andreius98
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lunedė 5 maggio 2014
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una commedia piena di luoghi comuni
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Quando "benvenuto presidente uscì al cinema ammetto di essere stato molto incuriosito da questo film, ma non ebbi mai la possibilità di vederlo. Mi capitò tra le mani durante un volo aereo, così decisi di vederlo;bene adesso posso senz'altro dire che "benvenuto presidente" è un film decisamente sopravvalutato e pieno di luoghi comuni, come credo che siano anche i due precedenti film di Bisio "benvenuti al nord" e " benvenuti al sud". Alcuni lo hanno paragonato a "qualunquemente " di Albanese, ma quest ultimo racconta la politica in modo più ironico, anche se con qualche volgarità, e in modo più verosimile
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no_data
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domenica 23 marzo 2014
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pessima commedia
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Non capisco chi scrive di aver trovato questa commedia divertente. Sembra un prodotto televisivo e neppure di qualità.
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narsil
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sabato 18 gennaio 2014
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commedia divertente!
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Salve a tutti i lettori, voglio dire solo qualche parola su questo film. Ritengo che nonostante venga presentato in modo leggero racchiuda all'interno un significato profondo che deve farci riflettere su cosa veramente vogliamo.
Peppino ha tutto quel coraggio che basta a cambiare le cose, ma purtroppo, come sempre avviene lo appoggiano solo in pochi nella realizzazione del suo sogno, perchè tutti abbiamo sempre di meglio da fare per occuparci di qualcosa che interessa veramente tutti. Ultimamente l'egoismo sembra prevalere sul bene comune, fatto che non dovrebbe accadere.
Forse sarebbe meglio pensarci un pò sù rimboccarci le maniche!...
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ultimoboyscout
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martedė 10 dicembre 2013
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presidente per caso, ma di tutti.
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Io l'ho sempre creduto e detto, il nome nella vita è importante e se ci si chiama Giuseppe Garibaldi si può arrivare ovunque, persino al Quirinale! E al buon Peppino succede proprio questo, essere eletto neanche troppo per errore, Presidente della Repubblica Italiana, un Presidente bizzarro e atipico che non cadrà nei tranelli del potere e non si lascerà corrompere ma anzi si abbatterà sulla politica, sul suo marcio e sul suo malcostume con una certa geniale follia e un anarchico buonsenso, riuscendo a ridare fiducia a un paese in ginocchio e a conquistare il cuore della bella e rigida Segretaria della Presidenza. Bisio è travolgente nell'interpretare un personaggio che riesce a far ridere della cattiva politica, proponendone una buona (leggasi buonista) e onesta ma tutto sommato utopica.
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Io l'ho sempre creduto e detto, il nome nella vita è importante e se ci si chiama Giuseppe Garibaldi si può arrivare ovunque, persino al Quirinale! E al buon Peppino succede proprio questo, essere eletto neanche troppo per errore, Presidente della Repubblica Italiana, un Presidente bizzarro e atipico che non cadrà nei tranelli del potere e non si lascerà corrompere ma anzi si abbatterà sulla politica, sul suo marcio e sul suo malcostume con una certa geniale follia e un anarchico buonsenso, riuscendo a ridare fiducia a un paese in ginocchio e a conquistare il cuore della bella e rigida Segretaria della Presidenza. Bisio è travolgente nell'interpretare un personaggio che riesce a far ridere della cattiva politica, proponendone una buona (leggasi buonista) e onesta ma tutto sommato utopica. Il film di Milani, infatti, sembra una commedia "fantascientifica" che ruota su un equivoco, quello dell'uomo normale che arriva ad occupare una carica istituzionale altissima e affronta la situazione a schiena dritta e a testa alta nonostante l'iniziale sbandamento. Le atmosfere sono fiabesche ma verosimili (la Legge italiana in effetti prevede tale "errore"), il film ha il merito di offrire un nuovo punto di vista sulla politica, senza cavalcare con faciloneria l'attuale momento segnato da un fortissimo senso di sfiducia. Stupisce anche Kasia Smutniak, si diceva che fosse "troppo polacca" per essere divertente, invece si dimostra adattissima al ruolo e adatta più in generale alla commedia brillante e non solo a ruoli drammatici. Il film parte bene, cresce nella prima parte per poi scemare di giri, perde il tono quasi profetico e diventa prevedibile, con qualche scivolone del regista ma anche qualche ottima trovata (i quattro poteri forti) e qualche sorpresa (un meraviglioso Cavina). Il fil rouge è quello della positività e della speranza di rinnovamento ma il tono da favola e l'immancabile ottimismo vengono oscurati dalla retorica.
