captain sensible
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mercoledì 2 settembre 2015
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un gran film drammatico ma attuale
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L'ho visto in anteprima, un film con una trama originale ma attuale, che trae ispirazione dalla cronaca estera: un paese del terzo mondo diventa luogo di una rivolta, che sfocia nel sangue, ed una normale famiglia americana diventa un bersaglio mobile. Un film azione, molto drammatico, che non dà momenti di tregua nè ai protagonisti, nè allo spettatore. La storia è raccontata con un ritmo serrato al cardiopalma, sin dal primo minuto. Owen Wilson mostra tutto la sua bravura anche in un ruolo drammatico, come non l'avevo più visto dai tempi di Behind the Enemies Lines; Lake Bell la moglie si dimostra a sua volta molto brava e credibile, Pierce Brosnan prova a stemperare i momenti ma il film comunque non fornisce facili consolazioni.
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L'ho visto in anteprima, un film con una trama originale ma attuale, che trae ispirazione dalla cronaca estera: un paese del terzo mondo diventa luogo di una rivolta, che sfocia nel sangue, ed una normale famiglia americana diventa un bersaglio mobile. Un film azione, molto drammatico, che non dà momenti di tregua nè ai protagonisti, nè allo spettatore. La storia è raccontata con un ritmo serrato al cardiopalma, sin dal primo minuto. Owen Wilson mostra tutto la sua bravura anche in un ruolo drammatico, come non l'avevo più visto dai tempi di Behind the Enemies Lines; Lake Bell la moglie si dimostra a sua volta molto brava e credibile, Pierce Brosnan prova a stemperare i momenti ma il film comunque non fornisce facili consolazioni. Consigliato, ma non a chi teme le forti emozioni.
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fight_club
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domenica 13 settembre 2015
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america addio
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appena trasferitosi in uno stato del sud-est asiatico, un dirigente di una società idrica americana diventa uno obbiettivo dei golpisti che hanno rovesciato il potere. Proverà a sfuggire alla caccia all'uomo insieme alla sua famiglia contando solo sulle sue forze che lo porteranno oltre i suoi limiti umani. L'attualità violentissima del medio oriente che ha l'Isis come simbolo di morte comincia a insinuarsi nella realtà americana, è forse la fine di un'epoca dove l'espansionismo coloniale mascherato da investimenti esteri era visto come portatore di valori di libertà e progresso. Se prima era la politica ora entra in scena l'economia globale e il comune cittadino americano ora scopre che lui stesso rappresenta il suo Paese al massimo livello, basta avere scarpe firmate o solo comprare un giornale per essere preso di mira e non ci sono Rambo o John Wayne che lo verranno a salvare.
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appena trasferitosi in uno stato del sud-est asiatico, un dirigente di una società idrica americana diventa uno obbiettivo dei golpisti che hanno rovesciato il potere. Proverà a sfuggire alla caccia all'uomo insieme alla sua famiglia contando solo sulle sue forze che lo porteranno oltre i suoi limiti umani. L'attualità violentissima del medio oriente che ha l'Isis come simbolo di morte comincia a insinuarsi nella realtà americana, è forse la fine di un'epoca dove l'espansionismo coloniale mascherato da investimenti esteri era visto come portatore di valori di libertà e progresso. Se prima era la politica ora entra in scena l'economia globale e il comune cittadino americano ora scopre che lui stesso rappresenta il suo Paese al massimo livello, basta avere scarpe firmate o solo comprare un giornale per essere preso di mira e non ci sono Rambo o John Wayne che lo verranno a salvare. John Dowdle dirige un solido film senza fronzoli che lascia senza respiro, mostra l'orrore con stile quasi da inviato di guerra e con primi piani dove solo una smorfia trasmette paura e disperazione. Owen Wilson è molto bravo nel mostrarsi trasformato dagli eventi per difendere i suoi cari senza perdere nello sguardo una nota di orrore e comprensione per chi soffre. Lake Bell è una ottima spalla cinematografica e Pierce Brosnan offre una buona prova come disilluso servitore dello Stato. voto finale 7+
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flaw54
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sabato 12 settembre 2015
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un buon film di genere
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Film emozionante e adrenalinico. Una famiglia americana si ritrova in mezzo ad un colpo di srato in un ( non poi tanto ) fantomatico stato del sud est asiatico e attraverso mille peripezie riesce a mettersi in salvo. La trama è banale e già vista, ma la tensione è veramente alta sostenuta da una recitazione ottima (anche da parte di Owen Wilson che sembra essere veramente un attore drammatico!). Scene di forte impatto emotivo con chiare influenze dei film sui colpi di stato sudamericani e soprattutgo de il cacciatore. Rimane solo sfumato e in secondo piano l'aspetto politico e la critica alla politica americana pronta a sfruttare i paesi sottosviluppati, aspetto rzppresentato dal personaggio di Pierce Brosnan, sicuramente il meno centrato.
