Tratto dall’omonimo romanzo di Stephenie Meyer, terzo capitolo della saga Twilight, questo film è incentrato sulla questione – rimasta in sospeso in New Moon – di Victoria. Questa vampira dai capelli rossi, ossessionata dalla ricerca della vendetta nei confronti di Edward Cullen, allestisce un piccolo esercito di neonati (vampiri appena resi tali) per attaccare i Cullen. Tale famiglia, grazie anche alle incredibili doti di cui sono dotati i componenti, è sotto gli occhi dei Volturi – i vampiri più importanti – che decidono di non interferire con Victoria per poter mettere alla prova ed osservare i Cullen.
Parallelamente a questa linea narrativa, scorre la storia d’amore di Bella: è divisa tra Edward e Jacob. Anche nella locandina, non a caso, si trova tra i due. Il film, quindi, è chiaramente incentrato su una scelta, come avevamo già “intuito” nei precedenti; ma una scelta tra cosa? La risposta non è così banale. L’incipit mostra immediatamente l’atmosfera e il tono stucchevole che erano ben radicati nei due precedenti episodi (con New Moon imbarazzante in particolare nel parallelismo con Giulietta e Romeo, sic!), ma questo scoraggiante inizio lascia lentamente il posto – finalmente – ad una riflessione più profonda. Bella non è tra due ragazzi ma tra due tipi differenti d'amore. Il sentimento tanto esagerato quanto immotivato per Edward viene ora spiegato: Bella si mostra indecisa tra lui e Jacob e pare addirittura non voler sposare Edward (e io mi chiedevo: perché mai un vampiro dovrebbe preoccuparsi del matrimonio?) finché gli chiede di fare l’amore. La risposta negativa di Edward rende improvvisamente evidente il tema fondamentale del film: la scelta di Bella è tra amore platonico ed amore profano. Edward rappresenta il primo tipo, ovvero l’amore sacro, antico, eterno: in quanto vampiro è immortale e ciò gli ha permesso di carpire le più profonde implicazioni di questo sentimento, quelle che vanno al di là del proprio ego e della carne. Avrebbe amato Bella in qualsiasi epoca. Nella conversazione con Jacob avvenuta nella notte prima della battaglia, Edward è coerente ed inequivocabile: asserisce che – per il bene della sua amata – la lascerebbe addirittura tra le braccia del lupetto: la felicità di Bella vince ogni gelosia. Jacob, invece, rappresenta l’amore profano – o meglio l’amore nella società del consumo, quello edonistico – e lo dimostra più volte: preferirebbe vedere Bella morta, piuttosto che trasformata in vampiro; è disposto a lottare per ottenerla, come se fosse un oggetto; le strappa un bacio come fosse un gesto senza valore; le propone di denudarsi quando ha vitale bisogno di essere scaldata; il suo viso adolescenziale è coerente con la sua concezione moderna dell’amore; il suo corpo caldo e mostrato ostentatamente (come notato persino da Edward) si collega immediatamente ai piaceri della carne. Ecco spiegato anche il discorso finale di Bella sulla sua scelta: non ha scelto soltanto Edward, ma il mondo che questi gli offriva, un mondo fatto sì di vampiri e azione ma anche di valori antichi e morali che né Jacob, né suo padre divorziato possono comprendere.
Mi sconforta alquanto che alcune ragazzine in sala (abituate ad i film di Moccia) sbavassero per i muscoli imbottiti di steroidi di Jacob e avrebbero preferito che Bella scegliesse quest’ultimo (magari come amante): l’amore oggi è davvero come lo concepisce Jacob?
In conclusione è un film assolutamente consigliato ai teenagers e, perché no, anche ai più grandi.
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stella10
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venerdì 2 luglio 2010
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non tutto è come sembra
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volevo solo fare alcune precisazioni: nonostante io sia un'amante della saga per quanto riguarda i libri, i film tutto sommato mi sono piaciuti anche se non mi hanno fatto impazzire. Detto questo, "l'imbarazzante parallelismo con Giulietta e Romeo utilizzato nel film di New Moon" non è altro che l'imbarazzante parallelismo descritto esattamente nel libro dalla Meyer. Tuttavia sono completamente d'accordo con te se mi tocchi il punto di quanto sia in realtà stucchevole la maggior parte delle conversazioni tra i nostri due amati protagonisti. E con protagonisti intendo i personaggi, perchè se vogliamo parlare di Pattinson e della Stewart forse è proprio meglio lasciar perdere. Quanto alla scelta, io credo che rispecchi piuttosto non tanto l'amore in se stesso, rappresentato nella castità o nel sesso, quanto le scelte che si propongono nel corso della vita.
