I Cavalieri tornano a combattere il male assoluto
di Paolo D'Agostini La Repubblica
Ladri e maghi, i Cavalieri tornano a battersi contro il male assoluto che vuole detenere e concentrare in sé tutto il potere, che non consiste più come ai tempi di James Bond nelle armi convenzionali ma nel controllo informatico. In stile che riassume quello dei supereroi (per superpoteri qui magici o illusionistici), quello del team di Ocean (per cameratismo burlone tra i personaggi), e per nevrastenica velocità di montaggio le arti dell'agente Bourne, si dà spettacolo in un tripudio di effetti e con suprema indifferenza alla logica e alla comprensione di quello che accade. I fuochi d'artificio sono un valore in sé. Il loro egocentrismo di esibizionisti incalliti, anziché incastrarli come previsto dall'acerrimo nemico, sarà il loro trucco per mettere nel sacco il medesimo. Tra i buoni militano Jesse Eisenberg con la sua aria saputella e Woody Harrelson con quella da finto tonto. Sul fronte malvagio si affiancano il ragazzo Daniel Radcliffe e la vecchia volpe Michael Caine. In un'area solo apparentemente ambigua si collocano invece Mark Ruffalo e Morgan Freeman.
Da La Repubblica, 9 giugno 2016
di Paolo D'Agostini, 9 giugno 2016