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elpiezo
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mercoledì 16 settembre 2015
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fuga e disperazione!!!!!
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Un mite cittadino americano trasferitosi in Thailandia per lavoro è costretto ad una disperata fuga per salvare se stesso e la sua famiglia da un improvviso e violento colpo di stato.Owen Wilson in una veste insolita ben si destreggia in sequenze cruente e drammatiche tra deliri di massa ed angoscianti fughe notturne tra le ostili vie della povera cittadina asiatica.Un film che si presenta come una denuncia all'eccessivo potere che il governo americano esercita sui paesi meno abbienti e che provoca l'inevitabile disagio sociale, causa primaria del violento colpo di stato i cui obbiettivi sono gli spaesati cittadini provenienti dal paese tiranno.
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Un mite cittadino americano trasferitosi in Thailandia per lavoro è costretto ad una disperata fuga per salvare se stesso e la sua famiglia da un improvviso e violento colpo di stato.Owen Wilson in una veste insolita ben si destreggia in sequenze cruente e drammatiche tra deliri di massa ed angoscianti fughe notturne tra le ostili vie della povera cittadina asiatica.Un film che si presenta come una denuncia all'eccessivo potere che il governo americano esercita sui paesi meno abbienti e che provoca l'inevitabile disagio sociale, causa primaria del violento colpo di stato i cui obbiettivi sono gli spaesati cittadini provenienti dal paese tiranno.
ANGOSCIANTE!!!
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dadedg
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lunedì 26 settembre 2016
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ma la geografia? (attenzione: spoiler!)
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Il film scorre bene e fornisce la giusta dose di suspense. Il ritmo è incalzante e la trama è realistica, anche se non si capisce bene come sia possibile che i ribelli agiscano indisturbati, senza la minima reazione da parte di forze governative e addirittura riescano ad espugnare l'Ambasciata americana. Non certo un capolavoro, ma può andare bene per una domenica pomeriggio senza pensieri. Una cosa non riesco ancora a comprendere: come è possibile che la famiglia con poche pagaiate sul fiume raggiunga il Vietnam, visto che la Thailandia non confina con questo Stato??
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liuk!
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domenica 20 marzo 2016
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alta tensione
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No Escape è una film d'azione ad altissima tensione, angosciante, basato sulla classica trama del gioco del gatto col topo.
Imprigionati in un paese dove è appena scoppiata la guerra civile, una famiglia americana farà di tutto per uscirne. Concetto semplice, svolto con un ritmo frenetico, che incolla lo spettatore allo schermo, rimpiendolo di emozioni e colpi di scena continui.
Se il ritmo, quindi, è la parte forte della pellicola, il lato debole è la credibilità di cui la trama di certo non gode. Alcune scene (tipo le bambine lanciate dal tetto del palazzo) sono al limite della fantascienza, ma il tutto è comunque sopportabile.
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No Escape è una film d'azione ad altissima tensione, angosciante, basato sulla classica trama del gioco del gatto col topo.
Imprigionati in un paese dove è appena scoppiata la guerra civile, una famiglia americana farà di tutto per uscirne. Concetto semplice, svolto con un ritmo frenetico, che incolla lo spettatore allo schermo, rimpiendolo di emozioni e colpi di scena continui.
Se il ritmo, quindi, è la parte forte della pellicola, il lato debole è la credibilità di cui la trama di certo non gode. Alcune scene (tipo le bambine lanciate dal tetto del palazzo) sono al limite della fantascienza, ma il tutto è comunque sopportabile.
Complessivamente siamo di fronte ad un buon film, adrenalinico. Lo consiglio.