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volevo solo fare alcune precisazioni: nonostante io sia un'amante della saga per quanto riguarda i libri, i film tutto sommato mi sono piaciuti anche se non mi hanno fatto impazzire. Detto questo, "l'imbarazzante parallelismo con Giulietta e Romeo utilizzato nel film di New Moon" non è altro che l'imbarazzante parallelismo descritto esattamente nel libro dalla Meyer. Tuttavia sono completamente d'accordo con te se mi tocchi il punto di quanto sia in realtà stucchevole la maggior parte delle conversazioni tra i nostri due amati protagonisti. E con protagonisti intendo i personaggi, perchè se vogliamo parlare di Pattinson e della Stewart forse è proprio meglio lasciar perdere. Quanto alla scelta, io credo che rispecchi piuttosto non tanto l'amore in se stesso, rappresentato nella castità o nel sesso, quanto le scelte che si propongono nel corso della vita. in sintesi, ogni scelta ha le sue conseguenze. Se lei scegliesse Edward, per lui rinuncerebbe a tutto, anche alla propria vita, nonostante la (quasi) certezza di una nuova vita, da immortale. Se lei scegliesse Jacob, sempre rappresentato come l'antagonista, come quello che vuole semplicemente fregare la ragazza al bello di turno (ripeto: bello???????)sceglierebbe quello che è più naturale per lei, si adeguerebbe a quello che la vita, il destino avevano predisposto per lei, i quali naturalmente non avevano fatto i conti con gli immortali. Ma quando Jacob, parlandole, le dice che con lui non sarebbe costretta a cambiare niente, tutto sarebbe naturale, dice la verità. Non credo che il punto centrale sia che lui rappresenta l'amore al livello sessuale, che considera la ragazza come un oggetto e per questo si senta in diritto di lottare per lei (e, tra parentesi, la madre di Jacob è morta, il padre è vedovo, non divorziato). Credo che la centralità della cosa sia che Bella sia destinata a Jacob dall'amore, dalla forza, dal destino, dalla fede, dalla famiglia, da tutto insomma. il punto è che lei decide di sfidare il destino, la vita, ciò che il mondo aveva scelto per lei, per qualcosa di ignoto, e con questo non dimostra soltanto una certa pazzia masochista, ma dimostra coraggio perchè ha avuto il fegato di fare una scelta che andava contro ogni cosa logica, sana e positiva per lei. QUello che la Meyer cerca di dire ai giovani è:sbagliate. solo con gli sbagli si può capire quando si sta per fare la scelta giusta. Jacob e la vita con lui possono rappresentare ciò che genitori, insegnanti, amici, parenti o fidanzati si aspettano da noi, da voi,, insomma dalle persone, e ciò che Bella fa è dimostrare, per quanto mi dolga per questo, che il destino e tutti quelli che la circondano si sbagliavano, che la sua strada non era la retta via che tutti si sono immaginati. QUindi, al di là di attori mediocri, monoespressivi e, mi riferisco a Pattinson, non posso farne a meno, totalmente inadeguati in quanto troppo brutto per rappresentare cito la Meyer "un ragazzo così bello da non sembrare reale", credo che nella saga ci sia molto di più di quello che vedono solo i branchi di ragazzine urlanti e sbavanti non si sa perchè dietro a PAttinson oppure (già più comprensibile, almeno è carino, a Lautner). Identificarsi con Bella è facile se si va più a fondo nel romanzo, se si legge oltre le righe, perchè davanti a tutti si presentano scelte difficili. e tutti dobbiamo prendere una decisione. Questo, non tanto l'amore sdolcinato, è l'essenza di Twilight.
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lau42
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martedì 6 luglio 2010
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si hai ragione.........
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Speriamo che osservando i Cullen anche i Volturi si redimano e diventino vegetariani!!!!!!!!!! sarebbe bello che anche loro imparassero ad apprezzare TUTTE LE GIOIE DELLA VITA e non pensassero solo ad ingozzarsi in eterno!!! AHH AHAA!! ho trovato un'altro significato recondito e male del nostro tempo: l'ossessione del cibo.......... il riempirsi troppo la pancia senza pensare a quanto e' bello vivere nel mondo!!!!!!!!!!! BHE' tutto sommato il dottor Cullen e' un grande sotto questo punto di vista: ha capito cosa significa vivere davvero!!! la famiglia.........l'amore.........la comunita'..........assaporare anche la bellezza di questo nostro mondo........... e da immortali si vive decisamente meglio!!!!! si e' vero: meglio vegetariani ma felici.
