emanuele 1968
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giovedì 2 gennaio 2020
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bello
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Come si suol dire tanta carne al fuoco, forse un po troppa....... comunque personalmente merita, un peccato vederlo da soli.
Ottimo nei cineforum con dibattito finale, pero gestito da persona che sa coinvolgere....... e che sa fare girare il microfono......
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ruger357mgm
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giovedì 2 gennaio 2020
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nessuna pietà per gli ultimi
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Nè Verga nè Dickens saprebbero raccontare la bolla del " lavoro fluido", del precariato travestito da lavoro autonomo 3.0 , meglio dello spietato Ken Loach di oggi.Dopo averci regalato lacrime e magoni con il sublime Daniel Blake ,che ci ha introdotti al mondo dei navigator e del sussidio di disoccupazione ( id est reddito di cittadinanza) , Ken ci presenta la realtà vera della Gig economy, quella dell' e-commerce che tutti ci attrae nel suo magico giro misterico. Belli gli acquisti on line, bello il fattorino che ci recapita l'agognato pacchetto, meno bello il sistema implacabile che strangola lentamente i " padroncini " che coi loro furgoni si incaricano delle consegne " temporizzate ".
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Nè Verga nè Dickens saprebbero raccontare la bolla del " lavoro fluido", del precariato travestito da lavoro autonomo 3.0 , meglio dello spietato Ken Loach di oggi.Dopo averci regalato lacrime e magoni con il sublime Daniel Blake ,che ci ha introdotti al mondo dei navigator e del sussidio di disoccupazione ( id est reddito di cittadinanza) , Ken ci presenta la realtà vera della Gig economy, quella dell' e-commerce che tutti ci attrae nel suo magico giro misterico. Belli gli acquisti on line, bello il fattorino che ci recapita l'agognato pacchetto, meno bello il sistema implacabile che strangola lentamente i " padroncini " che coi loro furgoni si incaricano delle consegne " temporizzate ". Il tutto calato nella viva lingua del paese prossimo extracomunitario e negli ambienti quotidiani del nuovo proletariato, cui una volta il regista guardava con speranza, penso a Terra e Libertà, o con disincanto mentre ora con il suo occhio lucido, la fotografia asciutta, la sceneggiatura tagliata con l'accetta, non riserva agli ultimi alcuna pietà.E' il neo realismo degli anni duemila, l'amara verità che nessuno di coloro che insieme a noi stasera ha visto il film davvero conosce, e non fa sconti , prendere o lasciare. Noi, con le lacrime mandate indietro, guardando la piccola Mary Jane cercare di fermare il maledetto furgone del papà, abbiamo preso carico di questa immane sofferenza.Ken é bravissimo ma il dolore che induce in noi non ci permette di lodarlo come vorremmo o forse é questo guardare al dolore con lucidità che ce lo fa amare....
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[+] loach e i ceti sociali più poveri e disagiati
(di antonio montefalcone)
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isa
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giovedì 2 gennaio 2020
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l’elogio del patetico
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Un film che alimenta le paure più profonde ... prima fra tutte la povertà...da censura ... e poi dulcis in fondo scopri che è sponsorizzato dalla British national lottery... ma a questo punto viva il cine panettone ... !!!!!
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