artnico
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mercoledì 15 dicembre 2010
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puro intrattenimento
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a mio parere la classica commedia alla Woody Allen, leggera e scorrevole, con i soliti intrecci, i giudizi sulla società americana (anche se l'ambientazione è londinese), e attori splendidi ... anche se è sempre il "solito" è un piacere passare un paio d'ore in compagnia di una commedia così perfetta.
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siper
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mercoledì 15 dicembre 2010
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mezzo woody
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Il maestro Woody Allen, dopo “Basta che funzioni”, torna al cinema con la regia di “Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni”. Il film, che vanta un ottimo cast (tra gli altri Antonio Banderas e Anthony Hopkins), è l’intreccio di due storie parallele all’interno della stessa famiglia. Da un lato abbiamo Alfie (Hopkins) che lascia la moglie Helena (Gemma Jones) per mettersi con una donna più giovane e molto meno casta. Gemma, dal canto suo, si rivolge ad una sedicente chiromante alla quale crede ciecamente. Dall’altro lato abbiamo Sally (Naomi Watts) in crisi col marito, il decaduto scrittore Roy (Josh Brolin). Entrambi si invaghiscono di altre persone: Sally del suo capo, Greg (Banderas), e Roy della dirimpettaia Dia (Freida Pinto).
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Il maestro Woody Allen, dopo “Basta che funzioni”, torna al cinema con la regia di “Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni”. Il film, che vanta un ottimo cast (tra gli altri Antonio Banderas e Anthony Hopkins), è l’intreccio di due storie parallele all’interno della stessa famiglia. Da un lato abbiamo Alfie (Hopkins) che lascia la moglie Helena (Gemma Jones) per mettersi con una donna più giovane e molto meno casta. Gemma, dal canto suo, si rivolge ad una sedicente chiromante alla quale crede ciecamente. Dall’altro lato abbiamo Sally (Naomi Watts) in crisi col marito, il decaduto scrittore Roy (Josh Brolin). Entrambi si invaghiscono di altre persone: Sally del suo capo, Greg (Banderas), e Roy della dirimpettaia Dia (Freida Pinto). Nella loro vita interviene poi, costantemente e fastidiosamente, Helena che di Sally è la madre. Il tutto viene affrontato da Allen con la solito comicità sottile e raffinata, che sfocia a volte nel cinismo più estremo. In questo Allen è un maestro e si sa. Quello in cui Allen stavolta toppa è la concretizzazione della trama. Questa resta apppunto sempre a metà, tutti gli eventi rimangono inconclus, forse per legarsi al concetto di previsione imprevedibile presente nel film nella figura della chiromante. Ma questo rende tutta la storia qualcosa di inconcluso, manca un finale in cui si porta a compimento la trama. Quest’aspetto lascia una sorta di amaro in bocca, come se qualcuno avesse cambiato canale. In sostanza il prodotto di Allen è piacevole, asciutto ma non del tutto compiuto.
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leggero
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mercoledì 15 dicembre 2010
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woody what are you doing??
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Woody Woody Woody what are you doing?
Chiunque (anche i meno esperti) conosce le tematiche di Woody Allen: scrittori falliti, problemi di sesso, ironia su religione/spiritualità, psicanalisi e la sua oserei dire quasi patologica ossessione per Bergman (in questo caso l'omaggio si trova nel titolo).
Dunque tutti ci aspettavamo che rifacessero capolino anche in questo film; ma questa volta il caro vecchio Woody non ha saputo fare il salto di qualità. Sembra girare a vuoto, ridicolizzare all'estremo la cartomanzia e la spiritualità e tutto quello che ne deriva senza trarne una conclusione perchè sebbene la morale dei suoi film sia sempre quella ("l'unica verità è l'illusione"), qui è come assistere ad un pranzo senza il dolce.
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Woody Woody Woody what are you doing?
Chiunque (anche i meno esperti) conosce le tematiche di Woody Allen: scrittori falliti, problemi di sesso, ironia su religione/spiritualità, psicanalisi e la sua oserei dire quasi patologica ossessione per Bergman (in questo caso l'omaggio si trova nel titolo).
Dunque tutti ci aspettavamo che rifacessero capolino anche in questo film; ma questa volta il caro vecchio Woody non ha saputo fare il salto di qualità. Sembra girare a vuoto, ridicolizzare all'estremo la cartomanzia e la spiritualità e tutto quello che ne deriva senza trarne una conclusione perchè sebbene la morale dei suoi film sia sempre quella ("l'unica verità è l'illusione"), qui è come assistere ad un pranzo senza il dolce. Alla fine del film ci si domanda: "Quindi?".
