Le Idi di marzo

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Un film di George Clooney. Con Ryan Gosling, George Clooney, Philip Seymour Hoffman, Paul Giamatti, Marisa Tomei.
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Titolo originale The Ides of March. Drammatico, durata 101 min. - USA 2011. - 01 Distribution uscita venerdì 16 dicembre 2011. MYMONETRO Le Idi di marzo * * * - - valutazione media: 3,12 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
steph. sabato 24 dicembre 2011
congiura a catena per un ottimo gosling Valutazione 4 stelle su cinque
36%
No
64%

Avvalendosi di una sceneggiatura (firmata anche dallo stesso Clooney)tratta da un’opera teatrale, Le idi di marzo è un buon film che fa un’altrettanto buona anatomia politica. Al centro del turbine generato dalle primarie tra i candidati democratici in Ohio c’è Stephen (Ryan Gosling), brillante responsabile della campagna elettorale del governatore Morris, interpretato da Clooney. Stephen crede in quello che fa e lo fa molto bene. Al punto da essere richiesto persino dai responsabili del candidato avversario. Con una semplice telefonata e con la conoscenza di una stagista, tanto giovane quanto disillusa, inizia per Stephen un percorso di disvelamento delle più crude dinamiche politiche e di vita, che lo condurrà a rivalutare il suo atteggiamento entusiasta eppure ancora troppo ingenuo e idealista in un mondo in cui c’è ben poco da idealizzare. [+]

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ronbo sabato 24 dicembre 2011
bello, ma... Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

A me il film è piaciuto, soprattutto per l'ottima regia e nonostante gli scarsi mezzi (esterne quasi inesistenti). Però, mi pare ci sia più di una falla nella sceneggiatura: qualcuno mi può spiegare alcune cose? Cercherò di non rovinare la sorpresa a chi non ha visto il film, comunque: 1. Come mai Gosling preleva del denaro dalla cassa elettorale per far risolvere il problema alla ragazza? Lei non può chiedere denaro al ricco padre per non svelare il problema, ma Gosling pare ricco sfondato di suo: a cosa gli serve prendere soldi per la campagna, visto che poi è lui stesso a integrare la cifra da dare all'amica andando in banca? 2. La ragazza morta in hotel ha un cellulare dell'organizzazione elettorale, che Gosling prende per ricattare poi Clooney. [+]

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davidearte giovedì 22 dicembre 2011
il doppio gioco della politica Valutazione 4 stelle su cinque
61%
No
39%

Stephen Meyers (Ryan Gosling) è un trentenne di talento, esperto di politica e di comunicazione, entrato a far parte dell’entourage del governatore Mike Morris, uno dei due contendenti democratici alle primarie negli USA, che altri non è se non il Clooney regista/sceneggiatore del film. Siamo nel pieno dello scontro diretto dei due candidati e chi riuscirà a ottenere più delegati nell’Ohio e accaparrarsi i favori di un politico locale potente vincerà le primarie e sarà in corsa per la Casa Bianca: forse per noi italiani è un po’difficile capire in pieno questo sistema elettivo, ma bastano davvero poche nozioni per seguire lo sviluppo della trama. Morris sembra un politico serio, coerente, in grado di dare speranza al suo popolo e pronto al cambiamento (ricorda qualcuno, già eletto nel 2008?), soprattutto non vuole cedere alle lusinghe della corruzione e degli scambi di favori: egli incarna davvero tutte le virtù che un politico giovane di sinistra deve avere in una stagione di contrasti, guerre, povertà e crisi economica. [+]

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amici del cinema (a milano) giovedì 22 dicembre 2011
una triste visione della etica moderna Valutazione 4 stelle su cinque
67%
No
33%

Ma che bravo e' il Clooney regista !! Questo e' stato il mio primo pensiero al termine de "Le idi di marzo". Che e' un film potente, teso, diretto come un treno in una inesorabile discesa verso la disillusione e la ferocia. Le coltellate a tradimento delle storiche idi di marzo vengono date da tutti i personaggi del film e a guardar bene nella cernita del bene e del male non si salva davvero nessuno. Il film ha il volto e l'anima di Ryan Gosling, prima spinto da entusiasmo e fiducia e poi stravolto dal tradimento e dalla sfiducia (da notare il cambiamento netto della sua mimica facciale) e "obbligato" a utilizzare con i propri nemici le stesse armi che lo hanno trafitto. Concordo con Cristina, qui non si parla solo di politica, ma bensi' di etica e il giudizio di Clooney, seppur sul finale mostrato un poco schematicamente, e' netto e senza speranza. [+]

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il re censore martedì 20 dicembre 2011
il lato oscuro della politica Valutazione 4 stelle su cinque
51%
No
49%


Il filone del thriller politico raramente riesce a stupire ma senz'altro sa farsi apprezzare: più che replicato in decine di varianti, il genere è capace, quando ben sfruttato, di offrire prodotti di alto intrattenimento unitamente a riflessioni più o meno dense sul mondo di riferimento, in questo caso i giochi di potere pre-elettorali.
Con questo suo "Le Idi di Marzo" Clooney sforna un film di rara eleganza, senz'altro sopra la media, ben diretto con semplicità, dimestichezza e un respiro narrativo piuttosto spigliato.
La parabola di caduta e rinascita di un arrivista è confezionata con stile sobrio ma capace di coinvolgere lo spettatore fino ai titoli di coda: ad una prima parte brillante in sceneggiatura e toni ne segue una seconda più veloce e sfilacciata ma comunque ben gestita. [+]

