gustibus
|
venerdì 25 gennaio 2019
|
rocky,creed,drago tanto tempo fa.
|
|
|
|
Come giudizio tre stelle,ma da 65enne il film mi ha entusiasmato forse di piu'ancora di ROCKY 4del 1985.Si a livello narrativo capovolgendo i personaggi Adonis Creed figlio del famoso Apollo e Viktor Drago figlio di Ivan,il famoso"ti spiezzo in due!"la tematica e' abbastanza identica,ma ammetto che coinvolge ancora.Il regista Steven Caple jr.e'stato abile ad inserire meno sangue nelle sfide per il campionato mondiale dei pesi massimi,ma ce'piu'umanita'con sentimentalismo annesso.Poi ora ce'la generazione del 2019,molto cambiata.Qui si intravede per dieci secondi un cellulare.Per ultimo ho lasciato il nostro Silvester Stallone Rocky,allenatore al tramonto ma con la sua figura da sempre risalto al film anche da taciturno.
[+]
Come giudizio tre stelle,ma da 65enne il film mi ha entusiasmato forse di piu'ancora di ROCKY 4del 1985.Si a livello narrativo capovolgendo i personaggi Adonis Creed figlio del famoso Apollo e Viktor Drago figlio di Ivan,il famoso"ti spiezzo in due!"la tematica e' abbastanza identica,ma ammetto che coinvolge ancora.Il regista Steven Caple jr.e'stato abile ad inserire meno sangue nelle sfide per il campionato mondiale dei pesi massimi,ma ce'piu'umanita'con sentimentalismo annesso.Poi ora ce'la generazione del 2019,molto cambiata.Qui si intravede per dieci secondi un cellulare.Per ultimo ho lasciato il nostro Silvester Stallone Rocky,allenatore al tramonto ma con la sua figura da sempre risalto al film anche da taciturno.Insomma nonostante film di supereroi ecc.lo sport e nello specifico il pugilato accende credo in molti di noi una carica interna che fa sempre bene.Il cinema riesce ancora a sorprendere.Da vedere! avra'molto successo anche in Italia.Sicuro!e aspettiamoci,dalle immagini del finale di Victor Drago che ci sara'un Creed 3!E vai!!
[-]
[+] dinamiche generazionali e lezioni umanitarie
(di antonio montefalcone)
[ - ] dinamiche generazionali e lezioni umanitarie
|
|
[+] lascia un commento a gustibus »
[ - ] lascia un commento a gustibus »
|
|
d'accordo? |
|
felicity
|
martedì 18 giugno 2019
|
due figli che devono “riscrivere la storia”
|
|
|
|
Questo sequel non aggiunge davvero nulla di nuovo a quanto ci è stato fin qui raccontato dell’universo espanso di Rocky.
Il film di Steven Caple Jr. ribadisce, cita, ripete.
Arrivando anche a momenti in cui la rivisitazione del modello originale del 1985 è talmente derivativa da risultare grottesca.
Creed 2 tuttavia è anche un film commovente e potente. Un film che si prende i suoi tempi con intelligenza, che sa creare una tensione narrativa accattivante ed empatica, e che riesce persino a commuovere in certi frangenti grazie ad una interpretazione straordinaria dei suoi attori.
Se il primo film di Coogler raccontava soprattutto l’inseguimento della figura paterna da parte dei figli, in questo secondo capitolo il tema diventa il superamento di questa eredità.
[+]
Questo sequel non aggiunge davvero nulla di nuovo a quanto ci è stato fin qui raccontato dell’universo espanso di Rocky.
Il film di Steven Caple Jr. ribadisce, cita, ripete.
Arrivando anche a momenti in cui la rivisitazione del modello originale del 1985 è talmente derivativa da risultare grottesca.
Creed 2 tuttavia è anche un film commovente e potente. Un film che si prende i suoi tempi con intelligenza, che sa creare una tensione narrativa accattivante ed empatica, e che riesce persino a commuovere in certi frangenti grazie ad una interpretazione straordinaria dei suoi attori.
Se il primo film di Coogler raccontava soprattutto l’inseguimento della figura paterna da parte dei figli, in questo secondo capitolo il tema diventa il superamento di questa eredità. Anzi l’assunzione stessa del ruolo paterno, dal momento che Adonis qui di fatto diventa padre.