Per carità, le scene divertenti non mancano mai nei suoi film, ma qui lo scorrimento risulta addirittura pesante (soprattutto nelle scene tra la donna in carriera che si innamora del capo (Naomi Watts) e la madre depressa e patetica (Gemma Jones).
Invece sempre magistrale la recitazione di Anthony Hopkins che però qui sembra un pò un pesce fuor d'acqua.
Perciò dear Woody, ricordati che il tempo passa e così anche tu non puoi rimanere ancorato alle tue ossessioni. Sappiamo tutti che puoi fare di meglio.
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astromelia
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martedì 14 dicembre 2010
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comprensibile
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...questo film è più comprensibile di qualche altro di woody allen, il tema della solitudine trattato con leggiadro garbo,ottimi gli attori, la fotografia e...gli arredi in toto.
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rongiu
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martedì 14 dicembre 2010
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“non solo dio non esiste, ma ...
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“Non solo Dio non esiste, ma provate a cercare un idraulico nel week end”.
Sally \Naomi Watts/ esperta d’arte e Roy \Josh Brolin/ medico e scrittore, in verità più scrittore che medico, sopravvivono grazie agli “alimenti” materni. Sally e Roy sono sposati. Sally è arrabbiatissima con Roy, vuole un figlio, lui no. Roy dopo un primo libro di successo, non riesce a terminare il secondo. E’ diventato un insicuro, un debole, forse; ma… Anche Helena \Gemma Jones/ mamma di Sally, è “alimentata”, dall’ex marito, Alfie \Anthony Hopkins/; il quale “alimenta”, la giovanissima ed avvenente escort Charmaine \Lucy Punch/.
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“Non solo Dio non esiste, ma provate a cercare un idraulico nel week end”.
Sally \Naomi Watts/ esperta d’arte e Roy \Josh Brolin/ medico e scrittore, in verità più scrittore che medico, sopravvivono grazie agli “alimenti” materni. Sally e Roy sono sposati. Sally è arrabbiatissima con Roy, vuole un figlio, lui no. Roy dopo un primo libro di successo, non riesce a terminare il secondo. E’ diventato un insicuro, un debole, forse; ma… Anche Helena \Gemma Jones/ mamma di Sally, è “alimentata”, dall’ex marito, Alfie \Anthony Hopkins/; il quale “alimenta”, la giovanissima ed avvenente escort Charmaine \Lucy Punch/. Helena, dopo il collassato matrimonio con Alfie, entra nell’alcol; o meglio è l’alcol che entra in lei. Il nuovo obiettivo della sua vita è sconfiggere la solitudine che le crea profonde riflessioni interiori e strane inquietudini comportamentali. Chi condivide le sue giornate, riceve non pochi scossoni \Roy e Sally sperimentano ciò, quotidianamente/. Nella vita di Alfie, intanto, entra Charmaine, e con lei la pillola del week-end; per il momento le figuracce erotiche sono scongiurate. Ma, si sa, il sildefinal ha qualche controindicazione, ad Alfie però poco importa di non riuscire a distinguere il verde di un tavolo da gioco, dal rosso di un conto bancario che langue; a lui interessa solo il rosa. Del gruppo, fanno parte Greg \Antonio Banderas/, Dia \Freida Pinto/ ed il vedovo Jonathan \Roger Ashton-Griffiths/. Greg, famoso gallerista, alimenta involontariamente le speranze di Sally; Dia, studiosa del compositore Luigi Boccherini, alimenta i sogni di Roy e spegne quelli della sua famiglia. Jonathan, vedovo ed antroposofista, vende libri ad alto contenuto esoterico e simbolico. Chi più di lui può alimentare le speranze di Helena? - Un amico presunto morto, una gravidanza con presunzione di paternità, una presunta veggente, fanno il resto. Bisogni e desideri inappagati, generano frustrazioni, indipendentemente dalle cause prime. L’aggressività è dietro l’angolo, gli istinti primari prendono il sopravvento. Saltano le amicizie, gli amori, i matrimoni. Le certezze diventano incertezze, i sogni diventano realtà e la realtà spesso illusione. Amare non è voler bene, dipingere non è disegnare, scalare non è salire.
