giorg99
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lunedì 1 aprile 2013
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bello
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Film simpatico e leggero Claudio Bisio è molto bravo, come tutti gli altri attori.
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maria silvestre
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lunedì 1 aprile 2013
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è veramente comico, complementi a tutti
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È veramente comico, stupendo .. Complementi a tutti, al regista Milani che ha reso questo film molto solare, estroverso con gli attori, con il cast, con il pubblico.. Ma soprattutto devo dare il complimento al mio attore preferito a Beppe Fiorello, sei molto speciale quando reciti e molto sensibile:))
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lucia69
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lunedì 1 aprile 2013
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ridere e riflettere....
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Film divertente che tocca i tanti nei di questo paese!!! Nel film è quasi tutto divertente...nella realtà c'è davvero da piangere!!!!!
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mikiben
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lunedì 1 aprile 2013
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a tutto c'e' un limite
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Erano anni che non andavo via prima della fine del film....Un film ridicolo con battute da bambini
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conrad landt
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lunedì 1 aprile 2013
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leggero come una piuma, inconsistente come l'aria
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Da Bisio ci si aspetta molto: a parte qualche svarione ("Benvenuti al Nord" e "bar Sport" tanto per citarne uno), ha sempre accettato copioni che hanno una dignità pur se di basso profilo ("par par condicio: "Si può Fare" e il best seller "Benvenuti al Sud".
Nel film è bella l'idea di partenza (chi non vorrebbe essere "IL PRESIDENTE"), ma l'inverosimiglianza con cui è trattata la narrazione rende la pellicola deludente.
Si ride poco ed a denti stretti; i personaggi sono inverosimili e la caricatura da settimana enigmistica della nostra classe politica rende il film nulla più che una messa in onda delle chiacchere da bar.
Pure un grande attiore come Remo Girone è messo in un angolo a recitare da macchietta.
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Da Bisio ci si aspetta molto: a parte qualche svarione ("Benvenuti al Nord" e "bar Sport" tanto per citarne uno), ha sempre accettato copioni che hanno una dignità pur se di basso profilo ("par par condicio: "Si può Fare" e il best seller "Benvenuti al Sud".
Nel film è bella l'idea di partenza (chi non vorrebbe essere "IL PRESIDENTE"), ma l'inverosimiglianza con cui è trattata la narrazione rende la pellicola deludente.
Si ride poco ed a denti stretti; i personaggi sono inverosimili e la caricatura da settimana enigmistica della nostra classe politica rende il film nulla più che una messa in onda delle chiacchere da bar.
Pure un grande attiore come Remo Girone è messo in un angolo a recitare da macchietta.
La pseudo morale finale durante il discorso di scioglimento delle camere dà il metro della pochezza narrativa
Risparmiate i soldi del cinema ed attendete il DVD.
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vandamme84
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sabato 30 marzo 2013
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un'occasione sprecata.
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ridicolizzato un film che come idea poteva essere interessante
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rongiu
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venerdì 29 marzo 2013
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c'è sempre un "deon" che bussa alla porta ...
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Sapete cosa fa' un passero di quindici chili sul ramo di un albero? - CiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiP! E, sapete cosa fa' un Bisio al Quirinale? Ci fa' un Presidente della Repubblica. O meglio, Il Presidente della Repubblica. Si, si, proprio così. Non se l'è mica cercata questa carica, lui un tranquillo cittadino, di un tranquillo paesino di montagna, si ritrova, improvvisamente a dover lasciare l'amata pesca, gli amati amici e la "sua" biblioteca, per raggiungere Roma.
Lui, Giuseppe Garibaldi, per uno strano ma quotidiano gioco a scacchi, che i professionisti della politica conoscono bene, si ritrova lì, suo malgrado, coinvolto in una avventura politica ed umana, anzi, prima umana e poi politica, che coinvolgerà anche lo spettatore più esigente; almeno questo è il mio augurio.
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Sapete cosa fa' un passero di quindici chili sul ramo di un albero? - CiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiP! E, sapete cosa fa' un Bisio al Quirinale? Ci fa' un Presidente della Repubblica. O meglio, Il Presidente della Repubblica. Si, si, proprio così. Non se l'è mica cercata questa carica, lui un tranquillo cittadino, di un tranquillo paesino di montagna, si ritrova, improvvisamente a dover lasciare l'amata pesca, gli amati amici e la "sua" biblioteca, per raggiungere Roma.
Lui, Giuseppe Garibaldi, per uno strano ma quotidiano gioco a scacchi, che i professionisti della politica conoscono bene, si ritrova lì, suo malgrado, coinvolto in una avventura politica ed umana, anzi, prima umana e poi politica, che coinvolgerà anche lo spettatore più esigente; almeno questo è il mio augurio.
Io mi son divertito, e vi dico perché. E' vero, non ci vuole certo un Bisio per ricoprire di ridicolo una certa parte di classe politica che ha distrutto è sta tentando ancora di distruggere un'Italia, che giorno dopo giorno, diventa sempre meno stivale e sempre più pantofola.
