mennio
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mercoledì 15 maggio 2019
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non sono venuto per abolire la legge
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Ho visto il film solo ieri e ho letto i commenti solo oggi. La lettura psicanalitica, secondo me, del film è esatta. E' giusto anche dire che in realtà è la nostra situazione in cui lo spettatore diventa il soggetto del film. Tuttavia vi è un'altra chiave di lettura piuttosto evidente. Il tema è il nostro rapporto con la legge. E' il tema, svolto in altro modo, di Medea di Pasolini. E' il tema del vangelo e dei discorsi di Gesù. E' il tema della lettera ai romani di San Paolo. Non avendo più quale riferimento il Dio-Padre le nostre insufficienze, peccati ed errori ci gettano nel terrore che i nostri mezzi tecnici, scientifici si rivelino delle totali stupidaggini, insufficienti alla salvezza, sicché la soluzione più barbarica e incredibile finisce per essere l'unica: il sacrificio umano.
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Ho visto il film solo ieri e ho letto i commenti solo oggi. La lettura psicanalitica, secondo me, del film è esatta. E' giusto anche dire che in realtà è la nostra situazione in cui lo spettatore diventa il soggetto del film. Tuttavia vi è un'altra chiave di lettura piuttosto evidente. Il tema è il nostro rapporto con la legge. E' il tema, svolto in altro modo, di Medea di Pasolini. E' il tema del vangelo e dei discorsi di Gesù. E' il tema della lettera ai romani di San Paolo. Non avendo più quale riferimento il Dio-Padre le nostre insufficienze, peccati ed errori ci gettano nel terrore che i nostri mezzi tecnici, scientifici si rivelino delle totali stupidaggini, insufficienti alla salvezza, sicché la soluzione più barbarica e incredibile finisce per essere l'unica: il sacrificio umano. Capisco meglio ora il motivo per il quale nel mondo antico il cristianesimo ha sfondato con una progressione inarrestabile. Passare da Ifigenia a Cristo Pantocratore che muore, risorge e rimette in peccati è un bel passo avanti, soiprattutto nella direzione della libertà.
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onufrio
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venerdì 15 marzo 2019
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il "sacrificio di ifigenia"
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Steven Murphy è un affermato cardiochirurgo con una famiglia perfetta composta da una splendida moglie e due giovani figli. L'uomo giornalmente si sofferma a parlare con un ragazzo, Martin, le visite del ragazzo col tempo continunano ad essere sempre più insistenti, fra scambi di inviti a cena e incontri vari. L'apparente calma dei personaggi, la vita tranquilla che essi conducono viene bruscamente interrotta da uno strano malessere del figlio più piccolo, Bob; malessere che poco dopo toccherà anche la figlia maggiore Kim. Cosa si cela dietro questa improvvisa malattia è tanto spiazzante quanto disarmante, dando inizio così ad una seconda parte di film più cupa e macabra.
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Steven Murphy è un affermato cardiochirurgo con una famiglia perfetta composta da una splendida moglie e due giovani figli. L'uomo giornalmente si sofferma a parlare con un ragazzo, Martin, le visite del ragazzo col tempo continunano ad essere sempre più insistenti, fra scambi di inviti a cena e incontri vari. L'apparente calma dei personaggi, la vita tranquilla che essi conducono viene bruscamente interrotta da uno strano malessere del figlio più piccolo, Bob; malessere che poco dopo toccherà anche la figlia maggiore Kim. Cosa si cela dietro questa improvvisa malattia è tanto spiazzante quanto disarmante, dando inizio così ad una seconda parte di film più cupa e macabra.
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felicity
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martedì 26 febbraio 2019
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cinema mortifero su colpa e restituzione
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Una sorta di horror da possessione demoniaca che elimina qualunque elemento soprannaturale, ma lascia in scena solo gli effetti sui corpi e sulle relazioni tra gli uomini di decisioni irrevocabili, prese in una dimensione altra, inavvicinabile e imperscrutabile.
Una sorta di horror dove ad essere occupato da forze sconosciute non è il sentimento, bensì il privato nelle sue dinamiche.
La facciata della casa appare solida e opulenta, ma al suo interno le mura scricchiolano.
Il diabolico serve al regista come specchio non tanto della crisi del modello famigliare, ma soprattutto come possibilità di salvezza per una famiglia borghese.
A tal punto che, poco prima dell’inaccettabile sacrificio, il rapporto fra genitori e figli si riconcilia in una specie di cupa armonia.
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Una sorta di horror da possessione demoniaca che elimina qualunque elemento soprannaturale, ma lascia in scena solo gli effetti sui corpi e sulle relazioni tra gli uomini di decisioni irrevocabili, prese in una dimensione altra, inavvicinabile e imperscrutabile.
Una sorta di horror dove ad essere occupato da forze sconosciute non è il sentimento, bensì il privato nelle sue dinamiche.
La facciata della casa appare solida e opulenta, ma al suo interno le mura scricchiolano.
Il diabolico serve al regista come specchio non tanto della crisi del modello famigliare, ma soprattutto come possibilità di salvezza per una famiglia borghese.
A tal punto che, poco prima dell’inaccettabile sacrificio, il rapporto fra genitori e figli si riconcilia in una specie di cupa armonia.
Per il maligno è una vendetta simbolica, almeno fino al momento in cui se ne capisce fino in fondo il significato.
Un film che mette a disagio. Non vedi l'ora che finisca, ma senti che non hai perso il tuo tempo.
E il freddo che ti trasmette, ti rimane dentro.
