anna24
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mercoledì 29 dicembre 2010
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meraviglioso
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Direi che il cartone piu' bello che abbia mai visto............................
stupendo
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manuelina87
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mercoledì 29 dicembre 2010
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divertente!
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Non amo particolarmente i cartoni ma questo è divertente, ridi dall'inizio alla fine. bello!!!!!!
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spike
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mercoledì 29 dicembre 2010
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ritorno alle origini
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Film che sa di classico. Consigliato ai bambini e ai genitori che rimpiangono le classiche favole Disney.
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the_end
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martedì 28 dicembre 2010
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una fiaba garbata, piacevole e divertente
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È il cinquantesimo film classico Disney: è ispirato alla celebre fiaba tedesca Raperonzolo, ma rispetto a quest’ultima i cambiamenti sono numerosi. Spetta al giovane ladruncolo Flynn Rider il compito di narrare la storia: una goccia di sole caduta dal cielo fa germogliare un fiore curativo. La vecchia Madre Gothel lo sfrutta per restare giovane e lo tiene nascosto, ma il fiore viene trovato dalle guardie del re ed utilizzato per curare la regina prossima al parto. Nasce così la principessa Rapunzel, che serba nei biondi capelli il potere del fiore magico. Madre Gothel si introduce nel castello e recide una ciocca di capelli alla piccola: scopre però che i capelli tagliati non hanno potere, e per di più anche la ciocca lacerata di Rapunzel li ha persi.
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È il cinquantesimo film classico Disney: è ispirato alla celebre fiaba tedesca Raperonzolo, ma rispetto a quest’ultima i cambiamenti sono numerosi. Spetta al giovane ladruncolo Flynn Rider il compito di narrare la storia: una goccia di sole caduta dal cielo fa germogliare un fiore curativo. La vecchia Madre Gothel lo sfrutta per restare giovane e lo tiene nascosto, ma il fiore viene trovato dalle guardie del re ed utilizzato per curare la regina prossima al parto. Nasce così la principessa Rapunzel, che serba nei biondi capelli il potere del fiore magico. Madre Gothel si introduce nel castello e recide una ciocca di capelli alla piccola: scopre però che i capelli tagliati non hanno potere, e per di più anche la ciocca lacerata di Rapunzel li ha persi. Rapisce così la bambina e la imprigiona in una torre. Ogni giorno di compleanno di Rapunzel il re e la regina lanciano delle lanterne volanti, simili a mongolfiere in miniatura, nella speranza che ciò possa servire a ritrovare la loro figlia. Rapunzel sta per compiere diciotto anni senza essere mai uscita dalla torre ed i suoi capelli, mai tagliati per non perdere i poteri, sono diventati lunghissimi. Nel frattempo, durante una fuga, il giovane Flynn Rider abbandona i suoi due amici banditi – con i quali aveva rubato la corona della regina – e giunge vicino la torre in cui si trova la ragazza. Rapunzel in quel momento è sola, così stordisce il giovane con una padella. Quando Madre Gothel torna a casa ha una discussione con la “figlia” e così questa decide di non dirle di Flynn Rider, ma di mandarla via con una scusa per chiedere al giovane di aiutarla ad uscire ed accompagnarla a vedere da vicino l’annuale lancio delle lanterne.
Si tratta di una fiaba garbata, piacevole e divertente. Da un punto di vista visivo, l’immagine è molto ben curata: la realizzazione del film è costata molto e si vede. Davvero belle anche le musiche e le canzoni, immancabili per un classico Disney; anche nel mondo diegetico il canto ricopre un ruolo decisivo: i poteri magici del fiore prima, e dei capelli di Rapunzel poi, si sprigionano attraverso il canto. Il film natalizio Disney rappresenta una formula di successo ormai ampiamente consolidata, che virtù morali tipiche delle fiabe, musiche di qualità, profondi momenti di aggregazione, lotte per la libertà, redenzione dei cattivi e coronamento di storie d’amore rendono un appuntamento imperdibile. Interessanti, come in ogni fiaba o favola, le numerose possibili connotazioni: Madre Gothel, ad esempio, potrebbe rappresentare banalmente la madre iperprottetiva che non riesce ad accettare che il proprio compito di genitore stia giungendo al termine perché il figlio è cresciuto; potrebbe rappresentare quelle persone ossessionate a tal punto dal combattere la vecchiaia che finiscono per perdere ogni criterio; potrebbe rappresentare – un po’ come il Gollum del Signore degli Anelli – l’avidità, il voler tenere tutto il potere per sé; potrebbe addirittura rappresentare quell’idea ormai sedimentata che si ha degli zingari, di persone disumane che rapiscono i bambini di famiglie per bene per venderli o sfruttarli: una connotazione suggerita dal richiamo iconografico di Madre Gothel, che ha lineamenti e costumi di possibile origine romanì.
