fabio
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lunedì 24 febbraio 2020
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poco avvincente
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Belle le scenografie anche se un po' troppo omaggianti a "2001- odissea nello spazio", il bar dell'astronave è un chiaro riferimento a "shining" ecc.
Insomma, ben fatto ma manca l'originalità. Poi c'è la storia; anche qui, dopo una premessa accattivante il film si sgonfia velocemente: tutto diventa prevedibile. Attori che fanno fatica ecc.
Per gli appassionati del genere e basta.
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elibook
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venerdì 21 febbraio 2020
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passengers
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Immagini di inenarrabile bellezza, mai provate prima le emozioni che questo film-capolavoro mi ha trasmesso. Trovata geniale fuori da ogni stereotipo del filone. Ottimo cast. Posso solo provare ad immaginarlo su uno schermo di un cinema, la maestosita' dell'infinito, una missione, una storia d'amore. Imperdibile ..
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il riomo
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venerdì 21 febbraio 2020
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fuoriserie, ed infatti non compreso.
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“... mentre ai tempi di Hegel e Schopenhauer, ma anche ai tempi di Adorno, gli intellettuali erano generalmente più intelligenti delle persone comuni, oggi ci troviamo in una situazione nuova: gli intellettuali sono nella stragrande maggioranza più stupidi delle persone comuni."..
Costanzo Preve, 2011.
I critici, nello specifico di questo film, si accodano penosamente. Pomposi e sdegnosi verso una cosa che non era alla loro portata: la semplicità.
Mi confortano infatti le recensioni dell pubblico:
Meno obnubilato dal ruolo, ha colto la forza del messaggio e la novità complessiva.
Velo pietoso per quelli che.
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“... mentre ai tempi di Hegel e Schopenhauer, ma anche ai tempi di Adorno, gli intellettuali erano generalmente più intelligenti delle persone comuni, oggi ci troviamo in una situazione nuova: gli intellettuali sono nella stragrande maggioranza più stupidi delle persone comuni."..
Costanzo Preve, 2011.
I critici, nello specifico di questo film, si accodano penosamente. Pomposi e sdegnosi verso una cosa che non era alla loro portata: la semplicità.
Mi confortano infatti le recensioni dell pubblico:
Meno obnubilato dal ruolo, ha colto la forza del messaggio e la novità complessiva.
Velo pietoso per quelli che.. ".. ah, ma il trailer ci aveva promesso.. " ..
In ordine sparso: storia che non si vedeva da un pezzo nel piattume sci-fi (scomoderei tranquillamente Asimov).
Assenza di immancabili mostri bavosi e ringhiosi. Così come di starship troopers vari.
Tenuto in piedi alla grande da 2/4 personaggi,
Jen non ne parliamo neanche. Ottimo Pratt.
Intimista, dubbi esistenziali, distanze siderali senza necessità di aggiungere Gargantua e fisica dei buchi neri.
Astronave più figa di sempre.
Plot-twists. CGI al top (scena piscina ecc.)
La storia del genere umano (passato e futuro) e dell'uomo e donna.
Design. Sospensione dell'incredulità come normalmente necessaria (non è che sono passati accanto ad una stella a 20metri.)
Poteva finire in mille modi, questo era uno dei possibili e, nella logica del film, non il più sbagliato. Ecc. ecc.
Insomma occhi non sporcati da presunzione possono cogliere quantità di spunti ed emozioni.
Confronti? Serenamente accanto al top Interstellar, The martian. A mio parere meglio dei buoni Arrival od Oblivion. Ma Prometheus(??!) .. Staccato di parecchio.
Passengers Meritava e merita molto di più, ma i professorini hanno storto il naso. Sic.
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il riomo
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venerdì 21 febbraio 2020
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fuoriserie, ed infatti non compreso.
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“... mentre ai tempi di Hegel e Schopenhauer, ma anche ai tempi di Adorno, gli intellettuali erano generalmente più intelligenti delle persone comuni, oggi ci troviamo in una situazione nuova: gli intellettuali sono nella stragrande maggioranza più stupidi delle persone comuni.".. Costanzo Preve, 2011.
I critici, nello specifico di questo film, si accodano penosamente. Pomposi e sdegnosi verso una cosa che non era alla loro portata: la semplicità.
Mi confortano infatti le recensioni dell pubblico:
Meno obnubilato dal ruolo, ha colto la forza del messaggio e la novità complessiva.
Velo pietoso per quelli che.
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“... mentre ai tempi di Hegel e Schopenhauer, ma anche ai tempi di Adorno, gli intellettuali erano generalmente più intelligenti delle persone comuni, oggi ci troviamo in una situazione nuova: gli intellettuali sono nella stragrande maggioranza più stupidi delle persone comuni.".. Costanzo Preve, 2011.
