rango f
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martedì 5 aprile 2011
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guerriere sexy alla riscossa!
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Aldilà dei contenuti, i film di Zack Snyder sono una droga per gli occhi. Sinceramente non riesco a non restare affascinato dalla spettacolarità delle immagini e delle scene d'azione, rese ancor più emozionanti dall'uso massiccio del ralenti. Comunque questo film presenta pure una struttura narrativa complessa, costruita su tre livelli, e un messaggio di liberazione che sembra rivolto a tutte le donne ancora assoggettate all'uomo. "Lottare per la libertà" è il motto che accompagna tutto il film. Tra videogame, fumetto, manga, una miscela esplosiva di stili e figure che lascia a bocca aperta.
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alexpark
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martedì 5 aprile 2011
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snyder ritorna con un'idea originale e eclettica
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Dopo il grande successo di 300 e Watchmen che ci lasciarono sorpresi per il talento di questo regista non così noto come ora,Snyder dirige il primo film sorto da un'idea tutta sua e non presa da altre "fonti" come era successo con i film precedenti.La trama è molto originale e sorprendente degna del regista.Baby Doll è l'adolescente protagonista che dopo la morte della madre viene accusata di aver ucciso sua sorella e quindi mandata in un istituto per malati mentali.Le prime vicende si svolgono in questa prima realtà effettivamente vera mentre il resto del film si snoda in due realtà "immaginarie" generate dall'astuta mente di Baby Doll.
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Dopo il grande successo di 300 e Watchmen che ci lasciarono sorpresi per il talento di questo regista non così noto come ora,Snyder dirige il primo film sorto da un'idea tutta sua e non presa da altre "fonti" come era successo con i film precedenti.La trama è molto originale e sorprendente degna del regista.Baby Doll è l'adolescente protagonista che dopo la morte della madre viene accusata di aver ucciso sua sorella e quindi mandata in un istituto per malati mentali.Le prime vicende si svolgono in questa prima realtà effettivamente vera mentre il resto del film si snoda in due realtà "immaginarie" generate dall'astuta mente di Baby Doll.Dopo essere arrivata nel manicomio Baby Doll immagina una seconda realtà dove lei e le sue nuove compagne di viaggio fanno parte di un gruppo di ballo in un bordello.Questa in verità è solo una realtà "di transito" poichè per raggiungere la terza realtà,ovvero una serie di mondi totalmente inventati così come le creature al loro interno,Baby Doll dovrà danzare in questo bordello.Ma tutto è funzionale perchè le danze di Baby Doll permetteranno a queste cinque favolose ragazze di trasformarsi in cinque perfette macchine da guerra nei più disparati campi da guerra(terza realtà) per riuscire a recuperare cinque oggetti,l'unica speranza per uscire da quell'istituto.La trama può apparire complicata ma quando tutti i fotogrammi scoreranno sotto i vostri occhi,tutto sarà una magia,una fusione tra azione allo stato puro e fantasy.L'ardua prova del regista sembra riuscita a dispetto degli incassi e anche il cast non delude completamente anche se la recitazione così come la sceneggiatura potevano essere più curate.Insomma ottima vittoria per uno Snyder sempre più all'altezza dei suoi compiti.
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fabiooo12
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martedì 5 aprile 2011
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la realtà al servizio della fantasia
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Comunque la si voglia vedere la realtà è una e una sola,o no? Zach Snyder la plasma ,dalla sua 'insana' visione del mondo (e del cinema), in un film basato sul parallelismo tra più mondi(sembrerebbe 3). Si sembrerebbe perchè il film ti conquista,ti inibisce per 100min e non ti permette di pensare grazie ad una frenetica successione di eventi ed emozioni. Le aspirazioni di libertà si intrecciano tra la fuga dall'ospedale psichiatrico, il riscatto da una prigione dominata dalla prostituzione fino al mondo più improbabile e immerso nel fantasy che ricorda vagamente un mix tra Io Robot e l'epica battaglia del fosso di Helm di Jacksoniana memoria. Architettato magistralmente da un regista pronto ormai consacrato.