Così non deve sorprendere che il serrato match finale sembri quasi tingersi di contorni psicoanalitici, con la vittoria che diventa una questione privata anziché sportiva.
Adonis e Viktor sono molto simili. Entrambi chiamati di fatto non più a eguagliare i fantasmi paterni, ma a riscattarli.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a felicity »
[ - ] lascia un commento a felicity »
|
|
d'accordo? |
|
wolvie
|
martedì 11 febbraio 2020
|
un cerchio perfetto
|
|
|
|
Abbiamo raggiunto l ' apice del meta-contesto narrativo filmico-umano. Rocky è diventato un parente, un conoscente generoso, badate bene, non si è trasformato in un fumetto, ma, in un amico da cui sai sempre cosa aspettarti. Dopo 8 film, dopo aver toccato vette mitologiche con "Rocky Balboa", con questo "Creed 2" tutto sembra tornare al proprio posto: lo sfidante russo da "Rocky IV", con annessa BridgetTONA Nielsen,la paura di combattere da " Rocky III", l ' amata moglie incinta da "Rocky II", e questa volta si lasciano stare i morti o la paura della morte e si tocca ciò per cui vale la pena vivere e combattere, la famiglia. Ma il pregio di Rocky è quello di affrontare il tema non in maniera ecumenica, ma pragmatica, reale, dove il sudore , la sfida e il coraggio di vivere trovano carattere e realtà.
[+]
Abbiamo raggiunto l ' apice del meta-contesto narrativo filmico-umano. Rocky è diventato un parente, un conoscente generoso, badate bene, non si è trasformato in un fumetto, ma, in un amico da cui sai sempre cosa aspettarti. Dopo 8 film, dopo aver toccato vette mitologiche con "Rocky Balboa", con questo "Creed 2" tutto sembra tornare al proprio posto: lo sfidante russo da "Rocky IV", con annessa BridgetTONA Nielsen,la paura di combattere da " Rocky III", l ' amata moglie incinta da "Rocky II", e questa volta si lasciano stare i morti o la paura della morte e si tocca ciò per cui vale la pena vivere e combattere, la famiglia. Ma il pregio di Rocky è quello di affrontare il tema non in maniera ecumenica, ma pragmatica, reale, dove il sudore , la sfida e il coraggio di vivere trovano carattere e realtà. Finalmente anche Ivan Drago può dormire sonni tranquilli. Si chiude un cerchio perfetto.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a wolvie »
[ - ] lascia un commento a wolvie »
|
|
d'accordo? |
|
jonnylogan
|
giovedì 9 marzo 2023
|
a volte ritornano
|
|
|
|
Ryan Coogler passato a dirigere il pluripremiato Blockbuster di casa Disney Black Panther, cede il testimone al poco più che trentenne Steven Caple Jr. che, sulla scia dei precedenti successi al Box Office, e ripercorrendo la scena che trent’anni prima vide Dolph Lundgren incrociare i guantoni con Rocky Balboa, porta al successo una pellicola che non si discosta dalla saga dello Stallone Italiano, aggiungendo una nuova perla a una collana che sembra sempre uguale a sé stessa e per questo vincente. Esattamente a tre anni di distanza dal precedente film il muscoloso Michael B. Jordan ritorna nei panni del figlio illegittimo di Apollo Creed, questa volta non più guidato dal desiderio di riappropriarsi della figura paterna e con il desiderio di diventare un pugile professionista, ma a muovere la vita di un pugile ormai affermato campione dei pesi massimi è invece uno scheletro molto ingombrante che esce dall’armadio del passato.
