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domenica 13 maggio 2018
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“sanguinario”
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Non “Sanguinolento”. Bella recensione.
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elgatoloco
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domenica 16 ottobre 2016
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"no escape", uno dei film importanti
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UN film che unisca suspense, azione e una riflessione intelligente sul mondo in cui ci tocca di vivere è cosa rara, ormai. Prevalgono film di mero"intrattenimento", che solleticano esaltazione effimera e un'effervescenza endorfinico-ormonale, il tutto sempre molto superficialmente, come nei film che spesso hanno visto protagonisti gli Stallone e gli Schwarzenegger, dove il primo talora anche come regista, entrambi comunque come interpreti, si sono talora sottratti a questo ricatto imposto dalla produzione. Qui, invece, Oken Wilson(che pochi anni fa credevamo destinato ad essere sempre lo"pseudosensitivo"della seria SPI) Lake Bell, ma anche il Pierce Brosnan che, da quando ha smesso di essere"Bond", sembrava destinato a film di spionaggio e basta, magari a qualche commedia"per rifarsi"-staccarsi dal ruolo orami interiorizzato di 007, danno vita, con la regia attenta di Dowdle, a un film veramente emozionante in ogni momento, fin dalla"quasi presentazione", nella quale la famigliola"very USA"va nel sud-est asiatico in aereo, ancora ovviamente ignara di quanto la aspetta, con il personaggio"Insituabile"intepretato da Brosnan che fa capolino, fino alla fine, che è una sorta di "happy end"molto dimezzato o meglio decisamente ridimensionato.
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UN film che unisca suspense, azione e una riflessione intelligente sul mondo in cui ci tocca di vivere è cosa rara, ormai. Prevalgono film di mero"intrattenimento", che solleticano esaltazione effimera e un'effervescenza endorfinico-ormonale, il tutto sempre molto superficialmente, come nei film che spesso hanno visto protagonisti gli Stallone e gli Schwarzenegger, dove il primo talora anche come regista, entrambi comunque come interpreti, si sono talora sottratti a questo ricatto imposto dalla produzione. Qui, invece, Oken Wilson(che pochi anni fa credevamo destinato ad essere sempre lo"pseudosensitivo"della seria SPI) Lake Bell, ma anche il Pierce Brosnan che, da quando ha smesso di essere"Bond", sembrava destinato a film di spionaggio e basta, magari a qualche commedia"per rifarsi"-staccarsi dal ruolo orami interiorizzato di 007, danno vita, con la regia attenta di Dowdle, a un film veramente emozionante in ogni momento, fin dalla"quasi presentazione", nella quale la famigliola"very USA"va nel sud-est asiatico in aereo, ancora ovviamente ignara di quanto la aspetta, con il personaggio"Insituabile"intepretato da Brosnan che fa capolino, fino alla fine, che è una sorta di "happy end"molto dimezzato o meglio decisamente ridimensionato... Film assolutamente inquietante, anche per il risvolto politico, che non risparmia in alcun modo le responsabilità certamente presenti nei servizi segreti delle potenze occidentali ma anche in chi ne muove i fili...Ottima regia, sceneggiatura molto ben studiata ed elaborata, dialoghi mai troppo esplicitati, mai"ingombranti"rispetto alle sequenze proposte, rispetto al"girato"e al"visto", film che, pur meno "storico-monografico"di quanto non fosse"Urla dal silenzio", lo ricorda per come mostra le terribili violenze perpetrate, in questo caso, dai"ribelli"(la cui ideologia o convinzione politica più diretta non viene neppure esplicitata né-neppure-citata, ma che ingombra senz'altro il campo), là, in un film volutamente"unilaterale"solo dai "khmer rossi"; ma qui, come accennavo, le responsabilità, per meri motivi economici, anzi meglio di interessi economici, sono degli USA e dei colleghi della NATO, a quanto viene detto esplicitamente anche se-ma sarebbe stato difficile farlo-non vengono approfondite "fino in fondo". El Gato
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matteo di
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sabato 1 ottobre 2016
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film inguardabile
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Ma dove hanno visto gli altri recensori la fine della politica Americana e bla bla bla??!
È solo un filmaccio fatto male, banale, con scene ovvie solo per far crescere la tensione.
Storia zero, corrono e scappano dall'inizio fino alla fine del film.
Boh....veramente brutto.
Finalino happy, tanto per cambiare.
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dadedg
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lunedì 26 settembre 2016
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ma la geografia? (attenzione: spoiler!)