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elgatoloco
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domenica 16 ottobre 2016
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"no escape", uno dei film importanti
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UN film che unisca suspense, azione e una riflessione intelligente sul mondo in cui ci tocca di vivere è cosa rara, ormai. Prevalgono film di mero"intrattenimento", che solleticano esaltazione effimera e un'effervescenza endorfinico-ormonale, il tutto sempre molto superficialmente, come nei film che spesso hanno visto protagonisti gli Stallone e gli Schwarzenegger, dove il primo talora anche come regista, entrambi comunque come interpreti, si sono talora sottratti a questo ricatto imposto dalla produzione. Qui, invece, Oken Wilson(che pochi anni fa credevamo destinato ad essere sempre lo"pseudosensitivo"della seria SPI) Lake Bell, ma anche il Pierce Brosnan che, da quando ha smesso di essere"Bond", sembrava destinato a film di spionaggio e basta, magari a qualche commedia"per rifarsi"-staccarsi dal ruolo orami interiorizzato di 007, danno vita, con la regia attenta di Dowdle, a un film veramente emozionante in ogni momento, fin dalla"quasi presentazione", nella quale la famigliola"very USA"va nel sud-est asiatico in aereo, ancora ovviamente ignara di quanto la aspetta, con il personaggio"Insituabile"intepretato da Brosnan che fa capolino, fino alla fine, che è una sorta di "happy end"molto dimezzato o meglio decisamente ridimensionato.
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UN film che unisca suspense, azione e una riflessione intelligente sul mondo in cui ci tocca di vivere è cosa rara, ormai. Prevalgono film di mero"intrattenimento", che solleticano esaltazione effimera e un'effervescenza endorfinico-ormonale, il tutto sempre molto superficialmente, come nei film che spesso hanno visto protagonisti gli Stallone e gli Schwarzenegger, dove il primo talora anche come regista, entrambi comunque come interpreti, si sono talora sottratti a questo ricatto imposto dalla produzione. Qui, invece, Oken Wilson(che pochi anni fa credevamo destinato ad essere sempre lo"pseudosensitivo"della seria SPI) Lake Bell, ma anche il Pierce Brosnan che, da quando ha smesso di essere"Bond", sembrava destinato a film di spionaggio e basta, magari a qualche commedia"per rifarsi"-staccarsi dal ruolo orami interiorizzato di 007, danno vita, con la regia attenta di Dowdle, a un film veramente emozionante in ogni momento, fin dalla"quasi presentazione", nella quale la famigliola"very USA"va nel sud-est asiatico in aereo, ancora ovviamente ignara di quanto la aspetta, con il personaggio"Insituabile"intepretato da Brosnan che fa capolino, fino alla fine, che è una sorta di "happy end"molto dimezzato o meglio decisamente ridimensionato... Film assolutamente inquietante, anche per il risvolto politico, che non risparmia in alcun modo le responsabilità certamente presenti nei servizi segreti delle potenze occidentali ma anche in chi ne muove i fili...Ottima regia, sceneggiatura molto ben studiata ed elaborata, dialoghi mai troppo esplicitati, mai"ingombranti"rispetto alle sequenze proposte, rispetto al"girato"e al"visto", film che, pur meno "storico-monografico"di quanto non fosse"Urla dal silenzio", lo ricorda per come mostra le terribili violenze perpetrate, in questo caso, dai"ribelli"(la cui ideologia o convinzione politica più diretta non viene neppure esplicitata né-neppure-citata, ma che ingombra senz'altro il campo), là, in un film volutamente"unilaterale"solo dai "khmer rossi"; ma qui, come accennavo, le responsabilità, per meri motivi economici, anzi meglio di interessi economici, sono degli USA e dei colleghi della NATO, a quanto viene detto esplicitamente anche se-ma sarebbe stato difficile farlo-non vengono approfondite "fino in fondo". El Gato
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vinni60
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lunedì 14 settembre 2015
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suspance
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Suspance. Questo potrebbe essere il titolo del film, sicuramente ben girato e dalla ambientazione bellissima, ma, non pensi che una trama basata unicamente su una continua fuga, in cui i timori aumentano per la presenza delle bambine, in un contesto di continui sangue, terrore e violenza, lascia un po’ il tempo che trova? Mi sono sembrate poi poco realistiche poi le situazioni in cui al momento culminante e più drammatico, arrivano i “Nostri” e sbrogliano la situazione. Sicuramente l’ansia rimane costante per praticamente tutte la durata del film, in cui i ritmi sono elevati e le poche pause fanno veramente respirare, soprattutto me, spettatore. Personalmente questo tipo di coinvolgimento mi rimane un po’ superficiale, anche perché da un film solitamente mi aspetto molto di più che un continuo, anche se molto spettacolare, inseguimento.