[+] d'accordo! (di iron beatrix)
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giuseppe simeone martedì 20 dicembre 2011
il crollo delle illusioni Valutazione 4 stelle su cinque
47%
No
53%

Durante le primarie presidenziali il candidato Morris è assistito nei rapporti con la stampa dal giovane e carismatico Stephen Myers e dal più anziano e rodato Paul Zara. Stephen appoggia e crede in pieno nell'ideologia portata avanti dal suo candidato, ma gli eventi lo porteranno a vacillare...
Un avvincente film di genere che pur faticando in prima battuta a prendere il via, diventa sempre più avvincente, non risparmiando colpi di scena e stravolgimenti; nel finale l'esplosione della tensione sfocia in un amaro faccia a faccia con il pubblico, che viene esternato dallo sguardo disilluso e glaciale dell'eccellente Gosling; la scelta da fare è fra un'comportamento etico ed il posto di lavoro, ma a cosa serve l'etica stessa se l'eccellenza del proprio paese (che dovrebbe essere la politica) nè è priva e anzi la rifiuta?
La chiara riflessione che viene posta è dura e pungente ed è il personaggio di Morris il tramite attraverso il quale si esterna: bravissimo infatti il Clooney regista a trasformare il Clooney attore, che subisce una letterale metamorfosi stile Dorian Grey (grazie anche all'aiuto dell'ottima fotografia) e che trova il suo perfezionamento nella scena del confronto tra i due attori principali in un anonima cucina di un pub. [+]

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pepito1948 martedì 20 dicembre 2011
clooney, il grillo parlante Valutazione 4 stelle su cinque
39%
No
61%

 

Clooney fa parte, come noto, di quel drappello di cineasti americani, come Redford, Penn, Tim Robbins e Susan Sarandon, che si sono schierati apertamente con i progressisti - che in quel Paese significano Partito Democratico- alcuni dei quali hanno deciso di concretizzare la loro lotta (anche) passando dietro la macchina da presa. Per la verità da tempo si susseguono film di denuncia del mondo politico USA ed i suoi intrighi, ma Clooney ha fatto un ulteriore passo avanti, descrivendo come il sistema di potere con tutte le sue debolezze, i suoi voltafaccia, gli inganni, la retorica di promesse utopistiche, l’opportunismo sfrenato, si sia infiltrato anche nella roccaforte di chi si oppone da sempre alle malefatte, agli scandali, ai loschi legami con le lobbies  dominanti degli avversari repubblicani, ed al  conservatorismo gretto e guerrafondaio dei vari Nixon,  Reagan,  Bush: e lo ha fatto non ovviamente da avversario, ma da grillo parlante, ammonendo la comunità americana sul pericolo -che in parte è già realtà- di un inquinamento dilagante di pratiche e metodi che poco hanno a che fare con la democrazia. [+]

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renato volpone lunedì 19 dicembre 2011
credo nella costituzione degli stati uniti Valutazione 1 stelle su cinque
29%
No
71%

Questo film lascia pensare, non per il contenuto, ma per il fatto che sia stato realizzato. Qual'è il messaggio? Chi è più corrotto? Chi sa mentire meglio? Ma per rendere questo ci vogliono buoni attori e sicuramente non lo sono i protagonisti di questo film. Ryan Gosling , impassibile, con la faccia totalmente inespressiva, come sempre del resto. Truffato, truffatore, scaltro, insensibile, ma non ci insegna niente di nuovo. Clooney indossa le vesti del governatore, pieno di buoni valori, ma grande stupratore, e chi gliel'ha fatto fare? La sceneggiatura non regge, troppa faciloneria, vero che gli americani a volte sono un po' ingenui, ma non fino a questo punto, soprattutto nel mondo della politica dove se si vuole sopravvivere bisogna lottare con i denti. [+]

[+] cast (di robert1948)
[+] un improbabile organizzatore di cast. (di robert1948)
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giuliap lunedì 19 dicembre 2011
film deludente Valutazione 1 stelle su cinque
50%
No
50%

film non consigliato,lento e noioso. incentrato su un tema oggi talemente tanto attuale da essere scontato ,e cioè che si fa qualunque cosa pur di raggiungere i propri obbiettivi sacrificando pure qualche vita,ed in politica ancora di più. per noi italiani che siamo abituati a queste situzioni questo film non ci colpirà di sicuro.  Clooney in un'intervista ha pure parlato di oscar per questo film...posso solo dire : no comment!!!

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lunfardo lunedì 19 dicembre 2011
suggerimento Valutazione 0 stelle su cinque
11%
No
89%

Volete vedere un grande film più o meno dello stesso genere? Scaricatevi da internet "Margin Call" con Jeremy Irons e Kevin Spacey, del 2010. Ovviamente non esce in Italia.

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