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Il film scorre bene e fornisce la giusta dose di suspense. Il ritmo è incalzante e la trama è realistica, anche se non si capisce bene come sia possibile che i ribelli agiscano indisturbati, senza la minima reazione da parte di forze governative e addirittura riescano ad espugnare l'Ambasciata americana. Non certo un capolavoro, ma può andare bene per una domenica pomeriggio senza pensieri. Una cosa non riesco ancora a comprendere: come è possibile che la famiglia con poche pagaiate sul fiume raggiunga il Vietnam, visto che la Thailandia non confina con questo Stato??
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liuk!
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domenica 20 marzo 2016
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alta tensione
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No Escape è una film d'azione ad altissima tensione, angosciante, basato sulla classica trama del gioco del gatto col topo.
Imprigionati in un paese dove è appena scoppiata la guerra civile, una famiglia americana farà di tutto per uscirne. Concetto semplice, svolto con un ritmo frenetico, che incolla lo spettatore allo schermo, rimpiendolo di emozioni e colpi di scena continui.
Se il ritmo, quindi, è la parte forte della pellicola, il lato debole è la credibilità di cui la trama di certo non gode. Alcune scene (tipo le bambine lanciate dal tetto del palazzo) sono al limite della fantascienza, ma il tutto è comunque sopportabile.
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No Escape è una film d'azione ad altissima tensione, angosciante, basato sulla classica trama del gioco del gatto col topo.
Imprigionati in un paese dove è appena scoppiata la guerra civile, una famiglia americana farà di tutto per uscirne. Concetto semplice, svolto con un ritmo frenetico, che incolla lo spettatore allo schermo, rimpiendolo di emozioni e colpi di scena continui.
Se il ritmo, quindi, è la parte forte della pellicola, il lato debole è la credibilità di cui la trama di certo non gode. Alcune scene (tipo le bambine lanciate dal tetto del palazzo) sono al limite della fantascienza, ma il tutto è comunque sopportabile.
Complessivamente siamo di fronte ad un buon film, adrenalinico. Lo consiglio.
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onufrio
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lunedì 29 febbraio 2016
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un distillato di tensione
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Jack Dwyer arriva con la propria famiglia in una nazione del Sud-est asiatico, vi giunge a malincuore per motivi di lavoro, l'impatto con una nuova realtà è difficile, sarà dura ambientarsi in questo nuovo mondo per questa famiglia americana, il senso di disagio regna supremo, ma ciò che peggiora drasticamente le cose è il Colpo di stato che da lì a poco sta per avvenire con i guerriglieri che imperversano le strade pronti a seminare panico ed uccidere lo straniero, il cattivo venuto da lontano per derubare il loro territorio. Thriller che lascia senza fiato, Wilson regge bene la parte trasmettendo un reale senso di panico e terrore.
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gabry
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lunedì 23 novembre 2015
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basta america!
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un film che mi ha fatto venire una gande rabbia, un film di denuncia contro l'Amrica e le sue Multinazionali, che pur di trarre vantaggio si approffittano di Paesi del terzo e quarto Mondo. Dove tanta gente viene uccisa in nome del Dio denaro, così come precisato bene dal personaggio interpretato da Brosnan, L'America padrona del Mondo.
Un film che non ha trama se non quella di riuscire a salvare una famiglia Americana, ignara di tutto, ma che ci fa capire che i cattivi non sono quelli che ammazzano tutto e tutti ma proprio la famiglia Americana che rappresenta quello Stato che tanta violenza e sangue riesce a portare nel Mondo.
L'unica consolazione che questo film ti dà è che finalmente il Mondo sta aprendo gli occhi, la stessa Hollywood fa film di denuncia contro la sua stessa Nazione, e speriamo che tanti altri capiscano che questo Mondo non ne può più di guerre, soprusi e violenze
Speriamo che gli stessi Americani che dovranno votare il prossimo Presidente si rendano conto del potere che è nelle loro mani
BASTA AMERICA.
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un film che mi ha fatto venire una gande rabbia, un film di denuncia contro l'Amrica e le sue Multinazionali, che pur di trarre vantaggio si approffittano di Paesi del terzo e quarto Mondo. Dove tanta gente viene uccisa in nome del Dio denaro, così come precisato bene dal personaggio interpretato da Brosnan, L'America padrona del Mondo.
Un film che non ha trama se non quella di riuscire a salvare una famiglia Americana, ignara di tutto, ma che ci fa capire che i cattivi non sono quelli che ammazzano tutto e tutti ma proprio la famiglia Americana che rappresenta quello Stato che tanta violenza e sangue riesce a portare nel Mondo.
