jayan
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domenica 22 febbraio 2015
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il nazismo visto con l'innocenza dei bambini
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Un capolavoro di Percival, che ha arricchito di sentimenti il freddo romanzo che, non si sa come, ha avuto successo prima del film. Gli attori sono poi straordinari, da Geoffrey Rush a Sophie Nelisse e gli atri, tutti molto bravi. Il film commuove e trasmette l'amore per la cultura. Saranno i libri, i genitori adottivi, un compagno dai capelli biondi e un ospite inatteso, ebreo, che renderanno meno difficile la vita alla protagonista, di 10 anni, che deve affrontare l'inconcepibile odio dei tedeschi per gli ebrei e i comunisti. Un film che andrebbe visto da tutti, in particolare i giovani, che spesso ignorano ciò che successe allora. Il regista riesce a rappresentare la tragedia del nazismo con delicatezza, attraverso gli occhi innocenti dei ragazzi.
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Un capolavoro di Percival, che ha arricchito di sentimenti il freddo romanzo che, non si sa come, ha avuto successo prima del film. Gli attori sono poi straordinari, da Geoffrey Rush a Sophie Nelisse e gli atri, tutti molto bravi. Il film commuove e trasmette l'amore per la cultura. Saranno i libri, i genitori adottivi, un compagno dai capelli biondi e un ospite inatteso, ebreo, che renderanno meno difficile la vita alla protagonista, di 10 anni, che deve affrontare l'inconcepibile odio dei tedeschi per gli ebrei e i comunisti. Un film che andrebbe visto da tutti, in particolare i giovani, che spesso ignorano ciò che successe allora. Il regista riesce a rappresentare la tragedia del nazismo con delicatezza, attraverso gli occhi innocenti dei ragazzi. Un film da non perdere. Avrebbe dovuto avere l'Oscar.
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giu1938
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venerdì 4 aprile 2014
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veramente bello
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E' senza dubbio un film molto bello, emozionante e commovente. Non è un film allegro, la guerra non lo è mai; ma dalle immagini di questo film non si respirano solo sofferenza e tristezza, ma anche e soprattutto amore e speranza.
Si potrebbe scrivere a lungo della bellezza di questo film e del suo patos.
Il regista è stato magnifico, non solo nel suo modo di narrare per immagini, ma anche per come ha reso vivi e reali fatti accaduti anni addietro, in un periodo di cui la maggior parte delle persone non vuole il minimo accenno se non ai sacrifici sopportati.
Un film che esalta la capacità di creare amore e sentimenti di lealtà all' interno della guerra e della lotta per la sopravvivenza.
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E' senza dubbio un film molto bello, emozionante e commovente. Non è un film allegro, la guerra non lo è mai; ma dalle immagini di questo film non si respirano solo sofferenza e tristezza, ma anche e soprattutto amore e speranza.
Si potrebbe scrivere a lungo della bellezza di questo film e del suo patos.
Il regista è stato magnifico, non solo nel suo modo di narrare per immagini, ma anche per come ha reso vivi e reali fatti accaduti anni addietro, in un periodo di cui la maggior parte delle persone non vuole il minimo accenno se non ai sacrifici sopportati.
Un film che esalta la capacità di creare amore e sentimenti di lealtà all' interno della guerra e della lotta per la sopravvivenza.
Bravissimi gli attori e splendida la colonna sonora. Da vedere.
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frabov
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martedì 22 aprile 2014
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banale e svogliato
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Geoffrey rush e emily watson sono impeccabili, una delle due stelle è per loro. Nota di merito amche per bob schnetzer e per la bellezza angelica della ragazza.
Purtroppo il film è poco riuscito, farraginoso ed edulcorato, con sprazzi neosavistici e intenti moralistici di bassa lega. Terribile é la scelta della morte come voce fuori campo, i dialoghi sono poco credibili e alcune scene sono raccapriccianti per la semplicita con cui cercano di imporsi. Regia banale e svogliata più che classica e didascalica.
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satlee
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venerdì 9 maggio 2014
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storia strappalacrime....