Allan Stewart Königsberg, in arte Woody Allenè questo, che piaccia o no. A veder le facce del pubblico in sala, spettacolo nello spettacolo, il pollice è verso; non una, ma due volte. Io non sono d’accordo. Perché un uomo che dice “Non solo Dio non esiste, ma provate a cercare un idraulico nel week end”.Oppure “Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo, e così tricchete tracchete il trauma è già bello che superato.” è un uomo che si dona e non per finzione scenica. E poi, non sono d’accordo perché il film mi ha dato la possibilità di rileggere le parole di un illustre italiano “codesto oggi solo possiamo dirti ciò che non siamo, ciò che non vogliamo”.
Good Ciak!
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100spindle
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martedì 14 dicembre 2010
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non e' stato quello che sognavo
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BUON FILM, DIVERTENTE ED A TRATTI SPIRITOSO. IO NON SONO UN ESTIMATORE DI WOODY ALLEN E PROBABILMENTE HO APPREZZATO QUESTO FILM PERCHE' NON E' PROPRIO IN LINEA CON LA SUA NORMALE PRODUZIONE. CHIUNQUE DECIDA DI ANDARLO A VEDERE NON DEVE TUTTAVIA ATTENDERSI TROPPO. MANCA L'IRONIA, A TRATTI LA RAZIONALITA' E QUASI SEMPRE IL RITMO. NELL'INSIEME COMUNQUE IL FILM SCORRE LEGGERO COME UNA COMMEDIA BEN SCRITTA E STRUTTURATA LASCIANDO ALLO SPETTATORE UN SENSO DI LEGGEREZZA.
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spike
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lunedì 13 dicembre 2010
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poco divertente
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Il peggior film di Woody Allen degli ultimi anni. Poca ironia, dialoghi poco taglienti e trama non sfruttata. Buone le interpretazioni di Hopkins e della Watts. Non aspettatevi il solito Woody divertente siamo più dalle parti di 'Match Point', e sottolineo 'dalle parti'...
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desgi
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domenica 12 dicembre 2010
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dalla psicanalisi alla cartomanzia
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Dal lettino dello psicanalista alla palla di vetro della cartomante. E' tempo ormai di bilanci per Woody Allen e quello del regista newyorkese è un bilancio amaro, appena mitigato dalla consueta ironia, peraltro sempre più raffinata e distaccata. Una commedia lieve a tinte smorzate sul cinismo dei nostri tempi, in cui si può solo sorridere delle vicissitudini dei personaggi che vedono inevitabilmente fallire i loro progetti. L’uomo contemporaneo rimane vittima della sua presunzione e del cinismo spietato che lui stesso ha alimentato. Non c’è scampo per questa umanità smarrita e desolata: la saggezza , sembra suggerire Woody, sta nell’accettare unicamente il potere seducente dell’illusione.
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Dal lettino dello psicanalista alla palla di vetro della cartomante. E' tempo ormai di bilanci per Woody Allen e quello del regista newyorkese è un bilancio amaro, appena mitigato dalla consueta ironia, peraltro sempre più raffinata e distaccata. Una commedia lieve a tinte smorzate sul cinismo dei nostri tempi, in cui si può solo sorridere delle vicissitudini dei personaggi che vedono inevitabilmente fallire i loro progetti. L’uomo contemporaneo rimane vittima della sua presunzione e del cinismo spietato che lui stesso ha alimentato. Non c’è scampo per questa umanità smarrita e desolata: la saggezza , sembra suggerire Woody, sta nell’accettare unicamente il potere seducente dell’illusione. E se illusione deve essere, allora meglio quella a buon mercato e ruspante della cartomante che quella prezzolata e pretenziosa dello psicanalista.
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burton99
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domenica 12 dicembre 2010
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non è il miglior allen, ma...
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Non è di certo il miglior Allen, ma... "Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni" ha qualcosa nell'aria, una parodia sui rapporti di coppia al lastrico e una riflessione sull'amore, che nessuno sa dove sta vermente di casa. Poi con un cast così (Anthyony Hopkins, Naomi Watts, Josh Brolin, Antonio Banderas e Freida Pinto), il film ha davvero molti punti forti su cui va bene, ma altrettanti punti deboli su cui lavorare. Ma, tutto sommato, un bel film. Sicuramente meglio di "Vicky Cristina Barcelona".
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nigel mansell
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domenica 12 dicembre 2010
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e alla fine non succede nulla
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E come dice Shakespeare alla fine non succede nulla. Ottima regia, ottimi attori, ottime ambientazioni, una Londra meravigliosa con donne bellissime e appartamenti da favola, tutti vestiti impeccabilmente, tono su tono: che dire, il Woody Allen che ci si aspetta. Ma noi tutti suoi fans ci aspettiamo di più.
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