millina95
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domenica 9 gennaio 2011
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rapunzel(l)
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ma quando non ci sarà più al cinema rapunzel ?
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sarah
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mercoledì 5 gennaio 2011
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grande film, ironico e pieno d'amore!
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Sono Sarah e ho sette anni.
Ho visto il film e mi è piaciuto tanto. Mi è piaciuta di più Rapunzel di quell'altro cartone: l'anno scorso,infatti, avevo visto Cattivissimo Me, ma questo che ho visto a Palermo cioè Rapunzel mi è piaciuto di più.
INSOMMA,QUESTO FILM é STATO BELLISSIMO!!!!!
Sono Sofia e sono la sorella di Sarah. Ho 8 anni. Ho visto il film e mi è piaciuto tantissimo!!! Mi ha colpito quando
RAPUNZEL salvò il suo amato,essedo felici, cosi si sposarono E VISSERO PER SEMPRE FELICI E CONTENTI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! è stato un lieto fine e favoloso!!!!!
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fattorem
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domenica 2 gennaio 2011
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molto bello, in puro stile disney
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Dopo La principessa e il ranocchio, altro film azzeccato, con l'ottima sceneggiatura e con l'altrettanto ottima scelta della colonna sonora. Un film da rivedere sicuramente.
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giulia88f
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domenica 2 gennaio 2011
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davvero divertente!!!!
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un grande ritorno ai classici disney... molto molto divertente, personaggi meravigliosi, risate a non finire...
ovvio, la storia è quella che tutti noi conosciamo, ma.. decisamente lo consiglio a chiunque voglia farsi 4 risate!!!!
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umerengidd
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domenica 2 gennaio 2011
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carino ma non stupendo
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Il film è stato abbastanza carino ma un po' scontato nella storia; il cavallo è stato il personaggio più divertente. La coreografia è stata discreta perciò mi riterrei abbastanza soddisfatto.
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nadia summers
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sabato 1 gennaio 2011
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che si pianga allora! e che si rida, anche!
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Ogni recensione su questo film esprime ovviamente un parere particolare, analizzandone uno o più aspetti per l'autore dello scritto significativi. Quello che è impossibile per tutte le opere (perfino le più mediocri) è soffermarsi su tutto quello che l'opera in questione può, tende, prova, vorrebbe offrire. Ciò è assolutamente scontato, non si può parlare assolutamente di tutto, e, come ho già detto, vale sempre. Ma per questo film, come per pochi altri, vale il doppio. C'è chi si ferma a "è un cartone animato"... chi prosegue con "sì ma forse comunica qualcosa in più di un Biancaneve" (che, sia chiaro, trovo un capolavoro nel suo genere, e naturalmente una pietra miliare).
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Ogni recensione su questo film esprime ovviamente un parere particolare, analizzandone uno o più aspetti per l'autore dello scritto significativi. Quello che è impossibile per tutte le opere (perfino le più mediocri) è soffermarsi su tutto quello che l'opera in questione può, tende, prova, vorrebbe offrire. Ciò è assolutamente scontato, non si può parlare assolutamente di tutto, e, come ho già detto, vale sempre. Ma per questo film, come per pochi altri, vale il doppio. C'è chi si ferma a "è un cartone animato"... chi prosegue con "sì ma forse comunica qualcosa in più di un Biancaneve" (che, sia chiaro, trovo un capolavoro nel suo genere, e naturalmente una pietra miliare)... chi arriva a "Rapunzel ha molteplici sfaccettature, fa riflettere"... e allora parliamo. Credo che sia bellissimo, l'ho trovato non solo divertente, coinvolgente e ben raccontato, tra l'altro con ottima sceneggiatura, e disegni sublimi, ma quello che c'è dietro! TUTTO quello che c'è dietro! I cartoni, in particolare Disney ma non solo, sono fatti per far fuoriuscire la lacrimuccia? Ebbene! Che si pianga, che si rida anche! Che ci si emozioni! Certo, l'emozione arriva, penso, se non a tutti, a quasi ogni persona che lo ha visto... ma che ci si soffermi sul perchè è arrivato ciò. Non c'è spazio nè il tempo per farne un trattato (perchè, anche se sembra strano, c'è n'è da dire), ma MOLTO MOLTO IN SINTESI, posso dire che, nell'esserci andata tre volte, ho pianto tanto... e ho fatto la pelle d'oca alle lanterne... e alla "battaglia finale"... la storia d'amore è toccante e profonda, il film è "adulto" e delicato allo stesso tempo... Devo dire, che non ho più parole per dirlo.
