mr. r
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domenica 5 gennaio 2014
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romantico, disperato e difficile.
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Produzione visibilmente di alto livello, da far impallidire di vergogna la CG di origine ammmeregana.
Trama oscura e per niente banale, infarcita di antimondialismo ed antiglobalismo, esaltazione dell'individuo in chiave superomistica nicciana ed inviti espliciti a combattere l'omologazione culturale (quasi a leggere un messaggio nemmeno tanto nascosto contro il sinoamericanismo).
La visione dell'individuo e quella dell'eroe che assurge a guida nonostante i suoi limiti e difetti ed interpreta le necessità della comunità, incapace di affrancarsi di per se stessa, emergendo dalla stessa grazie alle proprie qualità, morali e fisiche, innegabilmente superiori.
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Produzione visibilmente di alto livello, da far impallidire di vergogna la CG di origine ammmeregana.
Trama oscura e per niente banale, infarcita di antimondialismo ed antiglobalismo, esaltazione dell'individuo in chiave superomistica nicciana ed inviti espliciti a combattere l'omologazione culturale (quasi a leggere un messaggio nemmeno tanto nascosto contro il sinoamericanismo).
La visione dell'individuo e quella dell'eroe che assurge a guida nonostante i suoi limiti e difetti ed interpreta le necessità della comunità, incapace di affrancarsi di per se stessa, emergendo dalla stessa grazie alle proprie qualità, morali e fisiche, innegabilmente superiori.
Cert, non va visto con gli occhi della nostalgia. Qui, del "Capitan Harlock" della nostra infanzia c'è ben poco; giusto alcuni personaggi.
La trama è difficile e mai banale, molto più disperatamente romantica di quel che potrebbe apparire a prima vista.
Di certo, è fortemente "politico". Alla faccia dei disneyani tutti animaletti, canzocine e battutine politicamente corrette.
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mr. r
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domenica 5 gennaio 2014
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disperatamente romantico e "politico".
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Produzione visibilmente di alto livello, da far impallidire di vergogna la CG di origine ammmeregana.
Trama oscura e per niente banale, infarcita di antimondialismo ed antiglobalismo, esaltazione dell'individuo in chiave superomistica nicciana ed inviti espliciti a combattere l'omologazione culturale (quasi a leggere un messaggio nemmeno tanto nascosto contro il sinoamericanismo).
La visione dell'Individuo che assurge ad eroe ed interpreta le necessità della comunità, incapace di affrancarsi, emergendo dalla stessa grazie alle proprie qualità, morali e fisiche, superiori, è fin troppo chiara, ma, in epoca di film banali, perbenisti o, peggio, finto-rivoluzionari, tanto meglio.
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Produzione visibilmente di alto livello, da far impallidire di vergogna la CG di origine ammmeregana.
Trama oscura e per niente banale, infarcita di antimondialismo ed antiglobalismo, esaltazione dell'individuo in chiave superomistica nicciana ed inviti espliciti a combattere l'omologazione culturale (quasi a leggere un messaggio nemmeno tanto nascosto contro il sinoamericanismo).
La visione dell'Individuo che assurge ad eroe ed interpreta le necessità della comunità, incapace di affrancarsi, emergendo dalla stessa grazie alle proprie qualità, morali e fisiche, superiori, è fin troppo chiara, ma, in epoca di film banali, perbenisti o, peggio, finto-rivoluzionari, tanto meglio.
Certo, non va visto con gli occhi della nostalgia. Qui, del "Capitan Harlock" della nostra infanzia c'è ben poco; giusto alcuni personaggi.
La trama è difficile, molto più disperatamente romantica di quel che potrebbe apparire a prima vista.
Di certo, è fortemente "politico". Credo diverrà un mito nei circoli identitari e tradizionalisti.
Consigliatissimo, alla faccia dei disneyani tutti farfalline e canzoncine.
