Advertisement
La commedia del potere

Il cinema comico italiano e la politica in Benvenuto Presidente!.
di Roy Menarini

In foto l'attore Claudio Bisio in una scena del film.
Claudio Bisio (67 anni) 19 marzo 1957, Novi Ligure (Italia) - Pesci. Interpreta Peppino nel film di Riccardo Milani Benvenuto Presidente!.

domenica 24 marzo 2013 - Approfondimenti

Tre indizi già facevano una prova. Dopo Tutto tutto niente niente, Viva l'Italia, Viva la libertà ora si aggiunge Benvenuto Presidente! per continuare a declinare il tema politico in salsa umoristica. Evidentemente le vicende politiche tormentate - e certamente innovative - di questi mesi non lasciano indifferente il pensatoio del cinema italiano, che pare ricorrere per lo più alla commedia per spiegare i fenomeni che persino gli analisti faticano a interpretare. In tutti i film citati, non manca una buona dose di qualunquismo. In Albanese - il più raffinato di tutti - si gioca sempre al limite tra stereotipo e decostruzione dello stesso, nel film di Massimiliano Bruno l'idea di verità - contrapposta alla politica come menzogna - innesca i cataclismi comici, nella pellicola di Andò si ricorre a pirandellismi riconoscibili per "sostituire" i volti noti della sinistra. Infine nell'opera di Milani un uomo qualunque abita il Quirinale, reinventando di fatto il ruolo del Presidente della Repubblica verso una dimensione di democrazia diretta e del cittadino. E a breve attendiamo in sala Passione sinistra, dove una giovane donna democratica e un affermato signore di destra si innamorano fatalmente.
Corsi e ricorsi. Molti hanno citato Gli onorevoli di Sergio Corbucci, con Totò, datato 1963. Altri hanno ricordato il cinema di Alberto Sordi. In entrambi i casi, al di là dello sfoggio di erudizione, bisognerebbe domandarsi se osserviamo nel modo giusti i fatti del nostro paese. In Benvenuto Presidente! (ci si permetta una certa malinconia di fronte al tentativo un po' disperato di accaparrarsi spettatori alludendo a Benvenuti al Sud e relativo seguito, sempre con Claudio Bisio), a ben guardare, non emerge nulla della società partecipativa, delle nuove figure imposte dalla crisi economica, del paese imprendibile e frantumato che si è formato in questi anni. Citare Totò significa anche ammettere che il tipo di cinema - o meglio il tipo di spettatore cui ci si indirizza - appare sempre lo stesso degli anni Cinquanta e Sessanta, rappresentante di un popolo generico, di un'identità annacquata e di una nazione che non cambia mai.
Ebbene, lo scacco è proprio questo. Proprio quando il cinema italiano sembra confezionare instant movies sulla situazione politica attuale, esso denuncia un atteggiamento esattamente contrario. I suoi racconti potrebbero essere ambientati cinquant'anni fa o tra cinquant'anni e ben poco cambierebbe. Le formule - Pirandello o varietà teatral-televisivo, cambiano solo le ambizioni - rimangono identiche e gli strumenti attraverso i quali fotografare la contemporaneità non sono aggiornati. Non a caso, i faldoni nascosti nelle stanze del Quirinale scoperti dal Giuseppe Garibaldi di Bisio rimandano a una sequenza simile di Il portaborse di più di venti anni fa, mentre il dimenticato Dave - Presidente per un giorno aveva già svolto un bel po' di gag simili a quelli del film di Milani già nel 1993. Dunque, accusare questi film di non riuscire a rivaleggiare con il grottesco della cronaca politica, rimanendone schiacciati, è ingeneroso. Piuttosto, è la cronaca politica che - piaccia o meno il risultato delle ultime elezioni - contiene spinte al cambiamento e soggettività sociali del tutto inedite. Il nostro cinema di commedia pare al momento inadeguato a rappresentarle.

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati