hollyver07
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giovedì 19 dicembre 2013
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mah....!!!
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Ciao. Materiale commerciale "stiracchiato" e puramente ludico che sembra uscito da una trafilatrice per metalli, piuttosto che da uno studio cinematografico. Peter Jackson, il regista, da un blocco di carta ha ricavato una storia allungata a dismisura la quale, pur essendo tecnicamente ben realizzata, soffre di parecchi difetti nella sceneggiatura e nei personaggi. Il film appare debitamente plumbeo come atmosfera, nelle situazioni e nelle performance attoriali. Altresì, poco propositivo, aleatorio e debole nella sceneggiatura con parti aggiuntive superflue. Come trama, assolve esclusivamente alla funzione di "ponte" con il terzo episodio il quale, a questo punto direi.
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Ciao. Materiale commerciale "stiracchiato" e puramente ludico che sembra uscito da una trafilatrice per metalli, piuttosto che da uno studio cinematografico. Peter Jackson, il regista, da un blocco di carta ha ricavato una storia allungata a dismisura la quale, pur essendo tecnicamente ben realizzata, soffre di parecchi difetti nella sceneggiatura e nei personaggi. Il film appare debitamente plumbeo come atmosfera, nelle situazioni e nelle performance attoriali. Altresì, poco propositivo, aleatorio e debole nella sceneggiatura con parti aggiuntive superflue. Come trama, assolve esclusivamente alla funzione di "ponte" con il terzo episodio il quale, a questo punto direi... necessariamente, sarà costretto a proporre "fuochi d'artificio" da urlo per essere una saga davvero accettabile - comunque non all'altezza del "Signore degli anelli". Aspetti positivi da segnalare... giusto Martin Freeman (Bilbo) che sostiene adeguatamente il ruolo, la fotografia ed un discreto ritmo narrativo. Aspetti negativi... alcuni personaggi: Evangeline Lilly (l'elfa Tauriel) carina si... ma nella storia serve giusto come oggetto estetico con un ruolo che significa poco, o niente - Orlando Bloom (Legolas.. che fine ha fatto???...) siamo certi che fosse li a recitare nel film? Non è che per caso fosse ancora occupato a cercare gli orologi che gli hanno fregato in "Bling ring" e quello che ho visto sullo schermo era un attore qualsiasi, digitalizzato alla stregua di Gollum? Lunghezza del film... 161 minuti spesi in maniera poco avvincente..! Finale... ahi...!! Roba da telefilm seriale! --- SPOILER --- Mancava solo un banner appeso alla coda del Drake (trasposizione estetica troppo simile al Draco di "Dragonheart") recante l'iscrizione "stay tuned..." ed eravamo serviti a dovere. Per chiudere... cosa dire...?! E' giusto un passatempo, nulla di davvero "audace" proposto dalla terra di mezzo e mi aguro che il terzo episodio possa rivitalizzare una saga che appare decisamente spenta. Due stelle per... buona volontà. Si può vedere e solo sperare in meglio. Saluti
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steo89
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mercoledì 18 dicembre 2013
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questo è un capolavoro!
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Io non capisco come mai ultimamente noi italiani non riusciamo più ad apprezzare i (bei) film senza scadere in critiche inutili...sappiamo tutti che Lo hobbit è 1 libro di poche centinaia di pagine,sappiamo tutti che la storia è più breve ecc ecc....ma io trovo che questi ultimi 2 film di Peter Jackson siano veramente all'altezza della vecchia trilogia! soprattutto io ho apprezzato tantissimo il fatto che ci siano state delle variazioni che secondo me hanno arricchito moltissimo la storia senza stonare. Se io voglio vedere esattamente la storia senza variazioni mi leggo il libro, ma se vado al cinema io voglio godermi un bel film che sia tratto dal libro ma so già che è praticamente impossibile che sia palese palese identica al libro! per questo non capisco le persone che si lamentano delle variazioni, delle aggiunte solo per far vedere che sanno la storia.