Ma, ed è questa la cosa bella, una cosa è leggere i quotidiani, ascoltare i vari TG, restare aggiornati con le varie news che ci arrivano anche mentre ne faresti a meno; o cercare di capire, se tra i subliminali racconti dei frequentatori dei vari salotti politici, ci arrivi qualche sprazzo di "verità"; lasciando finalmente fuori "la diabolica ipocrisia". Altro è, "vedere", che in un sottoscala di un palazzo di 1200 stanze, sono "nascoste" varie soluzioni, idonee ai tanti problemi che ci assillano.
Riccardo Milani \ regista / è così tanto lontano dalla realtà? No, niente affatto; n'è fin troppo vicino; anzi l'ha centrata. Chi come me è curioso del "sapere politico" di un certo "sapere politico", sa bene, che tantissimi progetti presentati da validissimi ricercatori italiani, per il momento ancora giovani, ai "Signori del SI"; giacciono, dormono ed ingialliscono, in attesa di un Giuseppe.
Che sia un Garibaldi, come nel nostro caso o che sia un Giuseppe D'Arimatea \ visto il tempo Pasquale / questo non importa. Quel che importa è che finalmente le co-scienze politiche degli Italiani escano dal torpore per risvegliarsi protagoniste.
Il cinema italiano, ha ancora qualche cosa da dire; il contenuto del messaggio è certamente vecchio; ma, ricordare che c'è sempre un "deon" che bussa alla porta dell'anima, anche attraverso una simpatica impostazione filmica, restituisce al cinema il suo fine ultimo. Quale? Beh, a mio parere, dare emozioni in quantità, utilizzando tutta l'umana creatività in possesso dell'homo histrio.
Un cast meraviglioso, una sceneggiatura cortese e... cos'altro ho da aggiungere? Ecco. Se l'enorme quantità di libri \ milioni / presenti nei "Palazzi", puzzassero un po' più di pesce, senz'altro una nuova via, quella della "Azzurra Partecipazione Politica" sarebbe pronta; lì,in attesa di essere percorsa.
Ed allora? Diamoci dentro; il Presidente ci aspetta per il "Benvenuti!".
Buona visione.
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skrikkia
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giovedì 28 marzo 2013
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uno sfogo in un periodo buio della politica
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Il cane che si morde la coda: i politici corrotti che non ci rappresentano, il popolo che stanco si affida alle immorali promesse politiche, alimentando così la malapolitica. E' il circolo vizioso a cui purtroppo gli italiani si sono abituati. Ma un semplice escamotage interrompe questo ciclo, ovvero l'elezione di un comune (non così comune, data la quasi innaturale onestà che deriva dalle perle di sagezza del nonno del protagonista, emblema del passato) cittadino a Presidente della Repubblica. La trama obiettivamente non regge; ma non deve. Basta accettare questo evento "per assurdo", e farne derivare automaticamente le conseguenze. Così si arriva a spezzare questo ciclo, anche con delle trovate alle volte troppo banali, irreali, quasi fantascientifiche.
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Il cane che si morde la coda: i politici corrotti che non ci rappresentano, il popolo che stanco si affida alle immorali promesse politiche, alimentando così la malapolitica. E' il circolo vizioso a cui purtroppo gli italiani si sono abituati. Ma un semplice escamotage interrompe questo ciclo, ovvero l'elezione di un comune (non così comune, data la quasi innaturale onestà che deriva dalle perle di sagezza del nonno del protagonista, emblema del passato) cittadino a Presidente della Repubblica. La trama obiettivamente non regge; ma non deve. Basta accettare questo evento "per assurdo", e farne derivare automaticamente le conseguenze. Così si arriva a spezzare questo ciclo, anche con delle trovate alle volte troppo banali, irreali, quasi fantascientifiche. Ma non è alla forma che dobbiamo guardare, bensì alla sostanza. Dietro le risate che accompagnano il film dall'inzio alla fine, bisogna saper scorgere quei richiami che, una volta usciti dal cinema, finite le risate, si incaricano di far riflette lo spettatore. Sono presenti scene e personaggi, direi, allegorici, come ad esempio i tre politici che sbucano fuori dalle fosse dei leoni in quel anfiteatro ecc...
A volte scontato, il film però presenta una satira in cui sono rappresentati molti dei poteri forti in Italia. Ad un certo punto, non si sa dove il film andrà a parare, ma il finale restituisce allo spettatore il messaggio, da custodire gelosamente e fare proprio. Uno stimolo culturale, quale questo film si propone di essere, può costituire soltano l'input di un cambiamento; ma dobbiamo essere noi quel cambiamento.
Aldilà delle critiche e dei giudizi, io mi sento di consigliarlo. Anche per saperne parlare. DA VEDERE!
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ster87
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giovedì 28 marzo 2013
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da vedere!
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A noi è piaciuto molto. Abbiamo riso dall'inizio alla fine ed il messaggio che lascia trasparire è sicuramente spunto di riflessione per molti.
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giuseppep47
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giovedì 28 marzo 2013
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si può vedere
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Alcune cose sono retoricamente stucchevoli e non funzionano , ma nel complesso il film si fa vedere e non mancano situazioni esilaranti . Bisio è bravo , ma forse dare più spazio ai tre politici non sarebbe stato male . Francamente G. Fiorello e non solo lui paiono sacrificati/sprecati . Della Smutniak che dire ? Come attrice continua a migliorare e poi è sempre bellissima , giuseppe
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