asdrubale03
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domenica 18 agosto 2013
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bello bello e ancora bello
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decisamente la miglior commedia italiana fino ad ora
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timothyfalcodissidissegna
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venerdì 9 agosto 2013
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la passione per la politica si ritrova...ridendo!
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Immaginatevi un'Italia diversa, dove la politica non viene più considerata un qualcosa di “torbido” e un affare esclusivo dei partiti che stanno in Parlamento, ma un bene comune che sta al centro della vita di tutti noi e non contempla termini come “intrighi”, “corruzione” o “sporchi affari”. Ci hanno provato Claudio Bisio e il regista Riccardo Milani a pensarla e un'idea se la sono fatta, così chiara e geniale da farcene un film sopra. Nasce così una delle più divertenti pellicole di questi ultimi anni, “Benvenuto Presidente!”, con al centro proprio i comportamenti “deviati” di coloro che sarebbero stati votati per governarci ma che invece, tristemente troppo spesso, finiscono sulle prime pagine dei giornali perché indagati o sotto processo.
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Immaginatevi un'Italia diversa, dove la politica non viene più considerata un qualcosa di “torbido” e un affare esclusivo dei partiti che stanno in Parlamento, ma un bene comune che sta al centro della vita di tutti noi e non contempla termini come “intrighi”, “corruzione” o “sporchi affari”. Ci hanno provato Claudio Bisio e il regista Riccardo Milani a pensarla e un'idea se la sono fatta, così chiara e geniale da farcene un film sopra. Nasce così una delle più divertenti pellicole di questi ultimi anni, “Benvenuto Presidente!”, con al centro proprio i comportamenti “deviati” di coloro che sarebbero stati votati per governarci ma che invece, tristemente troppo spesso, finiscono sulle prime pagine dei giornali perché indagati o sotto processo. E sempre sostengono, fieramente, di rappresentare il popolo italiano, tanto per completare l'opera.
Tutto accade per l'incapacità del Parlamento di eleggere un nuovo Presidente della Repubblica, scena assai familiare, e per una coincidenza che evidenzia ancora di più la stupidità umana, tutti votano Giuseppe Garibaldi. Sia destra, che sinistra, che centro. Tanto per dare un segnale forte, dicono. E questo, seppur non nel modo in cui pensavano loro, arriva. Perché in Italia ce ne sono ben cinque uomini che si chiamano così, ma l'unico idoneo a ricoprire la carica è un bibliotecario, soprannominato Peppino (Bisio), che vive in un paesino di montagna, estraneo a tutte le logiche di palazzo a cui Roma lo attende. Quando scopre di essere stato nominato Presidente, all'inizio decide di rifiutare la carica, ma poi capisce che da lì può cambiare finalmente le cose nel nostro Paese e diventa ben presto amato da tutta la popolazione. Salvo, ovvio, dai partiti che vedono in lui una minaccia ai loro interessi e che cercano in tutti i modi di farlo dimettere. Ma Garibaldi-Bisio, aiutato anche dalla sua (non solo) assistente Janis Clementi (Kasia Smutniak), riesce a smascherare gli intrighi che per decenni hanno tormentato l'Italia, salvo poi far scattare il colpo di scena. Il finale, poi, sarà di una comicità a dir poco unica!
Scritto ben sette anni fa, al momento della prima nomina di Napolitano, il film è riuscito praticamente ad anticipare tutti i più importanti avvenimenti politici, e non solo, di quest'ultimo anno in Italia con una dose di umorismo e ironia che riempe l'aria di risate, per merito soprattutto alla grande bravura di Bisio, e da una vera e propria lezione di educazione civica allo spettatore. Perché è bella la comicità, ma quando fa tabula rasa su tutto serve a bene poco. Milani, invece, è riuscito a trovare una via di mezzo, mostrando che si può ritrovare la passione per la politica anche grazie a una bella risata. E di questi tempi, ridere è l'unica cosa che non costa.
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kondor17
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mercoledì 7 agosto 2013
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carpa diem!
