mr.rizzus
|
lunedì 8 febbraio 2021
|
bello
|
|
|
|
|
|
[+] lascia un commento a mr.rizzus »
[ - ] lascia un commento a mr.rizzus »
|
|
d'accordo? |
|
sara frassinelli
|
venerdì 6 marzo 2020
|
una piacevole sorpresa!
|
|
|
|
Film fatto molto bene, bravi gli attori, trama innovativa
|
|
[+] lascia un commento a sara frassinelli »
[ - ] lascia un commento a sara frassinelli »
|
|
d'accordo? |
|
kyotrix
|
sabato 18 gennaio 2020
|
guardabile
|
|
|
|
Commedia horror un pò stile inglese, trama un pò ridicola, ma si lascia guardare fino alla fine, ha un suo perchè..
|
|
[+] lascia un commento a kyotrix »
[ - ] lascia un commento a kyotrix »
|
|
d'accordo? |
|
maramaldo
|
giovedì 31 ottobre 2019
|
e' halloween. horror è bello.
|
|
|
|
Avete scelto la maschera che meglio vi racconta? Suggerirei quella dell'anziana zia dei Le Domas. Volto e sguardo tra spettro e demonio. Brandisce una mannaia dal fine design. L'eleganza contraddistingue oggi l'horror. Contrariamente agli altri generi che vivacchiano tra remake e spin-off, l'horror prospera e prolifica.
Perchè? E' divenuto un'esercitazione di stile, un laboratorio di estetica. Intendiamoci, risonanze delle nostre angoscie, delle nostre perversioni, permangono intatte ma ancora una volta, e sempre più spesso, uin film come questo ne indica una maturazione che offre i suoi frutti tossici sotto un aspetto accattivante, in una veste sontuosa.
[+]
Avete scelto la maschera che meglio vi racconta? Suggerirei quella dell'anziana zia dei Le Domas. Volto e sguardo tra spettro e demonio. Brandisce una mannaia dal fine design. L'eleganza contraddistingue oggi l'horror. Contrariamente agli altri generi che vivacchiano tra remake e spin-off, l'horror prospera e prolifica.
Perchè? E' divenuto un'esercitazione di stile, un laboratorio di estetica. Intendiamoci, risonanze delle nostre angoscie, delle nostre perversioni, permangono intatte ma ancora una volta, e sempre più spesso, uin film come questo ne indica una maturazione che offre i suoi frutti tossici sotto un aspetto accattivante, in una veste sontuosa.
Grace, la sposina da sacrificare (Samara Weaving, vorrei vedere ancora questa ragazza, e non a Ebbing), intrepida, piena di risorse, supera ogni raccapriccio compresi quelli che lacerano la sua carne. Alla fine, malconcia dopo la nottataccia, si siede sulla gradinata e si accende una sigaretta presa dall'astuccio d'oro che pur in quel bailamme aveva trovato modo di sgraffignare, vera, una di noi.
Competenza nel settore mostrano i due registi. Il rito misterico del pentacolo: la prima volta, adepti paludati e solenni; la seconda dimessi e devastati. In entrambi i casi borborigmi latineggianti. Ditemi che non si tratta di puro divertimento. Contenti voi, comunque, se vi vedete l'intento di dissacrare quelle istituzioni ancor oggi riverite: famiglia, matrimonio, danaro.
Ricordate, la ricerca del bello è importante. E' salutare, consola, rassicura, e, se non altro, distrae dalla realtà. Spaventoso è fiction, mostruoso è scherzo.
Non vorreste Halloween tutto l'anno?
[-]
|
|
[+] lascia un commento a maramaldo »
[ - ] lascia un commento a maramaldo »
|
|
d'accordo? |
|
carloalberto
|
venerdì 25 ottobre 2019
|
poco horror e molto demenziale
|
|
|
|
Film horror comico-demenziale,dalle immagini granguignolesche alla Mario Bava, con il sangue al posto delle torte, che gli attori si spiaccicano in faccia a vicenda, dall’inizio fino al finale pirotecnico e ovviamente scoppiettante di sangue.
Versione al femminile di Get Out, meno, molto meno riuscita, se l’intento era di spaventare inquietando, mostrando o meglio svelando a poco a poco il lato oscuro delle cose, la pericolosità letale che può nascondersi dietro l’apparente normalità di una famiglia dell’alta borghesia.
Non mancano i risvolti moraleggianti basati sull’equivalenza tra danaro e sterco del diavolo e lo svolgimento del tema con dimostrazione pratica del teorema balzachiano che dietro ogni grande fortuna c’è un crimine.
[+]
Film horror comico-demenziale,dalle immagini granguignolesche alla Mario Bava, con il sangue al posto delle torte, che gli attori si spiaccicano in faccia a vicenda, dall’inizio fino al finale pirotecnico e ovviamente scoppiettante di sangue.