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mickey97
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domenica 5 gennaio 2014
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graficamente impeccabile ma narrativamente confuso
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Capitan Harlock delude parecchio. Questa è la premessa che faccio a tutti i fans del celeberrimo pirata dello spazio dal momento che risulta l'ombra di se stesso con addosso un palese alone di mistero, il quale si esprime nel suo aspetto decisamente tenebroso, reso più chiaro dai lunghi capelli che a malapena accenano il viso insieme alla benda sull'occhio sinistro e all'insolito uccello che porta sempre con sè sulla spalla destra. Capitan Harlock viene messo in secondo piano per lasciare spazio al giovane Yama, un personaggio non particolarmente rilevante, per nulla necessario che veste i panni di protagonista non richiesto senza acquisire alcuno spessore che possa fare emergere la sua figura, non si arma del coraggio tipico di un eroe per via di un contesto che non lo richiede, il quale nello stesso tempo pensa a rendere gli altri personaggi persino inutili, mancano gli approfondimenti, i quali non vengono affatto giustificati dall'eccellente grafica espressa nei confronti di questi.
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Capitan Harlock delude parecchio. Questa è la premessa che faccio a tutti i fans del celeberrimo pirata dello spazio dal momento che risulta l'ombra di se stesso con addosso un palese alone di mistero, il quale si esprime nel suo aspetto decisamente tenebroso, reso più chiaro dai lunghi capelli che a malapena accenano il viso insieme alla benda sull'occhio sinistro e all'insolito uccello che porta sempre con sè sulla spalla destra. Capitan Harlock viene messo in secondo piano per lasciare spazio al giovane Yama, un personaggio non particolarmente rilevante, per nulla necessario che veste i panni di protagonista non richiesto senza acquisire alcuno spessore che possa fare emergere la sua figura, non si arma del coraggio tipico di un eroe per via di un contesto che non lo richiede, il quale nello stesso tempo pensa a rendere gli altri personaggi persino inutili, mancano gli approfondimenti, i quali non vengono affatto giustificati dall'eccellente grafica espressa nei confronti di questi. Infatti il film, risulta graficamente impeccabile ma narrattivamente confuso, inizialmente la trama appariva inesistente per poi prendere forma in nome della confusione e quindi della disorganizazzione ideologica specialmente in un finale davvero poco chiaro allo spettatore e da ciò si evince che il film non si sa esprimere, risultando così incapace di instaurare un canale di comunicazione. Il film cela le sue vere intenzioni e tiene nascosti i messaggi che in realtà vuole trasmettere a uno spettatore che non riesce proprio a coglierli e di ciò ne rimane amaramente deluso anche perchè le alte aspettative appaiono infrante in mille pezzi. Capitan Harlock è un film che non emerge dai suoi errori bensì continua a sprofondare costantemente in essi, i quali si ripetono nelle incomprensibili parti dialogate, nel mettere da parte il capitano, nella mancata evoluzione non solo del protagonista stesso ma anche di altri personaggi, nel non proporre un'azione ( intesa come genere action ) degna di nota che sicuramente avrebbe animato la pellicola, nella mancata epicità del prodotto stesso e nella gran confusione ideologica che domina il finale. In questo film l'attenzione è stata rivolta più alla grafica e molto meno alla narrazione, motivo per cui il film stesso risulta graficamente impeccabile ma narrativamente confuso quando si presenta il momento di esporre le proprie idee.
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mrwhite1971
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domenica 5 gennaio 2014
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manga che passione
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Ritorno ora dal cinema dopo aver visto uno dei miei eroi dell'infanzia, e sono un po' perplesso. Il film ha un disegno ed una grafica perfetta, e' dark come me lo potevo aspettare, e di sicuro e meraviglioso rivedere Harlock e l'Arcadia (semplicemente fantastica) . Mi chiedo pero' perche' gli sceneggiatori giapponesi, ci mettano cosi' tanto impegno per fare sceneggiature cosi' complicate , direi intricate.Eravamo 10 quarantenni nostalgici uomini e donne, e nessuno di noi ha capito la trama del film. Il significato sicuramente si, e cioe' i vecchi devono lasciare spazio ai giovani e al rinnovo. Non e' un film assolutamente da bambini, non lo capirebbero e non se lo gusterebbero fino in fondo, perche' abituati ad altre cose.