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Io non capisco come mai ultimamente noi italiani non riusciamo più ad apprezzare i (bei) film senza scadere in critiche inutili...sappiamo tutti che Lo hobbit è 1 libro di poche centinaia di pagine,sappiamo tutti che la storia è più breve ecc ecc....ma io trovo che questi ultimi 2 film di Peter Jackson siano veramente all'altezza della vecchia trilogia! soprattutto io ho apprezzato tantissimo il fatto che ci siano state delle variazioni che secondo me hanno arricchito moltissimo la storia senza stonare. Se io voglio vedere esattamente la storia senza variazioni mi leggo il libro, ma se vado al cinema io voglio godermi un bel film che sia tratto dal libro ma so già che è praticamente impossibile che sia palese palese identica al libro! per questo non capisco le persone che si lamentano delle variazioni, delle aggiunte solo per far vedere che sanno la storia..bravi! ma se lo sapete allora non andate a vedere il film! e soprattutto non potete dare 2 pallini o dire che è un film noioso e brutto la desolazione di smaug! Ma vi siete soffermati a vedere la bellezza della fotografia,della colonna sonora, SMAUG ( e ho detto tutto)e dell'arricchimento (l'introduzione di legolas e tauriel) che PJ ha magistralmente offerto a una storia che sarebbe rimasta quella di un bel libro per bambini ( qual'è appunto lo hobbit) trasformandola in una trama ben congegnata e scorrevole. Per me questo film non ha nulla a che invidiare alla vecchia trilogia, anzi per me rimane uno dei migliori di PJ. quindi il mio consiglio è di andare a godersi 160 minuti di puro cinema tralasciando le futili critiche che danneggiano inutilmente questo capolavoro assoluto. Chi ne capisce di cinema e chi apprezza tolkien veramente come me apprezzera questo film!
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scosco
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mercoledì 18 dicembre 2013
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aspettando l'ultimo
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lo hobbit-la desolazione di smaug, cosa dire,certamente un bel film,fatto bene,grandi effetti speciali,la storia bella che collegerà i 3 film e solo nell'utlimo film capiremo tutto secondo me,il primo mi era piaciuto ma troppo lento per alcuni versi,vedendo questo inizio ha vedere e capire il progetto finale,che dire non ci si puo esprimere moltissimo perchè come detto il 3 caratterizzera anche 1 e 2 film, basti pensare al finale del secondo film che ti fa rimanere come un povero scemo,a livello d'azione si cè molto piu movimento,e meno spiegazione,ma manca ancora qualcosa per dire wow CHE FILM! manca secondo me veramente poco per farti entrare realmente nel film, il signore degli anelli era molto piu serio,lento,era piu misterioso, lo hobbit 1 e 2 sono molto p
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lo hobbit-la desolazione di smaug, cosa dire,certamente un bel film,fatto bene,grandi effetti speciali,la storia bella che collegerà i 3 film e solo nell'utlimo film capiremo tutto secondo me,il primo mi era piaciuto ma troppo lento per alcuni versi,vedendo questo inizio ha vedere e capire il progetto finale,che dire non ci si puo esprimere moltissimo perchè come detto il 3 caratterizzera anche 1 e 2 film, basti pensare al finale del secondo film che ti fa rimanere come un povero scemo,a livello d'azione si cè molto piu movimento,e meno spiegazione,ma manca ancora qualcosa per dire wow CHE FILM! manca secondo me veramente poco per farti entrare realmente nel film, il signore degli anelli era molto piu serio,lento,era piu misterioso, lo hobbit 1 e 2 sono molto piu avventurieri,ti tengono meno sulle spine e forse a me piace piu in questo modo nel complesso, consiglio a chi piace la saga di non perderselo,per poi aspettarsi un finale col botto!! ALMENO SPERO !!
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mau741
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mercoledì 18 dicembre 2013
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troppo lungo
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Premetto che non ho letto il libro ma da questo secondo capitolo (che ho apprezzato piu del primo) ho avuto la stessa sensazione di storia eccessivamente allungata. Lo scorso anno ho visto un simpatico cartone animato degli anni 70 (Lo Hobbit) della durata di 1 ora e 15 minuti. Molto godibile... in pochi minuti veniva raccontata tutta la storia (gli inseguimenti invece di durare 30 minuti duravano 5 minuti... e l'effetto era migliore e meno noioso). Dopo tutto la differenza sta tutta qui. In 2 ore e mezza non abbiamo assistito a chissa quali dialoghi e novita ma ad inseguimenti allungati a dismisura.