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Se diventassi famoso per le mie recensioni, mi ricorderebbero per la solita frase:" bella, bellissima l' idea, ma forse poteva essere meglio resa";
ed infatti anche in questo film, di cui ne consiglio vivamente la visione, a mio avviso la storia doveva incentrarsi maggiormente sul ruolo che la lettura, che i libri dovevano giocare nei confronti della protagonista; ma tutto sommato, un film che per quanto mi riguarda sarebbe perfetto per la giornata della memoria, quando tutte le classi vanno al cinema.
Ottimi gli interpreti, anche l' accento palesemente francese della piccola protagonista (mio Dio parliamo della classe 2000) non stona; la storia in svariati punti fa scendere la classica lacrimuccia, la storia centrale non è delle migliori ma la storia dopotutto è quella.
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Se diventassi famoso per le mie recensioni, mi ricorderebbero per la solita frase:" bella, bellissima l' idea, ma forse poteva essere meglio resa";
ed infatti anche in questo film, di cui ne consiglio vivamente la visione, a mio avviso la storia doveva incentrarsi maggiormente sul ruolo che la lettura, che i libri dovevano giocare nei confronti della protagonista; ma tutto sommato, un film che per quanto mi riguarda sarebbe perfetto per la giornata della memoria, quando tutte le classi vanno al cinema.
Ottimi gli interpreti, anche l' accento palesemente francese della piccola protagonista (mio Dio parliamo della classe 2000) non stona; la storia in svariati punti fa scendere la classica lacrimuccia, la storia centrale non è delle migliori ma la storia dopotutto è quella.
Le cose che non mi fanno essere entusiasta del film?
Alcune scene sembrano buttate li a caso, cosi' come alcuni personaggi, eppure mi è piaciuto molto lo spazio, il luogo dove si sono svolti i fatti, la maturazione dei personaggi e della stessa protagonista e che dire della voce fuori campo impersonificante la morte: una trovata geniale.
Resta un film che a mio avviso non entrarà nella storia, ma non vederlo sarebbe comunque un peccato.
Ah solita intramontabile condizione generale secondo cui la Germania è la culla della morte, i tedeschi sono cattivi in primis contro loro stessi, già tra bambini non hanno cuore tranne il protagonista che non si scandalizza se sente che il compagno di letto è un ebreo (un bambino educato in quel periodo avrebbe avuto paura la notte); alla fine gli americani entrano e liberano tra feste e applausi, beh si, più o meno.
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wetman
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domenica 18 maggio 2014
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bella la trama, la regia un po meno
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Stoccarda, 1938, la piccola Liesel Meminger arriva dai suoi nuovi genitori adottivi Hans e Rose, dei quali lui è un padre buono e caro mentre lei è irascibile e petulante, ma che, sotto sotto, possiede un cuore d'oro. Liesel non sa leggere, e per questo viene ripetutamente presa in giro dai suoi compagni. Uno di loro, Rudy, si mostra però accogliente e generoso e accompagna Liesel a casa. Sulla strada i due faranno conoscenza e diventeranno migliori amici. Hans insegnerà alla bambina come leggere e lei rimarrà affascinata dai libri, tanto che cercherà di procurarsene sempre di più, a volte anche rubandoli. Le vite dei protagonisti verranno sconvolti dall'avvento della Seconda Guerra Mondiale e dall’arrivo di un ebreo in casa loro: Max.
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Stoccarda, 1938, la piccola Liesel Meminger arriva dai suoi nuovi genitori adottivi Hans e Rose, dei quali lui è un padre buono e caro mentre lei è irascibile e petulante, ma che, sotto sotto, possiede un cuore d'oro. Liesel non sa leggere, e per questo viene ripetutamente presa in giro dai suoi compagni. Uno di loro, Rudy, si mostra però accogliente e generoso e accompagna Liesel a casa. Sulla strada i due faranno conoscenza e diventeranno migliori amici. Hans insegnerà alla bambina come leggere e lei rimarrà affascinata dai libri, tanto che cercherà di procurarsene sempre di più, a volte anche rubandoli. Le vite dei protagonisti verranno sconvolti dall'avvento della Seconda Guerra Mondiale e dall’arrivo di un ebreo in casa loro: Max. Nonostante Rose si mostrasse contraria, i protagonisti decidono di nasconderlo in casa loro.