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Comunque la si voglia vedere la realtà è una e una sola,o no? Zach Snyder la plasma ,dalla sua 'insana' visione del mondo (e del cinema), in un film basato sul parallelismo tra più mondi(sembrerebbe 3). Si sembrerebbe perchè il film ti conquista,ti inibisce per 100min e non ti permette di pensare grazie ad una frenetica successione di eventi ed emozioni. Le aspirazioni di libertà si intrecciano tra la fuga dall'ospedale psichiatrico, il riscatto da una prigione dominata dalla prostituzione fino al mondo più improbabile e immerso nel fantasy che ricorda vagamente un mix tra Io Robot e l'epica battaglia del fosso di Helm di Jacksoniana memoria. Architettato magistralmente da un regista pronto ormai consacrato.
Buona Visione
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veleno111
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martedì 5 aprile 2011
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un nuovo paradigma per la fantasia dei registi....
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Premetto che il giudizio di Film Capolavoro, è dettato dalla originalità e dalla fantasia del regista, anche sceneggiatore, e dalla resa visiva che il film regala. E' una autentica delizia per gli occhi, non solo per le splendide ragazze sapientemente svestite con costumi di scena degni di un manga giapponese, ma sopratutto per la fantasia utilizzata nella realizzazione di mondi onirici degni di essere annoverati tra i migliori esempi di "miscellanea" tra il mondo dei videogiochi, fumetti, cartoni animati, film di fantascienza.
Il regista si è formato sicuramente giocando a Return to Wolfstein Castel 3d, ha sicuramente visto Dragon ball, è un fan di Matrix senz'altro. Ha scritto una storia che è, citando le sue stesse parole, un: "Alice nel paese delle meraviglie armata di mitragliatrice", una storia che sebbene non si possa definire originale in senso assoluto, risulterà nuova per come narrata e avvincente per come disegnata.
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Premetto che il giudizio di Film Capolavoro, è dettato dalla originalità e dalla fantasia del regista, anche sceneggiatore, e dalla resa visiva che il film regala. E' una autentica delizia per gli occhi, non solo per le splendide ragazze sapientemente svestite con costumi di scena degni di un manga giapponese, ma sopratutto per la fantasia utilizzata nella realizzazione di mondi onirici degni di essere annoverati tra i migliori esempi di "miscellanea" tra il mondo dei videogiochi, fumetti, cartoni animati, film di fantascienza.
Il regista si è formato sicuramente giocando a Return to Wolfstein Castel 3d, ha sicuramente visto Dragon ball, è un fan di Matrix senz'altro. Ha scritto una storia che è, citando le sue stesse parole, un: "Alice nel paese delle meraviglie armata di mitragliatrice", una storia che sebbene non si possa definire originale in senso assoluto, risulterà nuova per come narrata e avvincente per come disegnata.
Narrando le fantasie, utilizzate dalla protagonista della storia, una ventenne di nome Baby Doll, per sfuggire alla sua spiacevole condizione risultato di una triste storia narrata nei primi minuti del film, con una abilità indiscutibile e degna di essere presa a paradigma, Snyder ci regala momenti di pura fantasia, dove le regole della fisica scompaiono, dove solo l'immaginazione detta i confini; tra trincee di una immaginaria prima guerra mondiale con i soldati del kaiser tra le rovine di Parigi, ad un assedio medievale ad un castello popolato da orchi, assaltato con un "liberator" della seconda guerra mondiale in veste di cannoniera aerea, alla carica al treno degno di un CyberWestern, le sexy ragazze si muovo in maniera perfetta, con movimenti ben realizzati, da vere militari professioniste, risultato evidente di una cura per i dettagli che il regista ha sempre manifestato, in tutte le sue realizzazioni.
Poco meno di due ore che saranno ricordate dallo spettatore per come viene avvolto e trascinato da un manicomio, ad un bordello, ai campi di battaglia, tutto slegato e allo stesso tempo perfettamente collegato.
Una storia in cui la violenza è sempre esercitata, dalle protagoniste, contro mostri, entità, robot, mai contro persone, una storia che manda un messaggio in cui appare chiaro che i destinatari sono i giovani, ma che non dispiacerà affatto ai più grandi.
