albert
|
giovedì 27 marzo 2025
|
sotto copertura
|
|
|
|
Nel 2018 Spike Lee si ispira ad una storia vera per dirigere un film sul suo tema preferito: il razzismo verso gli afroamericani negli Usa. È la storia di un agente sotto copertura che si infiltra tra i membri del Ku Klux Klan per riuscire a prevenirne le violenze. Essendo l'agente di colore, si limita a tenere i contatti telefonici, mentre un collega bianco si infiltra fisicamente. Chiaramente Lee sceglie una sceneggiatura che consenta di porre ancora in luce un fenomeno che, soprattutto nell'America profonda, purtroppo è ancora di scottante attualità. Lee pone delle valide premesse, focalizzandosi sull'agente di colore, interpretato da un John David Washington con i capelli tipici degli afroamericani anni '70, che riempie la scena con un certo carisma.
[+]
Nel 2018 Spike Lee si ispira ad una storia vera per dirigere un film sul suo tema preferito: il razzismo verso gli afroamericani negli Usa. È la storia di un agente sotto copertura che si infiltra tra i membri del Ku Klux Klan per riuscire a prevenirne le violenze. Essendo l'agente di colore, si limita a tenere i contatti telefonici, mentre un collega bianco si infiltra fisicamente. Chiaramente Lee sceglie una sceneggiatura che consenta di porre ancora in luce un fenomeno che, soprattutto nell'America profonda, purtroppo è ancora di scottante attualità. Lee pone delle valide premesse, focalizzandosi sull'agente di colore, interpretato da un John David Washington con i capelli tipici degli afroamericani anni '70, che riempie la scena con un certo carisma. Successivamente veniamo a conoscere i membri del Ku Klux Klan, personaggi ben caratterizzati, ma con connotati più da commedia che da poliziesco. In questa seconda fase del film prende il sopravvento l'agente bianco, interpretato da un sempre bravo Adam Driver, ma che non riesce ad essere così significativo come Washington. Pian piano la narrazione perde mordente, risultando sempre meno incisiva e sempre più convenzionale. Se Lee è un regista che annovera dei gran bei film e dei colossali flop, qui siamo circa in una via di mezzo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a albert »
[ - ] lascia un commento a albert »
|
|
d'accordo? |
|
eugen
|
sabato 12 agosto 2023
|
ottimo spike lee
|
|
|
|
Demistifricazione del razzismo, del KuKUX Clan come dei suoi lacche'e dei suoi epigoni in salsa europea, questo"BlackKUClusman"(SPike Lee, dal libro di Ron Stallworth, a suo tempo protagonista della vicenda, sceneggiatura di Lee stesso, con David Rabinowitz, Charlie Wachtel e Kevin WIlmott, 2018)., dovrebbe essere un livre de chevet per tutti(e coloro i /le quali induginao, per ignoranza, su tematiche raggista o para-razziste(ne ho avuto un esempio, inaspettato, circa vent'anni fa, in una persona che non avrei sospettaro di tali cadute intellettive),, dato che Lee si diverte(ma pour cause, dato che l0intenzione e'estreamemnte seria, non concdenendo nulla a humor e comicita', nel fine, intendo()a sbeffeggairemo la dabbenaggine degli uomini e delle donne del Clan, ma anche di tutti coloro che larvatamente ne condividono le tesi, magari in forma "larvata"e"prudentemente felpata".