[+]
Ryan Coogler passato a dirigere il pluripremiato Blockbuster di casa Disney Black Panther, cede il testimone al poco più che trentenne Steven Caple Jr. che, sulla scia dei precedenti successi al Box Office, e ripercorrendo la scena che trent’anni prima vide Dolph Lundgren incrociare i guantoni con Rocky Balboa, porta al successo una pellicola che non si discosta dalla saga dello Stallone Italiano, aggiungendo una nuova perla a una collana che sembra sempre uguale a sé stessa e per questo vincente. Esattamente a tre anni di distanza dal precedente film il muscoloso Michael B. Jordan ritorna nei panni del figlio illegittimo di Apollo Creed, questa volta non più guidato dal desiderio di riappropriarsi della figura paterna e con il desiderio di diventare un pugile professionista, ma a muovere la vita di un pugile ormai affermato campione dei pesi massimi è invece uno scheletro molto ingombrante che esce dall’armadio del passato. Viktor Drago, pugile Ucraino figlio di Ivan, che nel 1986 aveva ucciso Apollo Creed al termine di un incontro sanguinoso, convinto da un manager che lo ha visto combattere su un ring russo e ingolosito dall’idea di un revival in pantaloncini e guantoni, desidera sfidare il fresco campione del mondo per avere la sua occasione di successo.
Nulla di nuovo quindi sotto i riflettori di una saga che riparte delle sue ceneri alla stregua di un’Araba Fenice capace di rigenerarsi su temi cari a Stallone: amicizia, lealtà, la famiglia e il duro lavoro capace di ripagarti, il tutto al netto di un primo spin-off che aveva saputo imbarcare linfa nuova grazie all’idea di un giovane pugile da lanciare e con una storia differente da raccontare, salvo poi ritornare immediatamente sui propri passi ripercorrendo il solito schema vincente.
Stallone firma nuovamente la sceneggiatura, giurando che questa, nonostante la difficoltà nel mettere la parola fine ad un personaggio che lo ha fatto conoscere in tutto il mondo, sarebbe stata la sua ultima uscita nelle vesti del pugile italo – americano di Philly ormai ombra della super star che fu. Come vedremo la promessa di Sly è stata mantenuta con il terzo capitolo sul grande schermo proprio in questi giorni e senza ‘Lo zio’ Rocky a fare da coach al giovane Creed.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a jonnylogan »
[ - ] lascia un commento a jonnylogan »
|
|
d'accordo? |
|
taty23
|
giovedì 24 gennaio 2019
|
ritorno al passato
|
|
|
|
“Quindi ora chiediti: Sono qui per dimostrare qualcosa agli altri o per dimostrare qualcosa a me stesso?”
A distanza di tre anni arriva in sala “Creed II” sequel di “Creed – Nato per combattere”, spin-off della saga di Rocky.
Sotto la guida di Rocky Balboa(Sylvester Stallone) Adonis “Donnie” Creed(Micheal B. Jordan) è cresciuto velocemente nel mondo della boxe professionistica diventando un contendente al titolo dei pesi massimi.
[+]
“Quindi ora chiediti: Sono qui per dimostrare qualcosa agli altri o per dimostrare qualcosa a me stesso?”
A distanza di tre anni arriva in sala “Creed II” sequel di “Creed – Nato per combattere”, spin-off della saga di Rocky.
Sotto la guida di Rocky Balboa(Sylvester Stallone) Adonis “Donnie” Creed(Micheal B. Jordan) è cresciuto velocemente nel mondo della boxe professionistica diventando un contendente al titolo dei pesi massimi. Nel mentre lui e la sua compagna Bianca (Tessa Thompson) decidono di fare il passo successivo impegnandosi a mettere su famiglia.
Ma una minaccia incombe sul futuro di Adonis, quando Viktor Drago (Florian Munteanu) figlio di Ivan Drago(Dolph Lundgren), il pugile che aveva ucciso suo padre, lo sfida pubblicamente a disputare un incontro per vincere il titolo dei pesi massimi.
Ritorno al passato
Il film “Creed II” è un sequel con una narrazione solida che in parte si collega agli eventi raccontati in Rocky IV. A tratti risulta molto prevedibile ed alcune scene funzionano più di altre, ma riesce a toccare le giuste corde emozionando il pubblico, facendolo identificare nel personaggio che combatte per uno scopo e si rialza sempre più forte se sconfitto.
Come nella maggior parte dei film della saga di Rocky, la storia portata sullo schermo non ha a che fare soltanto con un incontro di boxe, ma con tutta una serie di tematiche correlate che colpisco direttamente i personaggi. Dal rapporto genitori figli e il concetto di famiglia, passando per rivincite personali fino ad arrivare alla ricerca di sé stessi.