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riccardo76
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lunedì 4 aprile 2011
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la liberazione della donna dal ruolo di oggetto
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Non è passato nemmeno un anno dall'uscita di "Inception" e già si vedono le sue influenze nel cinema americano. L'ultimo film di Zack Snyder riprende infatti la stratificazione della realtà adottata da Nolan nel suo capolavoro. Sono infatti tre i livelli di narrazione che si intrecciano in "Sucker Punch", un action-fantasy movie tutto al femminile, che narra il tentativo disperato di Baby Doll di evadere da una realtà orribile, violenta e oppressiva, rappresentata in tre modi diversi, ma al contempo in relazione tra loro: un manicomio - il primo livello, la cornice, vale a dire la realtà effettiva - dove la protagonista viene fatta rinchiudere dopo aver accidentalmente ucciso la sorellina, nel tentativo di salvarla dalle grinfie del patrigno; un postribolo - il secondo livello, una realtà immaginata dalla ragazza - ; un mondo post-atomico in guerra - il terzo livello, un ulteriore frutto dell'immaginazione di Baby Doll - dove si mescolano guerrieri ed armi appartenenti alle più svariate tipologie, senza limiti di tempo né di spazio.
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Non è passato nemmeno un anno dall'uscita di "Inception" e già si vedono le sue influenze nel cinema americano. L'ultimo film di Zack Snyder riprende infatti la stratificazione della realtà adottata da Nolan nel suo capolavoro. Sono infatti tre i livelli di narrazione che si intrecciano in "Sucker Punch", un action-fantasy movie tutto al femminile, che narra il tentativo disperato di Baby Doll di evadere da una realtà orribile, violenta e oppressiva, rappresentata in tre modi diversi, ma al contempo in relazione tra loro: un manicomio - il primo livello, la cornice, vale a dire la realtà effettiva - dove la protagonista viene fatta rinchiudere dopo aver accidentalmente ucciso la sorellina, nel tentativo di salvarla dalle grinfie del patrigno; un postribolo - il secondo livello, una realtà immaginata dalla ragazza - ; un mondo post-atomico in guerra - il terzo livello, un ulteriore frutto dell'immaginazione di Baby Doll - dove si mescolano guerrieri ed armi appartenenti alle più svariate tipologie, senza limiti di tempo né di spazio. Anche se apparentemente diversi, i tre mondi sono uniti dallo stesso senso di oppressione e di imprigionamento, da cui si può fuggire soltanto utilizzando l'astuzia, la forza e la propria femminilità (l'astuzia adottata da Baby Doll per superare le cinque prove, necessarie al recupero di oggetti indispensabili per la fuga, è infatti quella di distrarre il nemico attraverso la sensualità della propria danza). I tre mondi sono inoltre uniti dalla inaudita violenza perpetrata dai pesonaggi maschili, che detengono il potere e sono i responsabili dell'imprigionamento. Il fatto che il regista accentui fino all'esagerazione le caratterizzazioni degli uomini, raffigurati estremamente crudeli e disgustosi, acquista un senso se si considera il film nell'ottica di un manifesto della liberazione della donna dal ruolo di oggetto, che da sempre le è stato imposto dall'uomo. Non a caso si trattano temi come la violenza sessuale sulle figlie, o la prostituzione, qui in un postribolo gestito da un pappone senza scrupoli, che vede effettivamente le proprie donne soltamente come fonti di guadagno. Quello che risulta geniale è il modo in cui questi mondi entrano in contatto: la protagonista nei momenti più difficili ricerca il coraggio nell'immaginarsi ora come prigioniera di un bordello ora come guerriera infallibile; non a caso l'evasione prevede una lotta continua, perciò l'immagine della combattente, abile anche nelle arti marziali, è certamente emblematica. Sorprendente è anche il fatto che la protagonista riesca a trascinare nei suoi mondi anche altre quattro ragazze.
Ma Snyder comunque è ormai famoso per il suo gusto dell'estetica; ci ha viziato con fotografie, effetti speciali e sequenze d'azione straordinarie già nei suoi lavori precedenti - "300", "Watchmen" e "Il Regno di Ga'Hoole"- e anche qui non delude.