[+]
Demistifricazione del razzismo, del KuKUX Clan come dei suoi lacche'e dei suoi epigoni in salsa europea, questo"BlackKUClusman"(SPike Lee, dal libro di Ron Stallworth, a suo tempo protagonista della vicenda, sceneggiatura di Lee stesso, con David Rabinowitz, Charlie Wachtel e Kevin WIlmott, 2018)., dovrebbe essere un livre de chevet per tutti(e coloro i /le quali induginao, per ignoranza, su tematiche raggista o para-razziste(ne ho avuto un esempio, inaspettato, circa vent'anni fa, in una persona che non avrei sospettaro di tali cadute intellettive),, dato che Lee si diverte(ma pour cause, dato che l0intenzione e'estreamemnte seria, non concdenendo nulla a humor e comicita', nel fine, intendo()a sbeffeggairemo la dabbenaggine degli uomini e delle donne del Clan, ma anche di tutti coloro che larvatamente ne condividono le tesi, magari in forma "larvata"e"prudentemente felpata". Un detective nero , all'inizio dei Seventies, si finge un bianco adepto del Clan e natrualmente, al momento di passare dal coup de fil (telefonta)alla presenza fisica, invia un collega bianco, che pero'i"clanisit"sospettanoo di essre ebreo e lui e'ebreo per davvwero... I toni della commedia si mescolano intelligetnemente a quellei del dramma e della denuncia, che e'denuncia delle tesi stupide, meramente"ricevute-eredtate"dai membri di questi bruciatori di croci e razzisti da poco, che vorrebbero divenire eredi de Terzo Reich ma lo annno "in impuris naturalibus", ossia in condizioni favorevoli per un appartente "plutalismo"e un'apparente accettazione di ogni dea, come appunto negli States, dov ein realta'ad affermarsi e'la protervia del piu'frote e del piu'ricco, di chi ha maggiori"etrances", appoggi del e dal mondo finaziario e in seconda battuta politico... Notevolssima la scelta delle musiche, con i"classici" rock ma anche blues dell'epoca, con una particolare attenzione al raporsto sequenza,susica o meglio anche solo frammento di un song, montaggio di Barry Alexander Brwoen, scenografia, anche questa realizzata a piu'mani Intepreti di grande spessore John David Washngton , Adam Drvier(il collega ebreo),, Laura Herrier e altri/e, in un film che segna un passo improtante per Lee, motivo per il quale appare incomprensbile l'asrio mascherato di chi considera il filn una "caduta di tono"... Eugen
[-]
|
|
[+] lascia un commento a eugen »
[ - ] lascia un commento a eugen »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
martedì 4 gennaio 2022
|
non solo un grande film antirazzista
|
|
|
|
""Blacklansman"(Spike Lee, dal libro autobiografio dell'ex.agente Ron Stallworth, screeenplay del regista, di David Rabionowitz , di Charlie Wachtel e di Kevin Wilmott, 2018). Un neogente afroamericano della poloizia di Colorado Springs, dapprima assegnato all'archivio(lavora che odai), passa poi brevemente alla squadra narcotici, segue un comizio del leader dei "BLackPanthers"Carmichael e poim finalmente, va il lavoro che ama: diventa la voce(sapendo imitare perfettamente quella di un WASP, di un amricano bianco del KuKLux Klan)di un neadeto dell'organizzazione, mentre un suoi collega, ebreo dunque ugualmente inviso all'0organizzazione razzista, si presenta come persona fisica reale.
[+]
""Blacklansman"(Spike Lee, dal libro autobiografio dell'ex.agente Ron Stallworth, screeenplay del regista, di David Rabionowitz , di Charlie Wachtel e di Kevin Wilmott, 2018). Un neogente afroamericano della poloizia di Colorado Springs, dapprima assegnato all'archivio(lavora che odai), passa poi brevemente alla squadra narcotici, segue un comizio del leader dei "BLackPanthers"Carmichael e poim finalmente, va il lavoro che ama: diventa la voce(sapendo imitare perfettamente quella di un WASP, di un amricano bianco del KuKLux Klan)di un neadeto dell'organizzazione, mentre un suoi collega, ebreo dunque ugualmente inviso all'0organizzazione razzista, si presenta come persona fisica reale... Varie azioni positivamente condotte, successi e diveriemnti, fino alla vittoria finale(in realtà provvisotira, ma almeno"finale"in quella fase, siamo negli anni 1970) sul KuKlux Klan. Decisamente un peccato che però poi la squadra venga sciolta, dato che non ci"sarebbero più fondi"a dispsizione... Da una storia vera, documentata dal suo protagonista, un film che , diretta e in parte scritta da quel"genio del cinema"che è Spike Lee, ha il merito di fare dell'antirazzismo in maniera cruda ed efficace, servendosi dell'ironia corrosiva, sbugiardando(ma verrebbe da usare un altro verbo, non molto"urbano"...)la stupidità e la cultura pseudotale, insomma la torale mancanza di cultura storica e sicienitifca dei razzisti di ogni risma, dove l'unico neo sembra essere il riferimento "attuale"a manifestazioni del 2017(il fi,lm è dell'anno immeditamente successivo)di persone che sarebbero state dell'entourage di"The Donald", ossia di Trumo, dove tali accuse sono ancora da provare in modo assoluto, quelle relative al coinvolgimento di Trumo con il KLan o con ciò che ne rimane(il fatto che suo genero sia ebreo andrebbe a smentire tali accuse), , mentre i riferimenti storici a una colusione del Klan con Richard Milhous Nixon appaiono pià fondate, non tanto perché Nixon fosse razzista o propagandasse il razzismo, quanto perché il KLan lo considerava il "Male minore"rispetto ai Democrats... Notevolissimo sia il protagonidsta John David Washington, sia il coprotagonista Adam Driver, nei panni dell'0agente ebreo che, essnedo bianco, si presenta al posto dell'"infilitato"amico e collega....Ottimi anche altri interpreti, tra cui la bella "pasionaria"Patrice Dumas, resa da Laura Harrier, che sembra ANgela Davis. Otitma l'0alternazna tra cinema a soggetto e fiction. El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
dandy
|
venerdì 19 marzo 2021
|
il cucù klan...
