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pilota54
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martedì 19 gennaio 2016
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film scanzonato, originale e moderno
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Ho visto il film ieri quasi per caso, cercando un film decente su Sky. Inizialmente pensavo fosse un filmetto, senza pretese, poi, guardandolo interamente, mi è piaciuto sempre di più per l'originalità del tema, le situazioni divertenti, la buona analisi dei personaggi, il non cadere nel volgare e boccaccesco, che dato il tema poteva accadere. Complimenti al neo regista e già buon attore.
E' la storia di un giovane ragazzo di buona famiglia, che passa gran parte del tempo a fare autoerotismo davanti al computer guardando siti porno (ma ripete spesso "tutti gli uomini guardano i porno"...), però è cattolico, confessa tutto al prete, ha genitori discreti con lui, ben caratterizzati dal regista-protagonista nei tratti caratteriali.
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Ho visto il film ieri quasi per caso, cercando un film decente su Sky. Inizialmente pensavo fosse un filmetto, senza pretese, poi, guardandolo interamente, mi è piaciuto sempre di più per l'originalità del tema, le situazioni divertenti, la buona analisi dei personaggi, il non cadere nel volgare e boccaccesco, che dato il tema poteva accadere. Complimenti al neo regista e già buon attore.
E' la storia di un giovane ragazzo di buona famiglia, che passa gran parte del tempo a fare autoerotismo davanti al computer guardando siti porno (ma ripete spesso "tutti gli uomini guardano i porno"...), però è cattolico, confessa tutto al prete, ha genitori discreti con lui, ben caratterizzati dal regista-protagonista nei tratti caratteriali. Perfetta la giovanissima sorella, muta a costantemente impegnata con lo smatphone, ma alla fine però parla, ed emette una sentenza di grande saggezza.
Lui a un certo punto si innamora di una donna di una bellezza mozzafiato (la brava e meravigliosa Scarlett Johansson), ma lei non capisce la sua psicologìa di uomo, è troppo concentrata su se stessa e fuggirà da quella situazione. Alla fine sarà la più matura e vedova collega di "corso" che gli farà capire cosa è il vero amore................
Buona la sceneggiatura, piuttosto bravi gli attori, scorrevole il film, che si lascia vedere volentieri.
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visualman
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giovedì 5 dicembre 2013
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film con struttura da romanzo
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don jon è un film che mi ha convinto soprattutto per la struttura narrativa, come una spirale senza fine che gira e rigira su sé stessa, senza mai fermarsi, anzi, come sottolineato dal protagonista, a perdersi nel tempo e nello spazio. il merito degli attori è stato soprattutto quello di dare spessore a personaggi usciti dritti dritti da jersey shore, dove conta solo essere sexy e conquistare ad ogni sortita notturna nei club una preda dell'altro sesso. anche i dialoghi in sé non sono nulla di eccezionale. ciò che cattura sono le situazioni che, ad ogni riproposizione, finiscono per diventare familiari e foriere di un nuovo elemento. insomma, sfoggio di talento da pafrte di gordon-levitt, anche per la leggerezza con cui ha trattato un tema scabroso ma al tempo stesso attuale, a causa della spersonalizzazione imperante dei rapporti tra uomo e donna, soprattutto tra i più giovani.
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don jon è un film che mi ha convinto soprattutto per la struttura narrativa, come una spirale senza fine che gira e rigira su sé stessa, senza mai fermarsi, anzi, come sottolineato dal protagonista, a perdersi nel tempo e nello spazio. il merito degli attori è stato soprattutto quello di dare spessore a personaggi usciti dritti dritti da jersey shore, dove conta solo essere sexy e conquistare ad ogni sortita notturna nei club una preda dell'altro sesso. anche i dialoghi in sé non sono nulla di eccezionale. ciò che cattura sono le situazioni che, ad ogni riproposizione, finiscono per diventare familiari e foriere di un nuovo elemento. insomma, sfoggio di talento da pafrte di gordon-levitt, anche per la leggerezza con cui ha trattato un tema scabroso ma al tempo stesso attuale, a causa della spersonalizzazione imperante dei rapporti tra uomo e donna, soprattutto tra i più giovani. certo, il punto di vista adottato è essendo preminentemente maschile, finisce per scontentare a mio avviso il pubblico femminile, i cui valori medi vengono smontati pezzo per pezzo durante tutto l'arco del film, con il solo finale a fornire parziale ristoro
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simone magli
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mercoledì 7 maggio 2014
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argomenti non facili trattati niente male
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Un film fresco, divertente e volutamente esplicito. La vita di Don Jon rappresenta in fondo, quella che molto di noi vorrebbero fare, seppure ci siano tanti che se la raccontano. Ma il film ci mostra anche che non può bastarci e che per essere innamorati, bisogna perdersi l'uno/a nell'altro/a. Viene evidenziato infine, come il troppo porno abbia danneggiato l'eros.
