Fiore

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sergio dal maso domenica 28 agosto 2016
il cinema italiano ha un nuovo fiore Valutazione 5 stelle su cinque
55%
No
45%

“ … forse alla fine di questa triste storia, qualcuno troverà il coraggio per affrontare i sensi di colpa, e cancellarli da questo viaggio  (…)
forse la vita non è stata tutta persa, forse qualcosa s'è salvato, forse era giusto così ….”    
                                                                                                                                                                                                   Sally - Vasco Rossi
  
Ci sono tanti tipi di fiori. [+]

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zarar mercoledì 1 giugno 2016
amare per sopravvivere Valutazione 3 stelle su cinque
83%
No
17%

Una ragazzina triste e ribelle, senza tetto né legge, rinchiusa in un carcere minorile per rapina. Un correzionale né buono né cattivo, ma come tutte le istituzioni di reclusione grigio, asfittico, percorso da tensioni latenti e pervasive pronte ad esplodere ad ogni momento. Dafne è chiusa a riccio e in lotta contro tutto e tutti, ma è anche disperatamente bisognosa di affetto. Nella bella interpretazione di Daphe Scoccia, attrice esordiente, la protagonista oscilla in modo commovente tra una aggressività che trasferisce all’esterno una lotta impotente contro fantasmi interiori di abbandono, disamore e assenza di prospettive, e momenti di disperazione totalmente inerme e indifesa, proprio i momenti in cui una sua timida, ostinata speranza viene ancora tradita, e ci aspetteremmo l’urlo e la rabbia. [+]

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robroma66 domenica 29 maggio 2016
"dal letame nascono i fior" Valutazione 4 stelle su cinque
82%
No
18%

Daphne è una giovane sbandata che rapina cellulari e finisce nel carcere minorile.

Lì si innamora di Josh, anche lui rapinatore. In carcere l'amore è vietato ma tra sguardi in lontananza, lettere recapitate di nascosto, brevi conversazioni attraverso le sbarre Josh diventerà il legame cui Daphne si aggrappa per sperare di sparigliare le carte del suo futuro già scritto.

Il film è molto bello ed è un affresco dolceamaro della gioventù marginale, sospinta nell'illegalità dalle proprie condizioni, irrequieta e dalla vitalità incomprimibile. [+]

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angelo umana giovedì 15 settembre 2016
le attenzioni mancanti degli adulti Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
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 Piccoli Ken Loach crescono. Questa citazione viene da pensare con il film Fiore del giovane (del ’78) Claudio Giovannesi, ambientato nel disagio sociale, ragazzi che vivono di espedienti, che soggiornano spesso in riformatori o case di correzione. Lontani dalle sicurezze a cui tendiamo noi, cosiddetta gente “perbene”, con la nostra pensioncina o gli anni che ci mancano per raggiungerla, o con l’impiego retribuito le bollette le multe e i biglietti del treno regolarmente pagati. Ma non sembra una vera e propria prigione quella dove soggiornano e si conoscono Daphne e Josh, è un centro di rieducazione, in fondo un luogo protettivo visto che i ragazzi che vi soggiornano sarebbero orientati, fuori, a incorrere in reati vari. [+]

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jacopo mancini lunedì 30 maggio 2016
un giovane amore dietro le sbarre Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
0%

“Fiore” è il nuovo film di Claudio Giovannesi, molto applaudito alla Quinzaine des realisateurs a Cannes 2016.
“Fiore” racconta la storia d’amore di Daphne e Josh, due ragazzi detenuti in un carcere minorile, dove i maschi stanno separati dalle femmine. Quello che nasce tra i due è un rapporto di sguardi, piccoli incontri fugaci, lettere scambiate di nascosto.
Il film si regge soprattutto sulle spalle della protagonista principale, l’attrice Daphne Scoccia. La sua è un’interpretazione credibile e notevole.
La prestazione del giovane attore Josciua Algeri è più ordinaria, ma comunque discreta. [+]

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pintaz venerdì 3 giugno 2016
l'amore guarisce o illude Valutazione 3 stelle su cinque
75%
No
25%