L'unica consolazione che questo film ti dà è che finalmente il Mondo sta aprendo gli occhi, la stessa Hollywood fa film di denuncia contro la sua stessa Nazione, e speriamo che tanti altri capiscano che questo Mondo non ne può più di guerre, soprusi e violenze
Speriamo che gli stessi Americani che dovranno votare il prossimo Presidente si rendano conto del potere che è nelle loro mani
BASTA AMERICA..vogliamo un Mondo di PACE!!
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(di mrkappa)
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elpiezo
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mercoledì 16 settembre 2015
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fuga e disperazione!!!!!
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Un mite cittadino americano trasferitosi in Thailandia per lavoro è costretto ad una disperata fuga per salvare se stesso e la sua famiglia da un improvviso e violento colpo di stato.Owen Wilson in una veste insolita ben si destreggia in sequenze cruente e drammatiche tra deliri di massa ed angoscianti fughe notturne tra le ostili vie della povera cittadina asiatica.Un film che si presenta come una denuncia all'eccessivo potere che il governo americano esercita sui paesi meno abbienti e che provoca l'inevitabile disagio sociale, causa primaria del violento colpo di stato i cui obbiettivi sono gli spaesati cittadini provenienti dal paese tiranno.
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Un mite cittadino americano trasferitosi in Thailandia per lavoro è costretto ad una disperata fuga per salvare se stesso e la sua famiglia da un improvviso e violento colpo di stato.Owen Wilson in una veste insolita ben si destreggia in sequenze cruente e drammatiche tra deliri di massa ed angoscianti fughe notturne tra le ostili vie della povera cittadina asiatica.Un film che si presenta come una denuncia all'eccessivo potere che il governo americano esercita sui paesi meno abbienti e che provoca l'inevitabile disagio sociale, causa primaria del violento colpo di stato i cui obbiettivi sono gli spaesati cittadini provenienti dal paese tiranno.
ANGOSCIANTE!!!
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vinni60
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lunedì 14 settembre 2015
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suspance
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Suspance. Questo potrebbe essere il titolo del film, sicuramente ben girato e dalla ambientazione bellissima, ma, non pensi che una trama basata unicamente su una continua fuga, in cui i timori aumentano per la presenza delle bambine, in un contesto di continui sangue, terrore e violenza, lascia un po’ il tempo che trova? Mi sono sembrate poi poco realistiche poi le situazioni in cui al momento culminante e più drammatico, arrivano i “Nostri” e sbrogliano la situazione. Sicuramente l’ansia rimane costante per praticamente tutte la durata del film, in cui i ritmi sono elevati e le poche pause fanno veramente respirare, soprattutto me, spettatore. Personalmente questo tipo di coinvolgimento mi rimane un po’ superficiale, anche perché da un film solitamente mi aspetto molto di più che un continuo, anche se molto spettacolare, inseguimento.
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Suspance. Questo potrebbe essere il titolo del film, sicuramente ben girato e dalla ambientazione bellissima, ma, non pensi che una trama basata unicamente su una continua fuga, in cui i timori aumentano per la presenza delle bambine, in un contesto di continui sangue, terrore e violenza, lascia un po’ il tempo che trova? Mi sono sembrate poi poco realistiche poi le situazioni in cui al momento culminante e più drammatico, arrivano i “Nostri” e sbrogliano la situazione. Sicuramente l’ansia rimane costante per praticamente tutte la durata del film, in cui i ritmi sono elevati e le poche pause fanno veramente respirare, soprattutto me, spettatore. Personalmente questo tipo di coinvolgimento mi rimane un po’ superficiale, anche perché da un film solitamente mi aspetto molto di più che un continuo, anche se molto spettacolare, inseguimento. Rappresentati per me forse un po’ troppo cattivi i ribelli thailandesi che non si commuovono davanti a niente; ma non combattevano per le loro famiglie? interpretate bene le parti dai componenti della famiglia;. Mi sono piaciuti tantissimo i luoghi in cui si svolgevano le azioni; dal mercato ai templi religiosi dell’oriente. Alla fine però oltre al respiro di sollievo finale, non è stato un film in cui ho potuto trovare qualche spunto di riflessione, tranne la giusta denuncia del purtroppo frequente sfruttamento dell’Occidente dei paesi più poveri.
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(di mrkappa)
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simone magli
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lunedì 14 settembre 2015
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buon thriller
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Un film che ti tiene in tensione per tutta la durata e quindi lo scopo del thtriller è già raggiunto. In più ci sono elementi e spunti nuovi che lo rendono un buon prodotto. La famiglia unita fa molto presa sullo spettatore.
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