samanta
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domenica 12 novembre 2023
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tolkien giovane
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Il film è un biopic sulla vita sulla vita J.R.R. Tolkien, il più grande scrittore inglese del XX (come risulta da più sondaggi in U.K.), autore, tra l'altro, di Il signore degli anelli, è concentrato sulla parte iniziale della sua vita fino all'inizio della carriera universitaria ad Oxford (in realtà iniziò a Leeds). Diciamolo subito il film dimostra l'evidente affetto da parte del regista finlandese Dome Karukoski verso Tolkien che però non si concretizza in una pellicola di alto livello.
Qualsiasi biopic romanza la vita del personaggio, ma qui pur non inventando in modo grossolano, espone fatti veri in modo riduttivo e in qualche caso omettendo elementi fondamentali della vita di Tolkien (vedi la biografia di Carpenter).
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Il film è un biopic sulla vita sulla vita J.R.R. Tolkien, il più grande scrittore inglese del XX (come risulta da più sondaggi in U.K.), autore, tra l'altro, di Il signore degli anelli, è concentrato sulla parte iniziale della sua vita fino all'inizio della carriera universitaria ad Oxford (in realtà iniziò a Leeds). Diciamolo subito il film dimostra l'evidente affetto da parte del regista finlandese Dome Karukoski verso Tolkien che però non si concretizza in una pellicola di alto livello.
Qualsiasi biopic romanza la vita del personaggio, ma qui pur non inventando in modo grossolano, espone fatti veri in modo riduttivo e in qualche caso omettendo elementi fondamentali della vita di Tolkien (vedi la biografia di Carpenter). Innanzitutto la questione cattolica, Tolkien sarà per tutto la vita un devoto cattolico (per intenderci da messa e rosario quotidiani) e questa fede è assai presente nella sua opera, verso la fine della vita rispondendo ad una osservazione di un lettore afferma "Mi rendo conto che Il Signore degli anelli è un'opera profondamente religiosa". Questo tema è omesso nel film sarebbe come non si considerasse il fatto religioso in Manzoni o Dante Alighieri ed è fondamentale nella vita di Tolkien interpretato da Nicholas Hoult, la madre giovane vedova con 2 figli, rimase senza aiuti economici da parte dei parenti suoi e del marito, protestanti, perché si era convertita al cattolicesimo. Fortuna volle che la madre incontrasse un sacerdote oratoriano (congregazione di S.Filippo Neri) Padre Frances (Colm Meaney) di famiglia molto ricca (gli oratoriani non facevano voto di povertà) che aiutò la famiglia economicamente, la madre morì giovane ( Tolkien più avanti la definerà un martire della fede). La madre nel testamento nominò tutore dei figli P. Frances che viveva a Birmingham nell'oratorio fondato dal card. Newman, il prete iscrisse i 2 ragazzi nel migliore liceo (non confessionale) della città e per dare a loro un ambiente familiare li alloggiò in una pensione gestita da una signora gentile ed educata dove alloggiavano vari ragazzi e ragazze tra cui Edith (Mimi Keene) che diverrà la futura moglie di Tolkien.
Questi fatti non sono affrontati nel film se non superficialmente, nulla sulla fede di Tolkien dando di P. Frances una versione grottesca che può avere Hollywood di un prete cattolico, ad esempio non fa comprendere la decisione di P.Frances di non vedere fino ai 21 anni Edith era dovuta alla necessità che si concentrasse sugli studi per vincere la borsa di studio per Oxford, Tolkien compiuti 21 anni, ormai ad Oxford, scrisse ad Edith che era andata via da Birmingham ed era fidanzata, la ragazza lasciò il fidanzamento per sposare Tolkien . Il film si sofferma piuttosto con l'amicizia con 3 compagni (Wiseman, Gilson e Geofrey) della High School con cui aveva fondato una società letteraria denominata T.C.B.S. convinti che la poesio a avrebbe potuto cambiare la società. Quando partirono per l'Università i legami si allentarono, la guerra li separò Tolkien il 25 marzo 1916 sposò Edith e poco dopo partì per la guerra. Il film non è corretto cronologicamente e si sofferma piuttosto sul periodo della guerra che in realtà fu molto breve, dopo 6 o 7 mesi si ammalò della febbre della tricea che lo costrinse a letto in ospedale e a casa per circa un anno, il film esagera quindi gli avvenimenti bellici anche se alcuni pensieri successivi sulla guerra furono influenzati da quella esperienza. E' vero il toccante episodio quando Geoffrey (Gilson era già morto) prima di andare all'attacco dove morì gli scrisse un biglietto pregandolo di proseguire la sua attività di scrittore.