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Film carino e divertente, che affronta in parodia un tema tutt'altro che leggero. Con perfettto tempismo, quasi come i cinepanettoni l'8 dicembre, il film esce nelle sale in concomitanza con la rielezione di Napolitano a presidente, con il beneplacito ed il sospirone della vecchia casta politica.
Bisio interpreta Giuseppe Garibaldi, un bibilotecario del nord con l'hobby della pesca, omonimo dell'unificatore d'Italia, che per un gioco della sorte viene eletto a presidente della repubblica, viste le croniche divergenze della classe politica. Viene quindi pescato da un torrente e portato in auto a Roma, con tanto di stivali di gomma addosso. Durante il viaggio, i segretari dei tre partiti principali, responsabili dell'inghippo, cercano di corrompere Pepi alla maniera italiota offrendogli varie cariche di altissimo rango affinchè rinunci subito alla carica.
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Film carino e divertente, che affronta in parodia un tema tutt'altro che leggero. Con perfettto tempismo, quasi come i cinepanettoni l'8 dicembre, il film esce nelle sale in concomitanza con la rielezione di Napolitano a presidente, con il beneplacito ed il sospirone della vecchia casta politica.
Bisio interpreta Giuseppe Garibaldi, un bibilotecario del nord con l'hobby della pesca, omonimo dell'unificatore d'Italia, che per un gioco della sorte viene eletto a presidente della repubblica, viste le croniche divergenze della classe politica. Viene quindi pescato da un torrente e portato in auto a Roma, con tanto di stivali di gomma addosso. Durante il viaggio, i segretari dei tre partiti principali, responsabili dell'inghippo, cercano di corrompere Pepi alla maniera italiota offrendogli varie cariche di altissimo rango affinchè rinunci subito alla carica. A metà viaggio, schifato però dai loro modi, cambia auto e sale in quella dei bodyguard, preambolo questo di un seguito da loro imprevisto. Un "puro" alla più alta carica dello stato? Oddio, questa sì che è una tragedia!! Accolto poi a Roma dalla segretaria (kasia smutsiak), prepara il discorso di rinuncia, che però, infastidito e pungolato dalla continua proterbia, corruzione ed incredibile ignoranza che vige tra i politici, decide con gran sorpresa di rinunciare alla rinuncia, accollandosi con sorpresa di tutti l'incarico. E creando poi casini a non finire!
Mai un film è risultato più attuale. Si pensi ad esempio ai parlamentari M5S, per lo più non politici, costretti oltre che intenzionati a rinunciare ai privilegi della casta, a cui loro stessi malgrado appartengono.
E' un film, insomma, che diverte e fa riflettere. Poteva sì essere reso e recitato meglio, ma nel complesso è più che guardabile. 3-
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sirelis31
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giovedì 25 luglio 2013
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alte riflessioni sulla questione sociale italiana
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leggendo le critiche precedenti mi viene da dire che, è si una commedia molto irreale (quando mai un presidente potrebbe venir eletto x sbaglio?! e se anche fosse chi mai non si approfitterebbe di quella situazione?!) ma che coglie l'occasione x far riflettere tutti noi su questioni molto calde della politica odierna italiana.
un presidente onesto e di sani principi che va incontro agli interessi degli altri politici corrotti e mafiosi i quali cercano volutamente lo scontento del popolo poichè è quello il loro pane quotidiano, e quindi cercano di sabotare il presidente stesso.
un film che tocca da vicino la situazione italiana e le difficoltà della gente, le tasse, la corruzione, i favoritismi, l'immigrazione, lo scarso sistema sanitario.
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leggendo le critiche precedenti mi viene da dire che, è si una commedia molto irreale (quando mai un presidente potrebbe venir eletto x sbaglio?! e se anche fosse chi mai non si approfitterebbe di quella situazione?!) ma che coglie l'occasione x far riflettere tutti noi su questioni molto calde della politica odierna italiana.
un presidente onesto e di sani principi che va incontro agli interessi degli altri politici corrotti e mafiosi i quali cercano volutamente lo scontento del popolo poichè è quello il loro pane quotidiano, e quindi cercano di sabotare il presidente stesso.
un film che tocca da vicino la situazione italiana e le difficoltà della gente, le tasse, la corruzione, i favoritismi, l'immigrazione, lo scarso sistema sanitario...
senz'altro un film che coinvolgerà tutti quanti voi.
ne consiglio la visione.
