mario nitti
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mercoledì 3 settembre 2014
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la difficile arte del sequel
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Ormai nel mondo dei cartoon quando viene azzeccato un film (ma a volte anche quando lo si azzecca solo così così) sembra diventato un obbligo fare un sequel.
Una sfida difficile, perché lo spettatore conosce già i personaggi e non si può più giocare sull’elemento sorpresa, che spiazza con trovate inattese. Anche se la sfida sembra persa in partenza ci sono, seppur rari, esempi di sequel più riusciti del primo episodio.
Dragon Trainer 2 riesce ad essere un prodotto di buon livello sopperendo a qualche fragilità narrativa e all’impossibilità di stupire con un buon disegno dei personaggi, con alcune scene di grande effetto visivo e con una grafica splendida.
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Ormai nel mondo dei cartoon quando viene azzeccato un film (ma a volte anche quando lo si azzecca solo così così) sembra diventato un obbligo fare un sequel.
Una sfida difficile, perché lo spettatore conosce già i personaggi e non si può più giocare sull’elemento sorpresa, che spiazza con trovate inattese. Anche se la sfida sembra persa in partenza ci sono, seppur rari, esempi di sequel più riusciti del primo episodio.
Dragon Trainer 2 riesce ad essere un prodotto di buon livello sopperendo a qualche fragilità narrativa e all’impossibilità di stupire con un buon disegno dei personaggi, con alcune scene di grande effetto visivo e con una grafica splendida. A mio parere non c’è nulla che bilanci le scene della costruzione dell’amicizia tra protagonista e Furia Nera del primo episodio, ma le scene di volo del secondo episodio sono veramente affascinanti: peccato che il ricorso ad alcuni colpi di scena (Io sono tua madre!!) sia un po’ troppo facile. In ogni caso i 100 minuti di film si lasciano guardare e alla fine la storia ha sufficiente presa da farti uscire dalla sala chiedendoti: “Chissà dove ho parcheggiato il mio drago questa sera”.
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cindowen
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lunedì 1 settembre 2014
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draghi & vichinghi di nuovo insieme
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Cinque anni dopo aver permesso la riappacificazione e l’integrazione tra draghi e umani nel villaggio vichingo di Berk, Hiccup e Furia Buia si dedicano all’esplorazione di nuove terre. Nel farlo, si imbattono in un esercito impegnato in una guerra di conquista, al comando del perfido Drago Bludvist, il quale riesce a schiavizzare i draghi sottomettendoli ipnoticamente. Contravvenendo agli ordini di suo padre, Hiccup vuole ottenere la pace mettendo il cattivo di fronte al fatto che i draghi sono esseri intelligenti e non ostili, correndo gravi pericoli insieme ai suoi amici. Dopo varie peripezie ritrova la madre, creduta morta, la quale ha dedicato la vita a salvare i draghi su un’isola sperduta.
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Cinque anni dopo aver permesso la riappacificazione e l’integrazione tra draghi e umani nel villaggio vichingo di Berk, Hiccup e Furia Buia si dedicano all’esplorazione di nuove terre. Nel farlo, si imbattono in un esercito impegnato in una guerra di conquista, al comando del perfido Drago Bludvist, il quale riesce a schiavizzare i draghi sottomettendoli ipnoticamente. Contravvenendo agli ordini di suo padre, Hiccup vuole ottenere la pace mettendo il cattivo di fronte al fatto che i draghi sono esseri intelligenti e non ostili, correndo gravi pericoli insieme ai suoi amici. Dopo varie peripezie ritrova la madre, creduta morta, la quale ha dedicato la vita a salvare i draghi su un’isola sperduta. Alla fine, nonostante suo padre venga ucciso per errore dal povero Furia Buia e tutto sembri perduto, grazie a un imprevedibile stratagemma e al rapporto che lega Hiccup e il suo drago,la vicenda termina con un lieto fine.
La trama è lineare ma esprime in modo semplice e immediato alcuni elementi interessanti e originali per un film d’animazione, oltre ai temi già visti in Dragon Trainer 1: oltre al passaggio all'età adulta e all'assunzione di responsabilità, entrano in gioco la manipolazione (i draghi ipnotizzati dal drago alfa seguono solo lui), l’ossessione del controllo generata dalla paura e dal dolore (Drago Bludvist è diventato così in seguito all’attacco di un drago), la necessità di trovare un modo nuovo di rapportarsi e di fare le cose.... che mi sembrano temi sempre attuali.
