Un travolgente mix impazzito di commedia nera, fantascienza, fantasy, film d'arti marziali e animazione diretto dal duo di registi visionari The Daniels. Da ottobre al cinema.
di Roberto Manassero
L'hanno definito un «vortice anarchico di generi» (The New York Times), un mix impazzito di commedia nera, fantascienza, fantasy, film d'arti marziali e animazione. Naturalmente c'entrano i multiversi, una missione salva-mondo, la trasformazione di una donna comune in una eroina... Tutto quanto va di moda oggi, insomma, che un film dall'animo indie ma del destino mainstream come questo fonde con dispendio di intuizioni e possibilità.
Negli Stati Uniti, dov'è stato presentato al Festival di Austin South by Southwest, Everything Everywhere All at Once (cioè, «Tutto ovunque in una volta sola», titolo che più esplicativo non si potrebbe) è stato prima un successo di critica e poi, inaspettatamente e clamorosamente, anche di pubblico, raccogliendo qualcosa come 60 milioni di dollari di incasso (che arrivano a 89 se si allarga il dato a tutto il mondo).