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amedeo gavazzi
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domenica 7 luglio 2013
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benvenuta' banalita'
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IO HO TROVATO IL FILM,UN FESTIVAL DI BANALITA' E LUOGHI COMUNI.PER NON PARLARE DELL'ECCESSIVO,MELENSO,SEMPLICIOTTO BUONISMO DA QUATTRO SOLDI.IN QUANTO ALLA COMICITA',DOVREBBE ESSERE TRASMESSO IN UN POLLAIO,PERCHE' FA RIDERE LE GALLINE....MI DISPIACE PER BISIO,CHE E' BRAVISSIMO E ANCHE PER KASIA SMUTNIAK,CHE E' BRAVA E BELLISSIMA.
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vit_accuss
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venerdì 3 maggio 2013
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benvenuto presidente benvenuta utopia.
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Ma se non si vive inseguendo i sogni, quali proprositi potranno mai spingerci a cambiare e migliorare?
E' un film leggero, allegro, a tratti esilerante, a tratti emozionante, forse in fondo molto triste, perchè tutti vorremmo essere migliori per meritarci qualcosa di meglio.
Un film che mostra il lato buono della gente di cui tutti oggi si vergognano, in una società dove i valori morali ed etici del quotidiano si sono capovolti a favore della straordinarietà inconsueta dell'eccellente "A TUTTI I COSTI", del "furbo dominatore".
Un film che potrebbe essere anche un'antologia del cinema italiano per la politica, ed io credo che lo sia, così come lo è stato "casomai" sul tema del matrimonio.
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Ma se non si vive inseguendo i sogni, quali proprositi potranno mai spingerci a cambiare e migliorare?
E' un film leggero, allegro, a tratti esilerante, a tratti emozionante, forse in fondo molto triste, perchè tutti vorremmo essere migliori per meritarci qualcosa di meglio.
Un film che mostra il lato buono della gente di cui tutti oggi si vergognano, in una società dove i valori morali ed etici del quotidiano si sono capovolti a favore della straordinarietà inconsueta dell'eccellente "A TUTTI I COSTI", del "furbo dominatore".
Un film che potrebbe essere anche un'antologia del cinema italiano per la politica, ed io credo che lo sia, così come lo è stato "casomai" sul tema del matrimonio.
Perchè quello di cui abbiamo bisogno al giorno d'oggi, non è un supereroe che vola con la sua armatura scacciando gli alieni venuti da un'altra dimensione, ma un esempio di rettitudine morale e coerenza etica che ci faccia tornare nella giusta dimensione dell'umanità.
Chi non l'apprezzerà non avrà compreso la necessità di rinnovare e nobilitare il proprio ruolo nella società moderna, oppure più tristemente, non avrà un anima o una coscienza da risvegliare ... ma forse siamo ormai fin troppo "svezzati" per credere ancora che la morale e l'etica abbiamo un'importanza nella vita.
4 stelle su 5 di giudizio, perchè la quinta la meriterà il pubblico che l'avrà visto con soddisfazione: Non sarà un film "a 5 stelle", ma sarebbe "un peccato a 6 stelle" perderselo.
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orangesalopette
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venerdì 3 maggio 2013
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non male!!
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un film davvero carinissimo, divertente ed originale, giustamente in tema con ciò che sta accadendo all'Italia mi ha anche fatto riflettere su alcuni problemi.
recitazione un po' scadente da parte di alcuni attori ma nel contesto ben riuscito :)
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enzo70
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lunedì 22 aprile 2013
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bisio riesce, quasi, ad evitare facile demagogia
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Vado al cinema a vedere Benvenuto Presidente il giorno dopo la rielezione di Napolitano a Presidente della Repubblica; per l’ennesima volta una parodia della politica diventa inferiore all’incredibile situazione di quella reale. Nel film i partiti non riescono a trovare l’accordo per eleggere il Presidente della Repubblica; ed allora ognuno all’insaputa dell’altro decidono di votare provocatoriamente Giuseppe Garibaldi; e Giuseppe Garibaldi diventa presidente della Repubblica. Il problema è che Bisio, un bibliotecario precario in un paesino di montagna, si chiama Giuseppe Garibaldi e, quindi, è il nuovo Presidente della Repubblica.