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amy78
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sabato 16 aprile 2016
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don jon...storia di un tamarro
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Ho guardato questo film per curiosità, ma non l'ho trovato un granché.... Il protagonista "Don Jon" è un ragazzo italo americano molto tamarro, la cui vita è fatta di standard: sveglia la mattina, messa a lucido della casa, lavoro, palestra, locale notturno, ragazza da portare a letto, ogni domenica a Messa, confessione (sempre gli stessi peccati, sesso fuori dal matrimonio e visione di video porno), pranzo a casa dei suoi in canottiera.
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Ho guardato questo film per curiosità, ma non l'ho trovato un granché.... Il protagonista "Don Jon" è un ragazzo italo americano molto tamarro, la cui vita è fatta di standard: sveglia la mattina, messa a lucido della casa, lavoro, palestra, locale notturno, ragazza da portare a letto, ogni domenica a Messa, confessione (sempre gli stessi peccati, sesso fuori dal matrimonio e visione di video porno), pranzo a casa dei suoi in canottiera.... il padre è altrettanto tamarro! In pratica in questa girandola di scene di routine, il tizio ci spiega che preferisce il porno al sesso vero, perché le donne vere non fanno quello che fanno le donne nei porno. Alla fine trova una ragazza bellissima che gliela fa sudare, convincendolo così a fare tutto quello che vuole lei: uscite con gli amici, conoscere i suoi, andare in palestra insieme, iscriversi ad un corso serale così da guadagnare di più.... ovviamente alla scoperta della sua ossessione per i porno la ragazza lo lascia. L'unico punto di forza del film è la morale finale, cioè che il tizio tamarro alla fine capisce che "fare l'amore" è ben altra cosa che replicare un film porno, me è un do ut des. Questo grazie all'incontro con la più anziana Julianne Moore, che sembra quasi riportare Jon ad una dimensione più "uomo" e meno tamarra. Non male per un esordio alla regia, ma non è un film che consiglierei.
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criticopolis
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giovedì 29 maggio 2014
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film malriuscito sulla pornodipendenza
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Giudizio analitico: coatto italo-americano è dipendente dei video porno scaricati da Internet; dopo una delusione amorosa, tra una pippa e l'altra, dopo aver consumato quintali di fazzolettini per ripulirsi dallo sperma, troverà la redenzione grazie a una babbiona conosciuta a un corso (interpretata da una invecchiatissima Julianne Moore) che gli insegnerà il vero amore. Prodotto schematico, monocorde, e sostanzialmente senz'anima; superficiale il tentativo di imbastire una critica anticlericale, insistendo sulle ripetute confessioni lavacoscienza che il protagonista fa a un prete-robot, capace solo di impartire assoluzioni a raffica, senza dargli alcun consiglio spirituale.
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Giudizio analitico: coatto italo-americano è dipendente dei video porno scaricati da Internet; dopo una delusione amorosa, tra una pippa e l'altra, dopo aver consumato quintali di fazzolettini per ripulirsi dallo sperma, troverà la redenzione grazie a una babbiona conosciuta a un corso (interpretata da una invecchiatissima Julianne Moore) che gli insegnerà il vero amore. Prodotto schematico, monocorde, e sostanzialmente senz'anima; superficiale il tentativo di imbastire una critica anticlericale, insistendo sulle ripetute confessioni lavacoscienza che il protagonista fa a un prete-robot, capace solo di impartire assoluzioni a raffica, senza dargli alcun consiglio spirituale.
Giudizio sintentico: cagata onanistica
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