Il film possiede una narrazione affascinante, capace di catturare lo spettatore grazie anche alla sua dolcezza e profondità. Inoltre la pellicola è, a tratti, molto originale. Basti pensare che tutta la vicenda è narrata dalla morte, la quale svolgerà un ruolo molto importante nella storia. Nonostante ciò il film possiede molte pecche per quanto riguarda la regia: banale e scontata; sempre rinchiusa in quattro o cinque inquadrature da cui non si smuove mai. Non sfrutta, inoltre, l’ottima fotografia presente nella pellicola; e questo è un vero peccato, perché il film aveva ottime possibilità per diventare un capolavoro. Altro punto a sfavore è la sceneggiatura, colma di personaggi assolutamente inutili ai fini della trama (come il padre di Rudy). Il film, inoltre, non è mai accompagnato da una musica, se non fosse per quei piccoli brani suonati alla fisarmonica da Hans. Concludo dicendo che, a mio parere, il film sarebbe funzionato quasi ugualmente senza la storia dei libri, trattata marginalmente per tutta la storia ed utilizzata solo perché, oramai, non si hanno più idee per quanto riguarda un film sui nazisti o sulla guerra.
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onufrio
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martedì 9 dicembre 2014
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ancora guerra, ancora nazismo
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Ennesimo film che "sfrutta" la seconda guerra mondiale ed in maniera particolare ovviamente il nazismo per trarne fuori una nuova storia, la storia di una ragazza tedesca adottata da una coppia di genitori, lui bonaccione, lei finta burbera, durante il periodo storico più usurato in tutta la storia della cinematografia mondiale. Stavolta la protagonista è appunto una giovane bambina, attratta da qualsiasi tipo di libro tanto da rubarli (o prenderli in prestito come lei dice) per poterli leggere in primis con l'aiuto del padre. Interessante il narratore fuori campo, un personaggio al di sopra di tutti, che dall'alto guarda le persone nell'attesa che giunga il loro triste momento.
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Ennesimo film che "sfrutta" la seconda guerra mondiale ed in maniera particolare ovviamente il nazismo per trarne fuori una nuova storia, la storia di una ragazza tedesca adottata da una coppia di genitori, lui bonaccione, lei finta burbera, durante il periodo storico più usurato in tutta la storia della cinematografia mondiale. Stavolta la protagonista è appunto una giovane bambina, attratta da qualsiasi tipo di libro tanto da rubarli (o prenderli in prestito come lei dice) per poterli leggere in primis con l'aiuto del padre. Interessante il narratore fuori campo, un personaggio al di sopra di tutti, che dall'alto guarda le persone nell'attesa che giunga il loro triste momento.
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eleonora panzeri
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mercoledì 28 gennaio 2015
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per non dimenticare
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Una voce fuori campo, profonda quasi ammiccante ma quanto mai sconcertante se pensiamo che si tratta della morte.
Una verità indiscutibile, prima o poi tutti moriremo il mistero è solo quando e come.
Nel frattempo tuttavia c’è la vita, che quasi mai sembra giusta.
Una ragazzina che perde il suo fratellino e viene data in adozione a una famiglia sconosciuta. Così inizia questo film, ambientato in Germania poco prima della seconda guerra mondiale.
Non è la prima volta che un film racconta la storia dal punto di vista dei più piccoli, a cui tutto questo odio risulta incomprensibile.
Una famiglia adottiva più amorevole di molte naturali, un papà un po’ stravagante dal cuore grande e una mamma molto severa ma nel profondo sensibile e generosa.
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Una voce fuori campo, profonda quasi ammiccante ma quanto mai sconcertante se pensiamo che si tratta della morte.
Una verità indiscutibile, prima o poi tutti moriremo il mistero è solo quando e come.
Nel frattempo tuttavia c’è la vita, che quasi mai sembra giusta.
