Il gioco rischioso dell'amore
di Roberto Nepoti La Repubblica
Debutto nel lungometraggio (precede il recente L'uomo fedele) di Louis Garrel, rinomato attore e figlio del grande regista Philippe, un "dramedy" romantico che arriva sui nostri schermi a quattro anni dalla presentazione a Cannes: ma poco importa, non ha perduto nulla in freschezza e vivacità. La storia è ispirata al testo di Alfred De Musset I capricci di Marianne e riguarda un triangolo amoroso, con relative gelosie e equivoci. Innamorato di Mona, che vende sandwich alla Gare du Nord di Parigi, Clément non riesce a sedurla. Chiede allora aiuto all'amico Abel, poeta malinconico. Il quale accetta ma poi si ritrova preso in trappola dai sentimenti per la ragazza, che lo ricambia. Adattando il testo, che recitò quando era giovanissimo, Garrel usa proprio la mano delicata che ci voleva. L'alchimia degli interpreti è ottima e l'iraniana Golshifteh Farahani, sublime, rende il tutto molto credibile.
Da La Repubblica, 4 luglio 2019
di Roberto Nepoti, 4 luglio 2019