Reality

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Un film di Matteo Garrone. Con Aniello Arena, Loredana Simioli, Nando Paone, Graziella Marina, Nello Iorio.
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Drammatico, durata 115 min. - Italia 2012. - 01 Distribution uscita venerdì 28 settembre 2012. MYMONETRO Reality * * * - - valutazione media: 3,15 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
maria f. domenica 19 gennaio 2014
evviva i buoni film! Valutazione 4 stelle su cinque
0%
No
100%

Film azzeccatissimo. Garrone ha indovinato tutto: dagli attori, ai colori, ai dialoghi, è riuscito a disegnare con puntualità una fetta cospicua che popola la nostra società. Ha scelto di ambientare la storia a Napoli ma è una realtà che può appartenere a tutto lo stivale, i personaggi descritti possono far parte del ceto povero o ricco ma ciò che accomuna tutti è il basso livello culturale, condizione che li rende fragili e influenzabili e anche per questo si nutrono di programmi televisivi scadenti come il Grande Fratello. Apparire, il desiderio di avere visibilità partecipando al provino del G. F:, coinvolge Luciano Ciotola, famiglia e quartiere. [+]

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zummone mercoledì 29 maggio 2013
il grottesco non basta, delusione! Valutazione 2 stelle su cinque
29%
No
71%

E Matteo Garrone fece un passo falso. Può capitare a tutti, soprattutto dopo il successo, anche internazionale, di un film come "Gomorra", quattro anni fa. Con "Reality" Garrone pecca di presunzione, pur mantenendo lo sguardo attento alle vicende umane più anomale.

 

La storia del film ruota intorno al suo protagonista Luciano (Aniello Arena), pescivendolo napoletano, animale da palcoscenico per la famiglia e gli amici, grazie alla sua simpatia. [+]

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stefano bruzzone giovedì 3 ottobre 2013
indefinibile Valutazione 2 stelle su cinque
20%
No
80%

sulla scia di Gomorra, Garrone gira un altro spaccato di vita napoletana raccontandoci la storia di un pescivendolo che per arrotondare compie piccole truffe. un giorno i figli lo convincono a fare un provino per il grande fratello e da quel giorno la sua vita sarà sconvolta sino alla pazzia. regia, dialoghi, fotografia e location sono da "già visto" in Gomorra. anche questo continuo ricorrere ai sottotitoli per comprendere lo stretto dialetto napoletano è roba già vista e alla lunga stufa. diciamo che passi per questi 2 film ma il prossimo, caro garrone, cambia genere. di contro bisogna riconoscere che garrone è bravo e gira bene e le location sono sempre suggestive ma, mentre gomorra aveva un'identità precisa e definita, qui il film risulta di difficile collocazione. [+]

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babagi lunedì 1 ottobre 2012
un piccolo fratello e la sua tragedia Valutazione 4 stelle su cinque
33%
No
67%

Il lungo piano sequenza che apre il film ci accompagna nella discesa in un mondo ricoperto di pailette, stucchi e oro. Non appena la carrozza si ferma davanti all’entrata della villa, seguiamo gli sposi nel loro trionfante percorso scaramantico. Tra la folla in festa c’è il nostro uomo. Luciano, un esuberante pescivendolo che vive nella periferia di Napoli insieme a sua moglie e ai suoi due figli. E’ un uomo semplice, un uomo puro che piano piano non si può che guardare con gli occhi dell’amore, dell’amore per un personaggio che rimane avulso da critiche perché profondamente Vero. Travestito tra travestiti non dichiarati dimostra tutta la sua genuinità proprio quando a festa finita, tolti vestiti sgargianti e ciglia finte, rimane la realtà della vita quotidiana. [+]

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gabriele.vertullo mercoledì 3 ottobre 2012
parabola di ossessioni e illusioni Valutazione 3 stelle su cinque
29%
No
71%

Reality è un film che fa riflettere e che deve essere considerato a trecentosessanta gradi. Spunti di osservazione nascono già dal titolo polisemantico: se quel Reality voglia semplicemente indicare il famoso show televisivo del Grande Fratello, o se voglia focalizzare l’attenzione dello spettatore sulla rappresentazione della realtà; probabilmente entrambe e nessuna delle due cose.
La storia si apre con un’ ampia ripresa geografica del paesaggio napoletano (sullo schema descrittivo dei Promessi Sposi manzoniani),centralizzandosi gradualmente su una carrozza nuziale destinata a un fastoso e barocchissimo sposalizio. Qui abbiamo il primo incontro con Luciano, pescivendolo simpatico e familiare, e il suo iniziale contatto con il mondo del Grande Fratello a causa dell’incontro con Enzo, VIP della precedente edizione. [+]