Tuttavia, seppur notevole, anche quest'opera presenta i suoi limiti, ed essi risiedono nelle sequenze di battaglia, che risultano, a lungo andare, un po' monotone e simili a videogiochi, anche se mai noiose, grazie alla splendida fotografia e all'uso intelligente della musica, assordante e fracassona come la guerra. Un altro limite risiede nel fatto che, nel voler rappresentare la donna nella fuga dal suo ruolo di oggetto sessuale dell'uomo, Snyder utilizza l'immaginario femminile tipico ideato dalla cultura maschilista, in quanto le ragazze guerriere sono tutte carine, prosperose e in tenute sexy stile manga giapponese, tanto da far sognare tutto il pubblico maschile, più di quello femminile, al quale il regista intende rivolgersi.
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[+] ottima recensione!
(di tatia)
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mariangela sansone
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lunedì 4 aprile 2011
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sucker punch - sexy lolite armate fino ai denti
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Chiudere gli occhi e sfuggire ad una realtà oscura, rintanarsi in un mondo parallelo fatto di sweet dreams, proprio come cantavano gli Eurythmics. La biondissima lolita, Baby Doll, preferisce vivere nel suo personale regno onirico come una giovane eroina, a metà tra un manga giapponese ed un personaggio di un videogioco, per scappare dalla crudezza della vita in manicomio. Sono gli anni 50 in un Nord America buio e tenebroso, che tanto ricorda i paesaggi del videogioco Silent Hill; nebbia fitta, pioviggine e le lacrime che solcano il viso della piccola Baby Doll. Un dolore troppo grande che toglie le parole, poi il manicomio, triste e cupo, animato dalle urla di anime sconsolate che non hanno più lacrime per piangere, bambole senza anima; un piccolo teatro degli orrori che viene trasformato dalla fantasia salvifica di Baby Doll in un bordello, in perfetto stile burlesque, dove sensualissime ragazze ballano, preparate da Madame Gorski.
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Chiudere gli occhi e sfuggire ad una realtà oscura, rintanarsi in un mondo parallelo fatto di sweet dreams, proprio come cantavano gli Eurythmics. La biondissima lolita, Baby Doll, preferisce vivere nel suo personale regno onirico come una giovane eroina, a metà tra un manga giapponese ed un personaggio di un videogioco, per scappare dalla crudezza della vita in manicomio. Sono gli anni 50 in un Nord America buio e tenebroso, che tanto ricorda i paesaggi del videogioco Silent Hill; nebbia fitta, pioviggine e le lacrime che solcano il viso della piccola Baby Doll. Un dolore troppo grande che toglie le parole, poi il manicomio, triste e cupo, animato dalle urla di anime sconsolate che non hanno più lacrime per piangere, bambole senza anima; un piccolo teatro degli orrori che viene trasformato dalla fantasia salvifica di Baby Doll in un bordello, in perfetto stile burlesque, dove sensualissime ragazze ballano, preparate da Madame Gorski. Anche Baby Doll balla, lo fa sulle note di Army of me di Bjork, e quando balla le menti di chi la osserva si confondono, l'oblio ottenebra gli sguardi ed il suo mondo fantastico prende vita.Cinque donzelle, fasciate in guepiere di pelle e sexy autoreggenti, combattono come novelle Charlie's Angels, ora contro i nazisti della seconda guerra mondiale, ora contro giganteschi samurai in un tempio giapponese dell'epoca Tokugawa, che tanto ricordano gli Yoshimitsu e Raiden di Tekken e Mortal Kombat.Mostri, alieni e androidi si avvicendano in una crescente iperbole visiva, frutto dell'immaginazione della platinata protagonista. Blondie, Rocket, Amber, Sweat Pea e Baby Doll danno vita a combattimenti coreografici, volteggiando in stile wuxiapian, scontrandosi con guerrieri maschi in una sorta di guerra tra i sessi.All'interno di scenari steam-punk si scontrano la fragilità e l'innocenza di Baby Doll con il coraggio e la forza del suo alter ego immaginifico, una gothic lolita che fugge dalla realtà per nascondersi in un mondo alternativo.Dopo il testosteronico 300, dopo il noir lisergico Watchmen e dopo l'epico Il regno di Ga'Hoole, Zack Snyder torna nelle sale con questo dark fantasy, surrealista e con forti spruzzate di pop art, dando vita ad un'efficace sinergia tra cinema, fumetto e videogioco. Sucker Punch nasce da una personale idea del regista, co-sceneggiatore insieme al fido Steve Shibuya, collaboratore di vecchia data. Pur attingendo a piene mani da capolavori moderni come Matrix e Inception, l'impatto visivo riesce a stupire lo spettatore, travolgendolo con un rutilante avvicendarsi di effetti speciali, in un crescendo continuo ed esplosivo di immagini, quasi esagerato, soprattutto se paragonato ad una trama piuttosto scarna.Il film però non convince pienamente; in Sucker Punch ci sono diverse lacune che non passano inosservate, i personaggi rimangono delle figure piatte, non vengono affatto raccontati, così come la sceneggiatura risulta essere ridotta all'osso e con qualche incongruenza di troppo; l'intento femminista che sembra voler portare avanti il regista si perde durante il film, la solidarietà che lega il piccolo gineceo combattente si incrina lungo il tragitto della pellicola, forse volutamente proponendo uno stereotipo dei rapporti femminili. Snyder resta comunque un vulcano in eruzione, una cornucopia ricca di idee, forse un po' confuse, ma comunque eccitanti e piene di brio; questa sua ultima opera è una commistione di generi in cui l'immaginazione la fa da padrona.
