Wolf Call - Minaccia in alto mare |
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Un film di Antonin Baudry.
Con François Civil, Omar Sy, Reda Kateb, Mathieu Kassovitz.
continua»
Titolo originale Le chant du loup.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 115 min.
- Francia 2019.
- Adler Entertainment
uscita giovedì 27 giugno 2019.
MYMONETRO
Wolf Call - Minaccia in alto mare
valutazione media:
3,24
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Suspense nel sottomarino francese
di Fabio Ferzetti L'Espresso
Non ricordiamo titoli francesi nella lunga storia del film di sottomarini, sottogenere spesso irresistibile che fiorì anzitutto a Hollywood durante la Guerra Fredda (i più fortunati ricordano anche "Uomini sul fondo" del capitano Francesco De Robertis, 1941, precursore del Neorealismo per lo stile semidocumentario).
Basterebbe questo a eccitare gli appassionati. Ma ci sono varie ragioni per non perdere l'esordio kolossal di questo 44enne ex diplomatico, già allievo del Polytechnique e consigliere di Dominique de Villepin nonché autore, sotto lo pseudonimo di Abel Lanzac, di una graphic novel satirica sui retroscena del Ministero degli Esteri portato al cinema da Tavernier, "Quai d'Orsay". La prima è il realismo dell'ambientazione, garantito dal sostegno (interessato) della Marina francese, che in accordo con la nuova linea inaugurata dalla serie "Sotto copertura - Le bureau des légendes" ha fornito consulenza e mezzi (compresi due sottomarini nucleari per gli esterni). Rovesciando il tradizionale riserbo l'intelligence parigina ha infatti deciso di collaborare con cinema e tv alla costruzione di un immaginario verosimile se non veristico, come fanno da sempre Hollywood e il Pentagono. E a quanto pare funziona. La seconda buona ragione è il cast "all star", cardine di un'operazione di propaganda così sfacciata da fare quasi simpatia. Nel sottomarino di Baudry troviamo infatti l'equipaggio più francese e insieme più multietnico che si possa desiderare, da Omar Sy a Reda Kateb passando per Mathieu Kassovitz, il regista de "L'odio". Senza dimenticare il giovane François Civil, "Orecchio d'oro": una specie di rockstar degli abissi che incollato al sonar garantisce la sicurezza decifrando in tempo reale i misteriosi suoni delle profondità marine, balene, siluri o natanti che siano (tendete le orecchie: la vertiginosa colonna sonora viene dallo Skywalker Ranch di George Lucas).
Ma che succede se questo equipaggio, cementato dal gergo tecno-criptato oltre che da amicizia e onore, tra un'emergenza in Siria e una minaccia russa, si trova in mezzo a un attacco nucleare? Sentiamo già le obiezioni: sotto la vernice del fantathriller e la trovata poetica dell'Orecchio d'oro c'è un film furbissimo, patriottico, militarista, a dir poco ambiguo. Vero, ma suspense, originalità e divertimento restano innegabili. In sala dal 27 giugno.
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