente e viene aggredita da un maniaco che la uccide con una corda metallica: è la terza vittima di un serial killer che, con lo stesso modus operandi, si accanisce contro le passeggiatrici notturne.
Diana (Ilenia Pastorelli), bella escort di lusso, finisce nel mirino del killer, quando fugge dalle avances violente di un cliente: l'omicidio fallisce, ma la donna si ritrova coinvolta in un incidente d'auto nel quale perde per sempre la vista e causa la morte di una famiglia di cinesi, scontrandosi contro la loro vettura: soltanto il piccolo Chin, di 10 anni, sopravvive all'incidente. Mentre prova a mantenere la propria attività di escort, Diana viene affidata alle cure di Rita (Asia Argento), un'operatrice specializzata nell'assistenza di persone non vedenti, che in breve diventa la sua unica amica e la aiuta ad ambientarsi nella sua nuova vita con l'aiuto del cane da guardia Nerea. Diana è tormentata dai sensi di colpa per aver causato la morte della famiglia cinese e fa visita a Chin in un centro di accoglienza, dal quale il bambino poi riesce a fuggire. Chin si stabilisce a casa di Diana e diventa così i suoi nuovi occhi, volenteroso di aiutarla a scoprire chi è l'assassino per vendicare la sua famiglia.
Nel frattempo, l'ispettore Baldacci conduce le indagini e identifica il killer come proprietario di un furgone bianco visto più volte sulle scene dei delitti. Un veicolo simile è stato anche visto da Rita mentre era con Diana: l'assassino la sta infatti spiando e sembra voler essere intenzionato a ucciderla ad ogni costo. Per mano del killer moriranno anche i poliziotti Bajani e Jerry, inviati ad interrogare Diana in merito alla scomparsa di Chin dal centro di accoglienza: Jerry viene investito dal furgone bianco, mentre l'ispettrice Bajani, ancora in vita dopo lo scontro, viene pugnalata alla schiena. Diana e Chin, intanto, fuggono dall'assassino rifugiandosi nella casa del bambino, ora completamente deserta: ciò permette al killer di intrufolarsi in casa di Diana e di narcotizzare Nerea, il cane da guardia.
Durante la loro fuga, Diana e Chin trovano ospitalità presso casa di Rita, che vive in una casa di campagna nei dintorni di Roma. Chin chiama di nascosto l'ispettrice Bajani, che aveva lasciato il suo numero a Diana in precedenza, ma ignora che dall'altro capo del telefono c'è proprio il killer, che ha preso il cellulare della donna e scopre così la loro posizione. Qualche ora più tardi, l'assassino giunge col furgone bianco proprio vicino a casa di Rita, che viene strangolata come le altre vittime, e scopre il nascondiglio di Diana e Chin. I due fuggono nel bosco circostante la casa e finiscono per perdersi. Diana si trova sola e sperduta per via della sua cecità e finisce prima in uno stagno infestato dai serpenti, poi in un edificio industriale dove ritrova Chin. Il killer però l'ha seguita e rapisce entrambi, dopo aver fatto fuori anche due soccorritori che si erano fermati ad aiutarli.
Diana e Chin si ritrovano prigionieri in un centro di addestramento per cani da guardia dov'è presente anche Nerea, prelevata dal killer e ingabbiata. Si scopre quindi che l'assassino è Matteo, un ex cliente di Diana che è stato respinto a causa del suo cattivo odore e che intende quindi vendicarsi sulla donna per averlo umiliato. Nerea riesce però a liberarsi dalla gabbia e a raggiungere Matteo, che in un primo momento prova a ritorcerla contro Diana. L'animale, però, sentendo la voce della padrona che grida aiuto, salta alla gola di Matteo e lo sbrana, mentre Chin riesce a slegarsi e a liberare anche Diana. La polizia giunge sul posto e soccorre i sopravvissuti, mentre porta via il corpo dilaniato di Matteo.
Il film termina all'aeroporto di Fiumicino, dove Diana dice per sempre addio a Chin, affidato a una cugina venuta in Italia per portarlo a vivere ad Hong Kong. Lasciata sola dagli agenti di polizia che l'hanno accompagnata, Diana parla col cane Nerea dicendole che ormai è l'unica amica che le è restata. Un film che si basa quasi esclusivamente sulla cecità della brava protagonista. Solo a tratti, soprattutto nella prima parte, si intravede, grazie anche al buio che avvolge la Capitale, e quello della cecità della protagonista, la suspense che contraddistingueva i primi film del regista romano, ma siamo troppo lontani da Profondo Rosso ed anche il primo grande successo L'uccello dalle Piume di Cristallo, e anche da Il Gatto a nove code e Opera o Phenomena. Inoltre ci manca un soundtrack alla Goblin, per sottolineare il pathos, almeno nei momenti più incalzanti (veramente pochi) della pellicola. Comunque il mio non è un giudizio del tutto negativo, rispetto alle ultime prestazioni, de Il Cartaio ecc.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a giovanni morandi »
[ - ] lascia un commento a giovanni morandi »
|
|
d'accordo? |
|
emanuele 1968
|
lunedì 28 febbraio 2022
|
medaglia d'' argento !
|
|
|
|
E lui ! e lui ! il suo stile ! bisogna cercare di capire chi e l'assassino ! inizialmente pensavo che era Diana che uccideva per accaparrarsi clienti , poi pensavo che Rita che affascinata dalla crudeltà di Diana portava avanti ad insaputa di Diana i suoi delitti, poi in un terzo momento rispuntava Jerry e avendo capito tutto andava alla polizia...... forse troppi delitti e qualche situazione poco credibile...... comunque un film "godibile" , bellissime e azzeccate le musiche , quasi dei rintocchi tibetani molto rilassanti e misteriosi.
Premetto che i film thriller mix horror non sono il mio genere .......però il maestro regista Dario Argento se si può merita di vederlo.
[+]
E lui ! e lui ! il suo stile ! bisogna cercare di capire chi e l'assassino ! inizialmente pensavo che era Diana che uccideva per accaparrarsi clienti , poi pensavo che Rita che affascinata dalla crudeltà di Diana portava avanti ad insaputa di Diana i suoi delitti, poi in un terzo momento rispuntava Jerry e avendo capito tutto andava alla polizia...... forse troppi delitti e qualche situazione poco credibile...... comunque un film "godibile" , bellissime e azzeccate le musiche , quasi dei rintocchi tibetani molto rilassanti e misteriosi.
Premetto che i film thriller mix horror non sono il mio genere .......però il maestro regista Dario Argento se si può merita di vederlo.......ovviamente si sa cosa si va a vedere........ comunque se decidete di andare al cinema NON pensate di vedere un simile capolavoro di "profondo rosso" , profondo rosso per come strutturato con le musiche dei Goblin e un capolavoro unico.........penso sia molto difficile ricreare un capolavoro simile, anche suspiria , tenebre , il gatto a nove code e via dicendo , per me "profondo rosso" e ancora il piu bello ! un'affinità a profondo rosso l'ho trovata nel film "la ragazza nella nebbia", penso che la ragazza nella nebbia aveva molte potenzialità.
Un giorno mi trovai in una chiesa deserta dove un oganista stava suonando profondo rosso, mente lo ascoltavo mi veniva la pelle d'oca, mentre suonava ogni tanto mi guardavo le spalle 😅 .
Multisala , domenica , ore 11:00 , finalmente un prezzo onesto di 4 euro 👍 !
[-]
|
|
[+] lascia un commento a emanuele 1968 »
[ - ] lascia un commento a emanuele 1968 »
|
|
d'accordo? |
|
|