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Vado al cinema a vedere Benvenuto Presidente il giorno dopo la rielezione di Napolitano a Presidente della Repubblica; per l’ennesima volta una parodia della politica diventa inferiore all’incredibile situazione di quella reale. Nel film i partiti non riescono a trovare l’accordo per eleggere il Presidente della Repubblica; ed allora ognuno all’insaputa dell’altro decidono di votare provocatoriamente Giuseppe Garibaldi; e Giuseppe Garibaldi diventa presidente della Repubblica. Il problema è che Bisio, un bibliotecario precario in un paesino di montagna, si chiama Giuseppe Garibaldi e, quindi, è il nuovo Presidente della Repubblica. Garibaldi è un uomo integerrimo non disponibile ai giochetti di partito e dopo un inizio difficile dovuto alle difficoltà con il protocollo attira il consenso della gente. Film davvero carino, il solito ottimo Bisio riesce a far ridere con intelligenza il film rischia spesso di cadere nel populismo che sempre più sta minando il dibattito politico in Italia e che, chiaramente, attrae simpatie in un film dedicato al grande pubblico. Ma l’intelligenza di Bisio gli consente di non varcare mai il confine della demagogia.
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alessanvan
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lunedì 22 aprile 2013
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grande occasione sprecata
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Benvenuto Presidente è una simpatica commedia, ma poteva essere molto più di una semplice commedia. La volontà di puntare solo sul grottesco e sulla comicità di Bisio nonostante l’importanza di un argomento come la grave crisi economica, politica e istituzionale che stiamo attraversando e la partecipazione di attori importanti come Omero Antonutti, Piera degli Esposti e Remo Girone ha limitato il film. Buono l’ultimo discorso da Presidente di Bisio nel quale cerca di responsabilizzare i cittadini, ma visto il tono grottesco del film sembra un po' tardivo. Un vero peccato perché se fosse stato meno grottesco "Benvenuto Presidente" poteva essere un piccolo “Forrest Gump” italiano. Comunque le risate sono assicurate.
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Benvenuto Presidente è una simpatica commedia, ma poteva essere molto più di una semplice commedia. La volontà di puntare solo sul grottesco e sulla comicità di Bisio nonostante l’importanza di un argomento come la grave crisi economica, politica e istituzionale che stiamo attraversando e la partecipazione di attori importanti come Omero Antonutti, Piera degli Esposti e Remo Girone ha limitato il film. Buono l’ultimo discorso da Presidente di Bisio nel quale cerca di responsabilizzare i cittadini, ma visto il tono grottesco del film sembra un po' tardivo. Un vero peccato perché se fosse stato meno grottesco "Benvenuto Presidente" poteva essere un piccolo “Forrest Gump” italiano. Comunque le risate sono assicurate. Da notare che con la figuraccia fatta dalla classe politica italiana con la vera elezione del presidente della repubblica, la fantasia ha quasi superato la realtà. Non mancava molto che i politici veri eleggessero veramente senza volerlo un Giuseppe Garibaldi a caso. Ma questo, purtroppo, non fa ridere.
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il laureato
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mercoledì 17 aprile 2013
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carino.. ma non troppo
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Peccato, l'idea è originale e divertente. Insolita nel tema e ha il merito di farci uscire dal loop delle commedie sentimentali ad unico tema: la Coppia. Gli attori anche bravi, insoliti e graditi i "camei" , però manca il film nel complesso manca di Verve e di dialoghi accattivanti.. le gags di bisio che sembra più un cretino che un uomo comune, fanno pensare che è mancato il coraggio di separarsi dalla classica commedia all'italiana e sopratutto di pagare un vero sceneggiatore. Sempre meglio di qualsiasi Vacanza dal cervello, a cui siamo abituati!
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