Finita nel carcere minorile per rapina, Daphne, si innamora di Josh, rinchiuso nel blocco maschile poichè giovane rapinatore. La parte più bella e sincera del film è lo spazio dedicato all'amore vietato all'interno del penitenziario; la relazione dei protagonisti vive la logica conseguenza dei loro sguardi da una cella all’altra, bigliettini clandestini lasciati all'interno del carrello delle vivande e dai brevi colloqui, mentre tutti dormono, con la testa quasi oltre le sbarre per poter dimostrare la vicinanza e la passione che sta crescendo. In questo frangente ho potuto cogliere l'approccio all'amore come poteva essere un quarto di secolo fa quando le coppie si vedevano appena, si sussurravano ancora meno e, con pudore, si concedevano solo una volta riconosciuta la giusta metà. [+]

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fabiofeli venerdì 3 giugno 2016
che fretta c'era, maledetta primavera? Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
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Daphne (Daphne Scoccia), è ancora adolescente, un frutto acerbo, che vive con una amica nella periferia romana. La carta da 50  euro che a loro serve per mangiare – comperano soprattutto biscotti e patatine chips – se la procurano rapinando all’uscita delle stazioni delle metropolitane smartphone, rivendendoli a un ricettatore. E’ fatale che prima o poi venga arrestata e richiusa in un riformatorio. Nel carcere minorile le regole sono ferree: rigida separazione tra i sessi. Ragazzi e ragazze si incontrano solo alla messa domenicale o in occasioni particolari, come le tristi feste di capodanno: gli abiti “sciantosi” delle ragazze,  che abbozzano una sfilata, sono cuciti nella sartoria del carcere e i fuochi fanno appena capolino al disopra dell’alto muro di cinta. [+]

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maurizio meres sabato 4 giugno 2016
un bel fiore Valutazione 4 stelle su cinque
67%
No
33%

Il bravissimo Giovannesi racconta ancora una volta una storia di chi rimane ai margini della vita sociale,lei sensibile e buona,ma ribelle,nata in un ambiente di assoluta ignoranza dove la famiglia sempre assente,senza un punto di riferimento a cui aggrapparsi,amicizie spesso ambigue una vita appena all'inizio ma già sfortunata è compromessa. Il riformatorio diventa un luogo di assoluta negatività per chi potrebbe è voler recuperare una partenza di vita sbagliata,la segregazione per persone giovani non riesce nel l'intento di un recupero,non si può far affidamento, e qui il regista disegna un quadro perfetto,su quelle persone istituzionali che dovrebbero aiutare attraverso un percorso formativo per il reinserimento alla sociale. [+]

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flyanto giovedì 9 giugno 2016
due giovani ed il loro amore impossibile Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
0%

Come in "Alì ha gli occhi azzurri" dove trattata la condizione degli immigrati in Italia, così ora in "Fiore" Claudio Giovannesi torna a parlare e rappresentare un'altra categoria di "emarginati" : quella precisamente di due giovani detenuti in un carcere minorile. I due protagonisti, che nel film si chiamano con lo stesso nome degli attori esordienti che li impersonano, Daphne e Josh, sono due ragazzi ancora per poco minorenni i quali devono scontare una pena di un certo periodo in un carcere minorile. Daphne, con una famiglia sbandata e pressoché inesistente è stata incriminata per numerosi furti in strada con aggressione ai danni di altri ragazzi come lei, Josh, non si sa bene esattamente cosa abbia commesso, in ogni caso anch'egli è stato rinchiuso per qualche crimine nello stesso carcere. [+]

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diabolik0 venerdì 31 marzo 2017
duro Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
0%

Decisamente coriaceo questo film,anche se realistico e ben interpretato.Il carcere è un'esperienza dura e ogni tanto uno sguardo su quel mondo è utile.Francamente pensare che la riabilitazione possa passare attraverso quelle mura, sembra improbabile ,è più facile che invece incarognisca ulteriormente.Per parlare di detenzione "evoluta" dovremmo spostarci nei penitenziari dei paesi scandinavi, che sembrano alberghi a cinque stelle.Il tasso di criminalità è bassissimo a riprova del fatto che non è con il giustizialismo feroce e  l' espiazione dura che si arginano i fenomeni delinquenziali.Qualcuno importante ha detto che la civiltà di un popolo la si misura,valutando le condizioni strutturali e organizzative delle sue  prigioni. [+]

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  1° | sergio dal maso
  2° | zarar
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  6° | pintaz
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