Ora, io non dico che Peter Jackson avrebbe dovuto girare un film di un 1 ora e 15 minuti ma sono sicuro che due film di 2 ore e 30 (massimo massimo l'uno) sarebbero stati molto piu godibili d
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Premetto che non ho letto il libro ma da questo secondo capitolo (che ho apprezzato piu del primo) ho avuto la stessa sensazione di storia eccessivamente allungata. Lo scorso anno ho visto un simpatico cartone animato degli anni 70 (Lo Hobbit) della durata di 1 ora e 15 minuti. Molto godibile... in pochi minuti veniva raccontata tutta la storia (gli inseguimenti invece di durare 30 minuti duravano 5 minuti... e l'effetto era migliore e meno noioso). Dopo tutto la differenza sta tutta qui. In 2 ore e mezza non abbiamo assistito a chissa quali dialoghi e novita ma ad inseguimenti allungati a dismisura.
Ora, io non dico che Peter Jackson avrebbe dovuto girare un film di un 1 ora e 15 minuti ma sono sicuro che due film di 2 ore e 30 (massimo massimo l'uno) sarebbero stati molto piu godibili di questa trilogia inventate di sana piana (il signore degli anelli è una trilogia proprio perchè i libri scritti sono 3)
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jimmiv
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mercoledì 18 dicembre 2013
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che delusione ...
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Il primo capitolo non mi era dispiaciuto, anzi lo avevo quasi preferito a tutti e tre i capitoli del LotR.
Questo secondo capito è stato proprio stancante, lento, poca trama, di cui molta inventata (e basta con infilare storie d'amore ovunche, BASTA!!) e 2 ore di battalie che neanche gli Jedi! Ok che il genere è fantasy, ma a tutto c'è un limite.
Inizio a credere che un solo film ben fatto sarebbe bastato ...
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kile88
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martedì 17 dicembre 2013
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terra di mezzo, ritorniamoci di corsa!
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Se mai ce ne fosse stato bisogno, ancora una volta, PJ ci mette davanti agli occhi un vero e proprio capolavoro, il meglio che si possa avere allo stato dell'arte cinematografica: sceneggiatura di qualità, CGI ben utilizzata, una Nuova Zelanda che si erge in tutto il suo splendore sullo schermo, l'interpretazione ottima di tutti gli attori, comparto audio di qualità, resa visiva favolosa.
Non mi soffermo più di tanto sulla diatriba film vs libro perchè sarebbe facile dire che il libro ha tutto un altro sapore e profondità, ma attenzione...stiamo parlando di un capolavoro comunque...con i dovuti limiti del caso.
A mio parere un film da vedere assolutamente, con un unica precisazione: fatelo in una sala digitale, magari 3D se non vi da fastidio.
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Se mai ce ne fosse stato bisogno, ancora una volta, PJ ci mette davanti agli occhi un vero e proprio capolavoro, il meglio che si possa avere allo stato dell'arte cinematografica: sceneggiatura di qualità, CGI ben utilizzata, una Nuova Zelanda che si erge in tutto il suo splendore sullo schermo, l'interpretazione ottima di tutti gli attori, comparto audio di qualità, resa visiva favolosa.
Non mi soffermo più di tanto sulla diatriba film vs libro perchè sarebbe facile dire che il libro ha tutto un altro sapore e profondità, ma attenzione...stiamo parlando di un capolavoro comunque...con i dovuti limiti del caso.
A mio parere un film da vedere assolutamente, con un unica precisazione: fatelo in una sala digitale, magari 3D se non vi da fastidio...l'esperienza audio/visiva ne gioverà....e vi godrete Bilbo vs Drago con una prospettiva completamente diversa da quella che potreste avere in un cinema tradizionale.
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paolo salvaro
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martedì 17 dicembre 2013
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il film che distrusse un mito
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Peter Jackson. L'uomo da un miliardo di dollari capace di tirar fuori dal cilindro tre film (Compagnia dell'anello, Le due torri, Il ritorno del re) uno più bello dell'altro, per poi ripiegare su King Kong ed il ben realizzato Amabili resti.
Poi, l'anno scorso, l'inizio di una nuova trilogia basata sull'antecedente della fortunatissima saga del Signore degli anelli. Ora, già il fatto di voler ricavare tre film da un unico libro di 400 pagine circa è assai discutibile (dal Conte di Montecristo si potrebbe tirar fuori un settenario potteriano, allora), ma farlo in questo modo è del tutto inaccettabile.