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onufrio
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venerdė 1 novembre 2013
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w garibaldi!!
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Per via di un pasticciaccio politico, uno dei tanti compiuti in Italia, il signor Giuseppe Garibaldi, da poco disoccupato, viene eletto a sua insaputa Presidente della Repubblica; ma basta poco per rimediare a questa curiosa vicenda, ovvero leggere una lettera di dimissioni, ma Garibaldi non ci sta e diventa così il nuovo Presidente, alla faccia dei politici che con ansia attendevano le sue immediate dimissioni. Una volta eletto, egli fa di tutto per il rispetto delle leggi e s'impegna nell'aiuto al prossimo. Insomma, più che una commedia, stiamo parlando di un film favolistico/grottesco, sarebbe bello fosse così, affinchè si possano risolvere i numerosi problemi della nostra maltratta Italia.
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Per via di un pasticciaccio politico, uno dei tanti compiuti in Italia, il signor Giuseppe Garibaldi, da poco disoccupato, viene eletto a sua insaputa Presidente della Repubblica; ma basta poco per rimediare a questa curiosa vicenda, ovvero leggere una lettera di dimissioni, ma Garibaldi non ci sta e diventa così il nuovo Presidente, alla faccia dei politici che con ansia attendevano le sue immediate dimissioni. Una volta eletto, egli fa di tutto per il rispetto delle leggi e s'impegna nell'aiuto al prossimo. Insomma, più che una commedia, stiamo parlando di un film favolistico/grottesco, sarebbe bello fosse così, affinchè si possano risolvere i numerosi problemi della nostra maltratta Italia. Milani ci gioca sopra, ma lo fa con abile regia e con sinceri spunti di riflessione, una riflessione che abbraccia tutti, non solo il politico.
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marco santillani
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domenica 13 ottobre 2013
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semplice
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un film semplice semplice per persone semplici che non chiedono troppo alla storia. Tutta la forza del film è concentrata in Bisio, vero e proprio mattatore. Tutto il resto è noia.
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purplerain
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sabato 12 ottobre 2013
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cosė fan tutti!!
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Film politico, commedia che racconta l’ascesa al potere di un cittadino comune che diventa presidente della repubblica. Da lì comincia la scalata all’onestà del cittadino comune che decide di non dimettersi subito, come suggeritogli, ma di dare la scalata alle gerarchie e cominciare a fare piazza pulita. In tutto questo il regista ci presenta la figura del presidente, interpretato alla grande da Bisio, come un novello robin hood in giacca e cravatta che incarna la figura dell’italiano medio che si ribella ai politici corrotti che abbandonano il cittadino medio al proprio destino per combattere dall’interno le malattie dell’Italia. Mostra infatti più spesso la parte dei politici che riesce più a fare politica di bassa lega che non politica vera, creando solo confusione senza portare risultati che siano quelli che il popolo aspetta e merita.
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Film politico, commedia che racconta l’ascesa al potere di un cittadino comune che diventa presidente della repubblica. Da lì comincia la scalata all’onestà del cittadino comune che decide di non dimettersi subito, come suggeritogli, ma di dare la scalata alle gerarchie e cominciare a fare piazza pulita. In tutto questo il regista ci presenta la figura del presidente, interpretato alla grande da Bisio, come un novello robin hood in giacca e cravatta che incarna la figura dell’italiano medio che si ribella ai politici corrotti che abbandonano il cittadino medio al proprio destino per combattere dall’interno le malattie dell’Italia. Mostra infatti più spesso la parte dei politici che riesce più a fare politica di bassa lega che non politica vera, creando solo confusione senza portare risultati che siano quelli che il popolo aspetta e merita. E nel film c’ è un po’ di tutto, cioè tutto ciò che si può trovare nell’Italia di oggi: corruzione, minacce e raccomandazioni. Vi sono alcune esagerazioni, come spesso avviene in certi film, che servono a riempire un po’ dei vuoti, ma tutto sommato la pellicola si lascia guardare e apre l’occhio del cittadino medio di fronte alle nefandezze dei “poteri forti”, quelli che sono sempre dietro a tutto ciò che succede. Il discorso finale del presidente, che rassegna le sue dimissioni per aver fatto sparire delle carte compromettenti che riguardavano suoi amici, è quanto di più lontano dalla realtà attuale si possa trovare in Italia, circondate da personaggi politici che non fanno altro che tentare la scalata al potere per il proprio tornaconto ma è anche un faro di speranza per coloro che credono ancora che si possa ricavare qualcosa di buono da certi politici. Bello il momento in cui Bisio punta il dito contro tutti coloro che si lamentano dei politici, dando loro dei ladri e dei corrotti, indicando come siano proprio le persone che accusano ad essere le prime a pensare al proprio tornaconto personale, assumendo personale a nero, parcheggiando in doppia fila, dimostrando prima di tutto quanto sia facile puntare il dito contro qualcuno da lontano senza rendersi conto che “chi non ha peccato scagli la prima pietra” e dimostrando, altresì, di non schierarsi né contro né a favore della classe politica, evitando di giudicare il lavoro altrui per non cadere nella retorica di chi afferma che “i disonesti sono sempre gli altri!!! Non male!!
