Un omaggio al cinema di genere, al thriller notturno, al polar francese. Un lavoro notevole perché ha l’ardire di essere implausibile e astratto, operando al livello del puro sguardo. Presentato in anteprima al Taormina Film Fest e da giovedì 8 luglio al cinema.
di Tommaso Tocci
Un esordio alla regia sorprendente per Michela Cescon, grande attrice di cinema e di teatro e protagonista tra gli altri di Primo amore, che lanciò la carriera di Matteo Garrone nel 2004.
Con la sua esperienza non stupisce il passaggio dietro la macchina da presa, ma non era di certo ovvio aspettarsi questo stile e questi temi. Occhi blu è un omaggio al cinema di genere, al thriller notturno, al polar francese. Iper-stilizzato, è un'opera notevole perché ha l'ardire di essere implausibile e astratta, operando al livello del puro sguardo.
Forse solo un primo film può concedersi l’incoscienza di essere un tale oggetto volante non identificato nel nostro cinema, prestando il fianco alle obiezioni più spicce senza curarsene troppo. Bastano le tante idee e suggestioni che mette in mostra per farne un esperimento visivo che ci sfreccia davanti e ci rapisce lo sguardo.