I critici, nello specifico di questo film, si accodano penosamente. Pomposi e sdegnosi verso una cosa che non era alla loro portata: la semplicità.
Mi confortano infatti le recensioni dell pubblico:
Meno obnubilato dal ruolo, ha colto la forza del messaggio e la novità complessiva.
Velo pietoso per quelli che.. ".. ah, ma il trailer ci aveva promesso.. " (! ..)
In ordine sparso: storia che non si vedeva da un pezzo nel piattume sci-fi (scomoderei tranquillamente Asimov).
Assenza di immancabili mostri bavosi e ringhiosi. Così come di starship troopers vari.
Tenuto in piedi alla grande da 2/4 personaggi,
Jen non ne parliamo neanche. Ottimo Pratt.
Intimista, dubbi esistenziali, distanze siderali senza necessità di aggiungere Gargantua e fisica dei buchi neri.
Astronave più figa di sempre.
Plot-twists. CGI al top (scena piscina ecc.)
La storia del genere umano (passato e futuro) e dell'uomo e donna.
Design. Sospensione dell'incredulità come normalmente necessaria (non è che sono passati accanto ad una stella a 20metri.)
Poteva finire in mille modi, questo era uno dei possibili e, nella logica del film, non il più sbagliato. Ecc. ecc.
Insomma occhi non sporcati da presunzione possono cogliere quantità di spunti ed emozioni.
Confronti? Serenamente accanto al top Interstellar, The martian. A mio parere meglio dei buoni Arrival od Oblivion. Ma Prometheus(??!) .. Staccato di parecchio.
Passengers Meritava e merita molto di più, ma i professorini hanno storto il naso. Sic.
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samanta
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domenica 9 giugno 2019
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l'amore nella solitudine dello spazio
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La regia del film è di Morten Tyldum al suo secondo film ad Hollywood (il primo The imitation game ricevette una nomination all'Oscar).
Il film è ambientato in un futuro indefinito: la gigantesca astronave Avalon è partita dalla Terra con 5000 passeggeri e 358 uomini di equipaggio per un viaggio dalla durata di 120 anni per arrivare ad un pianeta simile dalla terra, 4 mesi prima dell'arrivo cesserà l'ibernazione. Il viaggio fa parte di un grandioso programma di ripopolazione in altri pianeti perché la Terra è sovrappopolata. Dopo 30 anni di viaggio l'astronave urta una meteorite che causa danni e per questo si sveglia in anticipo un passeggero: Jim (Chris Pratt) un meccanico che dopo disperate ricerche, scopre che dovrà rimanere per il resto del viaggio nell'astronave e morire lì con l'unica compagnia di un androide Arthur (Michael Sheen) che serve al bar .
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La regia del film è di Morten Tyldum al suo secondo film ad Hollywood (il primo The imitation game ricevette una nomination all'Oscar).
Il film è ambientato in un futuro indefinito: la gigantesca astronave Avalon è partita dalla Terra con 5000 passeggeri e 358 uomini di equipaggio per un viaggio dalla durata di 120 anni per arrivare ad un pianeta simile dalla terra, 4 mesi prima dell'arrivo cesserà l'ibernazione. Il viaggio fa parte di un grandioso programma di ripopolazione in altri pianeti perché la Terra è sovrappopolata. Dopo 30 anni di viaggio l'astronave urta una meteorite che causa danni e per questo si sveglia in anticipo un passeggero: Jim (Chris Pratt) un meccanico che dopo disperate ricerche, scopre che dovrà rimanere per il resto del viaggio nell'astronave e morire lì con l'unica compagnia di un androide Arthur (Michael Sheen) che serve al bar . Dopo un anno di afflizione per la solitudine cede alla tentazione e sveglia dall'ibernazione una ragazza che lo ha colpito leggendo i messaggi che aveva lasciato: è Aurora (Jennifer Lawrence), a lei non dice la verità attribuendo il fatto a un difetto come successe a lui. Anche Aurora passa momenti di angoscia perché voleva andare e ritornare dal pianeta per vedere la Terra del futuro dopo 250 anni e scrivere un libro. Cresce l'amicizia tra i due che s'innamorano, ma quando dopo un anno Jim vuole darle il classico anello, Aurora scopre la verità e l'amore si trasforma in odio. L'astronave ha altri danni, i circuiti s'interrompono e si sveglia il comandante Mancuso (Laurence Fishburne), ferito, che scopre che tutto sta per esplodere, ma prima di morire dà le istruzioni a Jim per riparare la centrale di energia, Jim fa la riparazione e rischia di morire nelo spazio, ma lo salva Aurora. I due scoprono che nell'infermeria, prima inaccessibile, c'è la possibilità di ibernare una sola persona, Jim invita Aurora a farlo ma questa rifiuta perché ha capito che il suo amore è Jim. Il finale a sorpresa è veramente bello.
