Il remake da Romero è un'apocalisse visuale con troppo frastuono
di Mariuccia Ciotta Il Manifesto
«La catastrofe è che tutto continui come prima». Walter Benjamin introduce lo stato di cose presenti e anche il fanta-horror La città verrà distrutta all'alba, remake del film di George Romero (The Crazies, 1973). L'incubo che ti insegue come le sirene spiegate di Chicago, secondo John Belushi, domina le distese piatte dell'Iowa e della Georgia, in uno scenario di guerra permanente, disumana e apocalittica. Visioni da Kandahar e da Baghdad, siamo circondati dalle «forze di pace» e da Al Qaeda, dispiegamento mortale a tenaglia nella cittadina del Mid West contaminato dal virus della follia e da una legione di zombies sanguinari che un minuto prima erano i tuoi cari vicini di casa. [...]
di Mariuccia Ciotta, articolo completo (2693 caratteri spazi inclusi) su Il Manifesto 23 aprile 2010
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