eugen
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sabato 23 dicembre 2023
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nulla da dire di piu'',salvo che...
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IN"We Bought a Zoo"(Cameron Crowe, anche autore della sceneggiatura, con Aline Brosh Mc Kenna dal romanzo autobiograifoc di Benjamin Mee, 2011)parla di uno scrittore e giornalista, padre vedovo socnvolto dalla morte della moglie, che ha due figli , un adolescente e una bambina, che "fugge"in campagna comprando uno zoo, senza rendersi pineamente conto di costi e problemi annessi e connessi e di difficolta'con i dipendenti dello zoo stessso, anche se viene consigliato dal fratello commercialista. Tra sentimenti molto umani, bellezza degi animali, teneri rapporti che coinvolgeranno prima il figlio adolescente ribelle e poi lo stesso papa', questo film che vede come protagonisti, pero'non"Onnivori"Matt Damon e Scarlett Johansson, in un film volutamente e"necessariamente"corale.
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IN"We Bought a Zoo"(Cameron Crowe, anche autore della sceneggiatura, con Aline Brosh Mc Kenna dal romanzo autobiograifoc di Benjamin Mee, 2011)parla di uno scrittore e giornalista, padre vedovo socnvolto dalla morte della moglie, che ha due figli , un adolescente e una bambina, che "fugge"in campagna comprando uno zoo, senza rendersi pineamente conto di costi e problemi annessi e connessi e di difficolta'con i dipendenti dello zoo stessso, anche se viene consigliato dal fratello commercialista. Tra sentimenti molto umani, bellezza degi animali, teneri rapporti che coinvolgeranno prima il figlio adolescente ribelle e poi lo stesso papa', questo film che vede come protagonisti, pero'non"Onnivori"Matt Damon e Scarlett Johansson, in un film volutamente e"necessariamente"corale. Non precisamente natalizio, vine pero'proposto quest0annno nell'ambito di una rassegna"natalizia"in quanto adatto anche a questo scopo, Forse cii sarebbe da sofffermarsi su qualche dettaglio, ma non credo di dover aggiungere molto rispetto a quanto gia'scritto sul film, salvo che l'equazione" sentimenti+ rapporti educativi"=crisi e risoluzione della stessa riesce bene, senza bruciare le rappe e senza voler forzatamente rimjovee quanto e'remocibile.... Eugen
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giulio andreetta
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giovedì 20 agosto 2020
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matt damon genio della recitazione
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Matt Damon è un genio, ce ne ha dato prova ormai in innumerevoli interpretazioni. Mi sembra che fino a questa pellicola ci fosse una leggera prevalenza di parti da 'cattivo', tra l'altro rese sempre magistralmente. In questo caso sfoggia una profondità interpretativa e sottili sfumature caratteriali rese con una bravura senza precedenti, con una intelligenza inarrivabile. Tutto sommato il film non è certo una pellicola d'autore, ma il vero mattatore (Damon appunto) risolleva le sorti di un film che altrimenti sarebbe passato più o meno inosservato, anche se c'è da dire che è ben scritto, e in alcuni passaggi vi sono alcune considerazioni da appuntare sul taccuino, per la loro profondità.
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Matt Damon è un genio, ce ne ha dato prova ormai in innumerevoli interpretazioni. Mi sembra che fino a questa pellicola ci fosse una leggera prevalenza di parti da 'cattivo', tra l'altro rese sempre magistralmente. In questo caso sfoggia una profondità interpretativa e sottili sfumature caratteriali rese con una bravura senza precedenti, con una intelligenza inarrivabile. Tutto sommato il film non è certo una pellicola d'autore, ma il vero mattatore (Damon appunto) risolleva le sorti di un film che altrimenti sarebbe passato più o meno inosservato, anche se c'è da dire che è ben scritto, e in alcuni passaggi vi sono alcune considerazioni da appuntare sul taccuino, per la loro profondità. La trama è semplice: a seguito della perdita della moglie il protagonista decide di lasciare il lavoro, la vecchia casa e con i due figli si stabilisce in campagna, dove diventa proprietario di uno zoo mal ridotto, che ha bisogno di essere messo a nuovo. Ma per la famiglia è l'inizio di tutta una serie di avventure e disavventure...
Il film si vuole smarcare anche da certi stereotipi animalisti, e lo fa con qualche dialogo ben scritto. Per tutte queste ragioni questa pellicola è da considerarsi professionale, e soprattutto adatta ad un vasto pubblico. 3 stelline.
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elgatoloco
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giovedì 20 agosto 2020
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bella commediola drammatica
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Lieve, soft, douce, questo"We Bought a Zoo"(Cameron Drowe, 2011)mostra come il cinema USA(non in tutte le sue espressioni, certo, ma comunque in non poche)sappia alternate comcità e dramma. Drammatica la situazione di partenza: padre solo,"giornalista d'avventura", vedovo da poco, con un figlio adolescente in crisi(disegna, tra l'altro anche molto bene, quasi solo impiaccagioni e simili) e una bambina meno in crisi(in apparenza)ma anch'essa molto"presa"dal lutto. Si trasferiscono in una zona fuori città, che il padre compra: è uno zoo, un"zoo-garden", che devo ristrutturare e portare avanti. Problemi, difficoltà anche economiche, ma poi la capacità di reagire di trovare un proprio"posto nella vita"(in the new life, viene da dire)affermandosi e compiendo scelte giuste, opportune e postive.
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Lieve, soft, douce, questo"We Bought a Zoo"(Cameron Drowe, 2011)mostra come il cinema USA(non in tutte le sue espressioni, certo, ma comunque in non poche)sappia alternate comcità e dramma. Drammatica la situazione di partenza: padre solo,"giornalista d'avventura", vedovo da poco, con un figlio adolescente in crisi(disegna, tra l'altro anche molto bene, quasi solo impiaccagioni e simili) e una bambina meno in crisi(in apparenza)ma anch'essa molto"presa"dal lutto. Si trasferiscono in una zona fuori città, che il padre compra: è uno zoo, un"zoo-garden", che devo ristrutturare e portare avanti. Problemi, difficoltà anche economiche, ma poi la capacità di reagire di trovare un proprio"posto nella vita"(in the new life, viene da dire)affermandosi e compiendo scelte giuste, opportune e postive. Bene, complessivmente, anche se le ambizioni certo sono scarse. quelle di una discreta commediola(ma con venature drammatiche, come detto sopra, appunto) per famiglie-certo il risultato è superiore. L'amore per gli animali, ma anche la riscoperta dell'amore per il padre e la scoperta dell'amore per il figlio sono i risultati attesi, sperati(forse troppo, ma in questo genere di film questo è inevitabile), deisderati, che non possono, per così dire, mancare. E poi(bisogna dirlo, lo dice chi scrive, zoofilo fanatico, ove non s'intenda la relativa perversione sessuale, ovviamente...)ci sono dei belissimi e simpaticissimi animali, a cui quasi nessuno/a(almeno si spera)può rimanere insensibile, a meno che non abbia motivi personali particolari per"ostare". In questa sintesi(o intersezione, almeno)di dramma e commedia, di animali e persone, emergono Matt Demon quale protagonista e la bella Scarlett Johansson come coprotagonista-love story tra i due assicurata... El Gato
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giorpost
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giovedì 25 maggio 2017
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20 secondi di coraggio per tornare a vivere
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Benjamin è un bravo reporter rimasto vedovo da circa 6 mesi, ha due figli ed un importante capitale a disposizione, retaggio del suo lavoro dal quale presto decide di dimettersi e di un fondo lasciato dalla defunta consorte; non riuscendo ad elaborare il lutto ed avendo varie difficoltà nella crescita solitaria di un adolescente e di una bimba di 7 anni, decide di cambiare aria cercando una nuova casa lontano dalla città. La ricerca termina allorquando il giovane padre trova, con l'aiuto della piccola Rosie, un'abitazione all'interno di uno zoo in disuso, tuttavia ancora abitato da svariate specie animali.
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Benjamin è un bravo reporter rimasto vedovo da circa 6 mesi, ha due figli ed un importante capitale a disposizione, retaggio del suo lavoro dal quale presto decide di dimettersi e di un fondo lasciato dalla defunta consorte; non riuscendo ad elaborare il lutto ed avendo varie difficoltà nella crescita solitaria di un adolescente e di una bimba di 7 anni, decide di cambiare aria cercando una nuova casa lontano dalla città. La ricerca termina allorquando il giovane padre trova, con l'aiuto della piccola Rosie, un'abitazione all'interno di uno zoo in disuso, tuttavia ancora abitato da svariate specie animali. Pur impaurito, ma al contempo disperatamente alla ricerca di nuove motivazioni, Benjamin acquista la proprietà con la promessa di prendersi cura di quel piccolo ecosistema nel quale, peraltro, vivono in affitto ed in strutture autonome i dipendenti -in aspettativa- del vecchio parco.
La nuova esperienza non pare entusiasmare il primogenito Dylan, ancora scosso dalla morte della madre, evento che lo ha portato ad alienarsi dal mondo fino all'inevitabile espulsione dalla scuola; evidenti i suoi problemi psicologici dovuti a mancanza d'affetto ed esteriorizzati attraverso disegni alquanto preoccupanti, nonostante una buona vena creativa; la piccola Rosie, invece, si lascia trasportare da una favola tanto bella quanto inattesa, godendosi il contatto diretto con animali bellissimi (i pavoni i suoi preferiti), cosa che farebbe invidia alla quasi totalità della popolazione infantile mondiale. Tra non poche difficoltà di carattere economico e pratico (sfamare e accudire bestie come leoni ed orsi non è cosa da tutti i giorni), il protagonista sa che la riapertura dello zoo non è soltanto un obbligo contrattuale ma anche, se non soprattutto, l'unica cosa che darebbe un senso alla sua attuale vita, ma non certo l'unica, dovendo riconquistare la fiducia del figlio.
Assistiamo, così, alla graduale conoscenza dello strambo ma tenace staff del giardino zoologico (nel quale figurano la bella Kelly/Johansson e la teenager Lily/Fanning) e alla sfida contro il calendario e la burocrazia per la riapertura al pubblico in tempo per il successivo 7 luglio, data designata per l'inaugurazione ed entro la quale il rispetto dei requisiti ed il benestare dell'ispettore del comune determineranno il futuro sia di Benjamin che degli inermi ed ignari animali...
La mia vita è uno zoo (We bought a zoo, USA, 2011 ) è un storia realmente accaduta, ancora in essere, rimodulata dal libro autobiografico del vero Benjamin Mee. Il film parla di argomentazioni importanti, l'amore anzitutto, e di come questo possa sopravvivere nonostante la morte; ma proprio quest'ultima può rappresentare, per chi resta, un vicolo cieco dal quale è difficile uscirne se non (in alcuni casi) con un cambio repentino e deciso degli obiettivi e di una buona dose di casualità. Il bravo Matt Damon risalta fortemente l'aspetto psichico del suo personaggio per l'intera durata della pellicola, durante la quale il regista non omette di farci conoscere la bella Katherine, prematuramente scomparsa. Lezioni di vita vere e proprie non ce ne sono, ma possiamo scorgere (senza nemmeno troppi sforzi) un insieme di piccole cose che, messe insieme, formano un punto di vista ammirevole: la vita è complicata, talvolta durissima, ma potrebbero bastare 20 secondi di puro coraggio ed una risposta emblematica del tipo “perché no?” per cambiare il corso degli eventi.
In questa storia ben raccontata, in un film più che discreto, sono presenti alcune sequenze delicate (il difficile rapporto padre-figlio, Benjamin che, disperato, osserva i farmaci nel bagno), talune commoventi; l'opera ci ricorda quanto possano essere importanti le persone che ci circondano, almeno quelle che restano ma, parallelamente, quanto sia impossibile provare a dimenticare chi non c'è più: bisogna semplicemente accettare che una persona amata, pur scomparsa, farà sempre parte di noi.
Voto 7
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iankenobi
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martedì 5 novembre 2013
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leggero e impalapabile
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Ho fatto fatica a credere che fosse di cameron crowe,ok anche almost famous,bello,era abbastanza leggero riuscendo pero' anche a descrivere un epoca in modo dettagliato,ma questo a me e' sembrato troppo buoni sentimenti alla forrest gump.
Ok e' la storia di una rinascita di un intera famiglia, dopo un lutto,e a quanto pare tratto da una storia vera, pero' per tutto il film hai la sensazione che ti stia venendo un diabete,tutto troppo gia' visto e sterotipato,il leone malato,la bambina felice,il controllore burbero.
Un po' walt disney...................
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picassa
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martedì 9 luglio 2013
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carino
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molto sentimentale ma ogni tanto qualche lacrima ci vuole...!!
e la storia dei venti secondi è geniale!!
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stellab
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domenica 6 gennaio 2013
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bellissimo
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poesia e semplicità. Un film commovente
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cenox
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lunedì 3 dicembre 2012
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uno zoo come casa
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Un gradevole film agrodolce, dai buoni sentimenti verso le persone e gli animali. Damon interpreta un padre di famiglia, giornalista d'avventura famoso per le sue imprese, che perde l'amore per quello che fa a seguito della scomparsa dell'amatissima moglie, madre dei suoi due figli. La sua vita sembra essere arrivata ad un punto di non ritorno, quando all'improvviso, il voler cambiare casa, è lo stratagemma per buttarsi alle spalle i cattivi pensieri e ricominciare: la decisione cade su di una casa piuttosto sperduta e lontano dalla città, che però ha annesso uno zoo, csa che la rendeva invendibile! Ma sarà proprio questa la ragione che lo spingerà ad accettare, ovvero avere qualcosa per cui combattere anche quando nessuno avrebbe creduto nella riuscita di riaprire uno zoo ormai in stato di semi abbandono.
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Un gradevole film agrodolce, dai buoni sentimenti verso le persone e gli animali. Damon interpreta un padre di famiglia, giornalista d'avventura famoso per le sue imprese, che perde l'amore per quello che fa a seguito della scomparsa dell'amatissima moglie, madre dei suoi due figli. La sua vita sembra essere arrivata ad un punto di non ritorno, quando all'improvviso, il voler cambiare casa, è lo stratagemma per buttarsi alle spalle i cattivi pensieri e ricominciare: la decisione cade su di una casa piuttosto sperduta e lontano dalla città, che però ha annesso uno zoo, csa che la rendeva invendibile! Ma sarà proprio questa la ragione che lo spingerà ad accettare, ovvero avere qualcosa per cui combattere anche quando nessuno avrebbe creduto nella riuscita di riaprire uno zoo ormai in stato di semi abbandono. Ed è così che riuscirà ad aggiustare il rapporto con i propri figli ed a trovare di nuovo l'amore.
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vigi75
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giovedì 1 novembre 2012
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film pulito
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Ottima commedia a sfondo sentimentale-familiare. Film pulito che non ha bisogno di ricorrere a male parole o inutili scene di sesso per colpire o divertire lo spettatore
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kyotrix
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sabato 13 ottobre 2012
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bello
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Bel film. Belli e bravi gli attori ( scarlett un po' sottotono ), buoni sentimenti. Anche se trama e dialoghi non sono nulla di speciale, l'ambientazione, i colori, gli animali, sono veramente incantevoli agli occhi di chi come me adora natura ed animali. A me le 2 ore sono volate....come fossero 20 secondi ^_^
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