tiamaster
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mercoledì 28 settembre 2011
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woody allen non raggiunge il suo massimo splendore
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woody allen un grande regista che non a mai fatto lavori pessimi,questo suo nuovo film "incontrerai l'uomo dei tuoi sogni" è una delle opere meno riuscite di allen,il film rimane già visto e del tutto privo di originalità,dote che caratterizza il grande regista newyorkese.il cast è ottimo e gli attori bravissimi,ma in un film che non rende quanto le sue massime opere,un film che si può evitare,
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viola96
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domenica 14 agosto 2011
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allen antology.
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Torna,anno dopo anno,stagione dopo stagione,imperturbabile e fresco,il nuovo film di Woody Allen.Dopo "Basta che funzioni",per chi scrive,un piccolo capolavoro,era veramente difficile riuscire a dare l'idea di una commedia di livello alto,o addirittura altissimo,come volevano essere le pretese."Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni" è,il suo peggior film del nuovo millennio,insieme forse a "Sogni e Delitti".E questo non è perchè Woody col tempo sia peggiorato tanto(vabbè,forse anche questo),ma perchè i canoni delle sue commedie sono diventati ripetitivi e le sue gag stantie.Anche in questo nuovo film non manca certo il divertimento,come non manca uno spunto per la riflessione.
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Torna,anno dopo anno,stagione dopo stagione,imperturbabile e fresco,il nuovo film di Woody Allen.Dopo "Basta che funzioni",per chi scrive,un piccolo capolavoro,era veramente difficile riuscire a dare l'idea di una commedia di livello alto,o addirittura altissimo,come volevano essere le pretese."Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni" è,il suo peggior film del nuovo millennio,insieme forse a "Sogni e Delitti".E questo non è perchè Woody col tempo sia peggiorato tanto(vabbè,forse anche questo),ma perchè i canoni delle sue commedie sono diventati ripetitivi e le sue gag stantie.Anche in questo nuovo film non manca certo il divertimento,come non manca uno spunto per la riflessione.I temi della vicenda,però,sono ricorrenti,e perdono di spessore:il desiderio di evadere la realtà,la vecchiaia come gabbia,l'amore come via di fuga.Non c'è un vero e proprio toccasana,nel discorso di Allen,non c'è un maggiore spunto di riflessione.In "Basta che Funzioni" si raccontava,come ha fatto spesso,grazie al corpo di un'altra persona,qui,invece e purtroppo,tenta di raccontarsi con gli occhi di più persone,in una commedia corale non riuscitissima,che aggiunge ben poco all'opera alleniana e che forse non scontenterà i fan,ma incoraggerà i (pochi) detrattori.Certo,il discorso di Allen sarà prevedibile e già visto,ma ha delle doti importanti che lo rendono eccezionale e ben visibile agli occhi del mondo."Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni" non sarà sicuramente ricordato come uno dei capolavori di Allen,nè sarà idolatrato come un "Hannah e le sue sorelle" o un "Match Point",ma ti darà l'impressione del piccolo film,magari presto dimenticabile,ma che dentro esso contiene delle piccole perle di comicità e houmor,spesso nero.Allen,ormai con meta Londra,dopo il piccolo ritorno a New York,per il piccolo capolavoro "Basta che Funzioni" sovraccitato in precedenza,segna un ritorno all'identico,tra personaggi innovativi e vecchie glorie,in un mondo colorato e stellare,dove niente è come sembra e il mondo ci ha lasciato la vita in eredità.Ed è Allen,anche ripetendosi,a rallegrare questa masteodontica eredità.
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ipno74
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martedì 21 giugno 2011
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le corna vanno sempre di moda
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Senza infamia e senza lode, questo film di Allen passa quasi inosservato, senza battute ironiche da ricordare, con un ritmo blando e a volte noioso.
Ma Allen riesce a creare l'effetto teatro, con bravi attori ed una scenografia molto scarna.
L'attore che mi ha trasmesso più sentimento è stato Hopkins, anche se il suo ruolo, come tu gli altri, è ben poco originale.
Comunque il film è accettabile, ma niente di eccezionale.
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dario
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domenica 19 giugno 2011
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vaporoso
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La storia (le storie) è' molto semplice, quindi molto difficile da dirigere. Allen se la cava con piccoli tocchi geniali. Il film corre gradevolmente, disegna una umanità allo sbando per superficialità e dabbenaggine. Cinismo sottile e intelligente più che ironia. Amarezze ed indulgenze con generosità.
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liuk©
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lunedì 9 maggio 2011
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inutile
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Senza dubbio uno dei peggiori lavori di Allen. Senza finale, con una trama debole, senza spunti divertenti nè commoventi nè interessanti. Assolutamente da evitare.
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kyotrix
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domenica 24 aprile 2011
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toccato il fondo
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Tra alti e bassi in genere i film di woody sono gradevoli. Questo no, lento noioso e fastidioso, senza le solite battute pungenti e divertenti. Guardate altro.