Versione al femminile di Get Out, meno, molto meno riuscita, se l’intento era di spaventare inquietando, mostrando o meglio svelando a poco a poco il lato oscuro delle cose, la pericolosità letale che può nascondersi dietro l’apparente normalità di una famiglia dell’alta borghesia.
Non mancano i risvolti moraleggianti basati sull’equivalenza tra danaro e sterco del diavolo e lo svolgimento del tema con dimostrazione pratica del teorema balzachiano che dietro ogni grande fortuna c’è un crimine.
Qui la situazione è palese sin dalle prime scene e non c’è un crescendo di tensione, che si mantiene, invece, costantemente bassa. Artificiosamente ricercata risulta l’ironia della battuta macabra che non sempre va a segno. L’unico veramente divertente è Kristian Bruun nel ruolo del malcapitato che cerca di arrabbattarsi per non essere da meno alla follia generale, tipico esempio di comicità che nasce dal connubio cinismo-opportunismo, caratteristico dei personaggi di Sordi.
Interessante il piano sequenza iniziale con la fuga dei bambini nel lungo corridoio semibuio. Tutto il resto, nonostante vi sia un buon ritmo nell’azione, è prevedibilmente noioso. Si salva la recitazione, in particolare grazie ad Andie MacDowell, malefica madre-strega dello sposo, e a Samara Weaving, la sposa che, tramutandosi in eroina da Kill Bill, sconfiggerà il male, addirittura il Male assoluto in persona.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a carloalberto »
[ - ] lascia un commento a carloalberto »
|
|
d'accordo? |
|
taty23
|
mercoledì 23 ottobre 2019
|
pronti o no arrivo!!
|
|
|
|
Finché morte non ci separi – la commedia dark tra il diabolico e i giochi da tavolo
Finché morte non ci separi racconta la storia di Grace (Samara Weaving) che sta per sposare Alex (Mark O’Brian), uno degli eredi della famiglia Le Domas. Famiglia che ha fatto la sua fortuna producendo giochi da tavolo.
La prima notte di nozze la ragazza accetterà di partecipare ad una curiosa tradizione che la casata propone per essere accettati nelle proprie fila.
[+]
Finché morte non ci separi – la commedia dark tra il diabolico e i giochi da tavolo
Finché morte non ci separi racconta la storia di Grace (Samara Weaving) che sta per sposare Alex (Mark O’Brian), uno degli eredi della famiglia Le Domas. Famiglia che ha fatto la sua fortuna producendo giochi da tavolo.
La prima notte di nozze la ragazza accetterà di partecipare ad una curiosa tradizione che la casata propone per essere accettati nelle proprie fila. Dovrà prendere parte ad un gioco, nello specifico “nascondino”.
Ben presto Grace si renderà conto che quello a cui sta partecipando non è un semplice test, ma una caccia all’uomo dove lei è la vittima sacrificale. Riuscirà la neo sposina a sopravvivere fino all’alba e vincere il gioco?
Finché morte non ci separi - Approfondimento
Dopo la Stirpe del male Matthew Douglas Bettinelli-Olpin dirige Finché Morte non ci separi. Ryan Murphy e Guy Busick creano una sceneggiatura abbastanza essenziale sia nella storia che nelle ambientazioni, con poche e semplici regole da seguire e che tengono lo spettatore in attesa della scena successiva.
Da una parte abbiamo una dark comedy con tinte horror che catapulta il pubblico in questo gioco infernale del nascondino insieme alla protagonista, con l’alternarsi di momenti splatter a scene ironiche sopra le righe, quasi al limite del burlesco.
Samara Weaving(nipote dell’attore Hugo Weaving) caratterizza un personaggio interessante, più profondo di quanto si possa immaginare, rappresentato con un istinto di sopravvivenza molto alto, scarpe da tennis e fucile in spalla.
Dall’altra parte invece possiamo vedere una sorta di satira sociale tra i vizi e le pochissime virtù dei personaggi che ci vengono presentati. Incastratati nella loro finzione di una vita apparentemente perfetta, con relazioni interpersonali che si frantumano come una tazza di porcellana. Aleggia inoltre su tutti loro l’angoscia costante di compiacere il misterioso protettore della famiglia, Mr. Le Bail, per sopravvivere ad una tremenda maledizione che i Le Domas si portano dietro.
In conclusione
Finché morte non ci separi porta sullo schermo una storia che gioca con i generi, rimanendo sempre in bilico cercando di coinvolgere e sorprendere il pubblico con qualche escamotage funzionale. Rischia nell’irriverente, coraggioso finale che si ricollega totalmente al genere horror e che poteva essere approfondito maggiormente.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a taty23 »
[ - ] lascia un commento a taty23 »
|
|
d'accordo? |
|
|