Il caso Spotlight |
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Un film di Tom McCarthy.
Con Mark Ruffalo, Michael Keaton, Rachel McAdams, Liev Schreiber.
continua»
Titolo originale Spotlight.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 128 min.
- USA 2015.
- Bim Distribuzione
uscita giovedì 18 febbraio 2016.
MYMONETRO
Il caso Spotlight
valutazione media:
3,12
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Vero giornalismo d'inchiesta sull'abuso di minori.di ANDREA GIOSTRAFeedback: 14689 | altri commenti e recensioni di ANDREA GIOSTRA |
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domenica 13 marzo 2016 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Non ci sono dubbi che il film "Spotlight" è una vera opera d'arte cinematografica: è un film appassionante, vero, incisivo, ben narrato, emozionante, ritmato, fluido, moderato ma penetrante, recitato alla perfezione (se mai esistesse la perfezione!) da un cast stellare; un film che trasmette pathos e tensione morale al contempo, che inietta rabbia e un inquietante senso di impotenza, che mostra lapalissianamente cos'è la pusillanimità, la vigliaccheria, il cinismo, la superficialità e l'insensibilità umana verso il prossimo più debole e indifeso, ma che lo fa con grandissima classe narrativa e con una penetrazione mentale che fa quasi un male fisico allo spettatore che rimane totalmente catturato dal film e che si proietta dentro il grande schermo immedesimandosi con straordinaria empatia con gli splendidi personaggi del film. E' tutto questo che proverete se andrete a vedere "Spotlight", nient'altro! I racconti delle vittime delle violenze sessuali subite dai talari della Chiesa Cattolica Romana di Boston sono semplicemente devastanti per lo spettatore che li ascolta e non si protegge efficacemente con meccanismi di difesa estraneanti: "Io sono stato una delle vittima sessuali del Prete del mio quartiere. Io avevo fiducia in lui perché mia madre, che era vedova, mi ha affidato a lui per andare in Chiesa. Ma lui non pregava per me, lui predava di me!". E un'altra vittima ancora "Quando sei figlio di una famiglia povera, bisognosa, e il prete della tua parrocchia viene a trovarti a casa, lo vedi come se fosse Dio in persona che ti viene a trovare. E Dio può fare tutto. Ricordo che mia madre era felice e gli offrì il tè e dei biscotti. Lui mi chiese se volevo un gelato ed io dissi di sì. Mi madre era stata abbandonata da mio padre tanti anni prima e vivevamo soli e con pochissimi soldi. Il prete mi accompagnò in macchina, salimmo e mi portò in gelateria, lì mi comprò un gelato. Risalimmo in auto per tornare a casa e cominciò a parlarmi. Poi poggiò la sua mano sulla mia gamba. Io rimasi prima sorpreso, poi immobile e con il gelato tenuto in mano che si scioglieva lentamente. La sua mano saliva lenta verso l'inguine mentre lui parlava. Poi mi sbottonò i pantaloni e lo prese in mano, me lo accarezzava e me lo stringeva. Io ero terrorizzato e rimasi immobile. Ricordo solo che il gelato si sciolse tutto colandomi dappertutto. Quello fu il primo incontro col prete, poi ce ne furono tanti altri nei quali abusò di me sessualmente." Sono solo alcuni dei racconti che sentirete nel film raccolti dai giornalisti di "Spotlight", gli straordinari attori: Liev Schreiber, Mark Ruffalo, Michael Keaton, Rachel McAdams, John Slattery, Brian d'Arcy James. Era l'estate del 2001 quando da Miami arriva a Boston il nuovo direttore del "Boston Globe", il più importante ed influente giornale della carta stampata della città. Il suo nome è Marty Baron, è ebreo, non è sposato e vive solo per il suo lavoro: fare il giornalista vero. Baron vuole rilanciare il giornale che negli ultimi anni si è appiattito sulla routine degli insignificanti fatti di cronaca cittadina. La prima cosa che fa è liberare dalla monotonia i giornalisti d'inchiesta del quotidiano: il team chiamato "Spotlight". La prima inchiesta che affida loro, guidati da un superbo Michael Keaton, è quella di un prete che nel corso di trent'anni aveva abusato sessualmente di decine di bambini della sua parrocchia. Baron, impersonato da un fantastico Liev Schreiber, intuisce, dalla lettura degli articoli che trova nell'archivio del "Boston Globe", che tutti questi fatti di abuso a danno di minori venissero sistematicamente insabbiati dall'Arcivescovo di Boston con un sistema ben collaudato ed efficace, che vedeva la sistematica complicità della ricca ed influente borghesia bostoniana che conta. E' da lì che nasce l'inchiesta giornalistica straordinaria de "Boston Globe" tra il 2001 e il 2002, che porterà alla luce fatti inenarrabili di abusi sessuali a danno di centinaia di bambini indifesi, che il film "Spotlight" racconta allo spettatore con un'efficacia e un pathos a tratti devastanti. La mia recensione finisce qui, ma continua con un post scriptum che vi racconterà di un'altra grandissima opera cinematografica sul tema dell'abuso sessuale a danno di minori, un film-documentario che ha avuto la sola sfortuna di non uscire ed essere proiettato sui grandi schermi del mondo intero, solo perché Dio non aveva ancora scelto come suo supremo rappresentante terreno Papa Francesco.
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