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Ritorno ora dal cinema dopo aver visto uno dei miei eroi dell'infanzia, e sono un po' perplesso. Il film ha un disegno ed una grafica perfetta, e' dark come me lo potevo aspettare, e di sicuro e meraviglioso rivedere Harlock e l'Arcadia (semplicemente fantastica) . Mi chiedo pero' perche' gli sceneggiatori giapponesi, ci mettano cosi' tanto impegno per fare sceneggiature cosi' complicate , direi intricate.Eravamo 10 quarantenni nostalgici uomini e donne, e nessuno di noi ha capito la trama del film. Il significato sicuramente si, e cioe' i vecchi devono lasciare spazio ai giovani e al rinnovo. Non e' un film assolutamente da bambini, non lo capirebbero e non se lo gusterebbero fino in fondo, perche' abituati ad altre cose. Diciamo solo per appassionati veri.Invece la sala ne era piena.
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ginger snaps
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venerdì 3 gennaio 2014
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doveva essere epico
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ma haimè la prima parte mi sono leggermente appisolata. Bellissima la grafica e stupendi i personaggi, ma Harlok è un pochino in ombra, peccato. Forse sono nostalgica, ma mi è mancata anche la siglia che accompagnava gli episodi, forse volutamente, ma sbagliando dovevano lasciare il mito tale e quale.......
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ricco
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venerdì 3 gennaio 2014
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i difetti di un anime, senza i pregi
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Dopo un'antica battaglia tra coloni umani, il pianeta Terra è proclamato zona di nessuno e viene istituita una potente organizzazione (Gaia) per mantenere tale ordine. Ma un pirata (Capitan Harlock) da 100 anni sta devastando le flotte stellari perseguendo un'oscuro obiettivo. Ma prende ora in mano la faccenda l'ammiraglio Ezra, con dotazioni crescenti in termini di libertà d'azione e potenza di fuoco. Lo scontro tra le parti sarà ricco di cambi di fronte.
Il film nasce dall'anime degli anni '70-'80 e, come ci si aspetta da una produzione giapponese, lascia ampio spazio agli stilemi drammatici dell'epica eroica sia nella caratterizzazione dei personaggi, sia nello svolgersi dell'intreccio narrativo.
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Dopo un'antica battaglia tra coloni umani, il pianeta Terra è proclamato zona di nessuno e viene istituita una potente organizzazione (Gaia) per mantenere tale ordine. Ma un pirata (Capitan Harlock) da 100 anni sta devastando le flotte stellari perseguendo un'oscuro obiettivo. Ma prende ora in mano la faccenda l'ammiraglio Ezra, con dotazioni crescenti in termini di libertà d'azione e potenza di fuoco. Lo scontro tra le parti sarà ricco di cambi di fronte.
Il film nasce dall'anime degli anni '70-'80 e, come ci si aspetta da una produzione giapponese, lascia ampio spazio agli stilemi drammatici dell'epica eroica sia nella caratterizzazione dei personaggi, sia nello svolgersi dell'intreccio narrativo. L'impressione però è che l'enfasi sia andata a tal punto oltre il limite da scadere nella comicità involontaria. Harlock ed Ezra sono sostanzialmente onniscienti in qualsiasi circostanza. Harlock poi è anche invincibile: al di là di qualche inutile strategemma, la sua nave può tranquillamente sopportare il bombardamento di tutta la flotta nemica al completo, nonché di tutte le loro armi più micidiali. Il colpo di scena è continuativo, tanto da oscurare la trama stessa (perdendo quindi l'effetto drammatico) e lasciando aperte contraddizioni che dopo un po' non si è nemmeno più stimolati a cercare di risolvere. Lo stesso vale per il patetismo, portato ben oltre i limiti dello spiegabile (il massimo che può fare una civiltà superavanzata per un invalido è di fornirgli una sedia a rotelle tecnologica), o della trattazione di temi più o meno evocativi come il sacrificio di sé o il viaggio nel tempo (la soluzione di Harlock al problema del sovrapopolamento è di ritornare indietro nel tempo).