Il film tecnicamente è ben riuscito ad esempio la descrizione dell'orrore delle tricee piene di cadaveri o l'incubo di Tolkien ammalato che sogna un drago e un cavaliere della morte che infierisce. Sarebbe stato meglio impostare un altro periodo della vita quella dal 1930 al 1945: l'amicizia a Oxford con C.S. Lewis, la partecipazione agli "Inklings" la società di letterati che letteralmente dominò la facoltà di lettere ad Oxford e all'interno della quale nacque "Il Signore degli anelli" e la trilogia di fantascienza di Lewis. Il film termina con un flashforward in cui Tolkien scrive l'incipit di Hobbit. L'interpretazione dei protagonisti è piuttosto modesta e convenzionale, ma la criticità maggiore è che non si comprende nulla della personalità di Tolkien.
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elgatoloco
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martedì 21 luglio 2020
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riuscito film biografico
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"Tolkien"(DOme Karukoski, 2010,, sceneggiatura di David Gleeson e Stephen Beresford)è un'operazione importante, perché restituisce, attraverso un lavoro importante, condotto sulle lettere originali del grande scrittore e studioso britannico, J.R.R.>Tolkien, britannicoc ma nato in Sudafrica nel 1892. Certo, volendo, è anche un film storico, su uno scrittore e un intellettuale del primo 1900(muore nel 1973), che si trova a dover vivere da studente povero la carriera universitaria a Oxford, "Gotha"dell'intellettualità inglese, tra l'altro impegnato anche nella guerra, che solo relativamente tardi, dopo i successi quale studioso e docente di antico inglese e di gotico assurge agli onori letterari quale scrittore del"Signore degli Anelli"; "Hobbit"etc.
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"Tolkien"(DOme Karukoski, 2010,, sceneggiatura di David Gleeson e Stephen Beresford)è un'operazione importante, perché restituisce, attraverso un lavoro importante, condotto sulle lettere originali del grande scrittore e studioso britannico, J.R.R.>Tolkien, britannicoc ma nato in Sudafrica nel 1892. Certo, volendo, è anche un film storico, su uno scrittore e un intellettuale del primo 1900(muore nel 1973), che si trova a dover vivere da studente povero la carriera universitaria a Oxford, "Gotha"dell'intellettualità inglese, tra l'altro impegnato anche nella guerra, che solo relativamente tardi, dopo i successi quale studioso e docente di antico inglese e di gotico assurge agli onori letterari quale scrittore del"Signore degli Anelli"; "Hobbit"etc. Lo scrittore viene qui restiuito alla storia e alla reatà, dopo che molti l'avevano visto come un mero precursore di dottrine fasciste e imperialiste-.sappaimo come indebitamente la produzione letteraria tollkieiana venga letta da una certa parte solo in questa chiave, come l'autore i cui"Hobbit"sarebbero da leggere quali precursori di non si sa bene quale progretto politico preciso, mirante comunque a scalzare quella che sarebbe un'"imbelle democrazia", quasi che lo studioso e scrittore Tolkien fosse una sorta di sir Morley(il dirigente del partito fascista britannico dell'epoca di Churchill)travestito o comunque metamorfosato in un'alra dimensione... Qui, invece, con il corpo e la voce di Nicholas Hoult, riemerge il Tolkien serio studioso, geniale scrittore"fantastico"(purch° ci si intenda, a riguardo di questo lemma), purché si consideri attentamente che cosa implicano detemrinate figure nella creazione letterarie, non certo presage dei"Campi Hobbit"politicamente intesi e programmati con precise finalità... Rivediamo Tolkien studente, innamorato, nella dimensione dell'amicizia quasi "gay"che si creava nell'intellettualitò studentesca oxfordiana dell'epoca, dove l'amore greco(oltre la distinzione tra etero-e omosessualità, anche se prevaleva certamente la prima dimensione), non certo il presunto vagheggiatore di dittature... Molto efficaci le sequenze nelle quali il giovane scrittore intravede trmonti e albe fantastiche, figure immaginarie, magari nel furore della battaglia(il grande massacro della prima guerra mondiale), magari nella contempolazione, quietà ma non sempre dell'amicalità : Nicholas Hoult e LilY Colllins sono intepreti convincenti, come anahc gli altri/le altre. El Gato
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