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peter patti
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mercoledì 6 febbraio 2019
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un signor film
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Sfiora il capolavoro. E più che a Kubrick, mi ha fatto pensare a Nicholas Roeg, quello di 'A Venezia.
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Sfiora il capolavoro. E più che a Kubrick, mi ha fatto pensare a Nicholas Roeg, quello di 'A Venezia... un dicembre rosso shocking' ('Don't look now', 1973), di 'L'uomo che cadde sulla Terra' (1976), di 'Insignificance' ('La donna in bianco', 1985)... Dietro all'apparente normalità della vita borghese di una famiglia di dottori serpeggia la pazzia. La pazzia di tutti noi, crudele (nelle parole, negli atti e nelle immagini) e dunque umana, troppo umana.
È una narrazione di perdono e colpa, pentimento e bellezza sciupata. Ricorda le produzioni indipendenti à la Cassavettes, ma è legato a doppia mandata con Hollywood. Con la nuova (e più consapevole( Hollywood.
Ricordiamoci il nome del regista: Lanthimos. Ci regalerà ancora tante opere significative.
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[+] povero te
(di biscotto51)
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andrea parodi
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martedì 29 gennaio 2019
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senza parole... attori noti film assurdo !!! non mi capacito ancora adesso
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Ho pagato per il film che ho visto su Sky ... due attori famosi che normalmente fanno film degni di nota... sono talmente rimasto stupido dopo averlo guardato che mi sono iscritto a mymovkrs per recensirlo. Penso che questi attori abbiano bisogno di soldi ed i registi ed i produttori abbiamo perso la testa... siamo alla frutta!!
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amokubrik
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giovedì 17 gennaio 2019
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fate largo a yorgos
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Se ci fossero 50 stelle. Lanthimos tra i migliori al mondo
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alelu
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lunedì 7 gennaio 2019
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compitino pedante
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Compitino in classe: fai un film surrealista con riprese alla Kubrick. Voto: buono, il ragazzo si applica. Ma è questo il cinema?
Zoommate e carrellate ridondanti. Non si può ripetere per tutto un film "adesso attento". Recitazione piatta. Bravi gli interpreti che si prestano al gioco. Sceneggiatura piatta. Gli ingredienti per creare un film faticoso e disturbante ci sono. Sarebbe potuto rimanere per tutto il film sull'inquadratura dell'operazione a cuore aperto, il risultato sarebbe stato lo stesso. Senza scomodare Kubrick o l'Haneke di Funny Games.
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no_data
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martedì 1 gennaio 2019
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un film di cui non sentirò la mancanza
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Film, lento ed incomprensibile in alcuni suoi passaggi,al limite del grottesco in alcuni (la scena della mastrubazione in macchina??). Ed il solito vecchio problema della traduzione del titolo in italiano che letteralmente sarebbe "L'uccisione di un cervo sacro", che richiamerebbe meglio la scelta che il protagonista si è trovato a dover fare.
Film che mi ha profondamente deluso.
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lunedì 24 dicembre 2018
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delusione al 100%
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Adoro come attrice Nicole Kidman un po' meno Colin Farrell pero' anche lui non male!! Ma! questo film e' TERRIBILE.Mai visto un film cosi' apatico senza senso,lento in tutti i PUNTI DI VISTA. Mi permetto di criticare solo perche' sono/siamo due intenditori(secondo me) visto che tra Serie tv e film io e mia moglie ne divoriamo veramente tanti!! Io non ho capito il Film!! Scusate la mia ignoranza. Questo film mi ha deluso in tutti sensi! Manca la storia. Manca il senso. Manca di anima. MOLTO LENTO E CONFUSO E' Piatto. MA!!! SOPRATUTTO MANCA IL FINALEEEEEE...........
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taniamarina
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lunedì 19 novembre 2018
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kubrick/lanthimos
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Lanthimos viene considerato il nuovo Kubrick. Magari sarà proprio così, peraltro è lampante la sua emulazione nell'uso delle luci, degli attori e dei tempi cinematografici. Ma la domanda da porsi è questa: abbiamo davvero bisogno di un nuovo Kubrick? Possiamo considerare bello un film che segue le tracce di un genio in modo così spudorato? Cosa c'è di nuovo? Il taglio originale della pellicola sta nel rendere attuale una tragedia greca, un giusto ed accorato tributo alla propria (nostra) cultura. Ma si potrebbe essere sicuramente più felici nell'assistere ad un film "sbagliato" di Lanthimos, ma per questo forse più personale ed autentico. Qualcuno dica a Lanthimos che è bravo, bravissimo nell'imitare Kubrick, ma che forse è arrivato il momento di lasciarlo andare per far emergere ciò che Lanthimos è per davvero.
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Lanthimos viene considerato il nuovo Kubrick. Magari sarà proprio così, peraltro è lampante la sua emulazione nell'uso delle luci, degli attori e dei tempi cinematografici. Ma la domanda da porsi è questa: abbiamo davvero bisogno di un nuovo Kubrick? Possiamo considerare bello un film che segue le tracce di un genio in modo così spudorato? Cosa c'è di nuovo? Il taglio originale della pellicola sta nel rendere attuale una tragedia greca, un giusto ed accorato tributo alla propria (nostra) cultura. Ma si potrebbe essere sicuramente più felici nell'assistere ad un film "sbagliato" di Lanthimos, ma per questo forse più personale ed autentico. Qualcuno dica a Lanthimos che è bravo, bravissimo nell'imitare Kubrick, ma che forse è arrivato il momento di lasciarlo andare per far emergere ciò che Lanthimos è per davvero.
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