La trama è semplice e scorrevole, epica, che alterna divertenti gag (la corsa con i draghi con lancio delle pecore, le battute del fabbro Skarakkio, ecc.)a momenti di commozione e di romanticismo e attimi tragici senza scadere nella frenesia o nella melensaggine.
L’animazione è splendida, io l’ho visto in 2D (il 3D mi fa venire mal di testa) ma non ci perde assolutamente (e secondo me, questo è un punto a favore); i draghi sono fantastici, valgono da soli una visita al cinema!!
In breve: ben raccontato, spettacolare, divertente e molto meno superficiale di quanto non sembri. Vale la pena di vederlo.
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(di patty81)
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skyfall
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domenica 31 agosto 2014
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senza parole
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Il 2 di dragon trainer è stato un capolavoro, veramente mozzafiato da andare assolutamente a vedere
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baseman
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giovedì 28 agosto 2014
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hiccup e furia buia volano sempre più in alto!
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Ottimo film. La saga di Dragon Trainer si è mantenuta sugli standard del primo film.
Già il fatto di iniziare con i personaggi 5 anni dopo il lungometraggio precedente fa sì che i protagonisti siano più maturi, e nel contempo presentano delle caratteristiche tipiche dei teenager. Ottima, come al solito, la caratterizzazione dei personaggi, anche perchè se ne inseriscono di nuovi, ben amalgamati nel contesto, i quali danno quella sferzata di novità che serviva per non ritrovarsi davanti ad un sequel scontato.
La trama è molto buona soprattutto perchè appare un "cattivo" di spessore e fanno la loro comparsa nuovi splendidi draghi, molto curiosi sia per il loro aspetto che per la loro funzione.
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Ottimo film. La saga di Dragon Trainer si è mantenuta sugli standard del primo film.
Già il fatto di iniziare con i personaggi 5 anni dopo il lungometraggio precedente fa sì che i protagonisti siano più maturi, e nel contempo presentano delle caratteristiche tipiche dei teenager. Ottima, come al solito, la caratterizzazione dei personaggi, anche perchè se ne inseriscono di nuovi, ben amalgamati nel contesto, i quali danno quella sferzata di novità che serviva per non ritrovarsi davanti ad un sequel scontato.
La trama è molto buona soprattutto perchè appare un "cattivo" di spessore e fanno la loro comparsa nuovi splendidi draghi, molto curiosi sia per il loro aspetto che per la loro funzione. Inoltre si scoprono alcuni aspetti della sfera famigliare del protagonista che risultano molto gradevoli e inaspettati.
Se proprio vogliamo trovare una nota stonata, farei notare la poca influenza di Hiccup nello svolgere degli eventi. Egli si limita a fare colui che non rispetta i voleri del padre.
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effie trinket
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lunedì 25 agosto 2014
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un capolavoro dell'animazione
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Sono uscita dalla sala pienamente soddisfatta: un film emozionante, magnifico e... vichingo.
Ho trovato il primo film veramente bellissimo, ma credo che questo sia uno dei rari casi in cui il sequel supera il primo film.
Nel secondo capitolo di "Dragon Trainer", vediamo le vicende spostarsi a cinque anni dopo rispetto all'accaduto del primo film: i protagonisti crescono, i vichinghi non combattono più i draghi e ora Berk è finalmente pacifica... o almeno, così sembra.
I nostri protagonisti avranno a che fare con nuovi personaggi che non saranno esattamente entusiasti dell'idea di addestrare i draghi, ma solo un personaggio sarà d'accordo: la madre di Hiccup.
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Sono uscita dalla sala pienamente soddisfatta: un film emozionante, magnifico e... vichingo.
Ho trovato il primo film veramente bellissimo, ma credo che questo sia uno dei rari casi in cui il sequel supera il primo film.
Nel secondo capitolo di "Dragon Trainer", vediamo le vicende spostarsi a cinque anni dopo rispetto all'accaduto del primo film: i protagonisti crescono, i vichinghi non combattono più i draghi e ora Berk è finalmente pacifica... o almeno, così sembra.
I nostri protagonisti avranno a che fare con nuovi personaggi che non saranno esattamente entusiasti dell'idea di addestrare i draghi, ma solo un personaggio sarà d'accordo: la madre di Hiccup. Colei che sembrava ormai morta, in realtà è fuggita via anni e anni prima da Berk, aiutando tutti i draghi feriti e addestrandoli, proprio come fece il nostro Hiccup nel primo capitolo.
Per mancanza di fondi, sono stata costretta a vederlo in 2D, però posso assicurare a chi non l'ha ancora visto che ha delle animazioni semplicemente magnifiche, scenografie e atmosfere mozzafiato, le scene di volo sono semplicemente epiche e quindi vi assicuro che varrà la pena spendere qualche euro in più per vedere questo capolavoro in 3D.