Micheal B. Jordan torna nei panni di Adonis sempre più in conflitto nel decidere quale strada percorrere, cercando di allontanarsi sempre di più dall’ombra e dal retaggio del padre da cui si sente inghiottito.
Tessa Thompson interpreta nuovamente il personaggio di Bianca, che cerca di conciliare la sua vita da musicista emergente con quello che prova per Adonis tentando di dargli tutto il supporto possibile.
Oltre a Sylvester Stallone che riprende il ruolo di Rocky Balboa e torna in veste di produttore, rivediamo anche Dolph Lundgren nel suo storico personaggio di Ivan Drago, rancoroso, segnato dagli anni e dalla vita dopo la ingloriosa sconfitta con Balboa.
Interessante il personaggio di Viktor Drago interpretato dal pugile Florian Munteanu, cresciuto con l’odio del padre e con un grande desiderio di approvazione e di affetto.
La pellicola “Creed II” riesce ad essere un buon sequel senza mai strafare, rimanendo sempre attuale.
Questo spin-off resta fedele ai punti cardine di una saga come quella di Rocky che è rimasta nel cuore degli spettatori e che va avanti ormai da quarant’anni. Riesce a coinvolgere anche un nuovo target di pubblico, con un furbo cambio generazionale. Ottimo passaggio di testimone e uscita di scena per uno Stallone che ha deciso di appendere i guantoni al chiodo dopo questo film.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a taty23 »
[ - ] lascia un commento a taty23 »
|
|
d'accordo? |
|
inesperto
|
venerdì 25 gennaio 2019
|
il retaggio di rocky e apollo
|
|
|
|
Fermo restando che Rocky sul ring era un'altra cosa, in questa pellicola ci avviciniamo molto a quello che è lo spirito vivo della saga. Molte cose vengono riprese dai film storici: da Rocky IV, chiaramente, l'avversario e l'intera trama; da Rocky III il doppio confronto sfida-rivincita; da Rocky II le due fasi dell'allenamento finale, una prima difficoltosa e una seconda grintosa. La parte più originale è la dinamica familiare della famiglia Drago. Padre e figlio, mollati indecentemente da Ludmilla dopo l'incontro in URSS, non sono dei semplici sadici come può sembrare; Ivan, abbandonato dall'intero ambiente pugilistico russo dopo la sconfitta di 30 anni prima, ha cresciuto suo figlio in condizioni di difficoltà estrema allo scopo di farne un'arma micidiale e riconquistare, così, l'onore perduto.
[+]
Fermo restando che Rocky sul ring era un'altra cosa, in questa pellicola ci avviciniamo molto a quello che è lo spirito vivo della saga. Molte cose vengono riprese dai film storici: da Rocky IV, chiaramente, l'avversario e l'intera trama; da Rocky III il doppio confronto sfida-rivincita; da Rocky II le due fasi dell'allenamento finale, una prima difficoltosa e una seconda grintosa. La parte più originale è la dinamica familiare della famiglia Drago. Padre e figlio, mollati indecentemente da Ludmilla dopo l'incontro in URSS, non sono dei semplici sadici come può sembrare; Ivan, abbandonato dall'intero ambiente pugilistico russo dopo la sconfitta di 30 anni prima, ha cresciuto suo figlio in condizioni di difficoltà estrema allo scopo di farne un'arma micidiale e riconquistare, così, l'onore perduto. Tuttavia, anche Adonis affronta delle traversie che concorrono a rendere il suo personaggio più profondo. Come in Rocky vs.Clubber Lang, anche lui arriva al primo match impreparato, imborghesito dalle cose belle che lo circondano. Solo il periodo di sofferenza che attraversa dopo essere stato malmenato brutalmente lo temprerà adeguatamente per affrontare di nuovo il suo rivale. L'incontro, peraltro, è tecnicamente molto ben fatto (meno epico dei classici, ma quelli sono inarrivabili). Il romeno Munteanu è un'ottima scelta per interpretare Viktor. Tessa Thompson è bellissima e Stallone è intramontabile.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a inesperto »
[ - ] lascia un commento a inesperto »
|
|
d'accordo? |
|
|