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Peter Jackson. L'uomo da un miliardo di dollari capace di tirar fuori dal cilindro tre film (Compagnia dell'anello, Le due torri, Il ritorno del re) uno più bello dell'altro, per poi ripiegare su King Kong ed il ben realizzato Amabili resti.
Poi, l'anno scorso, l'inizio di una nuova trilogia basata sull'antecedente della fortunatissima saga del Signore degli anelli. Ora, già il fatto di voler ricavare tre film da un unico libro di 400 pagine circa è assai discutibile (dal Conte di Montecristo si potrebbe tirar fuori un settenario potteriano, allora), ma farlo in questo modo è del tutto inaccettabile. Non parlo tanto degli effetti speciali, della colonna sonora e dell'atmosfera in generale (con tutti i soldi investiti in questo progetto ci mancherebbe pure che cannassero aspetti del genere) che si avvicinano sicuramente all'epicità ma senza mai raggiungerla, sfiorandola appena. Ed attenzione perchè il confine tra epicità e comicità involontaria può diventare molto sottile.
Al di là di tuto il film non è brutto in sè, ma semplicemente tira a campare, agganciandosi a qualsiasi spunto narrativo gli capiti sotto mano anche se poi ai fini della trama finale tali spunti non avranno alcuna utilità. I 160 minuti di durata sono un'esagerazione per un film con dei dialoghi del genere. Non so se siano stati scritti proprio così o tradotti male, ma nella versione italiana le battute degli attori sono da livello B-movie. Dove sono finiti i profondi monologhi del re di Rohan, gli scambi cinici e mai banali fra i membri della compagnia, la promessa d'amore tra Aragorn e Arwen, lo stupendo delirio interiore ed esteriore di Gollum, la poesia della trilogia? Ma soprattutto e qui non mi trattengo ... chi è quella? Chi cazzo è TAURIEL? Da quale abisso cinematografico è uscito un personaggio così stupido e con quale diritto contamina questo fantastico universo con le sue stronzate stellari? Ma a chi è venuto in mente di scrivere una storia d'amore tra un elfo ed un nano? Del resto eh, se funzionano i triangoli amorosi tra licantropi, vampiri ed umane arrapate, qualsiasi altra cosa è plausibile.
Ma va bene, fa lo stesso, nemmeno quello sarebbe un grosso problema, si può sorvolare sopra ad ogni cosa e concentrarsi sui lati positivi del film che non sarebbero pochi (tra musiche, fotografia ed atmosfera), sorvolare sulla corsa dentro alle botti degna ma non migliore di un videogame per la Playstation 1 degli anni '90, sorvolare su alcuni irritanti ed inutili effetti visivi creati solo ed esclusivamente per la versione 3-D allo scopo di giustificare il costo del biglietto, ma quello su cui non si può assolutamente sorvolare è ciò che fa scivolare la mia valutazione del film da 3 a 2 stelle di colpo, in quanto sarebbe tutto sommato anche un buon prodotto pur con tanti difetti ed assurdità, ma su questo punto non transigo :
(SPOILER) il finale. No. Ancora non ci credo. Ho visto il film da giorni e solo oggi ho trovato il coraggio di parlarne. Non è ammissibile che un film finisca in quel modo. E' una vergogna! Peter Jackson dopo aver combinato questa può anche cambiare mestiere! Quello di Lo Hobbit - La desolazione di Smaug non è un finale da film, ma un finale da telenovela sudamericana degli anni '70, o da telefilm americano degli anni '80! Julio riuscirà a baciare Esmeralda? Lo scopriremo domani. Riusciranno i nostri Bo e Luke a cavarsela anche stavolta? Lo scopriremo dopo la pubblicità. Ce la farà Il drago Smaug a devastare la città? Lo scopriremo l'anno prossimo! Evvivaaaaa! ... Lo hanno fatto per davvero? Ma quanto devono diventare gonfie le emorroidi di chi ha pensato di fare una cosa del genere, di sospendere il film mentre il drago è in volo? Ve lo giuro: raramente ero uscito dal cinema con una tale rabbia ed un tale senso di schifo addosso, con la consapevolezza di averlo appena preso dritto nel deretano senza troppi compimenti. Lo ripeto : è vergognoso che per indurre la gente a venire al cinema si debba ricorrere a certi mezzi.