Bello, pieno di colpi di scena e anche molto molto simpatico.
Consigliatissimo, il mio voto è 5 su 5.
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siegfried
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lunedì 25 agosto 2014
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attenta ai draghi ,walt disney!!!
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Uno dei migliori film di animazione creato in dicitale che abbia mai visto!!!
Se il Film FROZEN ha ricevuto degli Oscar, allora questo ne merita 10.
ORIGINALE,Cionvolgente divertente e commovente!!!!! Da Pelle d'oca;)
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gerico.one
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sabato 23 agosto 2014
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che noia
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Premetto che non ho visto il primo ma qui, che noia, una grande battaglia tra draghi buoni e cattivi, in 2d, scarso e noiosetto
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mickey97
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venerdì 22 agosto 2014
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film appena sufficiente, poteva dimostrare di più
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Nel villaggio di Berk oramai si è venuta ad instaurare una perfetta alchimia fra draghi e vichinghi ma il giovane Hiccup in una delle sue esplorazioni si imbatte in un gruppo di cacciatori, venendo a conoscenza dell'esistenza di un certo drago Bludvist che sta radunando un esercito di bestie al suo servizio. Il villaggio dopo essere stato informato di ciò, è in procinto di dichiarargli guerra ma Hiccup è sempre più determinato a parlargli riguardo la bontà dei draghi e nel volerlo fare incontrerà la madre che credeva perduta. La sceneggiatura di questo film è alquanto scarna, la trama risulta molto semplice mentre scade nel banale per quasi tutto il film, infatti la figura della madre che vuole instaurare un legame con suo figlio sembra cambiare le cose e Dean Deblois ne elabora il raporto sino al punto di renderlo un punto chiave della pellicola.
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Nel villaggio di Berk oramai si è venuta ad instaurare una perfetta alchimia fra draghi e vichinghi ma il giovane Hiccup in una delle sue esplorazioni si imbatte in un gruppo di cacciatori, venendo a conoscenza dell'esistenza di un certo drago Bludvist che sta radunando un esercito di bestie al suo servizio. Il villaggio dopo essere stato informato di ciò, è in procinto di dichiarargli guerra ma Hiccup è sempre più determinato a parlargli riguardo la bontà dei draghi e nel volerlo fare incontrerà la madre che credeva perduta. La sceneggiatura di questo film è alquanto scarna, la trama risulta molto semplice mentre scade nel banale per quasi tutto il film, infatti la figura della madre che vuole instaurare un legame con suo figlio sembra cambiare le cose e Dean Deblois ne elabora il raporto sino al punto di renderlo un punto chiave della pellicola. Il film però appare significatiivo solo in poche occasioni, i problemi inerenti a trama e sceneggiatura prevalgono decisamente, da quest'ultima si evince quanto le idee siano state poche, infatti lo svolgimento della vicenda è elementare, comunque questo sequel grazie ai pochi attimi determinanti e all'ottima caratterizazzione dei personaggi sia primari che secondari raggiunge appena la sufficienza ma poteva dimostrare molto di più.
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kaly7
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venerdì 22 agosto 2014
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si dice che i secondi siano peggio, ma qui..
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.. Si supera il primo, già di suo una perla d'animazione troppo sottovalutata. Questo si rifà sulle orme di quest'ultimo, lasciando però i problemi adolescenziali per temi decisamente più maturi, e l'intreccio della trama, non complicatissima, ma scorrevole e che non pochi colpi di scena, scorre che è una favola! Ma vi faccio notare una cosa, questo non è un cartone è film! Si perché parliamo del massimo della tecnologia, dal motion capture, ai colori, fino alle incredibili scene di volo! Tutto perfetto! Non mancano le scene dove vi scenderà un lacrima, più di una scena, ma sono altrettanto presenti quelle dove riderete e amerato quel draghetto nero tanto dolce quanto guerriero quando ci sarà da combat
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.. Si supera il primo, già di suo una perla d'animazione troppo sottovalutata. Questo si rifà sulle orme di quest'ultimo, lasciando però i problemi adolescenziali per temi decisamente più maturi, e l'intreccio della trama, non complicatissima, ma scorrevole e che non pochi colpi di scena, scorre che è una favola! Ma vi faccio notare una cosa, questo non è un cartone è film! Si perché parliamo del massimo della tecnologia, dal motion capture, ai colori, fino alle incredibili scene di volo! Tutto perfetto! Non mancano le scene dove vi scenderà un lacrima, più di una scena, ma sono altrettanto presenti quelle dove riderete e amerato quel draghetto nero tanto dolce quanto guerriero quando ci sarà da combattere! Credetemi quando ci dico che non manca niente! Vi resta solo di vederlo, grande e piccoli che siate! Questo film vi lasciare molte più cose di quanto non pensiate! Buona visione!