|
|
|
|
Ispirato a un'incredibile storia vera(che il regista adatta basandosi sul romanzo di Stallworth).Lee riprende la verve dei suoi film pre-2000,è sarcastico fin dall'inizio(il discorso di Buauregard con la proiezione di "Via col vento" sullo sfondo)e affronta l'eterna tematica del razzismo con spigliatezza ed arguzia.E la coppia Driver-Washington(figlio dell'attore Denzel e giocatore nella National Football League)funziona molto bene.Se da un lato non si risparmiano frecciate all'idiozia del KKK(le telefonate tra Stallworth e il capo della setta che si vanta di saper riconoscere i neri dal modo di parlare)viene tirato in ballo anche il rovescio della medaglia,con i discorsi infiammati del leader nero Kwame Ture.
[+]
Ispirato a un'incredibile storia vera(che il regista adatta basandosi sul romanzo di Stallworth).Lee riprende la verve dei suoi film pre-2000,è sarcastico fin dall'inizio(il discorso di Buauregard con la proiezione di "Via col vento" sullo sfondo)e affronta l'eterna tematica del razzismo con spigliatezza ed arguzia.E la coppia Driver-Washington(figlio dell'attore Denzel e giocatore nella National Football League)funziona molto bene.Se da un lato non si risparmiano frecciate all'idiozia del KKK(le telefonate tra Stallworth e il capo della setta che si vanta di saper riconoscere i neri dal modo di parlare)viene tirato in ballo anche il rovescio della medaglia,con i discorsi infiammati del leader nero Kwame Ture.Belle le sequenze a montaggio alternato in cui il KKK guarda esaltato "La nascita di una nazione" mentre gli studenti neri ascoltano la terribile testimonianza di Jerome Turner,che ai tempi della presidenza Wilson assistette al linciaggio di un amico ritardato e alla seconda nascita del Klan proprio in merito al film di Griffith.Il finale,con le immagini reali degli scontri a Charlotteville in Virgina del 2017 e i commenti di Trump in proposito,ribadisce con forza e sdegno sull'attualità anche politica del razzismo in America(l"America first" è lo slogan che nel film il KKK ripete a più riprese).Tra i prodotti migliori di Lee,che nell'ultimo periodo ha un pò perso lo smalto.Gran Premio della Giuria a Cannes e premio del pubblico al Festival di Locarno.Un'operazione simile era già stata fatta nel'66 con "The black Klansman",ma questo film non vi ha niente a che fare.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a dandy »
[ - ] lascia un commento a dandy »
|
|
d'accordo? |
|
fabio 3121
|
sabato 16 maggio 2020
|
due agenti sotto copertura.
|
|
|
|
il film è l’adattamento cinematografico del libro “Black Klansman” scritto dall’ex poliziotto afroamericano Ron Stallworth (John Washington) che all’inizio degli anni settanta riuscì a creare un contatto telefonico con il presidente del Ku Klux Klan di Colorado Springs. Stallworth poi si fece aiutare dal suo collega bianco Flip Zimmerman (Adam Driver) che andò ad alcune riunioni del KKK nei panni di Stallworth per assumere informazioni e prevenire eventuali rappresaglie e azioni violente contro i neri. Il tema della pellicola è sostanzialmente l’odio razziale dei bianchi nei confronti dei “negri” ma anche degli ebrei.
[+]
il film è l’adattamento cinematografico del libro “Black Klansman” scritto dall’ex poliziotto afroamericano Ron Stallworth (John Washington) che all’inizio degli anni settanta riuscì a creare un contatto telefonico con il presidente del Ku Klux Klan di Colorado Springs. Stallworth poi si fece aiutare dal suo collega bianco Flip Zimmerman (Adam Driver) che andò ad alcune riunioni del KKK nei panni di Stallworth per assumere informazioni e prevenire eventuali rappresaglie e azioni violente contro i neri. Il tema della pellicola è sostanzialmente l’odio razziale dei bianchi nei confronti dei “negri” ma anche degli ebrei. Molto ben interpretato dai 2 attori protagonisti e accompagnato da una bella colonna sonora, curato sui costumi e il look di quegli anni, il film è piacevole ed interessante da vedere. Il dramma del razzismo arriva fino ai giorni nostri con cui si conclude il film con scene di violenza tra le strade americane.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fabio 3121 »
[ - ] lascia un commento a fabio 3121 »
|
|
d'accordo? |
|
johseph
|
giovedì 16 aprile 2020
|
dov'è finito spike lee?