E' l'ammissione palese ed indiscutibile della New Line Cinema che dice a noi, pubblico pagante : " Guardate, due film sarebbero bastati ed avanzati, ma siccome sappiamo che a voi questa storia piace e che verreste a vedere anche il 24° film che parla del mondo del Signore degli anelli, ci siamo inventati di sana pianta battute, duelli e personaggi inutili per rendere questo prodotto più lungo e per riuscire a fare anche il terzo capitolo, allo scopo di completare una seconda trilogia dal valore sempre più basso, soprattutto se confrontata con quella di partenza. Del resto quella nuova di Star Wars quanto ha fatto cagare in confronto all'originaria? Le cose vanno così nel mondo del cinema, non ci si può fare niente. Se un qualcosa vende, si deve insistere su quel qualcosa stesso. E' la pura e semplice legge di mercato della domanda-offerta, niente di più normale. Chi se ne frega se c'è gente che schiuma rabbia da 7 anni, dopo che il progetto della trilogia di Queste oscure materie prodotto da noi della New Line è stato accantonato dopo il solo primo capitolo de La bussola d'oro. Quello non si vendeva bene perchè i cristiani non venivano a vederlo e le associazioni cattoliche ci hanno martellato per mesi, chiedendoci di lasciare stare. E poi nel 2008 c'è stata la crisi economica che ha messo in ginocchio il cinema. Come dite? I due miliardi e mezzo incassati per la trilogia del Signore degli anelli? Eh, ma quelli sono soldi che vanno via in fretta! Bisognava tagliare i progetti non redditizzi ed investire su quelli sicuri, cosa volete che vi dica! Meglio inventarsi storie d'amore tra elfi e nani dal finale scontatissimo che fare profonde riflessioni metafisiche sull'esistenza umana e l'origine del mondo. Tanto è quello che volete vedere voi, no? .... NO? "
Amici della New Line, c'è una cosa che vi vuole dire da anni la cinematograficamente disoccupata Dakota Blue Richards, la piccola attrice prodigio che si era fatta un mazzo così per imparare la parte di Lyra, vincendo un concorso a cui avevano preso parte altre 10.000 bambine, adesso che trovate pure i soldi da investire per realizzare dei film in eccesso, rispetto a quelli che sarebbe opportuno fare, mentre anni fa sembravate essere diventati poveri quanto la più misera delle case indipendenti: ANDATE A FANC**O!
Detto questo, aspetterò con ansia il capitolo finale, augurandomi che si riesca a tirar fuori un film migliore del suddetto, simile a L'attacco dei cloni come utilità e a New Moon per il finale. Non esattamente i due lungometraggi migliori ai quali essere accostati, ne converrete. Giudizio finale: negativo.
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g_andrini
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martedì 17 dicembre 2013
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piacevole ma...
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...ricorda troppo la precedente trilogia. Il libro da cui è tratto, con evidenza, non è altro che una versione primitiva dei tre libri successivi, un po' come Fermo e Lucia rispetto ai Promessi Sposi. Il film, in sé, non risulta stancante, ma non è memorabile. Comunque 2 ore e mezza trascorse seneramente.
[+] p.s.
(di g_andrini)
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[+] beh ma ....
(di paolo salvaro)
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gaiapuffo22
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lunedì 16 dicembre 2013
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spunti interessanti,ma lento!!
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Come al solito,quando esce un film del signore degli anelli,ho radunato un gruppo di amci e mi sono recato al cinema a vedere questo nuovo capitolo. Devo precisare che non ho letto i libri e non sono un super fanatico,ma ritengo i film, dei collosal e fra i più belli mai realizzati,del genere fantasy.Il primo film del hobbit,non e che mi sia piaciuto! Diciamo che la prima parte, era molto simile al primo film del signore degli anelli e in seguito era uno scappare,con poi un gruppo di orchi all'inseguimento infinito. L'unico spunto,veramente divertente e appassionante, è stato l'incontro fra bilbo e smigol,ma per il resto anche i nani non e che fossero ben caratterizzati e diciamo che passavano in secondo piano.