Una ragazzina che perde il suo fratellino e viene data in adozione a una famiglia sconosciuta. Così inizia questo film, ambientato in Germania poco prima della seconda guerra mondiale.
Non è la prima volta che un film racconta la storia dal punto di vista dei più piccoli, a cui tutto questo odio risulta incomprensibile.
Una famiglia adottiva più amorevole di molte naturali, un papà un po’ stravagante dal cuore grande e una mamma molto severa ma nel profondo sensibile e generosa.
La famiglia è dove ci sono le persone che ami. La morte e la guerra non tengono conto degli affetti, dei baci non dati e delle promesse infrante.
Non c’è misericordia nella morte, c’è solo amarezza e disperazione.
Solo la fantasia può dare speranza e creare un mondo diverso, un mondo dove essere umani non è una colpa ma una virtù.
Non bisogna dimenticare, ma soprattutto bisogna sempre ricordare che nessuna guerra è giusta.
L’unica che vince è sempre lei, la morte, il resto è solo sangue nella polvere.
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inall3
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lunedì 1 giugno 2015
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perchè è “lecito” rubare libri…
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La “Storia di una ladra di libri” (20thCenturyfox, diretto da Brian Percival, con protagonisti Geoffrey Rush ed Emily Watson è la trasposizione cinematografica del romanzo “La bambina che salvava i libri” di Markus Zusak[+]
La “Storia di una ladra di libri” (20thCenturyfox, diretto da Brian Percival, con protagonisti Geoffrey Rush ed Emily Watson è la trasposizione cinematografica del romanzo “La bambina che salvava i libri” di Markus Zusak, scritto nel 2005), è una storia che fa breccia nella mente e nel cuore. La pellicola è la sequenza di sguardi di Liesel, una bambina nella Germania della Seconda Guerra Mondiale, alle prese con i grandi interrogativi della storia e di sofferenze personali, legate alle tristi vicende familiari . Il film, nonostante ripercorra una pagina atroce della storia dell’umanità intera, riesce ad essere pieno di speranza, attivando riflessioni sul senso profondo dell’esistenza e tratteggiando personaggi ricchi di umanità. Liesel, in una Germania bianca e gelida, scalda il cuore di chi incontra: la parola diventa vita, i libri sono relazione.
<<Se il tuo sguardo potesse parlare, cosa direbbe?>> dice Max, rifugiato ebreo, alla piccola “ladra”, che lo tiene letteralmente in vita con i suoi racconti e lo porta a spasso con i suoi occhi. Sconvolgente la relazione tra Liesel ed il suo padre adottivo, per non parlare del ragazzo color limone…
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veritasxxx
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venerdì 16 maggio 2014
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bignami del periodo nazista per adolescenti
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Se avete - come è probabile - già letto libri o visto film sulla seconda guerra mondiale, questo non aggiungerà nulla a ciò che già sapete. La fotografia è deliziosa ma quasi fuori luogo visto l'argomento. La sceneggiatura scorre lenta e noiosa e la voce della morte che commenta fuori campo all'inizio e alla fine del film è quasi una benedizione, perchè preannuncia la fine dello strazio. Film inutile per gli adulti, ma potrebbe essere un buon bignami del periodo nazista per un adolescente.
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lorry
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giovedì 31 luglio 2014
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insopportabile
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Qualche buona idea (il potere della parola che tiene in vita, esteso alla musica), eccellente fotografia, ma il tutto è irrimediabilmnet rovinato dal didascalismo, da un eccesso di melodramma specie nella parte finale, da una invadente voce fuori campo, da una schematizzazione delle psicologie, e soprattuto da alcune insopportabili forzature hollywoodiane: è mai possibile che in una inquadratura si vedano strade con le insegne (giustamente) in tedesco, e in quella dopo la bambina che compila l'abbecedario - in inglese ? e che sa leggere a malapena, ma legge in inglese?
Possibile che dopo il bombardamento, su tutti i cadaveri non ci sia una goccia di sangue, e che nessuno mostri ferite evidenti? tutti morti di spavento allora?
[+] lorry, quasi tutto vero, ma ...
(di han-solo)
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