Il film è in realtà una storia di amore che si svolge nello spazio, il regista ha svolto una trama originale anche se l'ambientazione spaziale risente di vari film ad esempio Odissea nello Spazio e Gravity, usa con maestria gli effetti speciali, ma senza esagerare. Alcune scene sono da manuale come quella dell'improvvisa mancanza di gravità nella piscina in cui nuota Aurora, molto bella per la sua spettacolarità.
La prima parte del film è un pò lenta e noiosa, dopo la sorpresa iniziale, a mio avviso anche a causa di Pratt che ha una parte difficile che comporta esprimere sentimenti diversi e forti: la sorpresa, l'angoscia per la solitudine nello spazio, la disperazione di non riuscire a entrare nei luoghi in cui è ibernato l'equipaggio per trovare una soluzione, il desiderio di avere compagnia. Pratt non è all'altezza di un personaggio simile, stante anche la sua scarsa espressività, nella seconda parte la presenza di Jennifer Lawrence vivacizza la situazione anche grazie ad un'interpretazione veramente eccellente.
In conclusione è la storia di un amore che da una semplice amicizia diventa prima passione e poi un vero amore in cui la gratuità e cioè non il volere nulla in cambio, può salvare un'esistenza umana.
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jonnylogan
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mercoledì 5 giugno 2019
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nello spazio più profondo
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Cinquemila passeggeri ibernati criogenicamente nel ventre di una nave spaziale stanno viaggiando alla volta di Homestead II, una nuova colonia distante centoventi anni dal pianeta terra. A viaggio non ancora ultimato Jim Preston, meccanico che vuole raggiungere Homestead II per riuscire a costruirsi una nuova vita, si risveglia con il terrore di rimanere sull’astronave per il resto della sua esistenza.
Un viaggio interstellare che inizialmente pare uscito dal mondo distorto di Twilight Zone o frutto della mente di qualche scrittore di romanzi pulp dei ’50, al quale s’aggiunge una coppia di attori in chiara rampa di lancio, Chris Pratt e Jennifer Lawrnece, al servizio del regista scandinavo Morten Tyldum, reduce dal successo di The Imitation Game, e che firma un nuovo Blockbuster capace di cogliere una doppia candidatura agli Oscar (scenografia e colonna sonora).
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Cinquemila passeggeri ibernati criogenicamente nel ventre di una nave spaziale stanno viaggiando alla volta di Homestead II, una nuova colonia distante centoventi anni dal pianeta terra. A viaggio non ancora ultimato Jim Preston, meccanico che vuole raggiungere Homestead II per riuscire a costruirsi una nuova vita, si risveglia con il terrore di rimanere sull’astronave per il resto della sua esistenza.
Un viaggio interstellare che inizialmente pare uscito dal mondo distorto di Twilight Zone o frutto della mente di qualche scrittore di romanzi pulp dei ’50, al quale s’aggiunge una coppia di attori in chiara rampa di lancio, Chris Pratt e Jennifer Lawrnece, al servizio del regista scandinavo Morten Tyldum, reduce dal successo di The Imitation Game, e che firma un nuovo Blockbuster capace di cogliere una doppia candidatura agli Oscar (scenografia e colonna sonora).
La pellicola però, pur riuscendo a toccare vertici d’incasso al botteghino, non convince del tutto a causa di una repentina virata di genere superata la prima metà del guado, riguardante il dramma della solitudine di un uomo, Chris Pratt, finalmente in un ruolo che non fa della sola fisicità la sua arma vincente. Un uomo che non vuole dichiararsi sconfitto da un errore del sistema e che pur vedendo l’arrivo di nuovi passeggeri unirsi al suo stesso dramma: Laurence Fishburne, e Jennifer Lawrence, nel ruolo di una scrittrice e giornalista, non sa come riuscire a sfuggire a morte certa. Si strizza quindi l’occhio a 2001 Odissea nello Spazio ma senza la medesima capacità narrativa di Kubrick, creando un film che maschera e mischia male fantascienza, dramma personale e una Love Story nemmeno troppo difficile da immaginare, sprecando alla fine una bella occasione per poter riscrivere un genere sempre molto difficile da inquadrare.
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michele
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martedì 4 giugno 2019
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mha..
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Secondo me non hai proprio capito il film..
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emanuele 1968
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martedì 4 giugno 2019
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solitudide
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Visto ieri su rai 4, il contenuto e bello, carico di significati, potrebbe essere una trama di un film drammatico però ambientato nei giorni nostri.
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shineonyou
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sabato 25 maggio 2019
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passenger
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Bel film davvero...mi sembra la trama di Titanic, ma ambientata nel futuro...e con un finale diverso...l'egoismo di lui e la non comprensione di lei..si trasformano nell'amore reciproco per la vita...ciao a tutti/tutte...
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