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Suspance. Questo potrebbe essere il titolo del film, sicuramente ben girato e dalla ambientazione bellissima, ma, non pensi che una trama basata unicamente su una continua fuga, in cui i timori aumentano per la presenza delle bambine, in un contesto di continui sangue, terrore e violenza, lascia un po’ il tempo che trova? Mi sono sembrate poi poco realistiche poi le situazioni in cui al momento culminante e più drammatico, arrivano i “Nostri” e sbrogliano la situazione. Sicuramente l’ansia rimane costante per praticamente tutte la durata del film, in cui i ritmi sono elevati e le poche pause fanno veramente respirare, soprattutto me, spettatore. Personalmente questo tipo di coinvolgimento mi rimane un po’ superficiale, anche perché da un film solitamente mi aspetto molto di più che un continuo, anche se molto spettacolare, inseguimento. Rappresentati per me forse un po’ troppo cattivi i ribelli thailandesi che non si commuovono davanti a niente; ma non combattevano per le loro famiglie? interpretate bene le parti dai componenti della famiglia;. Mi sono piaciuti tantissimo i luoghi in cui si svolgevano le azioni; dal mercato ai templi religiosi dell’oriente. Alla fine però oltre al respiro di sollievo finale, non è stato un film in cui ho potuto trovare qualche spunto di riflessione, tranne la giusta denuncia del purtroppo frequente sfruttamento dell’Occidente dei paesi più poveri.
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gabry
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lunedì 23 novembre 2015
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basta america!
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un film che mi ha fatto venire una gande rabbia, un film di denuncia contro l'Amrica e le sue Multinazionali, che pur di trarre vantaggio si approffittano di Paesi del terzo e quarto Mondo. Dove tanta gente viene uccisa in nome del Dio denaro, così come precisato bene dal personaggio interpretato da Brosnan, L'America padrona del Mondo.
Un film che non ha trama se non quella di riuscire a salvare una famiglia Americana, ignara di tutto, ma che ci fa capire che i cattivi non sono quelli che ammazzano tutto e tutti ma proprio la famiglia Americana che rappresenta quello Stato che tanta violenza e sangue riesce a portare nel Mondo.
L'unica consolazione che questo film ti dà è che finalmente il Mondo sta aprendo gli occhi, la stessa Hollywood fa film di denuncia contro la sua stessa Nazione, e speriamo che tanti altri capiscano che questo Mondo non ne può più di guerre, soprusi e violenze
Speriamo che gli stessi Americani che dovranno votare il prossimo Presidente si rendano conto del potere che è nelle loro mani
BASTA AMERICA.
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un film che mi ha fatto venire una gande rabbia, un film di denuncia contro l'Amrica e le sue Multinazionali, che pur di trarre vantaggio si approffittano di Paesi del terzo e quarto Mondo. Dove tanta gente viene uccisa in nome del Dio denaro, così come precisato bene dal personaggio interpretato da Brosnan, L'America padrona del Mondo.
Un film che non ha trama se non quella di riuscire a salvare una famiglia Americana, ignara di tutto, ma che ci fa capire che i cattivi non sono quelli che ammazzano tutto e tutti ma proprio la famiglia Americana che rappresenta quello Stato che tanta violenza e sangue riesce a portare nel Mondo.
L'unica consolazione che questo film ti dà è che finalmente il Mondo sta aprendo gli occhi, la stessa Hollywood fa film di denuncia contro la sua stessa Nazione, e speriamo che tanti altri capiscano che questo Mondo non ne può più di guerre, soprusi e violenze
Speriamo che gli stessi Americani che dovranno votare il prossimo Presidente si rendano conto del potere che è nelle loro mani
BASTA AMERICA..vogliamo un Mondo di PACE!!
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(di mrkappa)
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