|
|
|
|
Ennesimo film a sfondo raziale girato da Spike Lee. A primo impatto, ho avuto la sensazione di ritrovarmi di fronte ad'un B Movie. Probabilmente il cast, il doppiaggio o qualcos'altro, hanno fatto si che mi distraessi molte volte. La regia è buona, mi sono chiesto piu volte: dove è finito lo Spike Lee? Lo conosciamo tutti, i suoi film sono dei cult assoluti, ma mi rifiuto di pensare che sia sul viale del tramonto . Il film è un banale poliziesco che probabilmente girato da qualchealtro regista sarebbe passato inosservato.
|
|
[+] lascia un commento a johseph »
[ - ] lascia un commento a johseph »
|
|
d'accordo? |
|
cristian
|
giovedì 2 aprile 2020
|
occasione sprecata
|
|
|
|
Da non appassionato del tema ma comunque appassionato di buon cinema, ho trovato questa pellicola di una superficialità disarmante, i dialoghi sono molto basilari, quasi caricaturali e non vanno quasi mai oltre la retorica nero blackpower e bianco (normale o cattivissimo) ben lontana dalle buon regista che caratterizza i personaggi in modo da empatizzare con loro. Il film si divide sostanzialmente in due parti, la prima dove un improbabile rapidità ti catapulta da un giovane afroamericano testa calda ad un agente speciale che gestisce un caso, non dico che non sia una storia vera ma nel film si dà l'idea che sia successo in due giorni senza gavetta minima e pure pestando i piedi come un bulletto figo all'interno di un reparto di polizia, il tutto assume un'aria irreale.
[+]
Da non appassionato del tema ma comunque appassionato di buon cinema, ho trovato questa pellicola di una superficialità disarmante, i dialoghi sono molto basilari, quasi caricaturali e non vanno quasi mai oltre la retorica nero blackpower e bianco (normale o cattivissimo) ben lontana dalle buon regista che caratterizza i personaggi in modo da empatizzare con loro. Il film si divide sostanzialmente in due parti, la prima dove un improbabile rapidità ti catapulta da un giovane afroamericano testa calda ad un agente speciale che gestisce un caso, non dico che non sia una storia vera ma nel film si dà l'idea che sia successo in due giorni senza gavetta minima e pure pestando i piedi come un bulletto figo all'interno di un reparto di polizia, il tutto assume un'aria irreale. Oltre a questo ci sono dei buchi narrativi che fanno storcere molto il naso, spesso mi sono trovato a pensare "ma ora perché sta succedendo questa cosa"? ovviamente se avesse scoperto questi buchi probabilmente sarebbe durato un'ora in più, però nella seconda parte nonostante il ritmo incalzi un po', anche se le musiche non aiutano granché, il film diventa come una puntata dell'e-team, farcita di retorica buoni cattivi che non scava nel vivo dell'anima ma rimane superficiale e poco coinvolgente, e comunque una puntata dell'e-team avrebbe personaggi ben più caratterizzati.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a cristian »
[ - ] lascia un commento a cristian »
|
|
d'accordo? |
|
belliteam
|
domenica 29 marzo 2020
|
spike lee ispirato
|
|
|
|
Spike Lee ci ha abituato nella sua carriera a tantissimi alti (fa' la cosa giusta, la 25a ora) ed alcuni bassi, per cui quando esce un suo film la curiosita'e' tanta nel constatare il livello di ispirazione del regista americano. E questa volta il pollice e' bello alto in quanto la pellicola ha una trama investigativa all'interno delle tematiche piu' care a Spike Lee ovvero le classi emarginate e il sempre presente timbro antirazzista (qui incentrato su una vicenda tratta da una storia vera negli anni 70). Film piacevole che scorre leggero nonostante la vicenda raccontata con le inevitabili contraddizioni sociali.
|
|
[+] lascia un commento a belliteam »
[ - ] lascia un commento a belliteam »
|
|
d'accordo? |
|
sellerone
|
lunedì 13 gennaio 2020
|
l'ironia li stenderà, ma anche la stupidità.
|
|
|
|
Ironico, divertente e drammaticamente attuale, oggi non si bruciano le croci, ma l'atteggiamento verso le minoranze non è cambiato. Bel film che fà ridere su un argomento pesante ed aiuta a capirlo.
|
|
[+] lascia un commento a sellerone »
[ - ] lascia un commento a sellerone »
|
|
d'accordo? |
|
|