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francesco2
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mercoledì 29 dicembre 2010
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acqua fresca
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Come qualcuno ha scritto, c'è il rischio che questo cartone aggiunga poco al non indimenticabile ma più significativo "La principessa ed il ranocchio", e soprattutto rispetto a "Mulan "Il Re Leone", "La Bella e la Bestia". Anche se certi spunti come la frase:" Ti voglio bene, ma non come te", con la frase che diventa uno scioglilingua (Neanche tanto) comico, forse verranno apprezzati più che altro coi tempi. La sostanza però è affidarsi così tanto al divertimento estemporaneo che procura un personaggio non melenso ma non così imprevedibile come lo sfortunato/fortunato ladruncolo, anzichè giocare per quanto in chiave infantile sulla contraddizione di Raperonzolo reclusa da chi diceva di amarla così tanto.
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Come qualcuno ha scritto, c'è il rischio che questo cartone aggiunga poco al non indimenticabile ma più significativo "La principessa ed il ranocchio", e soprattutto rispetto a "Mulan "Il Re Leone", "La Bella e la Bestia". Anche se certi spunti come la frase:" Ti voglio bene, ma non come te", con la frase che diventa uno scioglilingua (Neanche tanto) comico, forse verranno apprezzati più che altro coi tempi. La sostanza però è affidarsi così tanto al divertimento estemporaneo che procura un personaggio non melenso ma non così imprevedibile come lo sfortunato/fortunato ladruncolo, anzichè giocare per quanto in chiave infantile sulla contraddizione di Raperonzolo reclusa da chi diceva di amarla così tanto. La premessa (L'incantesimo della matrigna ed il rapimento) è rapida, ma poi per trovare qualcosa che riporti ad altri film Disney bisogna aspettare il primo balletto che impegna madre e figlia. La donna ruota intorno (In tutti i sensi) alla sua tragica contraddizione: è mamma, dunque conseguentemente(?) dolce e affettuosa, ma anche goticamente strega, schiava del proprio egoismo che la spinge ad essersi legata ad un incantesimo e a "Proteggere" la figlia dal mondo esterno. Come anche nella "Principessa e nel ranocchio", però, questo è un preludio superiore a ciò che va ad introdurre, perché spunti come quello della ragazza che vorrebbe vedere le luci nel cielo, per quanto suggestivi e come idea e come dal punto di vista visivo, appaiono momenti isolati in un contesto dove anche personaggi come gli ex-complici del giovane appaiono macchiette che nulla aggiungono. Per trovare un altro momento all'altezza di quello precedente, come messaggio e capacità di divertire, bisogna aspettare il secondo "Musical", il contrasto tra le aspettative (La reazione violenta dei brutti ceffi), e la sorpresa (Ma davvero plausibile?) di ciò che avviene: anche loro, come la "Principessa" (Ancora!)avevano dei sogni che non erano riusciti a realizzare. In questa atmosfera non priva di spunti divertenti l'originalità fa capolino sempre meno, anche se si apprezzano occasioni sporadiche come la natura dolce-gotica della madre, tanto cattiva con un innocente che vuole impiccare quanto desiderosa di salvare la figlia dalle disavventure in cui si stava cacciando, e le scene che vedono i due personaggi di ritorno nella loro città, momento che poi si rivelerà fondamentale per la protagonista. Uscita di scena la donna dolce-grifigna che aveva spezzato l'incantesimo, legato ad un desiderio di non invecchiare e non accettare le leggi della natura, il giovane sfuggirà alla morte grazie ad una lacrima della protagonista, improvvisamente tornata alla normalità, ma che per l'ultima volta vuole andare OLTRE; prima di convolare a nozze col malfattore pentito, che un pò sfacciatamente arriva quasi a dirci: "Ma che altro finale vi aspettavate"? Forse nessun'altro, ma è quello che c'è in mezzo che convince tanto quanto, anche ma non solo perché l'inizio, molto più autoironico (Sono morto, ma il film è bello lo stesso") poteva fare sperare in qualcosa di diverso. Come si dice in certi casi, la Disney ha tante occasioni per dimostare di saper fare qualcos'altro, ma dopo due cartoni che lasciano (relativamente) l'"Amaro" in bocca, non bisogna fare come i gamberi e andare sempre più indietro. Anche perché, in questo caso, tra gli autori c'era un certo Lasseter, la cui mano secondo me si vede praticamente in un paio di scene.
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kaipy
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mercoledì 29 dicembre 2010
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molto spassoso da non perdere
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non mi sono mai annoiata. la biondina è veramente un portento di isintitività. ho sorriso, riso e un (diciamolo) un po' sognato.
da vedere. anche non i in 3D; quando la sceneggiatura e le immagini reggono, il 3D non aggiunge molto, anzi ci si aspetta di più ma in realtà, a parte tre cosette, se ne può fare a meno (come sempre).
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anna24
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mercoledì 29 dicembre 2010
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3d spetaccolare
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in alcune parti ci voleva propio il 3d
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