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purplerain
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sabato 12 ottobre 2013
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cosė fan tutti!!
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Film politico, commedia che racconta l’ascesa al potere di un cittadino comune che diventa presidente della repubblica. Da lì comincia la scalata all’onestà del cittadino comune che decide di non dimettersi subito, come suggeritogli, ma di dare la scalata alle gerarchie e cominciare a fare piazza pulita. In tutto questo il regista ci presenta la figura del presidente, interpretato alla grande da Bisio, come un novello robin hood in giacca e cravatta che incarna la figura dell’italiano medio che si ribella ai politici corrotti che abbandonano il cittadino medio al proprio destino per combattere dall’interno le malattie dell’Italia. Mostra infatti più spesso la parte dei politici che riesce più a fare politica di bassa lega che non politica vera, creando solo confusione senza portare risultati che siano quelli che il popolo aspetta e merita.
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Film politico, commedia che racconta l’ascesa al potere di un cittadino comune che diventa presidente della repubblica. Da lì comincia la scalata all’onestà del cittadino comune che decide di non dimettersi subito, come suggeritogli, ma di dare la scalata alle gerarchie e cominciare a fare piazza pulita. In tutto questo il regista ci presenta la figura del presidente, interpretato alla grande da Bisio, come un novello robin hood in giacca e cravatta che incarna la figura dell’italiano medio che si ribella ai politici corrotti che abbandonano il cittadino medio al proprio destino per combattere dall’interno le malattie dell’Italia. Mostra infatti più spesso la parte dei politici che riesce più a fare politica di bassa lega che non politica vera, creando solo confusione senza portare risultati che siano quelli che il popolo aspetta e merita. E nel film c’ è un po’ di tutto, cioè tutto ciò che si può trovare nell’Italia di oggi: corruzione, minacce e raccomandazioni. Vi sono alcune esagerazioni, come spesso avviene in certi film, che servono a riempire un po’ dei vuoti, ma tutto sommato la pellicola si lascia guardare e apre l’occhio del cittadino medio di fronte alle nefandezze dei “poteri forti”, quelli che sono sempre dietro a tutto ciò che succede. Il discorso finale del presidente, che rassegna le sue dimissioni per aver fatto sparire delle carte compromettenti che riguardavano suoi amici, è quanto di più lontano dalla realtà attuale si possa trovare in Italia, circondate da personaggi politici che non fanno altro che tentare la scalata al potere per il proprio tornaconto ma è anche un faro di speranza per coloro che credono ancora che si possa ricavare qualcosa di buono da certi politici. Bello il momento in cui Bisio punta il dito contro tutti coloro che si lamentano dei politici, dando loro dei ladri e dei corrotti, indicando come siano proprio le persone che accusano ad essere le prime a pensare al proprio tornaconto personale, assumendo personale a nero, parcheggiando in doppia fila, dimostrando prima di tutto quanto sia facile puntare il dito contro qualcuno da lontano senza rendersi conto che “chi non ha peccato scagli la prima pietra” e dimostrando, altresì, di non schierarsi né contro né a favore della classe politica, evitando di giudicare il lavoro altrui per non cadere nella retorica di chi afferma che “i disonesti sono sempre gli altri!!! Non male!!
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liuk!
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giovedė 19 settembre 2013
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satira intelligente
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Ottima commedia senza troppe pretese ma sempre divertente e sarcastica.
Bravo Bisio.
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macs01
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venerdė 13 settembre 2013
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un plauso
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Esagera nelle prospettive comuni ma č facile riconoscersi per prender coscienza (citato dal film) di dove siamo e di cosa stiamo facendo fare ai nostri eletti. Un plauso. Un saluto. Buona notte. Macs
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