Henry |
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Un film di Alessandro Piva.
Con Carolina Crescentini, Claudio Gioé, Aurelien Gaya, Pietro De Silva, Eriq Ebouaney.
continua»
Drammatico,
durata 86 min.
- Italia 2011.
- Iris Film Distribution
uscita venerdì 2 marzo 2012.
MYMONETRO
Henry
valutazione media:
2,90
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Piva offusca il poliziesco americano.di antycappFeedback: 1038 | altri commenti e recensioni di antycapp |
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lunedì 12 marzo 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
E' un poliziesco molto dinamico, asciutto denso e con una struttura narrativa denotata da dead men talking, se mi passate l'espressione. Infatti, magari non tutti, ma in buona parte coloro che parlano e raccontano sono cadaveri. Gli attori sono diretti con buona maestria a mio avviso. Le scoperte che mi hanno fatto decollare a sensazione sono Gioé (che avevo visto in Boris e non mi era dispiaciuto) e Sassanelli che sapevo essere attore di teatro, ma che avevo intravisto e fuggito nelle fiction nelle varie televisioni abbrustolite di pubblicità e gossip. Qui invece appena entra con il suo monologo sul collega Silvestri (Gioé) è subito ipnosi e il film tiene ovunque e magnetizza l'attenzione, almeno la mia. De silva bravissimo e per questo irritante nella parte del tossico, da me ricordato in Sing Sing dell'83 addirittura accanto a Celentano, ma ottimo regista e commediografo qui addirittura assassino privo di scrupoli. E poi come non farsi portare dalla delinquenza emanata dalla "grossa" personalità (è il caso di dirlo) di Santagata (amministratore di condominio del Pranzo di Ferragosto) che dopo due film due con Gianni Di Gregorio, ma ancora prima in Palombella Rossa con Nanni Moretti. Ancora Dino Abbrescia, visto da me dentro LA CAPAGIRA, IL NOSTRO MATRIMONIO E' IN CRISI e sempre all'altezza della situazione che reciti in dialetto o in perfetto italiano, la corta interpretazione di Max Mazzotta (ricordo l'Ultimo Capodanno di Marco Risi) sempre caratteristico e forte soprattutto nella mimica facciale. Il ritmo è incalzante, Roma è protagonista notturna e scivola via con magnetismo e fascino senza strizzare l'occhio, almeno non troppo mi sembra al format del poliziesco americano. Da vedere assolutamente. Nota dolente la Crescentini che ha sempre gli occhi abbottati da un pianto che non finisce mai di essere assente ed un corpo che per contratto sembra debba essere sempre mostrato. Comunque utile ai fini della storia.
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