In conclusione il film si rivela essere una delusione anche per chi non disprezza il genere, sprecando un buon livello di computer grafica (per quanto non superiore a quella delle migliori CGI per PC), e un'atmosfera oscura particolarmente azzeccata.
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opidum
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giovedì 2 gennaio 2014
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visivamente splendido
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mentre la storia è un pò difficile da capire.
decisamente molto dark come film.
non saprei dire se sia un film per bambini.
credo che comunque piacerà di più ai maschietti che alle femminucce.
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harloch74
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giovedì 2 gennaio 2014
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il capitano di nuovo fra noi
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Devo essere sincero,essendo Harlock da sempre il mio personaggio preferito e previlegiando (probabilmente per ragioni anagrafiche) nettamente l'animazione classica rispetto a quella realizzata in computer grafica,guardavo a questa produzione con sospetto,aspettandomi un "videogiocone" tecnicamente fatto bene ma freddo e impersonale con una storia fatta più per compiacere i teen agers di oggi che non i quarantenni che con Harlock ci sono cresciuti.Devo dire che fortunatamente mi sbagliavo e di grosso anche.Nato per contrastare le mega produzioni Hollywoodiane i giapponesi hanno dimostrato che con l'animazione non hanno rivali,neanche con il 3D.costato la metà di un film Pixar sorprende per il realismo impressionante dei personaggi che in alcune scene sembrano veramente attori reali.
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Devo essere sincero,essendo Harlock da sempre il mio personaggio preferito e previlegiando (probabilmente per ragioni anagrafiche) nettamente l'animazione classica rispetto a quella realizzata in computer grafica,guardavo a questa produzione con sospetto,aspettandomi un "videogiocone" tecnicamente fatto bene ma freddo e impersonale con una storia fatta più per compiacere i teen agers di oggi che non i quarantenni che con Harlock ci sono cresciuti.Devo dire che fortunatamente mi sbagliavo e di grosso anche.Nato per contrastare le mega produzioni Hollywoodiane i giapponesi hanno dimostrato che con l'animazione non hanno rivali,neanche con il 3D.costato la metà di un film Pixar sorprende per il realismo impressionante dei personaggi che in alcune scene sembrano veramente attori reali.Harlock grazie al 3D e'reso vivo,reale e sulla plancia del Arkadia sembra di essere li con lui.La storia bella,tutt'altro che banale porta con s e'tutte le caratteristiche tipiche del personaggio classico con l'aggiunta di una componente Dark che rende il capitano più ombroso e pessimista,ma che non lo snatura affatto,anzi lo rende più' umano e interessante.Un film per chi è cresciuto con il mito di Harlock ma anche per chi il personaggio lo scopre ora.Da vedere assolutamente.
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tonimorris
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giovedì 2 gennaio 2014
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capitan harloch nella magia del 3d
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Il regista giapponese Shinji Aramaki, dopo trentasette anni dalla sua comparsa in televisione, porta al cinema uno degli eroi dei cartoni animati che alla fine degli anni Settanta appassionarono grandi e piccini: il mitico Capitan Harloch. Intendiamoci subito, i personaggi che vediamo sul grande schermo sono lontani anni luce da quelli creati dal maestro del manga, Leiji Matsumoto; d'altra parte i gusti del pubblico e, soprattutto, i progressi della tecnologia sono talmente cambiati che era giocoforza la trasformazione. Restano intatte le linee guida etiche del corsaro solitario e malinconico basate sul desiderio di libertà e di coraggio. La storia è ambientata nell'universo intergalattico e ruota attorno a due fratelli, l'un contro l'altro armati: Ezra, al servizio di governanti despoti e corrotti e Logan, che infiltrato sull'Arcadia con i compito di uccidere Harloch, rimane talmente affascinato dall'eroe fino al punto di sposarne la causa e condividere la missione di salvare la Terra.