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pepito1948 martedì 2 ottobre 2012
gf= grande flop Valutazione 2 stelle su cinque
44%
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56%

"Ho sempre pensato a Luciano…come ad un moderno Pinocchio, un personaggio con un’innocenza ed un candore infantili”. E forse, diciamolo, anche un tantino di cialtroneria. La citazione è di Garrone che cambia registro ed insegue le orme di Luciano-Pinocchio che, convinto da un Lucignolo rappresentato da un’orda sgangherata di parenti ed amici, si lascia spingere, dopo un falso provino, verso un Paese dei Balocchi dove tutto è apparentemente rutilante, catalizzante, abbacinante di esaltante successo e pervaso dal tintinnio di monete d’oro; non solo nella Reggia dei sogni, ma anche nelle sue propaggini spontanee (come nella festa in onore dell’ex eroe tornato dalla fatidica impresa pieno di gloria). [+]

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moulinsky martedì 2 ottobre 2012
siamo tutti coinvolti Valutazione 0 stelle su cinque
39%
No
61%

Ci aveva quasi convinto Garrone d'essere precipitato dentro questa storia così quasi per caso, rivoltando la macchina da presa dalle nuvole che stava osservando, distratto, in attesa di chissà quale drammatica ispirazione, fino a intravvedere una carrozza e poi due sposi e poi gli invitati e poi uno in particolare, come un qualunque "regista di matrimoni" che pensa di avere talento. Ci aveva quasi convinto d'essere anche noi dietro quella macchina da presa, troppo coatti e cafoni i protagonisti perché anche solo per un momento potesse scapparci di pensare d'essere noi i soggetti da riprendere, non quelli seduti al buio che osservano e giudicano e sghignazzano e prendono le distanze. E così rassicurati di non c'entrarci per nulla assistere alle avventure disavventure di un mentecatto che rapito da un sogno folle distrugge la sua vita, la sua famiglia, il posticino che gli spetta, cara grazia, nel mondo reale. [+]

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no_data martedì 2 ottobre 2012
alterazione della realtà Valutazione 2 stelle su cinque
14%
No
86%

indubbiamente è un film fatto bene, solo che io l'ho trovato molto pesante e faticoso da seguire per tutta la durata. Una cosa che appesantisce i film di Garrone è proprio l'uso rindondante, eccessivo del dialetto che oltre a dover ricorrere in alcune scene ai sottotitoli (!!!! per un film italiano trasmesso in italia !!!!) rende la visione più difficoltosa (ad esempio io sono uscito con un forte mal di testa dalla sala, anche grazie alla mania tipica napoletana della confusione del parlare a toni sempre forti ecc !!).
Il personaggio del protagonista è una figura insopportabile (ben interpretato da Aniello), che francamente con il proseguo della storia innervosisce sempre di più con questa sua mania x il reality (GF) che gli procura un'alterazione della realtà . [+]

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enrico omodeo sale lunedì 1 ottobre 2012
il carcerato che fa il carcerato Valutazione 4 stelle su cinque
22%
No
78%

Garrrone ha una sua poetica, molto originale, e la porta avanti senza paura. Il piano sequenza iniziale è bellissimo: ci introduce nello splendore caciarone (anche architettonicamente) della Napoli dei giorni nostri. Uno sguardo dall'alto verso il basso, che si conclude in uno sfarzoso matrimonio kitsch. Luciano, il protagonista, è seguito dalla camera a mano con un pedinamento "zavattiniano"; molto spesso viene inquadrato ai margini dell'immagine, mentre lo sfondo appare sfocato, metafora della percezione della realtà del protagonista, che dopo la spinta iniziale, entra e subisce l'incubo del Grande Fratello orwelliano, che spia e controila (a suo giudizio) ogni azione della sua vita. [+]

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renato volpone domenica 30 settembre 2012
napoli bella napoli Valutazione 2 stelle su cinque
22%
No
78%

Luciano Ciotola vive serenamente la sua esistenza di pescivendolo, con una bella moglie, delle graziose figliole e tutta una famiglia intorno. Per sopravvivere, ma anche per permettersi qualche piccolo lusso, ha attivato una truffa nella vendita a domicilio di mini robot da cucina. L'ambiente intorno, colorato e quasi alla "Almodovar", lo induce a presentarsi alle selezioni del grande fratello e, dapprima solo per gioco, poi diventa una vera fissazione che lo porta ad andati "fuori di capa". Con sullo sfondo i quartieri poveri di Napoli, si sviluppa questo racconto che non si capisce bene dove voglia andare a parare. Da un lato vengono fuori tutti i preconcetti sui napoletani e sui meridionali in genere, dall'altro un mondo televisivo "buono" miraggio per tanti giovani. [+]

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