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Speriamo che osservando i Cullen anche i Volturi si redimano e diventino vegetariani!!!!!!!!!! sarebbe bello che anche loro imparassero ad apprezzare TUTTE LE GIOIE DELLA VITA e non pensassero solo ad ingozzarsi in eterno!!! AHH AHAA!! ho trovato un'altro significato recondito e male del nostro tempo: l'ossessione del cibo.......... il riempirsi troppo la pancia senza pensare a quanto e' bello vivere nel mondo!!!!!!!!!!! BHE' tutto sommato il dottor Cullen e' un grande sotto questo punto di vista: ha capito cosa significa vivere davvero!!! la famiglia.........l'amore.........la comunita'..........assaporare anche la bellezza di questo nostro mondo........... e da immortali si vive decisamente meglio!!!!! si e' vero: meglio vegetariani ma felici........ che solo forti e potenti sempre con i più deboli!!!! APRIREI UN FAN CLUB AL DOTTOR CULLEN ADESSO.......................
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maya_79
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martedì 13 luglio 2010
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vivere o non vivere
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ho letto con piacere la recensione di the_ed ed ho apprezzato la sua diversa chiave di lettura.Purtroppo però non mi trovo d'accordo con lui.La storia parla di una scelta, ma non di una scelta tra due tipo di amore. La scelta è tra due persone e soprattutto tra due mondi.Da una parte la semplicità, la verità e il calore di una vita umana; una vita umana imperfetta caduchevole piena di nubi ma anche di sole. Dall'altro il fascino ed il mistero di qualcosa di totalmente diverso,di sovrannaturale, la promessa dell'eternità, e dell'immortalità; un mondo di perfezione assoluta e di bellezza impareggiabile Bella considera Jacob il suo sole! e ama questo di lui. Nella scena del loro ultimo addio - assolutamente sottodimensionata nel film - Bella dice a Jacob di aver visto la loro vita insieme, di aver visto i loro figli e di aver desiderato tutto ciò più di ogni altra cosa.
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ho letto con piacere la recensione di the_ed ed ho apprezzato la sua diversa chiave di lettura.Purtroppo però non mi trovo d'accordo con lui.La storia parla di una scelta, ma non di una scelta tra due tipo di amore. La scelta è tra due persone e soprattutto tra due mondi.Da una parte la semplicità, la verità e il calore di una vita umana; una vita umana imperfetta caduchevole piena di nubi ma anche di sole. Dall'altro il fascino ed il mistero di qualcosa di totalmente diverso,di sovrannaturale, la promessa dell'eternità, e dell'immortalità; un mondo di perfezione assoluta e di bellezza impareggiabile Bella considera Jacob il suo sole! e ama questo di lui. Nella scena del loro ultimo addio - assolutamente sottodimensionata nel film - Bella dice a Jacob di aver visto la loro vita insieme, di aver visto i loro figli e di aver desiderato tutto ciò più di ogni altra cosa. Ma questo loro amore umano non è sufficiente. "contro le nuvole ce la posso fare ma non posso farcela contro un'eclisse!" questo dice Jacob a Bella durante il loro ultimo addio. Se il mondo fosse stato quello "normale" loro due sarebbero stati anime gemelle, ma in un mondo fatto di vampiri e non morti questo loro amore non è abbastanza.Il loro amore umano è oscurato da Edward e da tutto ciò che lui è e rappresenta!! Proprio come il sole che trapelando da dietro le nuvole le sconfigge ma nulla può contro un'eclisse.E la scelta alla fine non è forse poi così nobile, forse più sincera ma anche egoista.In realtà di tutto ciò nel film c'è ben poco. E i sentimenti dei ragazzi coinvolti in questo triangolo mortale vengono molto banalizzati rispetto all'intensità del romanzo.Bella sembra una giovane ragazza che pur felicemente fidanzata ha una improvvisa e passeggera turba ormonale per il belloccio di turno tutto muscoli e passione.Ed anche la figura di Jack è molto ridimensionata. Probabilmebte tutto ciò dipende dalla scelta del regista di dare un taglio più horror al film ridimensionando la vicenda romantica; in questo modo però si è snaturato il senso del libro, della storia. E anche se un film non deve e non può essere la trasposizione cinematografica di un romanzo è indubbio però che non debba snaturare il senso della storia, se è quella storia che vuole raccontare.E questo film non ha saputo rendere le emozioni, i significati, i tormenti e le lacerazioni dell'anima dei protoganisti.E nel tentativo di bilanciare le due anime della storia , quella horror e quella romantica, ha snaturato la seconda senza trasmettere quel crescendo di paura e tensione che invece il libro rende ad ogni sua pagina.
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