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Come al solito,quando esce un film del signore degli anelli,ho radunato un gruppo di amci e mi sono recato al cinema a vedere questo nuovo capitolo. Devo precisare che non ho letto i libri e non sono un super fanatico,ma ritengo i film, dei collosal e fra i più belli mai realizzati,del genere fantasy.Il primo film del hobbit,non e che mi sia piaciuto! Diciamo che la prima parte, era molto simile al primo film del signore degli anelli e in seguito era uno scappare,con poi un gruppo di orchi all'inseguimento infinito. L'unico spunto,veramente divertente e appassionante, è stato l'incontro fra bilbo e smigol,ma per il resto anche i nani non e che fossero ben caratterizzati e diciamo che passavano in secondo piano. Oltre al fatto che sinceramente la guerra e battaglie,composte da soli nani, non e che fossero uno spettacolo per gli occhi. L'Hobbit è volutamente,un film più bambinesco e per passatempo,rispetto al signore degli anelli,dove vi sono anche temi importanti e adulti. Inoltre la mancanza di una guerra,nei due film,si fa sentire. Problema principale del primo film e che i personaggi principali,non erano caratterizzati e oltre a bilbo,gli altri erano li proprio come comparse. Questo secondo film,riprende dalla fine del primo e sono soddisfatto a metà,del risultato. I personaggi,sono più caratterizzati e quindi ti puoi affezionare,rispetto al primo capitolo che non ti ricordavi neanche il volto di un solo nano! La compagnia,continua a scappare dagli orchi,ma durante il loro percorso incontra,una varietà di nemici maggiore rispetto al primo capitolo. Questa varietà maggiore e affaincata anche dall'incontro dei nani,con nuovi personaggi che avranno un ruolo anche importante nella trama e quindi questi non sono più gli unici protagonisti..Sempre notevole e bella,la varietà di paesaggi che con il 3d,fa un figurone. I combattimenti,sono realizzati bene e forse un pò troppo bambineschi rispetto al passato,legolas sembra un super killer che ammazza 50 orchi in 20 secondi, Si scopre,un interessante dettaglio riguardo a sauron...Tutto questo regge,per un ora e mezza. Dopo,la trama e praticamente finita ed inizia un suseguirsi di immagini,dove di per se non accadde nulla. Da quel punto in poi,la trama non andrà più avanti,si vedrà::
1)Gandalf che fa visita al negromante e viene fatta la visita guidata dell'intero edificio,si poteva fare in 3 minuti
2)Personaggi che incontrano per la decima volta gli orchi e fanno la mini schermaglia
3)Personaggi che scappano e vengono ripresi dalla telecamera nella loro lunga fuga,almeno 20 volte
4)Fuga da Smug che dura almeno 20 minuti,se ti guardi un film basato sulla fuga e sei arrivato alla 30 fuga,potevano anche ridurre l'inseguimento a 10 minuti
5)Scena d'amore assurda,con dialoghi del cavolo e ridicola
6)Combattimento di fra Legolas e generali degli orchi,sempre schermaglia. Arrivati alla 20 schermaglia,un altra di 10 minuti e noiosa
Insomma il grande problema di questo film e che si poteva racchiudere ampiamente,tutto in due ore. Semplicemente,credo sia stato fatto per marketing,infatti un biglietto costa 12€ in 3D e poi si chiedono perchè aumenta la pirateria(Prezzi del genere sono abbastanza folli,questo non giustifica comuque chi scarica,un film mica è obbligatorio guardarlo :) ). Il film,da proprio la sensazione di volersi allungare all'infinito. Infatti,la trama termina e vi sono i 6 punti citati che riempiono praticamente tutto il film e verso la fine,crea una sensazione "Ma fra quanto termina?". Alla fine,se si pensa alla trama,non e che sia successo molto e la scelta di farlo durare 3 ore,crea una sensazione di fastidio in chi lo guarda. Diciamo che per fare veramente un film bello,potevano avere più inventiva invece che ripetere mille scene.