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[+] quanto è vero!
(di 7072persempre)
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valentino giorgi
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lunedì 18 agosto 2014
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l'animazione che non delude
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La Dreamworks Animation con Dean DeBlois alla regia torna sul grande schermo con Dragon Trainer 2 per continuare a raccontarci le avventure del giovane Hiccup e del suo drago Sdentato. Dopo 5 anni da quanto accaduto nel primo episodio, il villaggio di Berk da essere “infestato dai draghi” diventa un luogo di pace e serenità dove i simpatici mostri sputafuoco vivono in piena armonia con i rudi vichinghi. La sicurezza del villaggio però viene interrotta da una notizia preoccupante: il rinnegato Drago Bludvist sta radunando un esercito di bestie sputafuoco al suo servizio. Hiccup e Sdentato, inseguiti dagli amici cavalieri di draghi, partono per cercare di fermarlo.
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La Dreamworks Animation con Dean DeBlois alla regia torna sul grande schermo con Dragon Trainer 2 per continuare a raccontarci le avventure del giovane Hiccup e del suo drago Sdentato. Dopo 5 anni da quanto accaduto nel primo episodio, il villaggio di Berk da essere “infestato dai draghi” diventa un luogo di pace e serenità dove i simpatici mostri sputafuoco vivono in piena armonia con i rudi vichinghi. La sicurezza del villaggio però viene interrotta da una notizia preoccupante: il rinnegato Drago Bludvist sta radunando un esercito di bestie sputafuoco al suo servizio. Hiccup e Sdentato, inseguiti dagli amici cavalieri di draghi, partono per cercare di fermarlo. Nel viaggio il giovane protagonista scoprirà luoghi mai visti prima e incontrerà persone che pensava perdute.
Stavolta la vicenda si fa più brillante e movimentata, sempre ricca di immagini molto suggestive grazie a una ben fatta e curata animazione che in alcuni momenti riesce a lasciarti senza fiato, soprattutto nelle sequenze di volo. Ottima appare anche la caratterizzazione dei personaggi sia nella fisionomia che nella personalità, sempre simpatici e divertenti ma mai banali.
La trama è semplice ma ben strutturata e solida, riesce a coinvolgere lo spettatore sin dall’inizio senza farlo annoiare. Questo grazie anche a una buona calibrazione dei toni della narrazione: mai risulta troppo smielata o retorica, mai troppo demenziale, mai eccessivamente drammatica. Ogni momento è saggiato bene, e in ogni caso l’alchimia funziona. Si pensi, per esempio, a quando Stoik ritrova la bella moglie scomparsa 20 anni fa, il film per qualche minuto si fa dolce e romantico ma riesce comunque a non diventare troppo smielato perché alla sequenza in cui i due amanti si baciano e cantano appassionatamente si alternano quadri in cui il simpatico fabbro Skaracchio interrompe il rituale d’amore dei due facendo sorridere. Questo espediente viene utilizzato varie volte nel racconto e funziona sempre.
Rispetto al primo episodio Dragon Trainer 2 è visivamente più potente e ricco di spettacolari ambientazioni ma appare meno efficace nelle metafore e nel messaggio finale. Stiamo attenti però nel bollare il film come classico e convenzionale. Il film presenta comunque una certa audacia in alcune scelte: non scordiamoci che Stoik, il padre del protagonista, muore ucciso per salvare il figlio dalla furia del suo drago Sdentato sotto la negativa influenza dell’esemplare alfa. L’allegoria sull’accoglienza e il superamento dei pregiudizi di fronte al diverso sviluppata nel primo film viene qui superata dalla morale del perdono umano, talmente forte è il legame instaurato tra draghi e uomini. Forse non è una morale eccessivamente anticonformista da come è inserita nell'intreccio (perché comunque il padre doveva morire per lasciare il posto al figlio che diventerà capo del villaggio) tuttavia non è scontata e neppure convenzionale.
Dragon Trainer 2 non è certamente il miglior film d’animazione ma riesce bene a intrattenere lasciandoti qualcosa su cui riflettere. Come molti film d’animazione, sa parlare a grandi e piccoli senza apparire né infantile né serioso. È uno dei tanti esempi dell'animazione che non delude le aspettative.
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