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lady libro
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lunedì 27 dicembre 2010
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la disney non delude!!
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Questo film è semplicemente un capolavoro!!!
Dolce, divertente e molto gradevole, sia per grandi che per piccini!!
L'adattamento, poi, rende la favola e il film molto originali!!
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giuliano d
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lunedì 27 dicembre 2010
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capolavoro
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La magia e l'amore sono solo due cose di questo film:
Avventura: Flynn e Rapunzel scappano dalla torre fino al regno (in cui è nata lei).
Somiglianze brutte con la vita vera: la figura di Madre Gothel che imprigiona per 18 anni Rapunzel in una sperduta torre.
Un Classico Disney a tutti gli effetti.
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-mary
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domenica 26 dicembre 2010
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rapunzel una storia che fa commuovere il cuore.
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Rapunzel - L'intreccio della Torre è un'avventura sensazionale piena di suspance che alla fine fa riflettere sui veri valori della vita.
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clanz
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sabato 25 dicembre 2010
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cartoni da grandi e piccoli!
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Molto bello,come quasi tutti i film disney è un bellissimo cartone per tutta la famiglia. Ha spunti molto divertenti,i personaggi sono ben caratterizzati e soprattutto la bella principessa mostra il suo caratterino! Una principessa che sa farsi rispettare con un principe poco principe ma molto caratteristico! Un film che merita il biglietto!
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c.ronaldo7
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sabato 25 dicembre 2010
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ecco com'è il mondo visto da fuori!
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Merita tanto questo film. Interessante sotto vari punti di vista. L'impronta Disney, sempre presentissima, rende gradevole l'intera visione. I personaggi ben studiati colpiscono per i loro comportamenti bizzarri, ma capaci di smascherarsi e soffrire. Sembrerebbe anche studiato come un'attualizzazione della "vicenda". Davvero originale :)
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orazio z.
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venerdì 24 dicembre 2010
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per chi ama i cartoon di vecchia concezione
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Diverso e inferiore rispetto agli altissimi standard Pixar (e a quelli comunque alti della Dreamworks); nel confronto, la sceneggiatura di "Rapunzel" è meno stratificata, più approssimativa e povera; se nelle ricchissime e incalzantissime storie Pixar non c'è né spazio né motivo per inserire numeri musicali, in Rapunzel invece ce ne sono vari di numeri musicali, e hanno il duplice scopo di compiacere il pubblico prettamente infantile o nostalgico dei vecchi cartoon Disney e allungare la durata della storia.
Chi è abituato e apprezza lo standard Pixar (come me) resterà un (bel) po' deluso; chi invece non s'è mai abituato ai Pixar o non li ha mai visti può apprezzare appieno "Rapunzel", che fa molto bene il suo dovere di cartoon vecchio stile.
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Diverso e inferiore rispetto agli altissimi standard Pixar (e a quelli comunque alti della Dreamworks); nel confronto, la sceneggiatura di "Rapunzel" è meno stratificata, più approssimativa e povera; se nelle ricchissime e incalzantissime storie Pixar non c'è né spazio né motivo per inserire numeri musicali, in Rapunzel invece ce ne sono vari di numeri musicali, e hanno il duplice scopo di compiacere il pubblico prettamente infantile o nostalgico dei vecchi cartoon Disney e allungare la durata della storia.
Chi è abituato e apprezza lo standard Pixar (come me) resterà un (bel) po' deluso; chi invece non s'è mai abituato ai Pixar o non li ha mai visti può apprezzare appieno "Rapunzel", che fa molto bene il suo dovere di cartoon vecchio stile.
Fosse uscito in epoca pre-Pixar sarebbe stato un bellissimo film, ma ora è un prodotto un po' datato, nella concezione più che nella forma.
Voto: 6,5.
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