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Il regista giapponese Shinji Aramaki, dopo trentasette anni dalla sua comparsa in televisione, porta al cinema uno degli eroi dei cartoni animati che alla fine degli anni Settanta appassionarono grandi e piccini: il mitico Capitan Harloch. Intendiamoci subito, i personaggi che vediamo sul grande schermo sono lontani anni luce da quelli creati dal maestro del manga, Leiji Matsumoto; d'altra parte i gusti del pubblico e, soprattutto, i progressi della tecnologia sono talmente cambiati che era giocoforza la trasformazione. Restano intatte le linee guida etiche del corsaro solitario e malinconico basate sul desiderio di libertà e di coraggio. La storia è ambientata nell'universo intergalattico e ruota attorno a due fratelli, l'un contro l'altro armati: Ezra, al servizio di governanti despoti e corrotti e Logan, che infiltrato sull'Arcadia con i compito di uccidere Harloch, rimane talmente affascinato dall'eroe fino al punto di sposarne la causa e condividere la missione di salvare la Terra. Proprio in lui il pirata spaziale troverà il suo delfino e gli affiderà la guida della leggendaria astronave lanciata verso nuove avventure. Le evoluzioni della grafica digitale hanno permesso ad Aramaki di creare personaggi incredibilmente perfetti: Kei e Mimay, le due eroine che combattono al fianco di Harloch sono senza dubbio molto sexy, strette nelle loro tutine spaziali, e le scene di combattimento che si susseguono serrate sono degne delle migliori playstation ed in linea con gli attuali gusti giovanili. Solo le sequenze (poche in verità) che vedono in azione il bucaniere stellare, forse per rispetto reverenziale verso il suo creatore, cercano di mantenere il misticismo di cui era permeato l'eroe originale e richiamano alla mente l'Harloch di Matsumoto. In definitiva un bel film d'animazione a cui il 3D conferisce ulteriore spettacolarità.
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tiaulicchiu
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giovedì 2 gennaio 2014
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imperdibile
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Per me che vivo "sotto la bandiera" di Capitan Harlock da 30 anni risulta difficile essere neutrale nello scrivere una recensione ad un film a lui dedicato. E, comunque, al di là di questioni personali, ritengo che sia stato difficile scegliere una sceneggiatura che presentasse un simile personaggio senza incadere nei classici stereotipi e che si attenesse alla caratterizzazione datagli anta anni fa. Chi ha visto e vissuto i suoi cartoni, sa che non è un personaggio completamente positivo. Combatte per il bene ma (come per tutti i cartoni dell'epoca) il male si combatte con il male. Allo schiaffo non si porge l'altra guancia, si risponde con un cazzotto. D'altronde parliamo di un pirata. Nel film il ruolo del Capitano sembra essere posto in secondo piano, in realtà la sua presenza aleggia sempre, nello spirito dei protagonisti, nei pensieri dei suoi nemici.
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Per me che vivo "sotto la bandiera" di Capitan Harlock da 30 anni risulta difficile essere neutrale nello scrivere una recensione ad un film a lui dedicato. E, comunque, al di là di questioni personali, ritengo che sia stato difficile scegliere una sceneggiatura che presentasse un simile personaggio senza incadere nei classici stereotipi e che si attenesse alla caratterizzazione datagli anta anni fa. Chi ha visto e vissuto i suoi cartoni, sa che non è un personaggio completamente positivo. Combatte per il bene ma (come per tutti i cartoni dell'epoca) il male si combatte con il male. Allo schiaffo non si porge l'altra guancia, si risponde con un cazzotto. D'altronde parliamo di un pirata. Nel film il ruolo del Capitano sembra essere posto in secondo piano, in realtà la sua presenza aleggia sempre, nello spirito dei protagonisti, nei pensieri dei suoi nemici. La trama è intrigante, i personaggi sono ben costruiti (tra l'altro debbono rispecchiare le caratteristiche del cartone), la storia è avvincente. La tecnica è stupenda, il 3D funziona alla grande. Sono uscito dalla sala con la voglia di rivederlo e con in testa una domanda: a quando Capitan Futuro :-D ?
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