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tommy19
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domenica 3 aprile 2011
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baby-doll
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é un bellissimo film con degli effetti speciali strabilianti con un'interpretazione favolosa di tutto il cast,l'unica pecca è stata quella della trama un pò scontata,anche se ha questa piccola pecca il film resta una cosa da vedere anche se non con i figli a causa della eccessiva violenza gratuita che il film offre.
In sostanza dovreste vederlo.
Alla prox critica,
Tommy19
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hollyver07
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domenica 3 aprile 2011
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lobotomizzata e lobotomizzarsi
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Ciao. Film che principalmente si propone ad un pubblico affetto da dipendenza cronica ai film videogame. Trama "onirica" appena abbozzata, rapidamente abbandonata per lasciar spazio a ripetitive sequenze d'azione che esulano da qualsiasi logica, al di fuori di quella propriamente legata ad un videogioco. Personaggi "plastificati" ed insulsi, recitazione assente, sceneggiatura da video-clip musicale, dialoghi... lasciamo stare. In un simile cosa (peraltro a buon diritto) avrebbe potuto partecipare anche Valeria Marini nella parte di Ice-Pick (il punteruolo per lobotomizzare). Colonna sonora adeguata al contesto, Effetti speciali a non finire, richiami e citazioni a quasi tutti i film fantasy precedenti, il che mi fa pensare che questo film non abbia una propria identità e le "citazioni" siano bellamente un sostituto della "sostanza" cinematografica che ovviamente non c'è.
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Ciao. Film che principalmente si propone ad un pubblico affetto da dipendenza cronica ai film videogame. Trama "onirica" appena abbozzata, rapidamente abbandonata per lasciar spazio a ripetitive sequenze d'azione che esulano da qualsiasi logica, al di fuori di quella propriamente legata ad un videogioco. Personaggi "plastificati" ed insulsi, recitazione assente, sceneggiatura da video-clip musicale, dialoghi... lasciamo stare. In un simile cosa (peraltro a buon diritto) avrebbe potuto partecipare anche Valeria Marini nella parte di Ice-Pick (il punteruolo per lobotomizzare). Colonna sonora adeguata al contesto, Effetti speciali a non finire, richiami e citazioni a quasi tutti i film fantasy precedenti, il che mi fa pensare che questo film non abbia una propria identità e le "citazioni" siano bellamente un sostituto della "sostanza" cinematografica che ovviamente non c'è. In sostanza, un passatempo specchio abbastanza fedele dei nostri tempi, ludico, rumoroso, roboante, caotico, inconsistente per una qualsiasi forma di pensiero autonomo, ottimo e consigliabile per ulteriori lobotomizzazioni.
Saluti a tutti
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henry90
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domenica 3 aprile 2011
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stupendo
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Visionario, onirico, fantasioso, esagerato... Sì proprio così, e non saprei che altro aggiungere!
Una recensione di questo film può darvi un'idea poco chiara. Se però avete visto e vi era piaciuto il Dottor Parnassus allora potete tranquillamente vedere pure questo...
Snyder non vi deluderà di sicuro!
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tonydc
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domenica 3 aprile 2011
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penoso
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Non credevo fosse possibile creare una schifezza del genere, devo dire che mi hanno stupito, fare peggio di così è impossibile...
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