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linus2k
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giovedì 14 aprile 2011
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uno all'anno è troppo anche per allen
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Niente di nuovo sotto il sole. Woody Allen torna, ancora, sulle sue analisi dei rapporti di coppia con un film assolutamente nel suo stile.
Non sono convinto che questa continua analisi del rapporto di coppia sia un limite per il regista che arriva sull’onda di 2 grandi film come “Vicky Cristina Barcellona” e “Basta che funzioni”, ottimi esempi di giusta dose di ironia associata a disincantata malinconia. Sono altresì convinto che non si possa pensare di ottenere ottimi risultati nel momento in cui ci si impegna a sfornare un film all’anno. Il rischio di creare un film stiracchiato e sottotono è dietro l’angolo, e a mio avviso “Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni” rappresenta un piccola battuta d’arresto in questa serie di successi.
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Niente di nuovo sotto il sole. Woody Allen torna, ancora, sulle sue analisi dei rapporti di coppia con un film assolutamente nel suo stile.
Non sono convinto che questa continua analisi del rapporto di coppia sia un limite per il regista che arriva sull’onda di 2 grandi film come “Vicky Cristina Barcellona” e “Basta che funzioni”, ottimi esempi di giusta dose di ironia associata a disincantata malinconia. Sono altresì convinto che non si possa pensare di ottenere ottimi risultati nel momento in cui ci si impegna a sfornare un film all’anno. Il rischio di creare un film stiracchiato e sottotono è dietro l’angolo, e a mio avviso “Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni” rappresenta un piccola battuta d’arresto in questa serie di successi.
Un cast d’eccezione per un film lento e tirato. La storia, 2 coppie in crisi alla ricerca di realizzazione personale, si dipana a fatica e forzatamente. Ambizioni e aspirazioni personali vanno a scontrarsi amaramente con un destino beffardo. Un susseguirsi continuo di colpi di scena e stravolgimenti comunque non riescono a salvare un film tremendamente lento e privo di quella verve che normalmente caratterizza i film del regista. Tra gli interpreti sicuramente spiccano due ottimi Anthony Hopkins e Lucy Punch, gradevole Naomi Watts, mentre ancora mi chiedo quali siano (e se ci siano) le capacità recitative di Antonio Banderas, assolutamente inutile.
Per rispetto alla grandissima produzione di Woody Allen (ed ad una personale enorme stima nel resta e nell’uomo) non riesco ad essere troppo severo: aspetto il prossimo film (tra un anno..) e mi rivedo i suoi precedenti…
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hatecraft
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martedì 12 aprile 2011
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qualche gradino più in basso
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trascurabile. un panegirico pleonastico, condotto da un cast legnoso (ma hopkins? come lo ha diretto?) inutilmente pomposo e da un copione da soap opera. va bene tutte le sussunzioni filologiche desumibili dei testi di Allen, ma in questo caso possiamo parlare di un episodio mal riuscito nella sua povertà di idee.
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lukemisonofattotuopadre
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giovedì 7 aprile 2011
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quasi capolavoro
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Questo è la commedia più triste che abbia mai visto. Dei protagonisti nessuno è felice all'inizio, e nessuno alla fine, anche se sembra che alla fine uno dei protagonisit ce la faccia. Ma entriamo nel dettaglio.
Woody Allen è un maestro della commedia e la battute lo dimostrano, mai banali, e di sovente mi sono fatto delle risatone come ai bei vecchi tempi di Io e Annie. La storia è di per sé molto scorrevole, e non c'è rischio di annoiarsi. Le situazioni che si vanno a creare sono esilaranti, ma si ride di meno se si pensa quale abisso d solitudine li provoca, o le nostre bugie, insoddisfazioni, o desideri frustrati. Poi, la fotografia del premio Oscar Vilmos Zigsmond fa la sua parte.
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Questo è la commedia più triste che abbia mai visto. Dei protagonisti nessuno è felice all'inizio, e nessuno alla fine, anche se sembra che alla fine uno dei protagonisit ce la faccia. Ma entriamo nel dettaglio.
Woody Allen è un maestro della commedia e la battute lo dimostrano, mai banali, e di sovente mi sono fatto delle risatone come ai bei vecchi tempi di Io e Annie. La storia è di per sé molto scorrevole, e non c'è rischio di annoiarsi. Le situazioni che si vanno a creare sono esilaranti, ma si ride di meno se si pensa quale abisso d solitudine li provoca, o le nostre bugie, insoddisfazioni, o desideri frustrati. Poi, la fotografia del premio Oscar Vilmos Zigsmond fa la sua parte.
Infine il cast: ineccepibile, con la punta di diamante Anthony Hopkins, perfetto come sempre. Ma tutti servono a questo film, e contribuiscono a renderlo un quasi capolavoro.
Welcome back master
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