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miroforti
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lunedì 16 dicembre 2013
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lo hobbit - la desolazione di smaug
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Continua il viaggio di Bilbo Baggins verso la Montagna Solitaria, agognata meta dei tredici nani, smaniosi di riprendersi ciò che fu loro ingiustamente sottratto; continua anche il percorso di Peter Jackson tra i paragrafi della narrativa tolkeniana, ormai giunto al quinto adattamento, che dopo il primo mezzo passo falso, giunge a questo secondo capitolo con le idee più chiare e con un’estetica più risoluta: l’atmosfera a tratti è plumbea, tragica, e si riduce drasticamente anche la comicità – un po’ ridicola – presente in Un viaggio inaspettato. La dichiarazione non potrebbe essere più chiara e ora Jackson ha capito più a fondo da che parte stare, mentre continua il suo processo di costruzione di un vero e proprio prequel de Il signore degli anelli.
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Continua il viaggio di Bilbo Baggins verso la Montagna Solitaria, agognata meta dei tredici nani, smaniosi di riprendersi ciò che fu loro ingiustamente sottratto; continua anche il percorso di Peter Jackson tra i paragrafi della narrativa tolkeniana, ormai giunto al quinto adattamento, che dopo il primo mezzo passo falso, giunge a questo secondo capitolo con le idee più chiare e con un’estetica più risoluta: l’atmosfera a tratti è plumbea, tragica, e si riduce drasticamente anche la comicità – un po’ ridicola – presente in Un viaggio inaspettato. La dichiarazione non potrebbe essere più chiara e ora Jackson ha capito più a fondo da che parte stare, mentre continua il suo processo di costruzione di un vero e proprio prequel de Il signore degli anelli.
La desolazione di Smaug si discosta moltissimo – per intreccio e stile – dal testo letterario e il regista, che aveva distillato la magia di Frodo e Compagnia, si scopre ora creatore e autore di magie. Costruisce attorno a Bilbo un mondo più vasto e complesso, meccanicamente connesso alla Terra di Mezzo di sessant’anni più tardi tramite Neri Sussurri, occhi infuocati, vecchie conoscenze e una nota locanda. L’ingranaggio comincia a muoversi, con più fluidità e sicurezza; la ruggine affligge ancora qualche ruota, ma l’efficacia complessiva è più che soddisfacente. C’è, dal mio punto di vista, un notevole miglioramento nella fluidità e nella coerenza complessive dell’opera, la qual cosa sorprende ancora di più, tenuto conto dell’abitudine di Jackson di girare contemporaneamente le tappe delle proprie saghe cinematografiche: il tanto criticato hfr inoltre giova molto alle sequenze più concitate del film (come la pazzesca fuga/battaglia sul fiume, appena evasi dal regno di Thranduil) donando una definizione sbalorditiva a ogni gesto, a ogni fendente. Gli innesti narrativi, è vero, a volte si lasciano prendere la mano (leggi: Tauriel e Kili?! L’ultimo discendente della stirpe di Nùmenor era meno sfacciato!) ma nel complesso riescono ad amalgamarsi bene nel racconto che si propongono di costruire. Come ne Le due Torri, la compagnia si divide, e il film segue due, poi tre, sentieri differenti: Gandalf indaga sul Buio di Dol Guldur, Bilbo e i nani attraversano Bosco Atro, e sono poi costretti a dividersi durante la partenza da Esgaroth verso la Montagna Solitaria. La frammentazione regala ritmo e una diversificazione più marcata di situazioni e ambientazioni, che non può non giovare all’economia di un film incentrato su viaggio e ricerca.
Come tutti i narratori che si rispettino, Jackson, come fece nel 2012, cala la sua carta migliore nel finale, e i protagonisti ancora una volta sono Bilbo Baggins e la motion capture (ma non solo, non solo…). Ed ecco, ancora turbati dalla stupefacente quantità d’oro presente nei saloni di Erebor, una duna gialla che freme, dolcemente frana, tintinnio di monete: il drago. Mai una massa digitale così imponente ha avuto movenze più fluide (forse alcuni dei Kaiju di Pacific rim?) e convincenti e certo nessuna massa digitale così imponente è mai riuscita a imbastire un dialogo così brillante con un hobbit. Gioia per occhi e orecchie, la sala del cinema non esiste più: siamo io, Bilbo e Smaug. Protagonista assoluto dell’ultima mezz’ora, tra scambi vocali (voi avete Cumberbatch, ma noi abbiamo Luca Ward!) ed infernali eruzioni, il suo battito d’ali ci proietta verso la fine del viaggio con una promessa: Fuoco e Morte. L’attesa sarà lunga, ma «la speranza…divampa!».
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