Il vizio della speranza |
||||||||||||||
Un film di Edoardo De Angelis.
Con Pina Turco, Massimiliano Rossi, Marina Confalone, Cristina Donadio.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 90 min.
- Italia 2018.
- Medusa
uscita giovedì 22 novembre 2018.
MYMONETRO
Il vizio della speranza
valutazione media:
3,25
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
miracolo a Castelvolturnodi carloalbertoFeedback: 51360 | altri commenti e recensioni di carloalberto |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
martedì 27 novembre 2018 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
De Angelis ricostruisce attraverso la storia di Maria, interpretata magnificamente da un’icastica Pina Turco, la protagonista traghettatrice di anime perse sulle opposte sponde del fiume, il Volturno qui come l’Acheronte, una nuova natività cristiana nella desolante pianura di rifiuti affacciata sul mare di Castelvolturno. Nel cast, tra i comprimari, mi piace citare Marina Confalone, indimenticabile voce cantilenante eduardiana calata in una fisicità di “anema longa”. Le musiche straordinarie sono di Enzo Avitabile, cantore dell’anima e delle melodie etniche dei popoli ai margini della modernità. La storia si pone al di fuori del contingente pur utilizzando gli stereotipi della emarginazione sociale del nostro tempo volgare, la compravendita di neonati, lo sfruttamento della prostituzione, la droga, la miseria morale e materiale. L’arena di Castelvolturno è un non luogo, è un teatro senza scene in cui si rappresenta il dramma dell’uomo schiacciato dal principio di realtà all’osservanza delle regole orribili di una società tribale, arcaica e precristiana, molto vicina, nella oggettivazione reificante del mondo, a quella odierna dell’individuo massificato e consumista, in attesa dell’Uomo nuovo che incarna la speranza di una futura palingenesi dell’Umanità. La rinascita in una sincronica armonia dello spirito umano con la natura è evocata paganamente nella scena in cui il neonato è condotto dalla madre in riva al mare al cospetto del sole che sorge. Nella scena della giostra, non a caso una gabbia denominata la lavatrice, la forza centrifuga rende visibile la catena che lega l’umanità alle sua condizione di cattività e i personaggi che ruotano sulla stessa, prima ridono divertiti, poi si fanno seri, a simboleggiare la presa di coscienza di essere vittime di un sistema che non lascia scampo e che appiattisce inesorabilmente le anime contro il loro destino. Ma accade il miracolo e con la venuta al mondo dell’Uomo senza aggettivazioni e qualifiche, come la bambina claudicante di colore suggerisce profeticamente che dovrà chiamarsi il nascituro, all’unisono, il cavallo simbolo dell’umanità imprigionata viene liberato, gli aguzzini gettano le loro armi, perché come disse Heidegger soltanto un dio potrà salvarci. Immaginifico e realista come lo zavattiniano “Miracolo a Milano” di De Sica, il film si chiude con le note di Avitabile in una perfetta risonanza di immagini e suoni che smuove i cuori ottusi, ancora ostinati nel negare il rifiuto dell’inaccettabile stato di cose.
[+] lascia un commento a carloalberto »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di carloalberto:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Recensioni & Opinionisti |
Premi |
Multimedia | Shop & Showtime |
Pubblico (per gradimento)
1° | carloalberto 2° | marioorfei 3° | mauridal 4° | nino pellino 5° | maurizio.meres 6° | eugenio 7° | flyanto 8° | mario 9° | ape3584 10° | loland10 11° | stefano capasso 12° | 8e1/2 13° | glebs |
Nastri d'Argento (11) Roma Film Festival (1) David di Donatello (4) Articoli & News |
Link esterni
Sito ufficiale |